Ferdinando Imposimato
Biografia
Ferdinando Imposimato nasce il 9 aprile 1936 a Maddaloni, in provincia di Caserta. Laureatosi nel 1959 all'Università di Napoli in Giurisprudenza, diventa vice-commissario di polizia nel 1962: lavora a Brescia e a Forlì prima di giungere a Roma in qualità di funzionario di Ministero del Tesoro. Mantenuta questa carica per un anno, diventa magistrato nel 1964: così, Imposimato avrà modo di istruire, come giudice istruttore, numerosi processi di fondamentale importanza per la storia dell'Italia, tra cui quelli relativi al delitto di Aldo Moro, all'attentato subito da Papa Giovanni Paolo II, all'assassinio di Vittorio Bachelet (vice-presidente del Consiglio Superiore della Magistratura) e alla strage di Piazza Nicosia.
Dopo aver istruito nel 1981 il processo alla Banda della Magliana, Ferdinando Imposimato deve fare i conti con l'assassinio per opera della camorra del fratello Franco, sindacalista, avvenuto due anni più tardi. La rivista francese "Le Point" nel 1984 lo nomina "Uomo dell'Anno - Giudice Coraggio"; gli viene assegnato, inoltre, il premio dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, con il merito di aver proseguito la sua carriera a supporto della giustizia a dispetto delle numerose minacce subite da parte di esponenti mafiosi e dell'omicidio del fratello. I suoi meriti vengono riconosciuti a livello internazionale anche nei mesi seguenti: nel 1985, per esempio, il "Times" lo definisce "scudisciatore della mafia", dedicandogli una pagina intera, mentre un servizio gli viene dedicato anche dal "Reader's Digest".
Nel 1986, tuttavia, lascia la magistratura a causa delle minacce subita da Cosa Nostra, e diventa consulente nella lotta alla droga per le Nazioni Unite: su incarico dell'Onu viaggia spesso nei Paesi dell'America del Sud, redigendo programmi di addestramento specifici per giudici boliviani, colombiani, ecuadoregni e peruviani. Nello stesso anno collabora alla scrittura di diversi soggetti cinematografici per conto della Rai: si tratta di sei film co-prodotti con le televisioni di Spagna, Austria, Germania e Francia, appartenenti alla serie "Il giudice istruttore". I film, diretti da Florestano Vancini, vedono nel cast Erland Josephson (pupillo di Ingmar Bergman) nella parte di Ferdinando Imposimato, ma anche Horst Bucholz, Danici Gelin, Vittorio Gassman e Capucine.
Nel 1987, l'ex magistrato campano viene eletto al Senato della Repubblica come indipendente di sinistra: la sua carriera politica prosegue nel 1992, quando viene eletto parlamentare per il Partito Democratico della Sinistra, e nel 1994, quando torna a Palazzo Madama. In tutte e tre le magistrature fa parte della Commissione Antimafia, e in questo ruolo presenta diversi disegni di legge relativi ai sequestri di persona, al pentitismo, agli appalti pubblici e alla dissociazione.
Durante la sua seconda legislatura, inoltre, è vice-presidente della Commissione Parlamentare per il parere al governo sulle norme delegate relative al nuovo codice di procedura penale, e fa parte del Comitato Parlamentare per i procedimenti di accusa e della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia.
Nominato nel 1999 Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nel 2001 entra a far parte della trasmissione "Forum", in onda su Rete4 e su Canale5, in qualità di giudice arbitro al fianco di Santi Licheri e Tina Lagostena Bassi: la sua esperienza sul piccolo schermo, che dura fino al 2008, gli permette di farsi conoscere dal pubblico più giovane. Nel 2013, il nome di Ferdinando Imposimato fa parte della lista dei papabili all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Muore all'età di 81 anni a Roma, il 2 gennaio 2018.
Frasi di Ferdinando Imposimato
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