Gerhard Ertl
Biografia • Al servizio dell'ambiente
Premio Nobel per la Chimica 2007, Gerhard Ertl nasce a Stoccarda (Germania) il 10 ottobre 1936; studia al liceo ginnasio Keplero di Bad Canstatt e nel 1955 inizia il corso di studi di Fisica laureandosi a Stoccarda nel 1961 (avendo anche avuto due esperienze di studio presso la Sorbona a Parigi e alla Ludwig Maximilian a Monaco) con una tesi sull'effetto delle microonde nelle reazioni di rapida dissociazione. Nel 1965 acquisisce il dottorato con una ricerca sull'ossidazione catalitica dell'idrogeno su cristalli singoli in germanio, mentre a Monaco lavora come professore all'Università.
Successivamente continua ad insegnare a Monaco, dove prosegue la sua ricerca utilizzando la diffrazione per lo studio delle reazioni tra gli elettroni e le superfici catalitiche; nel 1968 si sposta ad Hannover, dove diventa direttore dell'Istituto di Fisica Chimica ed Elettrochimica, fino al 1973, anno in cui torna a Monaco come dirittore dell'Istituto di Fisica Chimica della LMU, succedendo in cattedra il professor George Maria Schwab.
Negli anni successivi la sua fama cresce grazie alle sue ricerche sulla catalisi e le interazioni tra atomi e superfici attive, viene chiamato come professore Ospite presso la Caltech a Pasadena tra il 1976 e il 1978, nel 1979 presso la University of Wisconsin a Milwaukee, tra il 1981 e 1982 presso Berkeley.
Nel 1986 diventa professore onorario all'università tecnica di Berlino e direttore del Fritz Haber Institute e dell'istituto Max Planck di Berlino, un centro di ricerca per la chimica fisica; nel 1996 diventa professore onorario persso la Humboldt University: in questo periodo getta le basi teoriche che hanno portato allo sviluppo di dispositivi come marmitte catalitiche e celle a combustibile. Le sue ricerche permettono anche di capire fenomeni come il buco dell'ozono, fornendo anche il quadro completo delle reazioni che avvengono su una superficie.
Grazie alle sue ricerche si può oggi determinare esattamente il modo in cui singoli strati di atomi e molecole si comportano sulla superficie di un metallo e possono essere individuati eventuali contaminazioni. Ertl ha aperto e perfezionato processi che hanno avuto grandi ripercussioni sia a livello teorico sia nelle operazioni industriali.
Ertl rimane fino al 2004 alla guida del Fritz Haber Institute, mantenendo tuttavia il ruolo di co-editore di "Science" e "Applied Chemistry", partecipando inoltre come membro della direzione editoriale di nove diverse riviste scientifiche internazionali; è inoltre impegnato nella direzione della società degli scienziati e fisici naturali (GDNA), carica assegnatagli dopo la vicepresidenza (dal 1995 al 2001) del consiglio nazionale della ricerca tedesco (DFG).
Il 10 ottobre 2007 viene insignito del premio Nobel per la Chimica per "I suoi studi dei processi chimici sulle superfici solidi", studi che hanno fornito le basi per lo sviluppo dell'industria chimica di sintesi. "Gerhard Ertl ha dominato una parte molto difficile della chimica e ha posto le basi per tutta una generazione scientifica", ha dichiarato Gunnar von Heijne, presidente del comitato dei Nobel. La premiazione ha luogo il 10 dicembre presso il Nobel Institute a Stoccolma, dove riceve l'ambita medaglia, oltre ad un riconoscimento di 10 milioni di corone svedesi (circa 1.08 milioni di euro).
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