Federico Guglielmo IV di Prussia
Biografia • Re romantico
A metà '800 l'Europa è scossa da fermenti rivoluzionari che ne sconvolgono gli assetti. A partire dalla rivoluzione parigina del 1848, che segnerà la fine dell'assolutismo francese preparando il terreno all'avvento di Napoleone III, fermenti liberali si propagano in diverse Nazioni con insurrezioni che in Italia si trasformano nella Prima Guerra d'Indipendenza. In Germania scoppiano moti rivoluzionari a Berlino e a Francoforte, e per l'imperatore Federico Guglielmo IV la vita comincia a complicarsi.
Nato a Berlino il 15 ottobre 1795 da Federico Guglielmo III di Prussia e Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz, il giovane principe mostra sin da piccolo inclinazioni per l'arte e la contemplazione, mentre appare negato per la politica. Ma il suo rango non ammette deroghe e, alla morte del padre, nel 1840, gli succede al trono di Prussia.
I primi anni di regno di Federico Guglielmo IV di Prussia sono caratterizzati da una certa pacatezza, dettata dalla sua concezione di Stato alquanto idealistica che gli varrà la definizione di "re romantico" e gli guadagnerà le simpatie dei liberali. Egli affievolisce le tendenze reazionarie del padre ed attenua la censura sulla stampa. Sul versante delle opere cerca di rendere più accogliente Berlino, costruisce linee ferroviarie e strade, riorganizza l'Unione Doganale Tedesca (Zollverein) e conclude vari trattati commerciali con altre Nazioni.
Nel 1847 vara la Dieta unita, dando così voce alle rappresentanze di tutte le province prussiane ma l'organismo, già qualche mese dopo la sua nascita, gli si pone in contrasto chiedendo la Costituzione: difficoltà economiche hanno infatti animato contadini ed operai che cominciano a manifestare malcontento e insofferenza verso il regime ed il suo militarismo e, raggiunti l'anno successivo dall'ondata rivoluzionaria di Parigi, danno vita a loro volta a tumulti di piazza.
Dopo un primo atteggiamento repressivo, il sovrano richiama le truppe e si mostra sensibile alle istanze popolari promulgando amnistie ed acconsentendo all'elezione a suffragio universale di un'assemblea costituente prussiana. Il Parlamento, che si insedia a Francoforte, oltre a sancire libertà di stampa, di associazione, di religione, affronta subito la questione della nascita di uno Stato federale che escluda l'Austria e, nel marzo 1849, elegge imperatore Federico Guglielmo IV; ma il re rifiuta perché, oltre a non voler accettare una corona che gli viene dal voto popolare, teme le ripercussioni degli Asburgo. Egli, peraltro, è anche intimamente convinto del diritto della corona austriaca a guidare l'impero romano - germanico.
Esauritasi l'ondata rivoluzionaria, nel 1850 ridimensiona notevolmente tanto le concessioni fatte quanto la stessa Costituzione. Tenta di dare vita ad una Confederazione del Nord, mediante l'unificazione degli Stati tedeschi sotto l'egemonia prussiana, ma l'iniziativa si risolve in un nulla di fatto per la solita opposizione dell'Austria che lo costringe a sottoscrivere le condizioni di Olmutz.
Il 1857 è per lui un anno fatale in quanto, colpito da ictus, rimane privo in buona parte delle facoltà mentali, al punto da affidare, l'anno successivo, la reggenza del regno al fratello Guglielmo. Intanto la sua salute, profondamente minata, si va aggravando. Il 2 gennaio 1861 Federico Guglielmo IV muore a Potsdam, all'età di 66 anni. Suo fratello passa dalla reggenza al trono, con il nome di Guglielmo I.
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