Sergio Marchionne
Biografia • Rivitalizzazioni
Sergio Marchionne nasce a Chieti il 17 giugno 1952, figlio di un maresciallo dei carabinieri emigrato da giovane in Canada. Ha conseguito tre lauree: in Legge alla Osgoode Hall Law School of York University, un Master in Business Administration (MBA) presso la University of Windsor e una laurea in filosofia conseguita presso l'Università di Toronto.
Lasciato il mondo forense, svolge la prima parte della sua attività professionale nel Nord America come dirigente. Dal 1983 al 1985 lavora per Deloitte Touche come commercialista esperto nell'area fiscale; successivamente dal 1985 al 1988 ricopre il ruolo di controllore di gruppo e poi direttore dello sviluppo aziendale presso il Lawson Mardon Group di Toronto. Dal 1989 al 1990 è nominato vice presidente esecutivo della Glenex Industries. Dal 1990 al 1992 ricopre il ruolo di responsabile dell'area finanza della Acklands e, contemporaneamente, la carica di responsabile per lo sviluppo legale e aziendale presso il Lawson Group, acquisito nel frattempo da Alusuisse Lonza (Algroup). Qui ricopre ruoli di crescente responsabilità, presso la sede centrale di Zurigo, fino a diventarne l'amministratore delegato.
Sergio Marchionne guida in seguito il Lonza Group, separatosi da Algroup, fino al 2002, anno in cui viene nominato amministratore delegato del Gruppo SGS di Ginevra, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica e certificazione; il gruppo è forte di 46 mila dipendenti in tutto il mondo. Grazie all'ottima gestione del gruppo svizzero, risanato nel giro di due anni, il nome di Sergio Marchionne acquisisce lustro negli ambienti economici e finanziari internazionali.
A partire dal 2003, su designazione di Umberto Agnelli, Marchionne entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto Fiat. In seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell'amministratore delegato Giuseppe Morchio, che aveva lasciato l'azienda dopo il rifiuto della famiglia Agnelli di affidargli anche la carica di presidente, Sergio Marchionne viene nominato (1 giugno 2004) Amministratore delegato del Gruppo Fiat. Dopo alcuni contrasti con il dirigente tedesco Herbert Demel, nel 2005 assume anche la guida di Fiat Auto in prima persona.
Il 2 giugno del 2006 viene nominato Cavaliere dell'Ordine al merito del Lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Marchionne ha ricevuto una laurea honoris causa in Economia Aziendale dall'Università degli studi di Cassino nel 2007, e una laurea magistrale ad Honorem in Ingegneria Gestionale dal Politecnico di Torino nel 2008.
Di doppia nazionalità italiana e canadese, nel 2006 è stato inoltre nominato Presidente della European Automobile Manufacturers Association (ACEA). Insieme a Luca Cordero di Montezemolo, è considerato l'artefice dell'avvenuto risanamento della divisione Fiat.
Durante la sua amministrazione, Fiat deve affrontare progetti che erano stati scartati in precedenza: Fiat 500, Lancia Fulvia Coupé, Fiat Croma e vengono prodotti in soli due anni molti nuovi modelli. In pieno periodo di crisi internazionale globale, nel mese di aprile del 2009 Marchionne effettua lunghe e travagliate trattative legate all'acquisizione della statunitense Chrysler con i sindacati ed il governo americani. Al termine delle trattativa viene raggiunto un accordo che prevede l'acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico del mondo. Tale è l'importanza dell'accordo che è lo stesso Presidente degli Stati Uniti Barack Obama a darne annuncio.
Nei giorni immediatamente successivi all'accordo con la casa automobilistica d'oltreoceano, l'AD di Fiat Group inizia trattative con i sindacati ed il governo tedeschi per una fusione tra la casa automobilistica piemontese e la tedesca Opel (facente parte del gruppo statunitense General Motors): l'obiettivo è quello di dare vita a un colosso del settore automobilistico capace di produrre 6 milioni di vetture all'anno.
Nel settembre 2014 sostituisce Luca di Montezemolo alla presidenza della Ferrari. Il 21 luglio 2018, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, il consiglio di amministrazione di FCA, convocato d'urgenza, decide di sostituirlo con Michael Manley, in precedenza responsabile del marchio Jeep.
Ricoverato da circa un mese muore all'età di 66 anni presso un ospedale di Zurigo, in Svizzera, a causa di un tumore alla parte apicale del polmone (anche se le notizie ufficiali su questo dettaglio sono vaghe). Sergio Marchionne lascia la moglie Manuela Battezzato e i due figli Alessio Giacomo e Jonathan Tyler.
Frasi di Sergio Marchionne
Foto e immagini di Sergio Marchionne
Commenti
Vedo se riesco a dare un contenuto che vada un pò oltre alle "profonde riflessioni" che leggo.
Ai Valori adottati come riferimento da Marchionne ben si addice una frase di Primo Levi ne "La chiave a stella" ovvero:
«Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono».
Marchionne in questo senso ha raggiunto la felicità.
Ma la frase è anche la conferma dello slogan che campeggia davanti ad Auschwitz "ARBEIT MACHT FREI" (Il Lavoro rende liberi).
In fondo cosa c'è di meglio, in termini di felicità, dall'aspirare dal Lavoro, alla Morte?
Premesso che siamo tutti al contempo schiavi e padroni, dominati e dominanti, va rilevato che siamo tutti, e Marchionne fu l'estremo esempio, uno scarso sottoprodotto vivente che risale al Medioevo.
Epoca in cui la definizione di SCHIAVITU' declinò in LAVORO.
A quel tempo il PADRONE procedette verso un incremento di efficienza del Sistema attraverso il seguente passaggio:
Perchè dover offrire vitto e alloggio al servo e ai suoi famigliari, quando sarà lui ad invocare la schiavitù?
Dunque, in cambio del Lavoro il padrone offri al servo la MONETA, che egli stesso "batteva" (coniava).
Questa Moneta altro non era/è che Merce Equivalente che prometteva l'ILLUSORIA LIBERTA':
1- dal padrone, in quanto se accumulata sotto forma di RISPARMIO (Riserva di Valore) consentiva al servo di svincolarsi agli obblighi della schiavitù (Lavoro).
2- dalle limitazione del baratto in quanto la moneta, sotto forma di Merce equivalente, rendeva LIBERO lo scambio, ma anche la possibilità di aspirare a diventare padrone.
Questa modificazione del paradigma consentiva una apparente maggior libertà, per almeno 2 ragioni in quanto:
a- è sempre il padrone che ha il controllo della moneta che egli stesso coniava/a, quindi poteva/può farla sparire quando vuole.
A maggior ragione oggi che la moneta è dematerializzata a Spirito Santo. In questo caso però il Padrone perderebbe forza nel dominio dello schiavo;
b- parte, se non tutta la moneta, il padrone se la riprende sotto forma di gabelle (tasse). Questo dimensione è senz'altro più efficace perchè consente al padrone di tenere alla "catena" lo schiavo.
Certo è che ci sono state epoche in cui storicamente, si è lasciata una "catena" più lunga ma, da ormai 20 anni, la catena si sta accorciando e, a parte i dominanti di Sistema, si stanno lentamente definendo due classi sociali:
A- CLASSE MEDIA: c'è chi lavora per mantenere disperatamente quello che ha, difendendolo dalle aggressioni dei dominanti di Sistema.
Si pensi che oggi un libretto postale di 100.000 euro genera in un anno 0,4 euro cui vanno tolti 34 euro di bolli.
Similmente si pensi ai costi di mantenimento di un secondo immobile. Insomma non si campa più sulla rendita acquisita.
B- NUOVO PROLETARIATO: c'è chi paga per lavorare, la nuova frontiera. A ben vedere converrebbe stare fermi, ma per sopravvivenza al sistema e/o per dare un senso al vivere, si sottopone a costi altissimi, che superano i benefici della retribuzione, nella speranza che un domani... possa lavorare per mantenere quello che ha, ovvero ricadere nella classe media.
L'Uomo a ben vedere non vuole essere libero, è importante che si senta "legato" ai suoi riferimenti perchè gli consentono illusoria sicurezza e protezione. In sintesi l'Uomo urla che vuole essere schiavo.
Un atteggiamento cui piace sottoporsi al Servo è la devozione al suo Padrone che gli offre schiavitù.
In questo senso, tornando alla dipartita Marchionne, è davvero delizioso constatare la sottomissione e la deferenza degli schiavi a lui grati per aver introdotto, o poco ci manca, nelle catene di montaggio (modernamente definite in linee di produzione), i pannoloni e le flebo per rendere più efficiente l'Umano nella produzione di auto che a dire il vero ci fanno ancora oggi rimpiangere auto come la multipla, brutta finchè si vuole, ma che percorre con 25 euro di metano e 6 posti auto, 450 Km.
Ma ancora più struggente è la deferenza per aver introdotto l'esoscheletro, per agevolare l'umano a lavorare fino a 70 anni per una pensione di merda, quando avrà, al pari del Marchionne, la cannula della chemio in vena.
In attesa di eliminare anche l'esoscheletro e l'Umano per sostituirlo all'umanoide
Alla fine del giro è meglio che questa "bassa umanità" si estingua e tanto di cappello a chi riuscirà nell'intento
Sergio Marchionni, di Chieti, Abbruzzese d.o.c. Avevo 10 anni quando lui gia' dirigeva la F.I.A.T. Poi io giocavo a Chieti ( a vent' anni), lui consolidava il suo management a Torino. Ci siamo telefonati spesso per alcune situazioni. Ho sempre "creduto" nella sua "politica di stop agli sprechi". Gli operai non accettavano. Gli dissi di essere ancora peggio ... lui accolse. Ero una vokta in giro con il Chieti, mi chiamo' di notte. Voleva sapere cosa fare della F.I.A.T in quanto gli Anericani non la vokevano. Gli dissi che se la vebdeva agli americani Chryseler poteva "" valorizzarla" e guadagnarci in prospettiva. Lo fece e mi chiese mille cose ancora. Ho giocato a calcio per quattro anni a Chieti. Non mi ha mai pagato una cena... ma era cosi' Sergio, non spendeva. Il giorno che si voleva sposare gli dissi di non farlo. Non doveva fidarsi. Era troppo ricco. Prima conosci la Signora Battezzato poi dopo dieci anni la sposi. Forse la Signora sapra' dire e e' vero. Sono un amico di Sergio. Ma solitamente non faccio il Manager, io sono musicista.
Sergio Marchionne e' stato un grande manager. Di fama mondiale. Il piu' grande in Italia. Fumava e questo ha compromesso la sua salute. Ma a certi livelli occorre avere equilibrio. Io credo che nessuno meglio di lui. Un uomo con la compagna e credo un figlio. Un uomo ricchissimo che si e' goduto la vita. Era ancora giovane. Ma fumava. E il fumo e' nocivo. Grazie a lui e alla Ferrari. Siamo I piu' competitivi al mondo. Meditate, meditate gente. Io non fumo ahahah ( semo chiari ... )!!! Gli altri, ... non lo so'... ahahah
Sicuramente nel bene e nel male una persona che ha lavorato, in questo mondo dove molti si lamentano e aspettano...
Sicuramente un grande. Teatino per giunta.
Non so dove sia la prossima tappa del Dott. Marchionne, spero solo ovunque lui sia di continuare a dare insegnamenti a persone come me che di lui ne hanno fatto un punto di riferimento per lungimiranza e visione non comune. Buon viaggio e riposi in pace. Con commozione.
Vincenzo
L'uomo muore, l'idea resta, l'idea dell'uomo che muore non morirà mai, ciao Sergio
Auguro con tutto il cuore al dott. Marchionne e di superare con successo qst momento difficilissimo della sua vita un uomo così ha ancora tante cose da fare per la nostra nazione tanto onore e tanta fortuna
I premi di produzione somministrati ai tuoi schiavi, servono a loro per comprarsi pannoloni e flebo per migliorare la loro produttività?
Carissimo Sergio ti scrive Ignoto Uno di qui il soprannome mi hai messo ke non ti venga in mente di darmi una riconpensa al libretto postale conto 25261726 poste italiane IBAN it 07 t abi 07601 cab 03384 per le mie invenzioni navigatore airbag abs gomme neve e polo cross con affetto Ignoto Uno ti faccio avere altre invenzioni se mi aiuti
alla fine ha giocato tanti campionati ed e' sempre riuscito con molta abilita a destreggiarsi in ambienti internazionali dalle molteplici sfaccettature in maniera seria e professionale
non mettiamo sempre in discussione tutto e tutti per favore
sono d'accordo con moroni eppoi anch'io sarei capace di cambiare turni e quant'altro con 4.870.000 euro l'anno ma poi marchionne è sposato è single o e' un marziano??
Non vedo perchè tanti elogi per una persona che fa le solite cose "di ragioni di mercato"in una delle tante ditte che sono poco interessate ancora nel 2010 ad un vero progresso in luogo di utili a tutti i costi fatti sulla fatica della gente il suo stipendio è stato criticato da Obama come altri troppo da furbo comunque sulle strade del mondo per questa politica di mercato muoiono un milione di persone ogni 10 anni c'è un gran inquinamento ecc il solito menefreghismo non è intelligenza tanto col tempo...
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