Jimmy il Fenomeno
Biografia • Schiaffone dopo schiaffone
Jimmy il Fenomeno è il nome d'arte di Luigi Origene Soffrano, attore comico nato a Lucera (FG) il giorno 22 aprile 1932.
È un caso unico della cinematografia, non solo italiana: Jimmy il Fenomeno sta ai film trash ed alla commedia sexy all'italiana, come il cacio sta sui maccheroni. Comincia a lavorare nel cinema come comparsa con "Io bacio, tu baci" nel 1960. Seguono nel 1961 "Il federale" e "Il cambio della guardia", e apparizioni varie nei vari film musicali all'italiana, quelli concepiti per lanciare il 45 giri del cantante di turno, e qualche western all'italiana ("Gringo spara").
Diventa famoso durante i primi anni '70 con il boom della commedia sexy all'italiana e tutta la trafila di film che sarebbero stati poi etichettati come trash; è in questo contesto che raggiunge il suo apice artistico. Raggiunge vette incredibili con i vari film della Fenech, con Alvaro Vitali nei panni di Pierino (di cui ha ne parla sempre male), e appare pure in Fantozzi (è nella sequenza dei titoli di testa) caposaldo della cinematografia italiana di quel genere.
C'è da sottolineare che già dalla fine degli anni '50 Jimmy il Fenomeno fa la sua comparsa in innumerevoli film (si parla nell'ordine delle centinaia) in ruoli microscopici oppure come semplice comparsa, spesso della durata di pochi secondi. Sarà Totò il primo a notare nel 1958 questo giovanotto pugliese che provava a fare la comparsa. In quarant'anni di carriera Soffrano partecipa ad oltre cento film, partendo da quelli interpretati da Totò, passando da Aldo Fabrizi a Ferdinando Di Leo e Salvatore Samperi.
Jimmy interpreta praticamente ogni genere di ruolo, dal direttore di banca al pompiere, ma sempre alla stessa maniera, da quello che si potrebbe definire come scemo del villaggio: le sue caratteristiche sono la parlata foggiana quasi incomprensibile, l'agitazione perenne e l'espressione facciale assolutamente esilarante. Non si contano gli schiaffi ricevuti in ogni singolo film.
Un'altra caratterista universale è quella di non avere mai ricoperto ruoli da protagonista; ci si ricorda sempre di lui per il suo viso altamente espressivo, per il suo sguardo strabico, per la sua parlata dialettale e per la sua folle risata.
L'unica volta che ha l'onore di avere il suo nome in cartellone interpreta la parte di una suora nella commedia di Mariano Laurenti "La settimana bianca" (1980). La carriera comunque procede con il naturale seguito della commedia sexy, che è quella prodotta dal primo Abatantuono, i "fichissimi" film dei Vanzina.
Negli ambienti di Cinecittà e poi in quelli del calcio viene considerato un portafortuna, anche se girano voci secondo cui interpreta così tanti film solo perché fa compassione ai registi di Cinecittà, i quali gli offrono una particina in quasi tutte le loro pellicole. Nella sua carriera può comunque vantare collaborazioni con registi quali Zampa, Dino Risi, Pasolini e Corbucci.
Cammeo dopo cammeo, schiaffone dopo schiaffone, Jimmy il Fenomeno si ritaglia un personaggio tutto suo: quello dell'urlatore, del cavallo pazzo, della macchietta deficiente. L'importanza di Jimmy nel cinema italiano sta nel fatto che, sebbene siano davvero in pochi a conoscere il suo nome, praticamente tutti si ricordano del suo volto e, soprattutto, delle sue espressioni allucinanti. È facile credere che il "Fenomeno" non recitasse per nulla: era così ed è così tutt'ora.
Negli anni '80 sbarca in tv e partecipa al fortunato programma "Drive In" di Antonio Ricci, facendo da spalla ad Ezio Greggio. Indimenticabili gli sketch con Ezio, che lo fa travestire da portachiavi, ed ogni altro orpello immaginabile. Nello stesso periodo si affacciava anche sul mondo del calcio: spesso era in Lega o al mercato a fare da portafortuna ai dirigenti. Ha frequentato il calciomercato per anni, diventandone la mascotte e firmando autografi.
Si trasferisce definitivamente da Roma a Milano a metà degli anni '90 e le sue apparizioni si diradano; lo ritroviamo nel film "Jolly Blu" del gruppo musicale 883 (liberamente ispirato alla vita e alle opere di Max Pezzali), dove Jimmy interpreta se stesso.
Mai sposatosi, è stato fidanzato due anni con l'attrice Isabella Biagini.
A Milano vive a Porta Nuova, presso l'Hotel Cervo, di proprietà del figlio di un suo vecchio amico.
In seguito sopraggiungono problemi di salute che ne compromettono la carriera ma soprattutto la sua capacità di camminare. Abbandonata l'attività professionale, dal 2003 è ospite di una casa di riposo a Milano.
Ha espresso il desiderio, una volta morto, di essere imbalsamato ed esposto al "Victor Bar" di Riccione.
Luigi Origene Soffrano si spegne a Milano il 7 agosto 2018, all'età di 86 anni.
Foto e immagini di Jimmy il Fenomeno
Commenti
mi hai fatto ridere e divertire per decenni pensando sempre che indossavi una maschera.ora che più avresti bisogno di conforto umano e di aiuto materiale sei stato quasi dimenticato dalle varie Associazioni e dalle Istituzioni come tanti alri tuoi amici e colleghi, in primis la Biagini anche lei abbandonata e in difficoltà nell'età in cui si è più bisognosi di tutto! Un grato ricordo un saluto e un augurio da un tuo affezionato estimatore. Giusto da Napoli.
La prima volta che vidi Jimmy fu a via Archimede (Parioli, Roma) negli anni sessanta, camminava, parlava da solo e prendeva a calci i pali della luce. Se abitava li' evidentemente non se la passava male. Infatti mi sono sempre domandato se c'era o ce faceva.
Visto la miriade di film che ha fatto, un gruzzoletto avrebbe dovuto averlo e poi immaginare che che era stato boy friend di Isabella Biagini (la donna dei miei sogni proibiti) mi ha sconbussolato !
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