Messaggi e commenti per Milena Gabanelli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Mercoledì 30 ottobre 2024 13:24:01

Farmaci oncologici ad alto costo e sostenibilità del SSN


Buongiorno Dottoressa Gabanelli, Sono un medico oncologo e vorrei condividere con lei e con i suoi lettori questa riflessione sul tema dei farmaci oncologici ad alto costo in rapporto a giustizia distributiva e sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.

E’ dimostrato che la mortalità dei tumori è in calo, soprattutto, per il miglioramento delle condizioni socio-economiche e i progressi della prevenzione primaria e secondaria. Invece, la disinformazione scientifica fa credere che siano i cosiddetti Farmaci Oncologici Innovativi (FOI) il vero motore trainante dei progressi dell’oncologia.

La ricerca oncologica di qualità ha portato ad alcune terapie efficaci, tuttavia, la maggior parte dei farmaci a bersaglio molecolare, anticorpi monoclonali, immunoterapia, farmaci coniugati con anticorpi offrono benefici clinici modesti, non essendo quasi mai in grado di procurare la guarigione, determinando solo un modesto allungamento della sopravvivenza. Eppure il loro costo economico è altissimo – fino a 100.000 euro per ciclo completo - e sproporzionato al loro valore.

Il prezzo esagerato dei FOI è determinato soprattutto dalle enormi spese sostenute dall’industria farmaceutica per promuovere il marketing e garantire rapidi ed enormi profitti e solo in misura minore dagli investimenti nella ricerca e nello sviluppo (R&S) dei nuovi farmaci. I risultati sono la bancarotta finanziaria di pazienti e famiglie dei paesi privi di una sanità pubblica universalistica e l’insostenibilità economica dei sistemi sanitari nazionali. Paradossalmente, alla crisi del nostro SSN - che spende annualmente oltre 4 miliardi di euro per i FOI - corrisponde l’ottima salute dell’industria farmaceutica.

Da sole, le azioni di contenimento ispirate alle razionalità medico-clinica ed economico-manageriale (studi clinici, comitati etici, agenzie regolatorie, linee-guida, medicina basata sulle evidenze, percorsi diagnostico-terapeutici, negoziazione del prezzo, fondo per i farmaci innovativi ed altre), fondate sui criteri dell’efficacia e dell’efficienza non sembrano in grado di garantire la sostenibilità dei FOI come dimostra lo sforamento - di miliardi di euro - del tetto della spesa farmaceutica nazionale.

E’ giunto il momento, come sostiene il medico statunitense esperto di politica sanitaria Donald Berwich, di superare le ere ad impronta medica e manageriale e progredire verso un’era ad ispirazione morale, fondata sul principio della giustizia distributiva; sostenere una prospettiva personalista-solidaristica che affermi la dignità di qualsiasi persona, indipendentemente dallo stato di salute in cui si trova; rilanciare i principi del solidarismo inclusivo, costitutivi del nostro SSN, superando le concezioni individualiste dell’utilitarismo e del liberalismo; realizzare una distribuzione equa delle risorse fondata sulle priorità.

In oncologia i FOI assorbono molte più risorse economiche di altri settori altrettanto importanti, come la ricerca clinica indipendente, la ricerca di base, la prevenzione e le cure palliative per i quali l’allocazione delle risorse economiche è, in proporzione, irrisoria. Occorre ricollocare il bisogno dei FOI, in maniera equa, nella giusta posizione rispetto alle altre priorità oncologiche, non-oncologiche e non-sanitarie.

Molti pensatori contemporanei, fra cui Ivan Illich, Daniel Callahan, Seamus O’Mahony, Gianfranco Domenighetti - hanno lanciato un grido di allarme sullo sviluppo di “una medicina impossibile”, che promette risultati irrealistici, genera aspettative irrealizzabili, ha perso il senso della sua missione originaria di curare le malattie e alleviare le sofferenze e si rivela insostenibile. E puntano il dito sui conflitti d’interesse nei confronti dell’industria farmaceutica, molto frequenti in oncologia, che rischiano di far distogliere lo sguardo dall’interesse primario di fare il bene del cittadino-paziente e rivolgerlo verso interessi secondari.

L’industria farmaceutica, attraverso l’enorme potere economico, è in grado di influenzare tutta la filiera dei FOI: la ricerca clinica, le pubblicazioni scientifiche, i comitati etici, le agenzie regolatorie, gli ospedali, le università, gli oncologi, le società scientifiche, fino alle associazioni dei pazienti.

E’ urgente alzare l’asticella della giustificazione delle scelte in oncologia aumentando in tutti i portatori d’interessi la consapevolezza della portata del problema. Occorre migliorare la progettazione, esecuzione e divulgazione dei risultati degli studi clinici. I comitati etici e le agenzie regolatorie dovrebbero essere più restrittive nell’autorizzare gli studi e i nuovi farmaci e gli oncologi più critici nel loro impiego. Occorre affrontare seriamente il problema dei conflitti d’interesse in oncologia e promuovere la cultura del “doing more, does not mean doing better” - fare di più non significa fare meglio - come propongono i movimenti scientifico-culturali Choosing Wisely e Slow Medicine.

In conclusione, le razionalità medica e manageriale, da sole, stanno fallendo e necessitano del supporto di una razionalità etica, guidata dal criterio della giustizia, in grado di giustificare scelte sostenibili, fondate sulle priorità, che garantiscano una distribuzione equa delle limitate risorse sanitarie.
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Mercoledì 23 ottobre 2024 10:14:26

Farmaci oncologici ad alto costo e sostenibilità del SSN


Buongiorno dottoressa Gabanelli,
sono un oncologo parmigiano. Mi piacerebbe condividere con lei alcune riflessioni che ho scritto in un breve articolo sul tema dei nuovi farmaci oncologici ad alto costo in rapporto ai profitti esagerati dell'industria farmaceutica, i conflitti d'interesse e i riflessi negativi sulla tossicità finanziaria delle famiglie, l'ingiustizia distributiva e l'insostenibilità del nostro SSN. Innanzitutto mi piacerebbe il suo parere sull'argomento e poi, se lo riterrà meritevole d'interesse per un pubblico dibattito, sarei onorato se vorrà pubblicarlo. Nel caso mi dica come fare ad inviarlo. La ringrazio comunque della sua attenzione e del suo tempo prezioso e spero di incontrarla presto. Cordiali saluti. Vittorio Franciosi, Medico Oncologo, Parma

Domenica 21 luglio 2024 10:14:59

Invio proposta per indagine su truffe telefoniche


Gentile,
Le segnalo questa mia situazione. La segnalo perché non si ripeta e altre persone non vivano questa esperienza.

Sono stata contattata telefonicamente da un’operatrice che si è presentata come membro dello staff di Facile Energy.

Al momento della firma con codice QR non mi è arrivato il contratto.

L’ho segnalato al numero che mi è stato dato di riferimento e al numero WhatsApp di questa tale “Federica”.

Nonostante le mie richieste, il contratto non è arrivato.

Al telefono (durante la registrazione) mi è stata fatta una proposta contrattuale che omette totalmente il fatto che Facile Energy debba comprare il gas e la luce e che, quindi, io debba pagare le spese di vendita. Sono venuta a conoscenza della voce “vendita” in bolletta solo il giorno 11/06/2024 dopo l’arrivo della prima fattura molto più alta delle precedenti (la proposta, invece, mi faceva risparmiare).

I numeri di riferimento che avevo non esistono più.

Il numero di WhatsApp di Facile è una risposta automatica che non tiene conto delle mie esigenze.

Il centralino di Facile mi ha risposto in modo diverso: prima di controllare il contratto (ho segnalato che non l’avevo), poi di inviare reclamo a ufficio contratti, poi di aspettare a pagare per avere una risposta.

Dopo i moduli di reclamo inviati l’11/06 non ho avuto risposta.

Intanto, il sistema mi ha messo in mora (dopo 4 giorni dalla scadenza delle fatture e senza preavviso).

A luglio mi sono già arrivate due bollette da pagare al netto di zero msc di gas consumati.

Ho richiamato il call center che mi ha segnalato che la mail dl reclamo era stata inviata, tuttavia, io non l’ho mai ricevuta e mi è stato fatto un reinoltro.

Alla PEC inviata dal mio avvocato, il servizio di Facile non risponde. Sono stata contattata telefonicamente da un’operatrice che si è presentata come membro dello staff di Facile Energy.

Al momento della firma con codice QR non mi è arrivato il contratto.

L’ho segnalato al numero che mi è stato dato di riferimento e al numero WhatsApp di questa tale “Federica”.

Nonostante le mie richieste, il contratto non è arrivato.

Al telefono (durante la registrazione) mi è stata fatta una proposta contrattuale che omette totalmente il fatto che Facile Energy debba comprare il gas e la luce e che, quindi, io debba pagare le spese di vendita. Sono venuta a conoscenza della voce “vendita” in bolletta solo il giorno 11/06/2024 dopo l’arrivo della prima fattura molto più alta delle precedenti (la proposta, invece, mi faceva risparmiare).

I numeri di riferimento che avevo non esistono più.

Il numero di WhatsApp di Facile è una risposta automatica che non tiene conto delle mie esigenze.

Il centralino di Facile mi ha risposto in modo diverso: prima di controllare il contratto (ho segnalato che non l’avevo), poi di inviare reclamo a ufficio contratti, poi di aspettare a pagare per avere una risposta.

Dopo i moduli di reclamo inviati l’11/06 non ho avuto risposta.

Intanto, il sistema mi ha messo in mora (dopo 4 giorni dalla scadenza delle fatture e senza preavviso).

A luglio mi sono già arrivate due bollette da pagare al netto di zero msc di gas consumati.

Ho richiamato il call center che mi ha segnalato che la mail dl reclamo era stata inviata, tuttavia, io non l’ho mai ricevuta e mi è stato fatto un reinoltro.

Alla PEC inviata dal mio avvocato, il servizio di Facile non risponde.

Un saluto cordiale,
Alice Fatone

Martedì 9 luglio 2024 14:43:29

Una proposta


Gent. ma dott. essa Gabanelli,
la seguo e stimo molto per il lavoro che porta avanti ma sono qui per farle una critica e una proposta. Sono un MMG di Piacenza in pensione da alcuni mesi dopo una attività di una quarantina d' anni. Nel Data Room di ieri 8 Luglio, parlando con Enrico Mentana, indicava come, noi MMG (mi ritengo ancora tale), saremmo ormai dei meri trascrittori di indicazioni altrui e scaricheremmo i problemi sul SSN. Mi lasci dire che non mi riconosco in questa descrizione. Per anni ho fatto parte di una Medicina di Gruppo (MdG) e abbiamo sempre cercato di risolvere i problemi. Siamo aperti dalle 8, 30 alle 19 orario continuato con le nostre segretarie e almeno un medico sempre presenti. Abbiamo una infermiera per alcune ore tutti i giorni. Ci siamo dotati di holter pressorio (a nostre spese), di ECG (fornito dall'ASL) e altri strumenti. Abbiamo aderito (a nostre spese) a una piattaforma che permette ai nostri Pazienti di prenotare direttamente le visite, di richiedere i farmaci ad uso cronico, di contattarci in ogni momento durante le ore lavorative con la certezza di essere prontamente ricontattati. E tanto altro. Con i miei colleghi medici e il personale paramedico abbiamo affiancato e affianchiamo l'ASL nelle vaccinazioni (covid e altre). Tutto questo per noi ha un costo elevato in termini di denaro e riduce sempre di più il tempo chd possiamo dedicare a noi stessi e alle nostre famiglie. Le confesso di aver visto con i miei occhi colleghi piangere alla fine di una giornata di lavoro. No, non siamo delle eccezioni. Quanto le scrivo è comune a gran parte delle Medicine di Gruppo della mia mia città e della mia Regione. Certo ci sono ancora colleghi che lavorano da soli ma le giuro che non si sottraggono al lavoro e per molti versi sono ancor più sotto pressione di noi.
Dopo il suo Data Room una collega (che non fa parte della mia MdG) nella nostra Chat stamattina scriveva:

"... ma che dire della simpatica Gabanelli che afferma in tv che siamo dei meri trascrittori, che scarichiamo sulle strutture e visitiamo sempre meno (sic) ? Possiamo invitarla 1 giorno (è sufficiente) in uno dei nostri ambulatori ? Dobbiamo continuare a subire a testa bassa giudizi da chi non conosce il nostro lavoro ? "

Non pensa sia una bella proposta? Mi permetta quindi di invitarla a condividere una giornata di lavoro nella mia (la sento ancora tale) MdG.
Con stima

Lunedì 17 giugno 2024 11:00:16

Decreto legge 39/2024: la beffa finale per chi ha creduto nello Stato italiano


Gent. ma dr. ssa Gabanelli,
Le scrivo per portare alla Sua attenzione una situazione che per migliaia di Italiani è diventata drammatica e, in alcuni casi, sfiora la tragedia.
Mi chiamo Mauro Amato e vivo in un paese della provincia di Monza e della Brianza
Il superbonus 110 per me si era presentato un’occasione molto importante per poter rendere energeticamente più efficiente la mia vecchia casa di famiglia.
Ho pertanto avviato i lavori aderendo all’iniziativa Superbonus 110 nel 2022.
Mi sono affidato a tecnici esperti perché era per me fondamentale rispettare tutte le regole di progettazione e di cessione.
Entro il 31/12 2023 ho completato i pagamenti delle fatture del Sal II.
Sono anche riuscito a trovare un acquirente e, dopo aver ottenuto l’approvazione della parte documentale, ho avuto l’autorizzazione a procedere con la loro cessione.
Tutto è stato però vanificato a causa dell'ultimo decreto che ha improvvisamente blocco la possibilità di cedere le rate residue e, quindi, dopo aver perso la prima rata, ho perso tutto.
Anche a causa dei diversi blocchi normativi le procedure sono andate avanti più del previsto portandomi a perdere inizialmente la prima rata di cessione e tale autorizzazione finale è arrivata solo il giorno precedente alla pubblicazione dell’ultimo decreto e non ho avuto il tempo materiale per procedere con l’ultimo passaggio. Sarebbe bastati 1-2 giorni per terminare l’iter.
Ora mi trovo in una situazione tragica, con un mutuo notevole che non posso più compensare, rate insostenibili e le ultime fatture che non potrò saldare. Molto probabilmente a breve la banca mi chiederà aggiornamenti e potrebbe pignorarmi la casa di famiglia nella quale vivo con mia moglie e mio figlio piccolo e con mio padre ultraottantenne.
Sarebbe sufficiente una piccola apertura delle cessioni per portare a termine i progetti che erano partiti e sono proseguiti in accordo con una legge dello stato italiano.
Se così non fosse, la legge che doveva promuovere un sostegno dei cittadini si sta rivelando creatrice di situazioni tragiche e di grave povertà in cittadini che hanno avuto la sola colpa di essersi fidati dello Stato Italiano.
È tuttavia sceso uno strano silenzio sulla vicenda. Nessuno ne parla, anche “distratti” da fatti notevolmente meno importanti.
Sono membro dell’Associazione Esodati Del Super Bonus. L’Associazione sta cercando in tutti i modi di aiutare le persone che sono rimaste coinvolte in questo gravissimo “voltafaccia del governo” (probabilmente utilizzato come strumento di propaganda a scopi elettorali.
Spero che Voi possiate farsi portavoce di questa situazione che ha già iniziato a portare alle prime conseguenze tragiche (primi tentativi di suicidio) e potrebbe essere risolta con piccole modifiche della legge.
Confidando nel Suo interesse, che potrebbe portare alla salvezza di numerosissime famiglie che si trovano nella mia stessa situazione,
Vi invio i miei più distinti saluti

Mauro Amato

Martedì 14 maggio 2024 10:49:52

Invio di un libro


Dottoressa Gabanelli, vorrei inviarLe copia di un mio libro che uscirà a fine giugno ove tratto di storie di pazienti psichiatrici ho incontrato nella mia lunga vita professionale ma dedico un capitolo (ed alcune storie) ad un racconto dei trent'anni di Legge 180 nella nostra Provincia ed alla attuale crisi della psichiatria pubblica.
Potrebbe esserLe utile se volesse fare una indagine sullo stato attuale della Psichiatria Pubblica.
La ringrazio per l'attenzione e Le chiedo un recapito ove inviare il libro.
Con stima.

Eraldo Mancioppi

Martedì 16 aprile 2024 10:07:04

Formazione ecografica dei medici di medicina generale


Gent. ma Milena Gabanelli,
volevo complimentarmi per l'ultimo suo dataroom sui medici di medicina generale (MMG) e in particolare sulla assoluta necessità di una loro formazione adeguata e al passo con i tempi. Penso che questo possa essere fatto soltanto dalla Medicina Interna e non dalle specialistiche (Cardiologia/Ematologia etc) cui, per un riflesso culturale Pavloviano, si rivolgono le Direzioni Sanitarie delle Regioni. L'esempio fatto sull'ecografia (colica renale) è perfettamente calzante. Non occorre essere un espertissimo ecografista (che sa tutto di tutto) per vedere l'effetto di un calcolo renale sul rene (dilatazione a monte dell'uretere). Il problema è che oggi l'ecografia è offerta formativamente come un monolite (o tutto o niente) e in questo modo il MMG (come chiunque altro) si spaventa e rinuncia. FADOI (federazione degli Internisti ospedalieri, di cui sono stato direttore della formazione) organizza un corso di ecografia per internisti ospedalieri e MMG mirato al completamento dell'esame obiettivo con ecografi pocket (smartphone) che, a mio parere, dovrebbe essere (siamo nel 2024...) lo standard per qualsiasi dottore (= colui che visita e si prende in carico un paziente). Quindi non si diventa ecografisti tuttologi, ma si accede a un primo livello di competenze ecografiche che ti fa trovare dei reperti fondamentali per le decisioni cliniche da prendere, esattamente come ha mostrato Lei per la colica renale. Mi fermo qui, perché sarebbe lunga e, ovviamente, sarei ben felice ed onorato se volesse ulteriori chiarimenti. Termino solo con uno spunto per un possibile suggerimento: lo sapeva Lei che i fondi per la sanità che le Regioni ricevono sono per il 99% a quota capitaria e solo per l'1% per il raggiungimento dei LEA? Io no, come tantissimi altri colleghi e penso anche il grande pubblico...
Un cordiale saluto e ancora complimenti
Dr. Mauro Silingardi
Direttore Medicina Interna A - Ospedale Maggiore/AUSL Bologna

Mercoledì 27 marzo 2024 14:29:31

Prefazione di un libro


Gen. ma dott. ssa Gabanelli,
sto ultimando un saggio sul femminismo e la storia dell'emancipazione della donna in Italia, ma non solo, e mi piacerebbe avere una sua prefazione. L'ho anche citata nel libro per il suo impegno nel portare alla luce le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti umani. La casa editrice coinvolta è Albeggi Editori.
Mi faccia sapere se è interessata.
Grazie.
Cordiali saluti.
Nadia Mari

Mercoledì 19 luglio 2023 09:16:48

Buongiorno,
sono molto onorato che il messaggio inviato ieri con tema lavoro/disoccupazione e ricambio generazionale qualcuno l'abbia letto e pubblicato.
Mi preme presentare le mie scuse per aver inviato un doppione nell'invio della mail successiva e per aver creato un po di confusione eccedendo nella copia incolla.
Sono ben accetti coloro, e mi auguro ce ne siano, e ai quali fornirò chiarimenti e che intendono approfondire (aiutandomi nel mio scopo) tale problema.
Ringraziamenti infiniti per quanto è già stato fatto.
Cordiali
Brachini 328-------

Martedì 18 luglio 2023 10:40:55

Lavoro/disoccupazione e ricambio generazionale


Buongiorno Dottoressa,
la contatto quale mancato capo dello Stato per proporle il gravoso problema sociale nazionale lavoro/disoccupazione e ricambio generazionale.
E' un problema che riguarda tutti in quanto tutti abbiamo figli, parenti o conoscenti che prima o poi affronteranno il problema lavoro e se veramente teniamo a loro non solo a parole ma nei fatti dobbiamo far sì, iniziando da noi stessi, che non si faccia un doppio lavoro o si abbia una doppia entrata lavorativa.
Vivo ad Osimo (AN) da quando sono nato 73 anni fa, sono cattolico praticante ed impegnato in alcune attività della mia parrocchia; ho tenuto a farle conoscere la mia età per evidenziare che non lotto per me ma per quella che ritengo sia un'ingiustizia nei confronti della PERSONA disoccupata nonché di tuvia la nuova generazione e di molti altri benefici sociali.
Non ci piove che: se vengono concessi due lavori o due entrate lavorative a Tizio inevitabilmente si nega un’opportunità di lavorare a Caio.
La mia vuole essere una pacifica lotta al permissivismo statale, a parere di molti quantomeno anomalo, che permette di scegliere se continuare o meno a lavorare anche dopo aver scelto la pensione riducendo di molto le probabilità lavorative per le nuove generazioni e vuole essere una stimolazione ad una pacifica/discussione/dialogo su questo tema in quanto ogni problema si risolve o si attenua solo discutendone.
Per non appesantire troppo la presente mail ulteriori riflessioni di personaggi noti che vertono sulle parole togliere sul buon senso e sull'incostituzionalità.
Sarei onorato una volta letto, e spero condiviso, se mi aiutasse nel mio intento che è quello di farlo veicolare il più possibile, ad esempio lei può farlo nell'ambito della redazione gliele invio in una mail seguente.
Questa mail e la seguente possono servire per stimolare una pacifica discussione/dialogo utilizzando quanti più canali possibili come radio, televisione, giornali o quant'altro in quanto ogni problema si risolve o si attenua solo discutendone.
Mi auguro che queste mail possano giungere a lei magari tramite un suo collaboratore o magari possano essere recepite da da qualcuno che condivide il tutto e con il quale posso approfondire il problema che con due sole mail può essere solo accennato.
Cordiali saluti
Fabio Brachini 328------- o -------

Mail successiva. Riflessioni su un gravosoproblema sociale nazionale dove la prima vittima è la PERSONAdisoccupataOgnigiorno in mille luoghi e in mille modi si sente parlare del problemalavoro e di come diminuire il livello di disoccupazione. Amio avviso un ulteriore modo si potrebbe trovare andando a rifletteresul fatto che, è necessario evidenziarlo, è innegabile: OGGI inmolte aziende molti vanno in pensione e, continuando a lavorareAUTORIZZATI lì (o altrove), sottraggono il lavoro ad altre PERSONEche “GRIDANO DI DOLORE”. Finoa quando accadrà questo è da dimenticarsi il ricambiogenerazionale!!! C’èbuonsenso in questo? E’ un tema sul quale si può aprire unadiscussione? La Cultura attualmente presente nella nostra societànecessita di essere migliorata. Diseguito alcuni spunti di meditazione personali e non i qualievidenziano che oggi sicuramente BUONSENSO NON CE NE’ valutareaddirittura se il fatto è da considerare anticostituzionale Lo Stato italiano Padre e contemporaneamente figlio della Costituzione è anche il padre adottivo di circa 60.000.000 di figli protetti, custoditi dalla Costituzione; per cui se consideriamo lo Stato come padre mi si faccia capire quale genitore che ha più figli in un giorno di temporale ad alcuni di loro da due, tre ripari e ad altri nessuno. E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Nel nostro bel Paese si permette un secondo lavoro (spesso terzo, quarto ecc. .) ad una stessa persona, pensionati compresi, facendo così stare meglio chi già sta bene ma per fare ciò inevitabilmente TOGLIE, come logica conseguenza, lavoro ad altre PERSONE. E’ GIUSTO? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Uno stupendo pensiero di Enzo Biagi dice che: PER UCCIDERE UN UOMO NON E’ NECESSARIO TOGLIERGLI LA VITA BASTA TOGLIERGLI IL LAVORO. Papa Francesco rivolgendosi agli abitanti di Scampia sotto forma di domanda alla quale poi diede una risposta disse: come si chiama chi TOGLIE il lavoro alla PERSONA? Si chiama CORRUZIONE. Papa Francesco più volte parla di Costituzione in particolare quando dice: “Gli uomini e le donne si nutrono del lavoro: con il lavoro sono unti di dignità”, ha detto dopo aver elogiato l’articolo 1 della nostra Carta. Ammonendo: “Togliere il lavoro alla gente o sfruttare la gente con lavoro indegno o malpagato è anticostituzionale”. Quanti spazi, quanti lavori si creerebbero se lo Stato, autore dell’ingiustizia perpetrata nei confronti della PERSONA disoccupata, mediante un coscienzioso atto di giustizia sociale a vantaggio dei disoccupati presenti e futuri, abolisse il doppio lavoro autorizzato! La mia vuole essere una pacifica lotta al doppio lavoro autorizzato e NON contro chi svolge un secondo lavoro anche se non sarebbe male che questi si rendessero conto che sono concausa, che contribuiscono alla mancanza di lavoro per altre PERSONE; nel mio piccolo comune Osimo sono dovuto ricorrere a strutture private dove operano persone che contemporaneamente sono dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati; rapportato a livello nazionale il fenomeno assume dimensioni negativamente enormi. E’ GIUSTO CHE CIO’ AVVENGA? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Ben vengano quante più strutture in concorrenza tra loro in ogni settore lavorativo a tutto vantaggio del risultato finale che poi sarebbe il miglioramento del servizio stesso a patto che in esse non vi lavorino persone che abbiano già un’entrata lavorativa siano esse dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati. ALLORA SI CHE SI RISPETTEREBBE LA COSTITUZIONE!!! La nostra Costituzione all’art. 1 sancisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, poi l’art. 3 ed in particolare l’art. 4 dicono che il lavoro è per tutti; quindi va da se che il lavoro che c’è va prima messo a disposizione di tutti e poi, solo quando non esiste più un disoccupato, può essere concesso in seconda battuta a chi può o a chi vuole impiegare il proprio tempo libero come meglio crede. Qualsiasi motivazione ECONOMICA E NON deve passare in secondo piano; stando così le cose ritengo sia ANTICOSTITUZIONALE!!! NON E’ COSI’? IO SONO CONVINTO DI SI!!! Alla luce di queste riflessioni la nostra Costituzione continua ad essere la più bella del mondo? Ritengo che per realizzare questi principi sanciti nella Costituzione sia proprio tramite una legge nazionale che si troverebbero subito, a costo zero tra l’altro, molti posti di lavoro; il tutto in contrapposizione a quanto sostiene l’ex ministro Del Rio il quale dice che IL LAVORO NON SI PUO’ CREARE PER LEGGE (vedi intervista televisiva a PANE QUOTIDIANO). Ritengo che sia necessario far pressione nei confronti dei nostri politici di turno a prescindere dalla loro appartenenza partitica poiché il problema non è partitico bensì politico con la P maiuscola tramite una pacifica denuncia del fatto. Purtroppo però percorrendo questa strada non si riuscirà mai a vedere la luce in fondo al tunnel. Durante il suo discorso di fine anno 2016 il nostro Presidente della Repubblica ha detto tra l’altro che la disoccupazione è il problema numero 1 per il nostro Paese; è necessario quindi fargli notare che è un suo DOVERE far rispettare la Costituzione. Il nostro Capo dello Stato potrebbe e DOVREBBE, invece, “illuminare” il tunnel; alla Politica con la P maiuscola poi spetterà il compito di trovare il giusto compromesso per gli accordi presi fino ad oggi. Il nostro Capo dello Stato durante le manifestazioni del primo maggio 2018 ci sprona ad essere orgogliosi della nostra Carta Costituzionale; ci dice anche che la nostra Costituzione è sollecitazione alla PRIMA affermazione del DIRITTO al lavoro. Ora, mi domando, fin quando non si rimuoverà l’ostacolo del Doppio Lavoro Autorizzato dove si trova il BUONSENSO, la DEMOCRAZIA ECC. ???

Mail successiva.

Riflessioni su un gravosoproblema sociale nazionale dove la prima vittima è la PERSONA disoccupata Ognigiorno in mille luoghi e in mille modi si sente parlare del problemalavoro e di come diminuire il livello di disoccupazione. Amio avviso un ulteriore modo si potrebbe trovare andando a rifletteresul fatto che, è necessario evidenziarlo, è innegabile: OGGI inmolte aziende molti vanno in pensione e, continuando a lavorareAUTORIZZATI lì (o altrove), sottraggono il lavoro ad altre PERSONEche “GRIDANO DI DOLORE”. Finoa quando accadrà questo è da dimenticarsi il ricambiogenerazionale!!! C’èbuonsenso in questo? E’ un tema sul quale si può aprire unadiscussione? La Cultura attualmente presente nella nostra societànecessita di essere migliorata. Diseguito alcuni spunti di meditazione personali e non i qualievidenziano che oggi sicuramente BUONSENSO NON CE NE’ valutareaddirittura se il fatto è da considerare anticostituzionale Lo Stato italiano Padre e contemporaneamente figlio della Costituzione è anche il padre adottivo di circa 60.000.000 di figli protetti, custoditi dalla Costituzione; per cui se consideriamo lo Stato come padre mi si faccia capire quale genitore che ha più figli in un giorno di temporale ad alcuni di loro da due, tre ripari e ad altri nessuno. E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Nel nostro bel Paese si permette un secondo lavoro (spesso terzo, quarto ecc. .) ad una stessa persona, pensionati compresi, facendo così stare meglio chi già sta bene ma per fare ciò inevitabilmente TOGLIE, come logica conseguenza, lavoro ad altre PERSONE. E’ GIUSTO? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Uno stupendo pensiero di Enzo Biagi dice che: PER UCCIDERE UN UOMO NON E’ NECESSARIO TOGLIERGLI LA VITA BASTA TOGLIERGLI IL LAVORO. Papa Francesco rivolgendosi agli abitanti di Scampia sotto forma di domanda alla quale poi diede una risposta disse: come si chiama chi TOGLIE il lavoro alla PERSONA? Si chiama CORRUZIONE. Papa Francesco più volte parla di Costituzione in particolare quando dice: “Gli uomini e le donne si nutrono del lavoro: con il lavoro sono unti di dignità”, ha detto dopo aver elogiato l’articolo 1 della nostra Carta. Ammonendo: “Togliere il lavoro alla gente o sfruttare la gente con lavoro indegno o malpagato è anticostituzionale”. Quanti spazi, quanti lavori si creerebbero se lo Stato, autore dell’ingiustizia perpetrata nei confronti della PERSONA disoccupata, mediante un coscienzioso atto di giustizia sociale a vantaggio dei disoccupati presenti e futuri, abolisse il doppio lavoro autorizzato! La mia vuole essere una pacifica lotta al doppio lavoro autorizzato e NON contro chi svolge un secondo lavoro anche se non sarebbe male che questi si rendessero conto che sono concausa, che contribuiscono alla mancanza di lavoro per altre PERSONE; nel mio piccolo comune Osimo sono dovuto ricorrere a strutture private dove operano persone che contemporaneamente sono dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati; rapportato a livello nazionale il fenomeno assume dimensioni negativamente enormi. E’ GIUSTO CHE CIO’ AVVENGA? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Ben vengano quante più strutture in concorrenza tra loro in ogni settore lavorativo a tutto vantaggio del risultato finale che poi sarebbe il miglioramento del servizio stesso a patto che in esse non vi lavorino persone che abbiano già un’entrata lavorativa siano esse dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati. ALLORA SI CHE SI RISPETTEREBBE LA COSTITUZIONE!!! La nostra Costituzione all’art. 1 sancisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, poi l’art. 3 ed in particolare l’art. 4 dicono che il lavoro è per tutti; quindi va da se che il lavoro che c’è va prima messo a disposizione di tutti e poi, solo quando non esiste più un disoccupato, può essere concesso in seconda battuta a chi può o a chi vuole impiegare il proprio tempo libero come meglio crede. Qualsiasi motivazione ECONOMICA E NON deve passare in secondo piano; stando così le cose ritengo sia ANTICOSTITUZIONALE!!! NON E’ COSI’? IO SONO CONVINTO DI SI!!! Alla luce di queste riflessioni la nostra Costituzione continua ad essere la più bella del mondo? Ritengo che per realizzare questi principi sanciti nella Costituzione sia proprio tramite una legge nazionale che si troverebbero subito, a costo zero tra l’altro, molti posti di lavoro; il tutto in contrapposizione a quanto sostiene l’ex ministro Del Rio il quale dice che IL LAVORO NON SI PUO’ CREARE PER LEGGE (vedi intervista televisiva a PANE QUOTIDIANO). Ritengo che sia necessario far pressione nei confronti dei nostri politici di turno a prescindere dalla loro appartenenza partitica poiché il problema non è partitico bensì politico con la P maiuscola tramite una pacifica denuncia del fatto. Purtroppo però percorrendo questa strada non si riuscirà mai a vedere la luce in fondo al tunnel. Durante il suo discorso di fine anno 2016 il nostro Presidente della Repubblica ha detto tra l’altro che la disoccupazione è il problema numero 1 per il nostro Paese; è necessario quindi fargli notare che è un suo DOVERE far rispettare la Costituzione. Il nostro Capo dello Stato potrebbe e DOVREBBE, invece, “illuminare” il tunnel; alla Politica con la P maiuscola poi spetterà il compito di trovare il giusto compromesso per gli accordi presi fino ad oggi. Il nostro Capo dello Stato durante le manifestazioni del primo maggio 2018 ci sprona ad essere orgogliosi della nostra Carta Costituzionale; ci dice anche che la nostra Costituzione è sollecitazione alla PRIMA affermazione del DIRITTO al lavoro. Ora, mi domando, fin quando non si rimuoverà l’ostacolo del Doppio Lavoro Autorizzato dove si trova il BUONSENSO, la DEMOCRAZIA ECC. ???
Fabio Brachini

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