Messaggi e commenti per Milena Gabanelli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Martedì 14 gennaio 2025 09:44:22

Tecnologia satellitare e libero arbitrio


Gentili Signora Gabelli vorrei porre la sua attenzione sul mio caso che ha veramente dell’inverosimile …

Mi trovo sotto una cortina di ferro mediatica che mi impedisce da diversi decenni, e non è un eufemismo, di svolgere una vita libera e nei miei diritti in quanto persone di diverse fazioni, Agenzia atomica, unicef, osce, forse servizi italiani e stranieri, hanno fatto di me, senza comunicarmelo, un esperimento che prevede di essere “inchippata” (nel senso che mi si sono impiantati dei chip a mia insaputa nella mia bocca) per poter essere monitorata attraverso i satelliti di Musk e forse anche altri che, naturalmente, non sono bene accetti ne legali secondo la convenzione dei diritti dell’ uomo, soprattutto se non comunicati prima.

Il motivo ufficiale è che dicono mi devono proteggere, dagli attacchi che proprio loro mettono in atto per nascondersi dal fatto che questi piccoli elementi e elettronici insinuati nella mia persona, lo sono senza il mio consenso e la mia consapevolezza. On orrore puro! Se non forse che c’è di peggio: c’è chi ha ricavato guadagni da questa situazione trasmettendo tutta la mia vita streaming senza che io neanche lo sapessi. Non e’ mostruoso oltre che illegale?

Questo fenomeno dei chip ha permesso ai “legittimi proprietari” di guadagnare diversi milioni di euro, esentasse, con la mia vita senza che nessuno mai mi pagasse dei diritti ne dei danni che hanno visto la mia vita privata e di psicoanalista andare in malora a Vienna e ora di nuovo quella di maestra per la seconda volta adesso. Non riesco ad uscirne sono completamente braccata da sta gente che mi impedisce qualsiasi movimento, spiando, controllando e bloccando ogni mio tentativo di reazione.

Ma ora che le trattative segrete con la Musk e la Meloni sono tanto attuali, io vorrei porre l’ attenzione sui rischi che questo tipo di tecnologia satellitare presenta a livello di limitazione della libertà personale, oltre che collettiva.

Non riesco dietro, a questa cortina di ferro, ad accedere alle informazioni necessarie per protestare e far valere la mia posizione perché vengo naturalmente anticipata e limitata da queste tecnologie che hanno addirittura un ascenderete sul mio ritmo sonno veglia visto che quando dormo mi svegliano e mi costringono a prendere dei ritmi poco consoni a una maestra elementare che deve rincorrere i bambini per 5 ore al giorno.

E’ mai possibile che lo stato nella persona di Meloni, il nostro terracqueo Presidente, sicuramente informata su questo “piccolo inghippo” che mi riguarda anziché prendere la parte dello stato di diritto si sia alleata con Musk ufficializzando, quasi, questo tipo di aggressione verso privati cittadini che niente hanno a che fare con la sicurezza del nostro paese o con organi militari o paramilitari, impedendomi e limitando la mia libertà personale pesantemente semplicemente per risparmiare soldi di un processo davanti al quale dovrebbe rispondere di tanto orrore nei miei confronti? La sua posizione e palesemente da parte di chi aggredisce anche per quanto riguarda le forse dell ordine che sono coinvolte a Padova e nell’ Italia settentrionale, come i ROS, la polizia e tanti altri.

Quanto ancora si deve aspettare perché la osannata questione di Orwell rappresenti una realtà quotidiana ? Per me già lo e’ da almeno 20 anni e non e’ niente che auguro a nessuno.
Lei non sa quante volte ho cercato via social e via mail di interessare le persone a questo problema ma mi tornano sempre indietro tutte le mail e tutti i tentativi che faccio per porre fine a questa pensosa questione che vede vittima di anni di persecuzioni in favore della charity delle tv streeming private che trasmettono la mia vita e la intimità familiare, costringendomi a condividerla con un largo pubblico, della maggior parte dei quali non conosco neanche l’identità, contro la mia volontà.

Vorrei che vi rendeste conto che, per quanto mi riguarda, io sono dentro a questa realtà’ da almeno 20 anni e che vengo venduta da “proprietario a proprietario” come ci trovassimo al mercato delle vacche, via molto praticata dalle nazioni unite di Vienna e dai servizi italiani, per lasciarmi dietro a questa cortina.

Quanto sia responsabilità’ di un singolo o dei singoli e quanto invece sia un sistema di questa “organizzazione”, non mi è dato saperlo visto che le nazioni Unite di Vienna entrano ed escono da cosa mia sottraendo e chissà anche mettendo prove per falsificare i loro processi, come foto, e tecnologia satellitare, e tanto altro materiale che vine usato nei loro processi a loro piacimento, anche manipolandolo senza mai comunicarmi ufficialmente che anche io sono coinvolta in questi procedimenti, dicono per una questione di sicurezza.

Fatto è che questa sicurezza ha fatto guadagnare un sacco di persone che hanno intascato i miei soldi dei risarcimenti passati, si parla di 500.000 euro e permesso ad altre persone di appropriarsi della mi vita per trasmetterla streaming, intascando i guadagni.

Ma e’ possibile che non si riesca a mettere fine a questa vicenda che vede carabinieri, polizia, servizi e diplomatici coinvolti in questa dinamica contorta senza fine che ancora una volta si sta concludendo con la mia totale sconfitta, visto che ho per motivi di sicurezza e di privacy dovuto rinunciare la mio lavoro di maestra, dopo aver rinunciato Vienna a quello di psicoanalista per gli stessi motivi.

E’ mai possibile che in Europa delle persone avanzino pretese sul possesso di una persona che debbano rimanere impunite ? Ma la schiavitù’ non e’ finita il secolo scorso? Perché bisogna sopportare la schiavitù’ in silenzio stra sorvegliata da satelliti di Musk, che per non risarcire i suoi soldi di almeno 20 anni di abusi si allea con i nostri politici per non risarcire dei danni ma addirittura legittimando la sua posizione di aguzzino?

A me non intessa essere monitorata da Musk, o da chi per lui, e non mi è stato chiesto ne tanto meno sono stata informata di questioni di sicurezza che riguardano la mia persona che necessitino di tale tecnologia. Mi risulta invece che lasciandomi dietro a questa cortina un numero molto ampio di persone delle Nazioni unite, e di vari altri organi si risparmino un licenziamento nel migliore dei casi, così come i soldi di un risarcimento per me, a questo punto, difficilmente quantificabile visto che si perpetua da diversi decenni.

Si immagini un giorno qualcuno si sveglia e decide che sei di sua proprietà e che con te debbano essere fatti degli “esperimenti di maschine leraning”come stanno cercando di far passare questa cosa, dove uno senza firmare alcun consenso viene inserito in un programma di cui per 20 anni non viene messo a conoscenza.

Sono i pericolo perché’ ogni volta che cerco di reagire a questa situazione mi sento una forte pressione in testa e al cuore, come se il satellite mi si rivoltasse contro. Ma vi sembra normale tutto ciò? E se veramente un giorno dessimo schiavi dei satelliti e delle persone che li comandano, cosa ne sarebbe della nostra libertà e autodeterminazione?

Se mai riuscissi a mandarvi questa mail chiedo che mi si dia la giusta attenzione mediatica perché da questo caso potrebbero uscirne delle belle, e perché lo stato di sorveglianza alla quale saremmo tutti sottoposti in caso di riuscita del signor Musck è molto preoccupante non solo per me ma per tutti quelli che vogliano esprimere il loro dissenso su una situazione incresciosa come questa.

Vi lascio i mei contatti e vi invio i miei più distinti saluti,

Dott. ssa Marta Conti

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TEL: 351 -------

Sabato 30 novembre 2024 15:24:48

Denuncia poca trasparenza concorso scuola PNRR 2023/24 Regione Veneto


Buongiorno,

sono una dei tanti docenti che ha superato il concorso ordinario scuola PNRR 1 2023/24 nella regione Veneto.
Mi faccio portavoce di tantissimi altri colleghi vittime della non trasparenza e menefreghismo da parte dell’USR Veneto.
Siamo risultati idonei (candidati che hanno superato tutte le prove concorsuali ma non rientrano con il punteggio tra i vincitori) a questo concorso (Concorso per titoli ed esami personale docente della scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno di cui al D. M. 206/2023) appena concluso e ci siamo ritrovati non vincitori, vedendo sfatare il nostro sogno di diventare di ruolo nella scuola italiana non sapendo nemmeno la propria posizione in graduatoria.
L’USR Veneto ha reso pubblica solo la graduatoria dei vincitori NON rendendo visibile il possesso della riserva del 30% come nelle altre regioni italiane (da bando un 30% dei posti dei vincitori sarebbe stato destinato a chi era, appunto, in possesso della riserva dei tre anni di servizio).
L’USR Veneto ha, inoltre, pubblicato solo una graduatoria dei vincitori e non di tutti gli idonei, impedendo, in tal modo, ai non vincitori, ma comunque idonei, di conoscere la propria posizione.
Tale NON trasparenza non ci permette, innanzitutto, di capire se ci siano stati errori e di intervenire di conseguenza su dati tangibili; inoltre, non conoscere la propria posizione è alienante, in quanto non ci dà la possibilità di capire la reale possibilità di entrare a seguito di una possibile rinuncia.
Dobbiamo fidarci ad occhi chiusi di ciò che fa l’USR Veneto? Della “graduatoria con informazioni occultate” che non ci è neppure permesso vedere? Tutto ciò è ingiusto e, aggiungerei, inaccettabile per una Pubblica Amministrazione non rendere visibili le riserve!

Inoltre, erano stati accantonati dei posti aggiuntivi ai 342 inizialmente destinati al ruolo dei vincitori del suddetto concorso passando ad essere 417. La graduatoria stilata e pubblicata lo scorso 27/11/2024 intorno alle ore 21: 00 è di soli 342 posti. Dove sono finiti gli altri 75 posti? La maggior parte di noi insegnanti ha contattato i vari Sindacati e nessuno ci dà delle informazioni aggiuntive al riguardo. I Sindacati ci hanno solo detto di inviare pec all’USR che non risponde mai. Questo modo di agire si chiama trasparenza?

Chiediamo:
-una maggiore trasparenza nella graduatoria: devono essere indicate le diverse riserve/preferenze come nelle altre regioni in modo tale da poter capire in maniera chiara se sono stati commessi degli errori.
-che venga pubblicata la graduatoria al completo affinché ognuno possa conoscere la propria posizione.
-Sono stati accantonati altri posti oltre i 342 (in totale 417) ! Nessuno ci dà risposta in merito alla loro destinazione.

Vogliamo segnalare inoltre che, goloso dei fondi stanziati per il PNRR, il Ministero sta per indire un nuovo concorso, al quale dobbiamo ripartecipare se vogliamo sperare di poter fare un lavoro che amiamo e per il quale siamo già stati considerati idonei.
Questi fondi europei sono stati promessi anche per combattere il precariato che contraddistingue il nostro paese dagli altri paesi europei.
Ora, a settembre molti docenti andranno in pensione e il prossimo anno si riproporrà il problema del precariato storico considerando i tempi biblici già sperimentati in questo concorso per la conclusione dello stesso: cattedre affidate con contratti a’ fino ad avente diritto’ caratterizzate da assunzioni da interpelli di personale non sempre preparato da un punto di vista pedagogico e didattico. Non riteniamo ‘sano’ per gli alunni nè tantomeno corretto nei confronti di chi ci affida l’educazione dei propri figli, vedersi cambiare un insegnante in corso d’anno, nè per quanto riguarda la stabilità psicologica, nè tantomeno per la continuità negli apprendimenti.

Un’ultima osservazione: la comunità europea ci critica per essere lo stato con docenti piu’ anziani. Per rifarsi di quest’immagine in questo concorso era già stata inclusa la clausula che, a parità di punteggio, dovesse aver la precedenza chi è più giovane. Nulla da contestare su questo punto se non il fatto che, già in fase di esame orale, i nati prima del 1985 sono stati pesantemente penalizzati con voti di gran lunga inferiori a chi è nato dopo, nonostante abbia sostenuto buone prove d’esame. Questo, a nostro avviso, è non rispettare l’art. 3 della costituzione: dovevame essere valutati tutti nello stesso modo, senza discriminazione d’età (abbiamo raccolto e confrontato i dati di molti di noi) ed è lapalissiano che in questo concorso le commissioni già facevano una preselezione.

Nella speranza che qualcuno ci ascolti e ci tolga da questa solitudine costellata di scorrettezze, porgo cordiali saluti.

Ins. Bellinda Cancellieri (portavoce del gruppo Trasparenza delle insegnanti del Veneto)

Mercoledì 30 ottobre 2024 13:24:01

Farmaci oncologici ad alto costo e sostenibilità del SSN


Buongiorno Dottoressa Gabanelli, Sono un medico oncologo e vorrei condividere con lei e con i suoi lettori questa riflessione sul tema dei farmaci oncologici ad alto costo in rapporto a giustizia distributiva e sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.

E’ dimostrato che la mortalità dei tumori è in calo, soprattutto, per il miglioramento delle condizioni socio-economiche e i progressi della prevenzione primaria e secondaria. Invece, la disinformazione scientifica fa credere che siano i cosiddetti Farmaci Oncologici Innovativi (FOI) il vero motore trainante dei progressi dell’oncologia.

La ricerca oncologica di qualità ha portato ad alcune terapie efficaci, tuttavia, la maggior parte dei farmaci a bersaglio molecolare, anticorpi monoclonali, immunoterapia, farmaci coniugati con anticorpi offrono benefici clinici modesti, non essendo quasi mai in grado di procurare la guarigione, determinando solo un modesto allungamento della sopravvivenza. Eppure il loro costo economico è altissimo – fino a 100.000 euro per ciclo completo - e sproporzionato al loro valore.

Il prezzo esagerato dei FOI è determinato soprattutto dalle enormi spese sostenute dall’industria farmaceutica per promuovere il marketing e garantire rapidi ed enormi profitti e solo in misura minore dagli investimenti nella ricerca e nello sviluppo (R&S) dei nuovi farmaci. I risultati sono la bancarotta finanziaria di pazienti e famiglie dei paesi privi di una sanità pubblica universalistica e l’insostenibilità economica dei sistemi sanitari nazionali. Paradossalmente, alla crisi del nostro SSN - che spende annualmente oltre 4 miliardi di euro per i FOI - corrisponde l’ottima salute dell’industria farmaceutica.

Da sole, le azioni di contenimento ispirate alle razionalità medico-clinica ed economico-manageriale (studi clinici, comitati etici, agenzie regolatorie, linee-guida, medicina basata sulle evidenze, percorsi diagnostico-terapeutici, negoziazione del prezzo, fondo per i farmaci innovativi ed altre), fondate sui criteri dell’efficacia e dell’efficienza non sembrano in grado di garantire la sostenibilità dei FOI come dimostra lo sforamento - di miliardi di euro - del tetto della spesa farmaceutica nazionale.

E’ giunto il momento, come sostiene il medico statunitense esperto di politica sanitaria Donald Berwich, di superare le ere ad impronta medica e manageriale e progredire verso un’era ad ispirazione morale, fondata sul principio della giustizia distributiva; sostenere una prospettiva personalista-solidaristica che affermi la dignità di qualsiasi persona, indipendentemente dallo stato di salute in cui si trova; rilanciare i principi del solidarismo inclusivo, costitutivi del nostro SSN, superando le concezioni individualiste dell’utilitarismo e del liberalismo; realizzare una distribuzione equa delle risorse fondata sulle priorità.

In oncologia i FOI assorbono molte più risorse economiche di altri settori altrettanto importanti, come la ricerca clinica indipendente, la ricerca di base, la prevenzione e le cure palliative per i quali l’allocazione delle risorse economiche è, in proporzione, irrisoria. Occorre ricollocare il bisogno dei FOI, in maniera equa, nella giusta posizione rispetto alle altre priorità oncologiche, non-oncologiche e non-sanitarie.

Molti pensatori contemporanei, fra cui Ivan Illich, Daniel Callahan, Seamus O’Mahony, Gianfranco Domenighetti - hanno lanciato un grido di allarme sullo sviluppo di “una medicina impossibile”, che promette risultati irrealistici, genera aspettative irrealizzabili, ha perso il senso della sua missione originaria di curare le malattie e alleviare le sofferenze e si rivela insostenibile. E puntano il dito sui conflitti d’interesse nei confronti dell’industria farmaceutica, molto frequenti in oncologia, che rischiano di far distogliere lo sguardo dall’interesse primario di fare il bene del cittadino-paziente e rivolgerlo verso interessi secondari.

L’industria farmaceutica, attraverso l’enorme potere economico, è in grado di influenzare tutta la filiera dei FOI: la ricerca clinica, le pubblicazioni scientifiche, i comitati etici, le agenzie regolatorie, gli ospedali, le università, gli oncologi, le società scientifiche, fino alle associazioni dei pazienti.

E’ urgente alzare l’asticella della giustificazione delle scelte in oncologia aumentando in tutti i portatori d’interessi la consapevolezza della portata del problema. Occorre migliorare la progettazione, esecuzione e divulgazione dei risultati degli studi clinici. I comitati etici e le agenzie regolatorie dovrebbero essere più restrittive nell’autorizzare gli studi e i nuovi farmaci e gli oncologi più critici nel loro impiego. Occorre affrontare seriamente il problema dei conflitti d’interesse in oncologia e promuovere la cultura del “doing more, does not mean doing better” - fare di più non significa fare meglio - come propongono i movimenti scientifico-culturali Choosing Wisely e Slow Medicine.

In conclusione, le razionalità medica e manageriale, da sole, stanno fallendo e necessitano del supporto di una razionalità etica, guidata dal criterio della giustizia, in grado di giustificare scelte sostenibili, fondate sulle priorità, che garantiscano una distribuzione equa delle limitate risorse sanitarie.
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Mercoledì 23 ottobre 2024 10:14:26

Farmaci oncologici ad alto costo e sostenibilità del SSN


Buongiorno dottoressa Gabanelli,
sono un oncologo parmigiano. Mi piacerebbe condividere con lei alcune riflessioni che ho scritto in un breve articolo sul tema dei nuovi farmaci oncologici ad alto costo in rapporto ai profitti esagerati dell'industria farmaceutica, i conflitti d'interesse e i riflessi negativi sulla tossicità finanziaria delle famiglie, l'ingiustizia distributiva e l'insostenibilità del nostro SSN. Innanzitutto mi piacerebbe il suo parere sull'argomento e poi, se lo riterrà meritevole d'interesse per un pubblico dibattito, sarei onorato se vorrà pubblicarlo. Nel caso mi dica come fare ad inviarlo. La ringrazio comunque della sua attenzione e del suo tempo prezioso e spero di incontrarla presto. Cordiali saluti. Vittorio Franciosi, Medico Oncologo, Parma

Domenica 21 luglio 2024 10:14:59

Invio proposta per indagine su truffe telefoniche


Gentile,
Le segnalo questa mia situazione. La segnalo perché non si ripeta e altre persone non vivano questa esperienza.

Sono stata contattata telefonicamente da un’operatrice che si è presentata come membro dello staff di Facile Energy.

Al momento della firma con codice QR non mi è arrivato il contratto.

L’ho segnalato al numero che mi è stato dato di riferimento e al numero WhatsApp di questa tale “Federica”.

Nonostante le mie richieste, il contratto non è arrivato.

Al telefono (durante la registrazione) mi è stata fatta una proposta contrattuale che omette totalmente il fatto che Facile Energy debba comprare il gas e la luce e che, quindi, io debba pagare le spese di vendita. Sono venuta a conoscenza della voce “vendita” in bolletta solo il giorno 11/06/2024 dopo l’arrivo della prima fattura molto più alta delle precedenti (la proposta, invece, mi faceva risparmiare).

I numeri di riferimento che avevo non esistono più.

Il numero di WhatsApp di Facile è una risposta automatica che non tiene conto delle mie esigenze.

Il centralino di Facile mi ha risposto in modo diverso: prima di controllare il contratto (ho segnalato che non l’avevo), poi di inviare reclamo a ufficio contratti, poi di aspettare a pagare per avere una risposta.

Dopo i moduli di reclamo inviati l’11/06 non ho avuto risposta.

Intanto, il sistema mi ha messo in mora (dopo 4 giorni dalla scadenza delle fatture e senza preavviso).

A luglio mi sono già arrivate due bollette da pagare al netto di zero msc di gas consumati.

Ho richiamato il call center che mi ha segnalato che la mail dl reclamo era stata inviata, tuttavia, io non l’ho mai ricevuta e mi è stato fatto un reinoltro.

Alla PEC inviata dal mio avvocato, il servizio di Facile non risponde. Sono stata contattata telefonicamente da un’operatrice che si è presentata come membro dello staff di Facile Energy.

Al momento della firma con codice QR non mi è arrivato il contratto.

L’ho segnalato al numero che mi è stato dato di riferimento e al numero WhatsApp di questa tale “Federica”.

Nonostante le mie richieste, il contratto non è arrivato.

Al telefono (durante la registrazione) mi è stata fatta una proposta contrattuale che omette totalmente il fatto che Facile Energy debba comprare il gas e la luce e che, quindi, io debba pagare le spese di vendita. Sono venuta a conoscenza della voce “vendita” in bolletta solo il giorno 11/06/2024 dopo l’arrivo della prima fattura molto più alta delle precedenti (la proposta, invece, mi faceva risparmiare).

I numeri di riferimento che avevo non esistono più.

Il numero di WhatsApp di Facile è una risposta automatica che non tiene conto delle mie esigenze.

Il centralino di Facile mi ha risposto in modo diverso: prima di controllare il contratto (ho segnalato che non l’avevo), poi di inviare reclamo a ufficio contratti, poi di aspettare a pagare per avere una risposta.

Dopo i moduli di reclamo inviati l’11/06 non ho avuto risposta.

Intanto, il sistema mi ha messo in mora (dopo 4 giorni dalla scadenza delle fatture e senza preavviso).

A luglio mi sono già arrivate due bollette da pagare al netto di zero msc di gas consumati.

Ho richiamato il call center che mi ha segnalato che la mail dl reclamo era stata inviata, tuttavia, io non l’ho mai ricevuta e mi è stato fatto un reinoltro.

Alla PEC inviata dal mio avvocato, il servizio di Facile non risponde.

Un saluto cordiale,
Alice Fatone

Martedì 9 luglio 2024 14:43:29

Una proposta


Gent. ma dott. essa Gabanelli,
la seguo e stimo molto per il lavoro che porta avanti ma sono qui per farle una critica e una proposta. Sono un MMG di Piacenza in pensione da alcuni mesi dopo una attività di una quarantina d' anni. Nel Data Room di ieri 8 Luglio, parlando con Enrico Mentana, indicava come, noi MMG (mi ritengo ancora tale), saremmo ormai dei meri trascrittori di indicazioni altrui e scaricheremmo i problemi sul SSN. Mi lasci dire che non mi riconosco in questa descrizione. Per anni ho fatto parte di una Medicina di Gruppo (MdG) e abbiamo sempre cercato di risolvere i problemi. Siamo aperti dalle 8, 30 alle 19 orario continuato con le nostre segretarie e almeno un medico sempre presenti. Abbiamo una infermiera per alcune ore tutti i giorni. Ci siamo dotati di holter pressorio (a nostre spese), di ECG (fornito dall'ASL) e altri strumenti. Abbiamo aderito (a nostre spese) a una piattaforma che permette ai nostri Pazienti di prenotare direttamente le visite, di richiedere i farmaci ad uso cronico, di contattarci in ogni momento durante le ore lavorative con la certezza di essere prontamente ricontattati. E tanto altro. Con i miei colleghi medici e il personale paramedico abbiamo affiancato e affianchiamo l'ASL nelle vaccinazioni (covid e altre). Tutto questo per noi ha un costo elevato in termini di denaro e riduce sempre di più il tempo chd possiamo dedicare a noi stessi e alle nostre famiglie. Le confesso di aver visto con i miei occhi colleghi piangere alla fine di una giornata di lavoro. No, non siamo delle eccezioni. Quanto le scrivo è comune a gran parte delle Medicine di Gruppo della mia mia città e della mia Regione. Certo ci sono ancora colleghi che lavorano da soli ma le giuro che non si sottraggono al lavoro e per molti versi sono ancor più sotto pressione di noi.
Dopo il suo Data Room una collega (che non fa parte della mia MdG) nella nostra Chat stamattina scriveva:

"... ma che dire della simpatica Gabanelli che afferma in tv che siamo dei meri trascrittori, che scarichiamo sulle strutture e visitiamo sempre meno (sic) ? Possiamo invitarla 1 giorno (è sufficiente) in uno dei nostri ambulatori ? Dobbiamo continuare a subire a testa bassa giudizi da chi non conosce il nostro lavoro ? "

Non pensa sia una bella proposta? Mi permetta quindi di invitarla a condividere una giornata di lavoro nella mia (la sento ancora tale) MdG.
Con stima

Lunedì 17 giugno 2024 11:00:16

Decreto legge 39/2024: la beffa finale per chi ha creduto nello Stato italiano


Gent. ma dr. ssa Gabanelli,
Le scrivo per portare alla Sua attenzione una situazione che per migliaia di Italiani è diventata drammatica e, in alcuni casi, sfiora la tragedia.
Mi chiamo Mauro Amato e vivo in un paese della provincia di Monza e della Brianza
Il superbonus 110 per me si era presentato un’occasione molto importante per poter rendere energeticamente più efficiente la mia vecchia casa di famiglia.
Ho pertanto avviato i lavori aderendo all’iniziativa Superbonus 110 nel 2022.
Mi sono affidato a tecnici esperti perché era per me fondamentale rispettare tutte le regole di progettazione e di cessione.
Entro il 31/12 2023 ho completato i pagamenti delle fatture del Sal II.
Sono anche riuscito a trovare un acquirente e, dopo aver ottenuto l’approvazione della parte documentale, ho avuto l’autorizzazione a procedere con la loro cessione.
Tutto è stato però vanificato a causa dell'ultimo decreto che ha improvvisamente blocco la possibilità di cedere le rate residue e, quindi, dopo aver perso la prima rata, ho perso tutto.
Anche a causa dei diversi blocchi normativi le procedure sono andate avanti più del previsto portandomi a perdere inizialmente la prima rata di cessione e tale autorizzazione finale è arrivata solo il giorno precedente alla pubblicazione dell’ultimo decreto e non ho avuto il tempo materiale per procedere con l’ultimo passaggio. Sarebbe bastati 1-2 giorni per terminare l’iter.
Ora mi trovo in una situazione tragica, con un mutuo notevole che non posso più compensare, rate insostenibili e le ultime fatture che non potrò saldare. Molto probabilmente a breve la banca mi chiederà aggiornamenti e potrebbe pignorarmi la casa di famiglia nella quale vivo con mia moglie e mio figlio piccolo e con mio padre ultraottantenne.
Sarebbe sufficiente una piccola apertura delle cessioni per portare a termine i progetti che erano partiti e sono proseguiti in accordo con una legge dello stato italiano.
Se così non fosse, la legge che doveva promuovere un sostegno dei cittadini si sta rivelando creatrice di situazioni tragiche e di grave povertà in cittadini che hanno avuto la sola colpa di essersi fidati dello Stato Italiano.
È tuttavia sceso uno strano silenzio sulla vicenda. Nessuno ne parla, anche “distratti” da fatti notevolmente meno importanti.
Sono membro dell’Associazione Esodati Del Super Bonus. L’Associazione sta cercando in tutti i modi di aiutare le persone che sono rimaste coinvolte in questo gravissimo “voltafaccia del governo” (probabilmente utilizzato come strumento di propaganda a scopi elettorali.
Spero che Voi possiate farsi portavoce di questa situazione che ha già iniziato a portare alle prime conseguenze tragiche (primi tentativi di suicidio) e potrebbe essere risolta con piccole modifiche della legge.
Confidando nel Suo interesse, che potrebbe portare alla salvezza di numerosissime famiglie che si trovano nella mia stessa situazione,
Vi invio i miei più distinti saluti

Mauro Amato

Martedì 14 maggio 2024 10:49:52

Invio di un libro


Dottoressa Gabanelli, vorrei inviarLe copia di un mio libro che uscirà a fine giugno ove tratto di storie di pazienti psichiatrici ho incontrato nella mia lunga vita professionale ma dedico un capitolo (ed alcune storie) ad un racconto dei trent'anni di Legge 180 nella nostra Provincia ed alla attuale crisi della psichiatria pubblica.
Potrebbe esserLe utile se volesse fare una indagine sullo stato attuale della Psichiatria Pubblica.
La ringrazio per l'attenzione e Le chiedo un recapito ove inviare il libro.
Con stima.

Eraldo Mancioppi

Martedì 16 aprile 2024 10:07:04

Formazione ecografica dei medici di medicina generale


Gent. ma Milena Gabanelli,
volevo complimentarmi per l'ultimo suo dataroom sui medici di medicina generale (MMG) e in particolare sulla assoluta necessità di una loro formazione adeguata e al passo con i tempi. Penso che questo possa essere fatto soltanto dalla Medicina Interna e non dalle specialistiche (Cardiologia/Ematologia etc) cui, per un riflesso culturale Pavloviano, si rivolgono le Direzioni Sanitarie delle Regioni. L'esempio fatto sull'ecografia (colica renale) è perfettamente calzante. Non occorre essere un espertissimo ecografista (che sa tutto di tutto) per vedere l'effetto di un calcolo renale sul rene (dilatazione a monte dell'uretere). Il problema è che oggi l'ecografia è offerta formativamente come un monolite (o tutto o niente) e in questo modo il MMG (come chiunque altro) si spaventa e rinuncia. FADOI (federazione degli Internisti ospedalieri, di cui sono stato direttore della formazione) organizza un corso di ecografia per internisti ospedalieri e MMG mirato al completamento dell'esame obiettivo con ecografi pocket (smartphone) che, a mio parere, dovrebbe essere (siamo nel 2024...) lo standard per qualsiasi dottore (= colui che visita e si prende in carico un paziente). Quindi non si diventa ecografisti tuttologi, ma si accede a un primo livello di competenze ecografiche che ti fa trovare dei reperti fondamentali per le decisioni cliniche da prendere, esattamente come ha mostrato Lei per la colica renale. Mi fermo qui, perché sarebbe lunga e, ovviamente, sarei ben felice ed onorato se volesse ulteriori chiarimenti. Termino solo con uno spunto per un possibile suggerimento: lo sapeva Lei che i fondi per la sanità che le Regioni ricevono sono per il 99% a quota capitaria e solo per l'1% per il raggiungimento dei LEA? Io no, come tantissimi altri colleghi e penso anche il grande pubblico...
Un cordiale saluto e ancora complimenti
Dr. Mauro Silingardi
Direttore Medicina Interna A - Ospedale Maggiore/AUSL Bologna

Mercoledì 27 marzo 2024 14:29:31

Prefazione di un libro


Gen. ma dott. ssa Gabanelli,
sto ultimando un saggio sul femminismo e la storia dell'emancipazione della donna in Italia, ma non solo, e mi piacerebbe avere una sua prefazione. L'ho anche citata nel libro per il suo impegno nel portare alla luce le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti umani. La casa editrice coinvolta è Albeggi Editori.
Mi faccia sapere se è interessata.
Grazie.
Cordiali saluti.
Nadia Mari

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