Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 10
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Martedì 5 ottobre 2021 16:41:05
Attenzione alla malafede
Invece che a cena io medico visito un paziente nelle stesse condizioni. Cosa succede?
Ritengo che si debba riscoprire il codice deontologico e farlo applicare a medici e pazienti con la previsione di una pena pecuniaria alta... altissima..
Sabato 5 giugno 6021 14:48:11
Ho seguito il Suo dataroom su la 7 ritenendolo interessante ma avrei gradito facesse un confronto fra i costi del tampone in Italia e negli altri paesi CEE. Rimango convinto che il Green pass sia uno strumento estraneo alla pretesa riduzione del contagio e per avvalorare questa affermazione Lefaccio un esempio.
Se Lei mi invitassde a cena in un ristorante che quindi prevede il GP, dovrei sottopormi a tampone in quanto non vaccinato. Poniamo che il risultato sia negativo e quindi ottenga il GP delle 48 ore. Lei, debitamente vaccinata ma positiva asintomatica in possesso del GP automatico. Alla fine della cena quale risultato possiamo ottenere? Grazie per la Sua attenzione e un augurio di buon lavoro e salute.
Martedì 5 ottobre 2021 11:36:57
Una proposta attuabile subito per avviare davvero la transizione ecologica.
Giovedì 30 settembre 2021 17:24:06
Nomine supplenze
Gentile Milena Gabanelli
Ho quasi ottanta anni e dovrei starmene tranquilla, ma non posso perché in questo periodo sto assistendo a una quantità inverosimile di ingiustizie perpetrate non da persone, ma da una domanda e da un algoritmo. Sono stata insegnante e tutt’ora tengo corsi in diverse università; sono a contatto con giovani e meno giovani ex-studenti, quindi sono sempre attenta al mondo della scuola e dell’istruzione.
Mai come quest’anno in cui non solo il Governo, ma anche la stampa hanno messo in evidenza come finalmente la scuola sia partita bene, ci sono state una serie di ingiustizie a danno di docenti scavalcati, umiliati, da un sistema pensato e approntato troppo fretta per poter mettere in cattedra in qualche modo i supplenti.
Un algoritmo e una domanda a cui gli insegnati hanno dovuto iscriversi senza informazioni: un terno al lotto, come comprare un gratta e vinci in tabaccheria e sperare di essere fortunati! Non penso che i docenti italiani, che hanno fatto tanta fatica in quest’anno di Covid per mantenere alto il livello scolastico debbano meritarsi tante umiliazioni! Chissà se lei potrà fare uno dei suoi interessantissimi Dataroom!
Con stima e simpatia
Lia Luzzatto
Giovedì 30 settembre 2021 14:16:33
Presunto abuso di potere di Agenzia delle Entrate
Buon pomeriggio, come da oggetto, il tema che vorrei sottoporle è molto delicato, io e la società per e con la quale collaboro, vorremmo, se possibile, avere un incontro con lei, per spiegarle alcune vicende, purtroppo abbastanza ricorrenti, che i nostri clienti stanno subendo. Nella fattispecie facciamo riferimento al metodo (a nostro avviso aggressivo ed in parte infondato) che l'ente (agenzia delle entrate) attua in fase di controlli nei confronti di contribuenti che (ovviamente non tutti) a fatica cercano di resistere al periodo drammatico in cui versa il nostro tessuto imprenditoriale.
Sarebbe utopistico riuscire a trasferirle il tutto in poche righe, pertanto, come anticipato, saremmo onorati di poter dialogare con lei affinchè si possa arginare prima a livello mediatico e successivamente con l'intervento del legislatore, questo comportamento spropositato, che se vorrà, saremo ben lieti di argomentarle.
Sperando in un suo gentile riscontro, complimentandoci con lei per la sua instancabile voglia di fare le cose giuste, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
Giovedì 30 settembre 2021 11:23:44
Conoscenza scientifica e informazione
Gli scriventi sono stati malati e guariti Covid e vaccinati, per scelta con una sola dose, operano da varie decine di anni in ambito sanitario e sociosanitario (iscritti Albo Professionale Psicologi: 04BZ01 e 04BZ04) come clinici, formatori e ricercatori.
Se il nostro specifico professionale è cercare risposte e possibili soluzioni a problemi, riteniamo che lo specifico dei Professionisti dell’informazione dovrebbe essere quello di saper porre domande utili a fare chiarezza e fornire elementi di comprensione sui diversi fenomeni.
Ci rivolgiamo perciò a Voi, ponendo alcune domande che, grazie alla Vostra Professione, potrebbero essere girate a chi di competenza, aumentando una onesta informazione scientifica.
La prima si riferisce al fatto curioso che, pur sapendo che l’unica certezza evidence based di risposta immunitaria ad un vaccino (vale per tutti i vaccini) è documentabile attraverso il rilevamento e la misurazione degli anticorpi sviluppati, di questo dato non si parla mai esplicitamente. In un paio di occasioni il Prof. Galli ha sollevato il problema, altri segnalano genericamente che “vaccinati non significa immunizzati” o che si devono considerare “eventuali risposte eccessive del sistema immunitario”, ma le notizie circa il rilevamento effettivo del grado di immunizzazione dei soggetti e in generale della popolazione è sistematicamente eluso.
Tra l’altro questo sarebbe l’unico metodo per conoscere meglio sia il funzionamento di un virus ancora parzialmente sconosciuto, sia gli effetti reali di un vaccino totalmente nuovo nei suoi meccanismi di induzione di risposta immunitaria.
In sintesi la domanda è: se invece di insistere alla cieca sul numero di dosi da somministrare (a chi? quante? con quali intervalli?), si rilevassero i soggetti immunizzati dalla guarigione o dal vaccino anche con una sola somministrazione, oltre a tutelare realmente la salute pubblica, quante dosi, ovvero denaro pubblico, si risparmierebbe?
In Germania, ad esempio, il datore di lavoro può chiedere al dipendente la certificazione di immunizzazione, non un green pass che risponde esclusivamente ad aspetti formali che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute e ancor meno con l'aumento di conoscenza scientifica.
Per sapere se e quanto un soggetto è realmente immunizzato basta un semplice prelievo del sangue (che costa meno di un tampone) e, monitorato, consentirebbe di conoscere anche l’eventuale decadimento degli anticorpi nel tempo.
La seconda domanda si riferisce al gran numero di medici e altre figure con profilo sanitario contrari a questo vaccino.
La domanda sorgerebbe spontanea:
Possibile che le nostre università sfornino una massa di incompetenti? Come è stato possibile che siano stati assunti ed abbiano potuto lavorare fino ad ora? E i primari o i Dirigenti di servizi non si sono accorti di avere alle dipendenze una massa di ipocondriaci ansiosi? Oppure dobbiamo cominciare a riconsiderare i metodi di assegnazione di primariati e docenze universitarie?
Se i Professionisti dell’informazione a cui ci rivolgiamo volessero avere qualche chiave di lettura alternativa e maggiormente esplicativa suggeriamo cenni di documentazione scientificamente seria e affidabile, perché pubblicata in tempi di ante-pandemia, quindi non sospetta di faziosità.
1) G. Bert, A. Gardini, A. Quadrino. 2013. Slow Medicine. Perché una medicina sobria, rispettosa e giusta è possibile. Sperling & Kupfer.
“[…] solo 11% dei 3000 trattamenti medici contenuti nell’elenco ufficiale denominato Clinical Evidence è di dimostrata efficacia, che l’80% dei nuovi farmaci sono copie di farmaci già esistenti, a eccezione del prezzo che di solito viene moltiplicato in nome della novità; e che soltanto il 2, 5% di questi farmaci rappresenta un progresso terapeutico reale […]. O che secondo l’OMS le prestazioni che non danno nessun beneficio ai pazienti incidono per una percentuale fra il 20 e il 40% sulla spesa sanitaria” (p. 9).
“[…] le previsioni ci dicono che nei prossimi 40 anni la spesa sanitaria pubblica crescerà fino a più del doppio dell’attuale […] dagli attuali 112, 7 miliardi di euro a circa 261 miliardi di euro […] senza alcuna prova che più spesa si traduca in più salute per i cittadini” (p. 27).
2) M. Bobbio. 2017) Troppa medicina. Un uso eccessivo può nuocere alla salute. Einaudi Torino.
“Aumentano le segnalazioni dei rischi di un uso eccessivo di farmaci, soprattutto nei pazienti anziani che subiscono frequentemente danni da reazioni avverse, per l’imprevedibilità di interazioni incongrue; il 92% delle persone ricoverate in case di riposo assume più di cinque farmaci e il 65% più di dieci” (p. 123).
3) E. Bucci. 2015. Cattivi scienziati. La frode nella ricerca scientifica. Add, Torino.
“[…] all’inizio del 2014 abbiamo provato il software su un primo campione di 1364 articoli di biomedicina scelti a caso tra quelli appena pubblicati, il risultato non si è fatto attendere: il 5, 7% degli articoli esaminati conteneva almeno una manipolazione, e il 6, 7% degli autori del campione risultava coinvolto. Ampliando lo studio […] la percentuale di articoli manipolati oscilla dal 3 all’11% [... ]. Va notato che anche questa è una stima per difetto del numero di articoli falsi in circolazione” (p. 95).
“[…] a seguito di casi di frode clamorosa in alcuni Paesi sono stati introdotti nuovi regolamenti - in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Germania, per esempio – […] senza tuttavia sortire effetti rilevanti sul numero di frodi commesse, perché non hanno colpito alla base le cause della frode scientifica […] tanto è vero che l’accademia si sta interrogando su come bloccare le pubblicazioni fraudolente prima che finiscano nei titoli dei quotidiani” (p. 107).
4) Le Scienze. aprile 2018: Omissis. La FDA sta nascondendo i dati trial clinici per proteggere i segreti commerciali delle case farmaceutiche?
“La Food and Drug Administration (FDA), sospettata e accusata da tempo di scarsa trasparenza nel concedere autorizzazioni alla commercializzazione di prodotti, in particolare dei farmaci, ha potuto rifiutarsi di fornire le informazioni richieste perfino ad alcuni membri del Congresso. Il giornalista scientifico Charles Seife, docente di giornalismo all' Università di New York, nel maggio 2017, ha deciso di citare in giudizio la FDA appellandosi al Freedom of Information Act, la legge sulla libertà d'informazione. La risposta è stata un plico di descrizioni con moltissime righe secretate (cancellate con il neretto) perciò incomprensibili, con la motivazione che la divulgazione delle informazioni omesse avrebbe causato "un danno sostanziale in termini di competitività " dell'azienda. Questa la conclusione di Seife: " Il lavoro della FDA dovrebbe essere l'esatto contrario: lottare contro la distorsione della scienza da parte dell’industria farmaceutica e offrire una misura oggettiva della sicurezza e dell'efficacia dei farmaci per aiutare i medici a scegliere la soluzione migliore per i loro pazienti. Invece [... ] la FDA si schiera nettamente con l'industria e contro gli interessi pubblici”.
5) Joanna Moncrieff, Le pillole più amare. La storia inquietante dei farmaci antipsicotici. (2013).
Può consultarlo chi fosse interessato a conoscere l’entità dei cachet riservati a luminari americani della pediatria circa la promozione di farmaci per bambini. Ora disponibile anche in italiano grazie a G. Fioriti, Roma, 2020.
Non pensiamo che per spiegare quanto avviene sia necessario scomodare l'dea di complotto, che necessiterebbe comunque di un qualche impegno di pensiero e di metodo. La storia passata e attuale ci insegna che è sufficiente la miope "banalità" dell'interesse personale e immediato per suscitare processi incontrollabili di vasta portata.
Con questo scritto desideriamo dare il contributo, che l'etica della nostra professione impone, ad un approccio alla salute che invita a
“fermarsi e pensare, e fare della riflessione clinica il valore della professione e la garanzia per risultati onesti e possibili” (Sergio Nordio).
La Scienza è un metodo, e come tale controllabile, se lo si desidera. Gli scienziati sono esseri umani e come tali soggetti a tutte le debolezze degli esseri umani, ma comunque interrogabili, se lo si desidera, sulla base del metodo sottostante alle loro affermazioni.
Questo testo viene inviato per conoscenza a gruppi di professionisti interessati al bene comune e alla informazione responsabile
Dr. Miriam Gandolfi
Psicologa psicoterapeuta
e
Francesco Martinelli
Psicologo psicoterapeuta
Bolzano/Trento
www. -------. eu
Mercoledì 29 settembre 2021 11:46:20
Salve, ho rivolto il seguente messaggio a vari politici, non ricevendo nessuna risposta. Le chiedo gentile Dottoressa se le sembra normale che con un reddito lordo annuo di 36. 000 Mila euro specie se monordddito, non si ha diritto all'esenzione gilet sullz diagnostica? Questo vale sia per over 65 che bambini fino 6 anni. Non crede che sarebbe necessario inalzare detta soglia. ? Poi ci si lamenta perché nascono pochi bambini in Italia. La ringrazio e se può rispondermi Le ne sarò grato. Costantino Antonino.
Lunedì 27 settembre 2021 20:47:47
Oggi i genitori di bambini positivi sono obbligati a stare in isolamento, prendendo ferie o permessi non pagati. Come è possibile? Se non possono andare a lavorare, perché l'INPS non copre la loro assenza come fossero in malattia. Quando una classe si contagia sono tante le famiglie con questo problema. Possibile che con tutti gli aiuti europei non si trovi una copertura? Grazie
Lunedì 27 settembre 2021 10:39:48
Come la giunta Raggi ha distrutto il flusso perfetto del traffico creando solo disagi
Gentile Dott. ssa Gabanelli, vorrei segnalarle il problema che a Roma stanno vivendo gli abitanti della zona Prenestino Labicano. Circa un anno fa qualcuno ha deciso, non si sa chi e non si capisce il motivo, di cambiare completamente l'andamento del traffico nella zona Casilina, Ponte Casilino, Via L'Aquila. Praticamente, se prima chi proveniva da Via La Spezia, superati gli archi, aveva l'opzione di procedere o diritto verso Via l'Aquila o di girare a sinistra sul Ponte Casilino, per poi continuare per Via Casilina od entrare in una delle viuzze del Pigneto, ora non può più farlo, perché' non può più girare a destra per Via Casilina, ma deve andare dritto su Via L'Aquila, che poi confluisce in Via Prenestina. Questa scelta scellerata aveva già aumentato il traffico in quella zona nelle ore di punta, con l'aggiunta di una pista ciclabile la cosa è diventata ingestibile. Ogni tardo pomeriggio e sera, occorre mediamente mezz'ora per percorrere il tratto che va dagli archi di Piazza Lodi a P. le Prenestino, una media di trecento metri. Il tempo aumenta sensibilmente per chi deve arrivare a Largo Preneste o proseguire per Via Prenestina.
Perché questa scelta scellerata dopo decine di anni in cui il traffico procedeva perfettamente? Solo per costruire la ciclabile? A chi ha giovato e giova tutto ciò? Certamente non agli automobilisti, né a chi torna dal lavoro in autobus. Sovente gli autisti aprono le porte in mezzo alla strada per far scendere la gente, che preferisce farsela a piedi. Capisco che questa non è un'inchiesta all'altezza del genere di inchieste che Lei porta avanti, ma questo è un classico esempio di mala gestio, che va segnalato. Grazie e cordiali saluti. Patrizia Frisina
DATAROOM Protesi al seno, spirali e pacemaker. Dopo gli scandali, le nuove regole: ecco quali