Ursula K. Le Guin
Biografia • La fantasia è femminile
Anarchica, femminista, pensatrice rara e profonda, è stata la maggiore scrittrice di fantascienza a cavallo tra i secoli XX e XXI, avendo saputo rinnovare la letteratura di genere con una impronta stilistica e di contenuti molto personale e sempre superbamente poetica. I romanzi di Ursula K. Le Guin sono senza dubbio destinati a rimanere nella storia della letteratura americana, e non solo.
Ursula Kroeber nasce a Berkeley (California) il 21 ottobre 1929, da Alfred L. Kroeber, autorità nel campo degli studi antropologici, e da Theodora K. Froeber. Si è imposta negli anni d'oro della fantascienza come tra le più geniali menti creatrici di mondi fantastici.
A dieci anni, colmo del destino, la futura maestra della Science Fiction americana invia il suo primo racconto di fantascienza ad "Amazing Stories", che viene però respinto. Colpa dell'età e della scrittura sicuramente ancora acerba della piccola visionaria in erba? Diamo credito ai responsabili di Amazing, e alla loro esperienza, che sia stato così.
Ursula intanto, ancora lontana dal lavoro di scrittrice a tempo pieno, prosegue il suo corso di studi regolare e si laurea in Storia della letteratura francese, poi si trasferisce a Parigi dove incontra Charles A. Le Guin, che diventerà poi suo marito. Per firmare i suoi romanzi manterrà la K. del proprio cognome utilizzando però quello dell'amatissimo compagno.
Nel 1962 Ursula K. Le Guin pubblica il suo primo racconto "April in Paris", che appare su "Fantastic Stories"; un altro suo racconto di Sf, "The Dowry of Angyat", appare nel 1964 finalmente sulla mitica "Amazing Stories".
Chi ha la ventura di incappare in qualche suo scritto non lo dimentica più. Diventa un nome affermato e con questo anche i suoi romanzi si moltiplicano.
Tra le sue opere maggiori ricordiamo: "Il mondo di Rocannon", "La mano sinistra delle tenebre", "La falce dei cieli", "Il mondo della foresta", "I reietti dell'altro pianeta", "La soglia", "Sempre la valle", "I dodici punti cardinali" (racconti), "La rosa dei venti", tutti pubblicati fra il 1966 e il 1982.
L'importanza di Ursula K. Le Guin è indiscutibile per il panorama fantasy e della fantascienza: Philip Dick amava incondizionatamente le opere della scrittrice, tanto che arrivò a considerarla quasi una sua sorella gemella.
Diventata presto un pilastro della narrativa di genere, il suo stile risulta sempre impeccabile, i temi trattati sempre attuali e mai banali. È forse l'unica sincera maestra della SF: la sua fantascienza un po' anarchica, profondamente umana, indaga senza ombre di ipocrisie la società attuale per tradurla nel futuro o in un mondo fantastico.
Nei suoi romanzi non mancano mai anche espliciti riferimenti politici, sociali e religiosi, che ne fanno un'autrice decisamente impegnata. Dopo tanti anni di onorata carriera e di grandi successi - ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti, tra cui nel 2003 il titolo di Grand Master, titolo in precedenza assegnato ad autori del calibro di Arthur C. Clarke, Ray Bradbury, Isaac Asimov e Clifford Simak.
Negli ultimi anni di vita Le Guin ha vissuto a Portland, nell'Oregon, insieme al marito, insegnante di storia francese presso lo State College. Ursula Le Guin è morta a Portland il 22 gennaio 2018 all'età di 88 anni.
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