Filippo Penati
Biografia • Un braccio destro a sinistra
Filippo Luigi Penati, meglio noto semplicemente come Filippo Penati, nasce il 30 dicembre del 1952 a Monza. Politico italiano, sempre schierato con il centro-sinistra, dopo aver ricoperto diversi ruoli e compiuto diversi lavori, molti dei quali non legati alla politica, si è fatto strada nell'Amministrazione provinciale milanese, fino a ricoprire la carica di Presidente della Provincia di Milano, eletto nel 2004.
Consigliere regionale della Regione Lombardia, dal 2009 diviene uno degli uomini di fiducia del segretario del PD Pier Luigi Bersani, coordinatore nazionale della "mozione" che porta il suo nome e con cui ha ottenuto la vittoria alle primarie del partito (del 2009).
Dal 2010, dopo aver perso le elezioni alla corsa di Presidente della Lombardia, viene nominato dal vincitore, Roberto Formigoni, vicepresidente del Consiglio regionale. La sua carriera politica ha subìto un duro colpo nell'estate del 2011, quando il suo nome è finito nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Monza, a causa di una vicenda di tangenti legata al progetto di riqualificazione dell'ex area denominata Falck del comune di Sesto San Giovanni.
Sebbene nativo di Monza, Filippo Penati svolge larga parte della sua vita a Sesto San Giovanni, cittadina molto popolosa dell'hinterland milanese, con una forte presenza di famiglie operaie e di attivisti legati alla sinistra politica milanese. Muove i primi passi nel mondo del lavoro come insegnante. Dopo alcuni anni, senza mai nascondere la propria passione politica e il suo attivismo tra i gruppi democratici di sinistra, tanto da iscriversi sin da ragazzo all'allora Partito Comunista Italiano, Penati lavora prima come assicuratore, per poi farsi apprezzare nel mondo delle cooperative, sino all'elezione a vicepresidente regionale dell'Associazione Cooperative.
Gli anni '80 segnano l'inizio della sua carriera politica vera e propria. Penati parte dalla sua città, Sesto, dedicandosi all'interno della giunta comunale all'attività di pubblico amministratore, occupandosi maggiormente di problemi legati all'urbanistica. Dal 1985, questa propensione gli viene formalmente riconosciuta, quando svolge l'ufficio di assessore al bilancio e all'urbanistica in una giunta comunale totalmente guidata da movimenti e partiti legati alla sinistra nazionale.
L'anno della svolta per Penati è senza dubbio il 1994, quando si pone alla guida dell'Alleanza dei Progressisti, candidandosi come sindaco al comune di Sesto San Giovanni. La coalizione è quella che fa a capo ad Achille Occhetto, allora leader della sinistra italiana, e che, differentemente da quanto accade in Italia con la vittoria di Berlusconi, porta Filippo Penati all'elezione comunale, primo sindaco della città di Sesto direttamente eletto dai cittadini.
Passano quattro anni e Penati si ricandida, dentro il partito dell'Ulivo. Anche questa volta, il comune di Sesto gli dà fiducia e viene rieletto nel 1998, guadagnando il 56% delle preferenze al primo turno. Il mandato dura fino al 2001, ma durante questo arco di tempo, il sindaco di Sesto partecipa anche alle elezioni per il Parlamento Europeo. Nel 1999 ottiene 13.698 voti, sesto in graduatoria tra i 23 candidati presentati dai DS, e terzo dei non eletti.
Terminata l'esperienza di sindaco, dal 2001 viene nominato segretario della federazione metropolitana milanese sempre all'interno del partito dei Democratici di Sinistra. È il 2004 quando Filippo Penati lancia la sfida alla Presidente uscente della Provincia milanese, Ombretta Colli, eletta tra le fila del centro-destra. Il 27 giugno dello stesso anno allora, al secondo turno e forte di 870.653 voti, Penati ottiene la vittoria sulla rivale, raggiungendo il 54% delle preferenze.
Alle future amministrative, nonostante alcuni strappi nella sua coalizione, il Presidente uscente cerca nuovamente di affermarsi nella Provincia di Milano, ma non con la stessa fortuna del 2004. Al ballottaggio con il candidato del centro-destra Guido Podestà, Penati viene superato da 4.626 voti.
Intanto, il politico nativo di Monza ottiene diverse nomine di buon livello, come quella a componente della Commissione permanente per l'innovazione tecnologica nelle Regioni e negli Enti locali, istituita nel 2006 dalla Conferenza Unificata presso il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali. Sempre nello stesso anno, e per i futuri tre, Filippo Penati ricopre un ruolo nel consiglio d'amministrazione del Teatro alla Scala, entrando inoltre, come membro, anche nel comitato di candidatura per l'Expo 2015.
Dopo essere stato nominato tra i coordinatori dal primo segretario nazionale del Partito Democratico, ossia Walter Veltroni, Penati riceve l'investitura ufficiale durante le primarie del 2009, che sanciscono la vittoria di Pier Luigi Bersani sugli altri candidati. L'ex Presidente della Provincia di Milano allora, tra i promotori della cosiddetta "mozione Bersani", viene chiamato ad assumere l'incarico di capo della segreteria politica del più importante esponente dell'opposizione nazionale.
Forte di questo rilancio, tenta di proporsi come alternativa alla Regione Lombardia, nel 2010, contrapponendosi al Governatore uscente Roberto Formigoni. Non eletto, viene nominato vicepresidente del Consiglio Regionale.
Il 20 luglio del 2011 però, la Procura della Repubblica di Monza apre un'indagine a suo carico per concussione e corruzione in merito alle presunte tangenti che alcuni politici ed industriali avrebbero intascato in occasione della riqualificazione dell'ex Area Falck di Sesto San Giovanni.
Il 25 agosto del 2011, il Giudice per le indagini preliminari di Monza respinge la richiesta d'arresto formulata a carico di Penati. Su di lui però vengono riconosciuti "gravi indizi di reato".
Il politico, dopo alcuni giorni, decide di autosospendersi dal Partito Democratico e di uscire dal gruppo consiliare regionale. Inoltre, arriva subitaneo anche l'annuncio di non voler godere della prescrizione in sede processuale. Un mese dopo, nel settembre del 2011, anche il PD formalizza la sua sospensione dal partito.
Sposato con Rita, la coppia ha avuto due figli, Simone e Ilaria.
Malato da tempo Filippo Penati si è spento a Sesto San Giovanni il 9 ottobre 2019 all'età di 66 anni. Nelle sue ultime dichiarazioni pubbliche dichiarò: «Ho il cancro, è anche colpa dei processi».
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