William Howard Taft
Biografia
La maggior parte delle persone conosce William Howard Taft perché ha ricoperto la carica di 27esimo Presidente degli Stati Uniti d’America: il suo mandato è durato quattro anni, dal 1909 al 1913. Ma altrettanto importante, per lui, è stata la carriera forense e quella di Governatore dello Stato delle Filippine e di Cuba.
Nato il 15 settembre 1857 a Cincinnati, nell’Ohio, William Howard Taft fu subito attratto dalla professione di suo padre, Alphonso Taft, che fu Ministro della Giustizia e svolse il ruolo di diplomatico nelle città di San Pietroburgo e Vienna. Si potrebbe ben dire che Taft aveva il diritto nel sangue, dato che apprese in famiglia i primi rudimenti della futura professione.
Gli studi e la carriera in campo giuridico
Dopo aver studiato al Cincinnati College (facoltà di Legge), Taft si laureò conseguendo - poco tempo dopo - l’abilitazione alla professione di Avvocato, nel 1880. Il giovane ma promettente avvocato cominciò presto la sua brillante carriera forense. Fu infatti nominato Giudice della Corte Suprema del suo Stato. Nel 1890 l’allora Presidente Benjamin Harrison gli affidò l’incarico di Avvocato Generale all’interno del Gabinetto Federale.
William Howard Taft, inoltre, si distinse particolarmente quando, nel 1892, ricoprì il ruolo di Giudice Federale: non ebbe timore di apparire impopolare emettendo alcune sentenze sfavorevoli ai gruppi sociali più forti e riconosciuti, come ad esempio i Sindacati.
Il governo delle Filippine e di Cuba
Tra gli incarichi politici di un certo rilievo che Taft portò avanti in maniera esemplare vi è quello di Governatore civile delle Filippine, che diventò effettivo il 4 luglio 1901.
Grazie ai suoi numerosi ed efficaci interventi, l’arcipelago filippino riprese vigore risolvendo alcuni impellenti problemi interni, come quelli riguardanti le proprietà ecclesiastiche.
Sfruttando le spiccate abilità diplomatiche, William Howard Taft avviò trattative con la Santa Sede e i cattolici, proponendo la definitiva risoluzione della “questione filippina”.
Successivamente, sebbene per un breve periodo, Taft fu nominato Governatore Provvisorio di Cuba.
Nel 1907 assunse invece la direzione dei lavori nella realizzazione del Canale di Panama: anche in questa circostanza si rivelò abile e capace.
William Howard Taft alla Casa Bianca
Proprio per le sue capacità, il Presidente Theodore Roosevelt ripose in Taft una totale fiducia, tanto da convincersi del fatto che sarebbe stato lui il suo successore alla Casa Bianca. Al fine di spianare la strada a Taft (come per l’appunto avvenne) Roosevelt rifiutò ogni proposta per una sua terza candidatura.
William Howard Taft vinse le elezioni per diventare Presidente degli Stati Uniti nel 1908 superando con 321 voti il candidato William Jennings Bryan (che ebbe 162 preferenze).
Il mandato effettivo di Taft ebbe inizio il 4 marzo 1909: nel discorso di insediamento fu molto esplicito nel dichiarare di voler proseguire sulla strada già aperta dal suo predecessore.
Pur rivelandosi un esperto amministratore, Taft commise qualche errore, soprattutto in politica estera.
In America Latina, ad esempio, introdusse la cosiddetta “Diplomazia del Dollaro” appoggiando governi e amministrazioni dittatoriali. Per questi e altri motivi Roosevelt manifestò subito il suo dissenso verso l’operato di Taft: i rapporti cominciarono così a deteriorarsi senza alcuna possibilità di recupero.
Ed infatti, quando il mandato di Taft terminò, Roosevelt non solo propose la sua candidatura, ma propose anche un nuovo partito politico, denominato “Partito Progressista”.
Il voltafaccia di Roosevelt fu duro da sopportare, tanto è vero che alle elezioni presidenziali del 1912 Taft arrivò addirittura terzo. Il nuovo presidente eletto fu Woodrow Wilson.
Gli ultimi anni di vita
Dopo anni di intensa attività, scaduto il mandato presidenziale, William Howard Taft si dedicò all’insegnamento accademico in Legge.
Terminato il Primo Conflitto mondiale, l’ex Presidente si mostrò favorevole all’istituzione della Società delle Nazioni e fu uno dei maggiori detrattori del Proibizionismo, che si diffuse a partire dal 1919.
Nel 1921 Taft fu nominato Presidente della Corte Suprema: è stato l’unico Presidente degli USA ad aver ricoperto tale prestigioso incarico. Per motivi di salute fu però costretto a dimettersi.
William Howard Taft morì a Washington il giorno 8 marzo 1930, all’età di 72 anni.
Vita privata e curiosità
Circa la vita privata, si sa che Taft ebbe una moglie, Helen Herron (detta Nellie), figlia di due giudici e con parenti esponenti della politica americana. La coppia ebbe tre figli:
- Robert Alphonso Taft (che seguì le orme politiche del padre)
- Helen Taft Menning
- Charles Phelps Taft II
La donna, mentre Taft era Presidente, fu colpita da un ictus che compromise parecchio la sua vita sociale.
Ci sono varie curiosità che aleggiano intorno alla figura di questo Presidente americano: pare che il suo peso superasse i 175 chili; ciò non rappresentò un problema per lui, che amava praticare sport. Ad esempio fu un vero campione di golf, sport che grazie a lui fu conosciuto e apprezzato dal grande pubblico.
Il suo sovrappeso fu però causa, durante il suo mandato presidenziale, di un disturbo noto come apnea ostruttiva notturna: a causa di esso, Taft cadeva spesso improvvisamente addormentato, anche durante pubbliche cerimonie (con conseguente grande imbarazzo del suo staff). Pare inoltre che quando faceva il bagno alla Casa Bianca, ci volessero ben sei persone per aiutarlo ad uscire dalla vasca.
Taft fu uno dei Presidenti americani membri della Massoneria.
Inoltre fu lui ad introdurre l’abitudine di utilizzare le auto presidenziali.
Frasi di William Howard Taft
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