Millard Fillmore

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Biografia

Considerato dagli storici uno dei Presidenti americani "sotto la media" per spessore e preparazione politica, Millard Fillmore era di umili origini e pare avesse lavorato nei campi per tutta l'infanzia, senza frequentare la scuola. Poi, ormai adolescente, Millard si dedicò allo studio, o per lo meno imparò ad utilizzare il dizionario. Ad aiutarlo da autodidatta ci fu la maestra Abigail Fillmore, che in seguito diventò sua moglie.

Millard Fillmore e la sua strana presidenza

Nacque il 7 gennaio 1800 a Summerhill (nello stato di New York) in una capanna nella foresta di Locke, da una famiglia di agricoltori. Poiché i genitori erano molto poveri, fin da bambino Fillmore dovette aiutarli lavorando duramente, sia nei campi sia esercitando la professione di cardatore di lana.

Millard Fillmore non fu legittimamente eletto per svolgere l'ufficio, ma essendo vicepresidente assunse il ruolo di 13° Presidente degli USA subentrando a Zachary Taylor, che fu colpito da una morte improvvisa. Fillmore restò in carica dal 9 luglio 1850 fino al 4 marzo 1853. A questo Presidente americano non si attribuiscono grandi cose - d'altronde restò in carica solo un triennio, poi lasciò il posto a Franklin Pierce. Dal punto di vista politico, Millard Fillmore fu l'ultimo Presidente appartenente allo schieramento dei Whig.

Con Fillmore verso il Compromesso del 1850

Una volta diventato Presidente, Millard Fillmore eliminò tutto quello che era stato fatto da chi lo aveva preceduto e si fece fautore di una politica nuova, sostenendo i senatori Stephen Douglas ed Henry Clay nel loro iter legislativo. Proprio contando sulla loro collaborazione Fillmore riuscì a far approvare un documento importante per l'epoca, il "Compromesso del 1850", in cui sostanzialmente si stabilì una tregua temporanea nella battaglia sociale e politica in atto tra gli schiavisti del Sud e gli Stati Uniti d'America del Nord.

Millard Fillmore

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Ma l'accordo non era ben chiaro, ed una parte di esso, intitolato "Fugitive Slave Law" in pratica riportò gli schiavi fuggiti a chi rivendicava di esserne proprietario. Questa presa di posizione del Presidente Fillmore a favore del ritorno alla schiavitù lo rese assai impopolare, e così fu responsabile sia della divisione e sgretolamento del partito Whig di cui era esponente, che dell'intero Paese che reggeva. Il Compromesso del 1850 fu un documento parlamentare che venne sottoposto a diverse modifiche nel corso del tempo.

Fillmore e la Politica Estera

All'indomani della guerra tra Messico e Stati Uniti, che si protrasse dal 1846 al 1848 e che terminò con la stipula del Trattato di Guadalupe Hidalgo, scoppiarono dispute circa il confine che doveva delinearsi tra il Texas e i territori appartenenti al Nuovo Messico. La crisi era acuita dal desiderio spasmodico della California, che era ormai guidata dalla febbre dell'oro, di entrare a far parte degli Stati federali Usa.

Anche il Texas rivendicava il controllo di una parte del territorio messicano del Nuovo Messico. Al termine del mandato di Millard Fillmore molte di queste questioni restarono irrisolte. In particolare la pratica schiavista nei territori occidentali restava una "patata bollente" che si trascinava da tempo senza trovare una soluzione o uno sbocco efficace.

Altre questioni sottoposte al Presidente Millard Fillmore

Durante il mandato, Fillmore dovette affrontare altre questioni spinose, tra cui la richiesta, da sottoporre al Congresso, di concedere terreni per costruire manicomi. A inoltrare la proposta fu la riformatrice Dorothea Dix, con la quale il Presidente intrattenne per lungo tempo una corrispondenze duratura e un'amicizia sincera.

Altra situazione poco piacevole che Fillmore si trovò ad affrontare riguardava la Capitaneria generale di Cuba, che la maggior parte dei Sudisti avrebbe voluto facesse parte dell'Unione come territorio schiavista.

Fine del mandato

Mentre il Presidente Fillmore era poco amato dal partito dei Whig a causa dell'approvazione del "Fugitive Slave Law", dagli Stati del Sud riceveva invece consenso in quanto visto come un candidato che avrebbe unito il Partito e calmato i dissapori. Nelle elezioni presidenziali del 1852 Fillmore fu scalzato da Franklin Pierce, una figura sostanzialmente avulsa dalle dispute politiche del periodo.

Dio sa che detesto la schiavitù, ma è un male esistente, e dobbiamo sopportarlo e dargli una protezione che sia garantita dalla Costituzione.

[God knows I detest slavery but it is an existing evil, and we must endure it and give it such protection as is guaranteed by the Constitution.]

Fillmore: figura controversa e poco popolare

Un Presidente debole, poco incisivo e anche chiacchierone. Le definizioni del tredicesimo presidente americano da parte dei biografi presidenziali non sono sicuramente clementi nei riguardi di Millard Fillmore. Per alcuni Fillmore fu un fedele esecutore delle leggi americane che cercò di fare del suo meglio ma senza riuscirci.

In realtà ci fu qualcuno che mise in risalto la sua propensione verso il compromesso, ma la sua reputazione fu per sempre intaccata dalla promulgazione dell'accordo "Fugitive Slave Law". Pochi riconobbero in lui un valido Presidente, in quanto per lo più non aveva carisma.

Morì all'età di 74 anni a Buffalo (stato di New York), il giorno 8 marzo 1874.

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