Theodore Roosevelt
Biografia • Passioni a stelle e strisce
Theodore Roosevelt, detto anche "Teddy Roosevelt" o semplicemente "TR", nasce a New York, il 27 ottobre del 1858. È stato il ventiseiesimo Presidente degli Stati Uniti d'America, con mandato esecutivo ufficiale dal 14 settembre del 1901 fino al 4 marzo del 1909. Ha ricevuto anche il Premio Nobel per la Pace, nel 1906, e il suo volto è scolpito nella roccia del Monte Rushmore, insieme agli altri tre presidenti statunitensi, George Washington, Thomas Jefferson e Abramo Lincoln.
Di famiglia facoltosa, dalle origini olandesi, il futuro apprezzato Presidente USA eredita la propria passione politica e l'orientamento repubblicano direttamente da suo padre, anche lui di nome Theodore, di visioni progressiste. Sua madre, Marta Bulloch, cresciuta in una piantagione della Georgia, è invece una conservatrice convinta. Entrambi, sono proprietari di una facoltosa società commerciale.
A segnare i primi anni di vita del giovane Teddy è un'asma abbastanza grave, la quale mina il fisico, magro e debole di costituzione, del ragazzo, costringendolo a diverse visite mediche. Stando ad alcune fonti, la madre Marta avrebbe portato con sé il piccolo Teddy, quando questi aveva appena sette anni, al corteo funebre in onore del Presidente Abramo Lincoln, nel 1865.
Nel 1876 Theodore Roosevelt entra nella Facoltà di Legge di Harvard, facendosi notare anche in campo sportivo, nonostante l'asma. Dopo la laurea, conseguita nel 1880, compie un breve viaggio in Germania, per poi iscriversi alla scuola di specializzazione in legge presso la Columbia Low School. Il fervore per la politica già in questi anni è forte e il giovane studente deve abbandonare il corso, per dedicarsi anima e corpo alla sua massima ispirazione. L'iscrizione al partito repubblicano pertanto, che avviene nell'anno della sua laurea, lo costringe ad una scelta piuttosto importante. Contemporaneamente, dal punto di vista personale prende un'altra importante decisione, quella di sposare la sua fidanzata Alice Hathaway Lee, sempre nel 1880.
Nel 1882 ottiene la sua prima carica politica come membro del parlamento dello Stato di New York. Per questa ragione deve lasciare definitivamente il corso di specializzazione alla Columbia. Sempre in questo stesso anno, a testimoniare le sue capacità intellettuali e la sua vitalità da ogni punto di vista, c'è anche il libro "La guerra navale del 1812", da lui scritto e pubblicato. Si arruola poi volontario nella Guardia Nazionale, in qualità di sottotenente.
Viene colpito da una tragedia personale nel 1884: la moglie Alice muore di parto, dando alla luce una bambina, la quale sarebbe morta anche lei poco dopo. L'uomo accusa il colpo e prende la decisione di abbandonare l'impegno politico e sociale, almeno per quell'anno, dedicandosi agli studi storici, in un ritiro isolato nel suo ranch nel Nord Dakota.
L'anno dopo pubblica il suo secondo libro, "Battute di caccia di un Ranchman". Tuttavia, nonostante gli interessi storiografici, Roosevelt non resiste alle sirene dell'impegno politico e nel 1886 si candida per la carica di sindaco di New York. Viene però sconfitto da S. Abramo Hewitt. Quello stesso anno, nel mese di dicembre, contrae nuove nozze, nella città di Londra, con Edith Carow; l'anno seguente esce con la sua terza pubblicazione, questa volta dedicata alla vita di Thomas Hart Benton. È solo una delle tante biografie intraprese dal futuro Presidente USA, fecondo autore a tutto campo.
Intanto nel 1886 entra come membro nella Commissione Presidenziale per il Servizio Pubblico, della quale assume qualche anno dopo la presidenza. Lascia questo incarico nel 1895, quando diventa Capo della Polizia di New York. Nel frattempo non lesina le proprie energie e comincia a dedicarsi a pubblicazioni di carattere più squisitamente politico, come i saggi di "pratica politica", così intitolati. Esce anche una "Storia di New York" a sua firma, datata 1891, e i libretti "Ideali americani", del 1897.
Sempre nel 1897 entra nell'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti William McKinley, come aiuto segretario della marina, corpo nel quale si distingue nel conflitto-lampo tra Stati Uniti e Spagna del 1898, con Cuba come teatro degli avvenimenti. Qui raccoglie un corpo di volontari, i "Rough Riders", comandandoli personalmente durante il conflitto e dandosi da fare come brillante propagandista, forte della sua penna con cui guida, seppur a distanza, i dispacci della stampa americana. Entro la fine della guerra, Teddy Roosevelt è un eroe nazionale, nonostante il suo battaglione sia quello che ha subito più perdite di tutti.
Nel 1899, grazie all'ottima impressione suscitata in guerra, è eletto governatore dello Stato di New York, esponente di spicco del partito repubblicano. Tuttavia nel 1901 deve lasciare l'incarico, per ricoprire, in qualità di vicepresidente, quello ben più importante di ventiseiesimo Presidente degli Stati Uniti d'America; l'evento che lo porta alla più alta carica politica del Paese è l'uccisione del presidente uscente McKinley. Quando assume il massimo incarico, TR ha appena 42 anni ed è il più giovane presidente della storia d'America.
Nel 1904 però, nonostante alcuni dubbi sollevati dall'entourage stesso dei repubblicani, Theodore Roosevelt viene confermato e si fa portavoce di una politica populista, spregiudicata, la quale non manca di dare i suoi frutti. Istituisce anche una pensione per i veterani di tutte le guerre. In politica estera si fa promotore di pace, pur difendendo, talvolta con la forza, gli interessi americani nel mondo, soprattutto nel Messico e a Panama.
È di Theodore Roosevelt la firma del trattato che sancisce la costruzione del Canale di Panama, assicurato al controllo economico americano per oltre ottant'anni. Com'è sua la decisione di invadere la Repubblica Domenicana, in ottemperanza a quello che definisce il "Corollario Roosevelt", sorta di compendio del precedente "Monroe", il quale sostiene l'uso della forza in qualsiasi punto della terra con il fine di salvaguardare gli interessi nazionali.
Nel 1905 è il mediatore d'eccezione della pace nella sanguinosa guerra tra russi e giapponesi la quale, l'anno dopo, gli vale il Nobel per la pace. Il premio naturalmente contribuisce in maniera sensibile ad aumentare il suo favore popolare. Quattro anni dopo, nel 1909, mantenendo una promessa fatta al tempo della prima elezione, Teddy Roosevelt non si ripresenta alle elezioni, lasciando la scena al suo successore repubblicano William Howard Taft, il quale si impegna a proseguire la sua linea.
Roosevelt si reca in Africa, per un periodo di riposo, dedicandosi ai suoi studi e alle battute di caccia. Tuttavia, non contento dell'operato di Taft, gli si oppone nel congresso di Chicago, datato 1912. In quell'occasione e in vista delle imminenti elezioni, Roosevelt fonda il partito progressista, detto anche "Bull Moose Party", il quale ottiene il 27% dei consensi e segna, per la prima e unica volta nella storia americana, una svolta nella classica opposizione tra democratici e repubblicani. Teddy riesce a battere il rivale Taft, tuttavia il ventottesimo presidente americano eletto quell'anno è il democratico Woodrow Wilson.
Dopo aver tentato di formare, ormai anziano, un corpo di volontari da mandare in guerra durante la Prima Guerra Mondiale, Theodore Roosevelt muore per un'embolia il 6 gennaio del 1919, a Sagamore Hill, Oyster Bay, New York. Di Theodore Roosevelt è nota, tra le altre cose, la passione per la natura come l'impegno profuso in difesa e per la valorizzazione del patrimonio naturale statunitense.
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