Little Richard
Biografia
Little Richard, il cui vero nome è Richard Wayne Penniman, nasce il 5 dicembre del 1932 a Macon, in Georgia (USA), figlio di Leva Mae Stewart e di Charles Penniman Sr.
Cresciuto in una famiglia molto religiosa (ha ben undici fratelli) che si esibisce in numerose chiese locali come gruppo canoro con il nome di "The Penniman Singers", all'età di dieci anni decide che da adulto vorrà diventare prete, complice l'ispirazione proveniente dalla figura di un cantante evangelista, Brother Joe May.
Alle scuole superiori suona il sassofono nella banda dell'istituto, ma con il passare del tempo abbandona lo studio: nel 1951 si dedica alle prime registrazioni in campo musicale, ma è l'incontro con il produttore Robert Blackwell a garantirgli un certo successo.
Dopo aver firmato un contratto con la RCA Camden, Richard Penniman deve affrontare il lutto della morte del padre, assassinato con un colpo di pistola. Ripresosi dal tragico evento, sottoscrive un accordo con la Peacock Records, per poi dare vita agli Upsetters, un gruppo musicale di rhythm and blues costituito da due sassofonisti e un batterista.
"Tutti Frutti" e i primi successi
Negli anni seguenti Little Richard (questo è il nome d'arte con cui diviene famoso) realizza il brano "Tutti Frutti" e altre canzoni famose, tra le quali "Long Tall Sally", "Jenny, Jenny", "Slippin' and Slidin'" e "Good Golly, Miss Molly". Con la sua band, quindi, ha la possibilità di attraversare gli Stati Uniti e di percorrere il Paese in lungo in largo, in un'epoca in cui negli Usa le leggi razziali sono ancora in vigore e prevedono una separazione, nei luoghi pubblici, tra i neri e i bianchi: durante i concerti di Richard, però, ciò non succede, e le persone di etnie differenti si mescolano tra loro.
Ciò suscita le proteste del North Alabama White Citizens Council e di altre associazioni razziste, che polemizzano e producono perfino spot televisivi in cui indicano il rock come parte di un complotto finalizzato a compromettere le virtù morali degli americani organizzato dai comunisti.
A scandalizzare i benpensanti (o presunti tali) non è solo il colore della pelle di Little Richard, ma anche il suo modo di vestire spregiudicato, basato su capi di abbigliamento appariscenti ed eccessivi e una capigliatura imbrillantinata, a cui si abbina uno stile di vita non proprio cristallino.
Il ritiro e il ritorno di Little Richard
Nel 1957, tuttavia, il musicista americano, all'apice del successo, decide - nel bel mezzo di un tour in Australia - di ritirarsi. Quindi, entrato in un'università cristiana, si avvia alla carriera di predicatore.
Qualche anno dopo, comunque, ritorna sulle scene con un tour in Gran Bretagna: è il 1962, e il cantante statunitense viene supportato dagli ancora giovani Beatles e Rolling Stones. Due anni più tardi recluta, come membro della sua band, niente meno che Jimi Hendrix, che lo segue in tour per circa un anno.
Tra il 1966 e il 1967 Richard incide per la Oker Records due dischi di musica soul in compagnia di Larry Williams, suo amico da tempo, con - alla chitarra - Johnny Watson. Il successo ritrovato fa sì che Penniman abbandoni i principi morali del cristianesimo e si dedichi a uno stile di vita fatto di eccessi, con stravizi sessuali e abuso di cocaina.
Nel frattempo, sul finire degli anni Sessanta negli Usa il movimento Black Power emerge con prepotenza sempre maggiore: consigliato di esibirsi unicamente per i neri, Little Richard si rifiuta di farlo, continuando così a suonare non solo in America, ma anche in Europa.
Gli anni '70 e '80
Negli anni Settanta Penniman prosegue il suo stile di vita oltre i limiti; dipendente da numerose droghe, fonda la Bud Hole Incorporated, ma nel 1977 deve fare i conti con un episodio che lo pone davanti alla sua triste condizione: Larry Williams, infatti, gli punta contro una pistola, mentre è in crisi di astinenza, ordinandogli di fornirgli dei soldi per comprare la droga.
Sopravvissuto a quell'avvenimento che ha messo a repentaglio la sua stessa vita, Richard capisce che è giunto il momento di ritrovare la retta via. A partire dagli anni Ottanta, quindi, si dedica di nuovo all'evangelizzazione delle folle, in chiese di piccole o grandi dimensioni, predicando la necessità di supportare l'uguaglianza tra le razze e rinnegando il proprio passato fatto di droga, alcol e rapporti omosessuali.
Non rinuncia, comunque, a esibirsi, ritenendo di poter servire Dio anche con la musica. Dopo aver preso parte nel 1985 a un episodio del telefilm "Miami Vice", l'anno successivo l'artista americano comprare nel film "Su e giù per Beverly Hills". Nel 1988, invece, partecipa alla realizzazione del disco "Folkways: A Vision Shared" e si dedica alla creazione della colonna sonora della pellicola "I gemelli".
Gli anni '90 e successivi
Nel 1990 incide un frammento di parlato in stile rap nel brano dei Living Colour "Elvis Is Dead", suonando successivamente il pezzo anche dal vivo. Al cinema, appare in "Pezzi duri... e mosci" e in "Sunset Heat" nel 1992, oltre che in "Buona fortuna Mr. Stone", l'anno successivo.
Torna sul grande schermo nel 1998 grazie a "Why Do Fools Fall in Love" e a "Chairman Of The Board", mentre nel 1999 è nel cast di "Mystery, Alaska". Il 14 maggio del 2002 Little Richard partecipa alla cinquantesima cerimonia dei BMI Pop Awards, e sempre nello stesso anno riceve il riconoscimento NAACP Image Award - Hall of Fame Award, assegnatogli per le sue doti di showman.
Dopo essere entrato a far parte della Songwriters Hall of Fame, nel 2004 viene inserito dalla rivista "Rolling Stone" all'ottavo posto nella lista dei cento migliori artisti di tutti i tempi. Nel 2006, invece, viene annoverato nella Hall of Fame delle leggende dell'Apollo Theatre; pochi mesi più tardi la rivista "Mojo" stila la classifica dei cento album che hanno cambiato il mondo, inserendo "Tutti Frutti" di Little Richard al primo posto di questa graduatoria.
Nel 2009 Penniman - che si fa chiamare anche "The Original King of Rock and Roll" (Il vero re del Rock and Roll) - entra nella Hit Parade Hall of Fame e nella Louisiana Music Hall of Fame. Nel 2010, il brano "Tutti Frutti" viene scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti come brano musicale da conservare per le generazioni future. Tra le più famose rivisitazioni della celebre canzone vi sono quelle di Elvis Presley (del 1956) e Pat Boone. Tra gli altri big che l'hanno interpretata ricordiamo i Queen e Sting. Tra gli italiani: Adriano Celentano, I Nomadi.
Muore a Nashville il 9 maggio 2020 all'età di 87 anni a causa di un tumore osseo.
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