Desmond Tutu
Biografia • Contro la segregazione, sempre
Desmond Mpilo Tutu nasce a Klerksdorp (Sudafrica) il giorno 7 ottobre 1931. È stato il primo arcivescovo anglicano nero di Città del Capo, in Sudafrica. Grazie al suo attivismo durante gli anni '80 ha raggiunto fama mondiale come forte oppositore dell'apartheid, tanto da ricevere nel 1984 il premio Nobel per la pace.
Apartheid - che in lingua afrikaans significa "Separazione" - era la politica di segregazione razziale istituita dal governo sudafricano di etnia bianca nel dopoguerra, rimasta in vigore fino al 1994.
La gioventù e gli studi
Tutu, trasferitosi con la famiglia a Johannesburg all'età di 12 anni, voleva diventare medico, ma i pochi risparmi della famiglia non avrebbero potuto permetterlo; così il giovane Desmond sceglie di seguire le orme del padre nel campo dell'insegnamento.
Tutu studia al Pretoria Bantu Normal College dal 1951 al 1953; insegna poi alla Johannesburg Bantu High School, dove rimarrà fino al 1957. Si dimetterà a seguito dell'approvazione del Bantu Education Act, protestando contro le misere prospettive educative dei sudafricani neri.
Gli anni '50 e '60
Nel 1955 sposa Leah Nomalizo dalla quale avrà quattro figli: Trevor Thamsanqa, Theresa Thandeka, Naomi Nontombi e Mpho Andrea. Tutti frequenteranno la famosa Waterford Kamhlaba School.
Desmond Tutu continua i suoi studi nel campo della teologia e nel 1960 viene ordinato quale sacerdote anglicana . Diviene cappellano all'Università di Fort Hare, luogo dove il dissenso nero trova una culla culturale, e una delle poche università di qualità per gli studenti neri del Sudafrica meridionale.
Tutu si sposta poi al King's College di Londra, dove rimane dal 1962 al 1966: qui consegue il Bachelor e il Master in teologia.
L'impegno contro la segregazione e il razzismo
Ritorna in Sudafrica e tra il 1967 e il 1972 tiene lezioni cariche di messaggi che evidenziano le tristi condizioni della popolazione di colore.
Tutu scrive una lettera a John Vorster, Primo Ministro sudafricano, nella quale descrive il Sudafrica come "un barile di polvere da sparo che può esplodere in qualsiasi momento". Non riceverà mai risposta.
Nel 1972 Tutu torna in Inghilterra dove viene nominato vicedirettore del Fondo per l'Educazione Teologica del Consiglio Mondiale delle Chiese. Nel 1975 è ancora in Sudafrica dove è nominato diacono della Cattedrale di St. Mary, a Johannesburg, primo nero a essere investito da tale carica.
L'anno seguente, nel 1976, le proteste di Soweto contro l'uso da parte del governo della lingua afrikaans nelle scuole nere, si trasforma in una massiccia rivolta contro l'apartheid. Da quel momento Tutu appoggerà il boicottaggio economico del suo paese.
L'opposizione politica
Desmond Tutu ricopre la carica di vescovo del Lesotho dal 1976 al 1978, quando diviene segretario generale del Consiglio Sudafricano delle Chiese: da questa posizione, e con il consenso di quasi tutte le chiese, è in grado di portare avanti la sua opposizione politica contro l'apartheid.
Attraverso i suoi scritti e le sue lezioni, sia in patria come all'estero, Tutu sostiene in modo risoluto la riconciliazione tra tutte le parti coinvolte nell'apartheid.
Il premio Nobel
Il 16 ottobre 1984 riceve il Premio Nobel per la pace. Il comitato del Nobel cita il suo ruolo come:
"figura unificante nella campagna per risolvere il problema dell'apartheid in Sudafrica".
Il 7 settembre 1986 Tutu diviene la prima persona di colore a guidare la Chiesa Anglicana in Sudafrica.
La fine dell'apartheid
Dopo la fine dell'apartheid (1994) guida la "Commissione per la verità e la riconciliazione", incarico per il quale riceve il premio "Sydney Peace Prize" nel 1999.
Nel 2004 Tutu fa ritorno nel Regno Unito per tenere il discorso di commemorazione per il 175° anniversario del King's College. Visita inoltre il nightclub dell'associazione degli studenti, intitolato "Tutu's" in suo onore, dove è presente un busto che lo raffigura.
A Tutu si deve l'espressione Rainbow Nation ("nazione arcobaleno"), termine solitamente utilizzato per descrivere il Sudafrica. Questa denominazione si riferisce all'ideale convivenza pacifica e armoniosa fra le diverse etnie del paese; essa viene ripresa da Nelson Mandela, divenendo infine espressione comune della cultura nazionale del paese.
Desmond Tutu si è spento all'età di 90 anni il giorno di Santo Stefano - 26 dicembre - del 2021.
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