Tito
Biografia
Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto nasce a Roma il 30 dicembre del 39, ai piedi del Colle Palatino. A fronte di soli due anni di regno, l'imperatore Tito viene ricordato oggi come uno dei più magnanimi e illuminati imperatori romani. Appartenente alla dinastia Flavia, si distingue in particolar modo per la reazione generosa in seguito agli eventi drammatici dell'eruzione del Vesuvio nel 79 e dell'incendio di Roma nell'anno successivo. Sopriamo quali sono i momenti salienti della storia e della vita dell'imperatore Tito, andando ad approfondire gli aneddoti legati a quest'importante figura storica.
La formazione militare e letteraria
Appartiene alla gens Flavia, ceto nobiliare di origine italica che progressivamente sostituisce l'aristocrazia romana. Quando ha quattro anni, il padre viene inviato dall'allora imperatore Claudio a guidare l'invasione della Britannia. Tito ha l'occasione di crescere a corte assieme a Britannico, l'erede dell'imperatore, che viene ben presto avvelenato. Dopo aver ingerito gli stessi cibi, Tito si ammala a sua volta.
Riprese le forze, trascorre la propria adolescenza tra allenamenti di tipo militare e studi letterari: eccelle in entrambe le arti e diventa fluente in greco e in latino. Destinato alla carriera militare, nel biennio compreso tra il 58 e il 60 ricopre il ruolo di tribuno militare in Germania, a fianco di Plinio il Vecchio, e poi in Britannia.
Tito, brillante oratore
Pur dovendo affrontare contesti difficili, Tito mostra sin da giovane le proprie inclinazioni illuminate, tanto che colleghi e avversari gli riconoscono una propensione per la moderazione. Non stupisce dunque che verso il 63 faccia ritorno a Roma e scelga di intraprendere la carriera forense. Diventa questore e nel frattempo sposa Arrecina Tertulla, che muore dopo poco le nozze.
L'anno seguente si unisce in matrimonio con Marcia Furnilla: dall'unione nasce una figlia, ma a causa di differenze inconciliabili, Tito ottiene il divorzio. Delle diverse figlie di Tito sopravvive solo Giulia Flavia, avuta dalla prima moglie.
L'esperienza militare in Giudea
Negli ultimi mesi del 66, il padre Vespasiano viene mandato da Nerone in Giudea, allo scopo di sedare diverse ribellioni e avanzare la campagna militare. Tito prende servizio a fianco del padre e in due anni, dopo notevoli spargimenti di sangue, i romani riescono a conquistare la Galilea, preparandosi per l'attacco a Gerusalemme.
Nel 68 i piani Tito cambiano leggermente poiché Vespasiano, pronto all'assedio della città santa, viene raggiunto dalla notizia della morte di Nerone. A Roma scoppia una vera e propria guerra civile, seguita da quello che viene chiamato anno dei Quattro Imperatori, l'ultimo dei quali è proprio Vespasiano.
L'ascesa finale al potere
Il padre Vespasiano lo accoglie in maniera trionfale al ritorno dalla Giudea nel 71; durante il regno del genitore Tito viene nominato dapprima console, poi censore.
Alla morte di Vespasiano, avvenuta nel 79, Tito succede al padre, di fatto sancendo un ritorno al regime dinastico. Il suo impero inizia il 24 giugno 79. Molti contemporanei nutrivano dubbi su Tito, temendo un parallelismo con le vicende di Nerone; in realtà egli si dimostra ben presto il contrario, tanto che porta a completamento la costruzione dell'Anfiteatro Flavio e riesce a far edificare anche le terme a lui intitolate, nella Domus Aurea.
Due eventi storici
Mentre Tito è imperatore, accadono in successione due degli eventi che più segnano l'epoca, a partire da quello dell'anno 79: l'eruzione del Vesuvio, che causa la distruzione delle due cittadine di Pompei ed Ercolano, oltre a ingenti danni nelle comunità vicino a Napoli. Dopo questa immane tragedia, l'anno successivo - l'anno 80 - la pace del suo regno è intaccata nuovamente da un incendio a Roma.
In tutte e due le situazioni Tito mette in mostra il proprio carattere generoso, spendendosi in molti modi per alleviare le pene dei propri sudditi. A ulteriore riprova della sua bontà, in tutto il periodo del suo principato non viene emessa alcuna sentenza di condanna a morte.
La morte di Tito
Dopo soli due anni di regno si ammala, probabilmente di malaria. La malattia degenera in breve tempo e Tito muore in una villa di sua proprietà, presso Aquae Cutiliae: è il 13 settembre 81.
Come di consuetudine, viene deificato a cura del Senato.
Presso il foro romano è tuttora visibile un arco trionfale che ne celebra le gesta, particolarmente quelle delle campagne militari in Giudea.
Sepolto inizialmente presso il Mausoleo di Augusto, viene trasportato in un secondo momento nel tempio della gens Flavia. Ad oggi gli storici lo considerano uno dei migliori imperatori.
Frasi di Tito
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