Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 14

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Frasi di Milena Gabanelli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Lunedì 14 giugno 2021 20:40:41

Mi piacerebbe che si occupasse del prezzo del grano che viene regolarmente abbattuto al momento della raccolta per l'arrivo di carichi stranieri che abbattono i prezzi. Questo succede anche per i pomodori. La nostra agricoltura soffre molto di questi interventi.
Grazie per l'attenzione, spero che il problema possa interessare.
Margherita Falcucci

Lunedì 14 giugno 2021 18:37:41

Richiesta udienza riservata con Milena Gabanelli


Gentile Dott. ssa Gabanelli, mi spinge una particolare fiducia nella sua persona a rivolgerle questo breve messaggio. E’ molto difficile, in questo paese, a meno che non si mettano in piazza in modo inadeguato, allo sbaraglio, poter rivelare fatti di notevole importanza. che possano recare danno a grandi, vetusti personaggi politici. Per questo mi farebbe piacere incontrarla quando potrà’ e se vorrà. di persona. Dr. EGIDIO DE LUCA - presidente organizzaz. internaz. le Trapiantati Trio Italy tel.. cell., 335 -------! - ------- PEC --------

Giovedì 10 giugno 2021 15:38:45

La cultura della inefficienza e dell'indifferenza


Buongiorno, da mesi tg e talkshow sono stati catturati dal tema coronavirus e problemi derivanti di grande importanza. Ora che con il programma di vaccinazione siamo tutti un po' più rilassati, non ne possiamo più dei tanti problemi quotidiani di cui si parla poco ma che avvelenano il rapporto con servizi pubblici e privati. Questi sono spesso inaccessibili, la crescente informatizzazione è spesso astrusa, frequentemente non funzionante o sbagliata. Sono i problemi quotidiani di cui si parla poco ma con cui ogni giorno si scontra la gente che si sente vessata ed è sempre più arrabbiata. Come riferimento riporto alcuni esempi che ho appena pubblicato su facebook, caso mai servissero come spunto. Grazie per attenzione. Marco Guarona

LA MIA BATTAGLIA CONTRO LA CULTURA DELL’INEFFICIENZA E DELL’INDIFFERENZA

Non intendo insistere su temi oggetto di dibattiti pubblici come per esempio la patrimoniale proposta da Letta, gli scandali che riguardano la magistratura, le problematiche sanitarie ed economiche causate dal covid, le scarcerazioni dei mafiosi, i vitalizi concessi a chi è stato condannato per aver derubato lo stato, lo scollegamento tra regioni e governo centrale, la mia voce sarebbe sommersa dal coro dei talk show.

Intendo invece trattare di quella miriade di piccoli casi che ottengono al massimo un trafiletto sulle pagine dei quotidiani ma a causa dei quali i cittadini si sentono vessati perché non riescono a far valere le proprie ragioni, fatti incredibili che sfibrano chi li vive ogni giorno.

CASO PRIVACY: recentemente trattando il tema del pass per i vaccinati sono state sollevati dubbi sul rispetto della privacy. Ridicolo, siamo tutti vessati da telefonate quotidiane con proposte commerciali non richieste, moleste nel migliore dei casi, truffaldine spesso. Chi ha la mia età ne riceve una decina al giorno, forse perché l’età ci qualifica come possibili prede facili; a volte siamo un po’ rimbambiti ma non così tanto da non essere guardinghi.

Siamo costretti a firmare in ogni occasione nel nome della privacy fogli illeggibili scritti in micro-lettere, ma esitiamo a far sapere se siamo vaccinati o no (fatto che ha riflessi sulla salute pubblica) eppure le nostre abitudini sono a disposizione di chiunque voglia sapere se ci mettiamo le dita del naso o quante volte facciamo la doccia. Interventi: nessuno. Il cittadino è importunato, le comunicazioni rese più difficili perché si risponde sempre di più solo ai numeri noti, ma a chi importa?

CASO CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’: molte reazioni scandalizzate alla proposta di Letta che riguarda le successioni plurimilionarie. Per anni è stato prelevato dalle pensioni dei dirigenti d’azienda un contributo di solidarietà. Il ricorso del sindacato di categoria è stato respinto con la motivazione che la situazione economica richiedeva la solidarietà delle categorie più abbienti, purchè fosse limitata nel tempo, un po’ una forzatura rispetto alla Costituzione dato che riguardava solo una specifica categoria.

Dopo 5 anni (è durata così a lungo da essere ormai quasi un fatto acquisito) il prelievo è scomparso nel 2020 ed è ricomparso nel 2021 ma, cosa grave, senza neppure avvertire gli interessati.
Si è dibattuto della tassazione delle eredità sopra i 5 milioni di euro ma alla chetichella il contributo si preleva su pensioni di alcune migliaia di euro tra l’indifferenza generale.

CASO GIUSTIZIA: ancora tre esempi di fatti di cui non si parla o se ne parla per dimenticarsene subito.
Tempo fa un cartello di operatori telefonici è stato multato perché è passato proditoriamente dalla fatturazione mensile a quella ogni 4 settimane. E’ stato loro imposto di risarcire i clienti senza che dovessero chiedere il risarcimento, doveva essere un automatismo. Pochi hanno ricevuto questo risarcimento automatico, ma in Italia basta promulgare le leggi, il controllo della loro applicazione non esiste neppure a fronte di una sentenza.

Grandi gruppi che forniscono gas ed elettricità avevano l’abitudine di sovrafatturare in barba alle letture non solo quelle dichiarate dall’utente ma persino di quelle effettuate dalle società preposte. Nel mio caso si stimavano i consumi sulla base di quelli dell’utente precedente arrivando a fatturarmi 200 metri cubi di gas in più di quelli certificati dalla Società affidataria delle letture del contatore. Invece delle scuse, dal loro ufficio legale ho ricevuto una dettagliata disquisizione sulle procedure che occorre seguire per i reclami. La buona novella è che finalmente sono state comminate multe milionarie per false fatturazioni.

Spetterà ai cittadini verificare se questa sentenza sarà applicata o meno? Ma è giusto? E chi non è in grado di farlo? La battaglia non è stata lunga ma il buon esito era tutt’altro che scontato.

Cito un altro caso personale, una vera perla.

Una Società fornitrice di internet e servizi telefonici non rispettava quanto pubblicizzava come livello di servizio e non manteneva gli impegni contrattuali, inducendomi a ricorrere alla procedura di conciliazione. Dopo aver messo in atto varie azioni dilatorie mi è stato proposto un accordo che ho rifiutato, preferendo ricorrere al giudice di pace.

Erano trascorsi già 4 mesi dall’inizio del contenzioso e ne trascorsero altri 11 per arrivare alla prima udienza fissata a novembre 2019. L’esame della documentazione o qual si voglia illustrazione dei fatti fu rinviata alla udienza successiva a maggio 2020, a distanza di 6 mesi.
Ma questa seconda udienza saltò per il covid.

Arrivati a quasi due anni dall’inizio del contenzioso la controparte ripropose una soluzione stragiudiziale che accettai, a settembre del 2020 fui risarcito e la questione si chiuse, ma non per tutti. Infatti non è previsto che questi accordi vengano comunicati agli organi giudiziari quindi a febbraio del 2021 è arrivata la comunicazione di una nuova udienza fissata a fine ottobre 2021, un anno dopo l’accordo concluso. Sembrerebbe uno sberleffo, in realtà si è svolto un lavoro inutile a causa di un buco procedurale che risale a chissà quando. Se non ci fosse stato l’accordo tra le parti sarebbero passati a quel punto 3 anni senza ancora la parola fine per una controversia in cui, da come sono andate le cose, era chiaro fin dall’inizio l’inevitabile conclusione.

CASO TASSAZIONE DOPPIA: è ancora un caso personale, ma veramente emblematico. Fine 2018, decisi di trasferirmi da Torino al mare, in Liguria, e il 14 gennaio 2019 chiesi la nuova residenza.

A gennaio 2019 scadeva il bollo dell’auto, non avevo ancora notizie della chiusura della pratica di cambio residenza e incautamente pagai il bollo alla Regione Piemonte il 17 gennaio, in anticipo. Mi arrivò subito dopo conferma della nuova residenza dal 14 gennaio. La logica mi diceva che ero in regola verso lo Stato perché la tassa l’avevo pagata e dato che Piemonte e Liguria sono entrambe regioni d’Italia, da tempo informatizzate, pensai che avrebbero sistemato le cose fra di loro.

Ma chi si affida al buon senso quando c’è la burocrazia di mezzo, è una vittima designata. Nella pandemia abbiamo capito che ogni Regione tende a considerarsi uno stato indipendente e forse anche lo Stato ha il dubbio di essere ancora all’epoca dei Comuni. Sta di fatto che a febbraio del 2021 mi è arrivato un “avviso bonario” dall’ACI di Genova che per conto della Regione Liguria mi chiedeva di pagare il bollo del 2019 con tanto di sanzione. Unito c’era un modulo dove specificare per quale motivo il pagamento non risultava. Sul modulo è previsto anche il mio caso ed è previsto che si possa chiedere che le Regioni sistemino tra di loro l’aspetto contabile. Sembrerebbe il trionfo del buon senso, dell’ovvio.

Ho trasmesso all’ACI di Genova copia del bollettino pagato alla Regione Piemonte e il modulo compilato. Dopo mesi la risposta: “Doveva pagare alla Liguria, non possiamo controllare i dati, si rivolga alla Regione Piemonte o all’ACI di Torino”. La Regione Piemonte mi ha indirizzato all’ACI che ha certificato con documento scritto che il bollo risultava pagato in Piemonte. Trasmesso il tutto, la risposta è un capolavoro di coerenza: “Doveva pagare alla Liguria non siamo in grado di verificare, confermiamo l’avviso bonario”. Verificare cosa? L’ACI del Regno di Liguria non si fida dell’ACI del Regno del Piemonte?

Ho chiesto allora se le due Regioni non potevano gestire direttamente il trasferimento della cifra pagata come previsto dal loro stesso modulo e ho sottolineato che comunque la multa è indebita dato che il pagamento è stato fatto addirittura in anticipo sulla scadenza. Era chiara la volontà di pagare il dovuto. Risposta: ”Non possiamo verificare i dati, confermiamo l’avviso bonario”. La risposta sulla sanzione non è neppure stata data e le argomentazioni sono di una inconsistenza sconcertante. Su questo fronte sto perdendo, per ora, dall’ottusa e impunita arroganza del burocrate non c’è scampo. Non si rispetta il cittadino solo chiamandolo “Gentil Signor” o battezzando bonario un avviso con una sanzione pretestuosa.

Se uno Stato permette da parte di chi lo rappresenta comportamenti di questo genere, o permette a certe aziende di violare i diritti dei cittadini, in altre parole tollera e quindi impersona per mezzo delle sue strutture la cultura dell’inefficienza e dell’indifferenza, è facile prevedere la sua prossima disgregazione. Basterebbe sentire cosa pensa la gente. Ci sono segnali forti e chiari: la crescente percentuale di chi si astiene dal voto, i repentini innamoramenti e disamoramenti di ogni uomo o movimento nuovo, la crescente ed ostentata violazione di regole e leggi, il disconoscimento dell’autorità, l’anarchia scambiata per diritto alla propria libertà (anche se viola i diritti degli altri), la pretesa indipendenza delle strutture periferiche dal governo centrale, le buffonate alle Camere, sono sotto gli occhi di tutti.

La pandemia ha esaltato le poche efficienze e messe a nudo e moltiplicato le inefficienze al punto che la tradizionale arte di arrangiarsi vale sempre di meno. I cittadini sempre più vessati e arrabbiati vagano impotenti tra uffici inaccessibili e procedure informatiche astruse e mal funzionanti realizzate da incompetenti. Sommando l’inefficienza, l’indifferenza e la mancanza di professionalità si creano le condizioni per lo sfaldamento dello Stato. Lo Stato dovrebbe essere un esempio di efficienza, dovrebbe rispettare i cittadini e farsi rispettare, invece fa il contrario: in ogni attività il numero uno dà l’esempio, se è un cattivo esempio ci si può solo attendere un pessimo risultato. I paesi europei che diffidano dell’Italia sono davvero brutti e cattivi? Forse hanno solo gli occhi per vedere.

Io, essendo in pensione, ho il tempo di affrontare le quotidiane ingiustizie che colpiscono ogni cittadino a differenza dei molti che non possono e devono subire, spero che non me ne venga meno la voglia.

L’Africa è il terzo mondo? Attenzione, tra non molto l’Africa saremo noi.

Giovedì 10 giugno 2021 08:50:59

Ruolo conducenti


Salve vorrei contattarla per chiederle un consiglio o se puo' divulgare la notizia che la camera di commercio di cagliari. n on bandisce l'esame. Ruolo conducenti da piu' di 3 anni impedendo di fatto a chi ha le patenti e i certificati professiinali di non poter esercitare la professione di taxi o noleggio conducente. Io ho provato a far luce su questa questione qui in sardegna... ma sono una cittadina sconosciuta e priva di conoscenze che contano. La ringrazio claudia spiga

Giovedì 10 giugno 2021 07:28:04

Successione


Buongiorno Signora Gabanelli vorrei chiarire che non è vero che la successione tra padri e figli è esente da ogni tassa ma si paga l'imposta ipotecaria e catastale che sommano il 3% più i bolli e diritti le scrivo perchè una mia cliente dopo un suo articolo sul corriere della sera mi ha detto che non so fare il mio mestiere (sono tributarista) e non dico le parole di offesa dunque ditelo che comunque si pagano la tassa ipotecaria e catastale, bolli, voltura ecc. la ringrazio le auguro una buona giornata
Testi Rag. Edoardo

Mercoledì 9 giugno 2021 15:37:14

Sono un uomo di 82 anni e vivo alla Grana Canaria, non posso vedere la 7Tv per motivi di satellite. l'altro ieri mi ha telefonato un mio amico che vive a Sud dell'Isola e mi ha riferito che Lei sulla 7 ha smentito il fatto che alcuni vaccinati anti Covid, gli si calamita un metallo sul braccio vaccinato. Mi piacerebbe sapere la sua versione in proposito. Mia figlia una settimana fa ha fatto il primo vaccino Pfizer al Centro di Salute di Gàldar, Lei lavora in un bar di las Palmas e un cliente gli ha chiesto di fare una prova con una forchetta mettendola sul punto dove ha fatto il vaccino. Ebbene la forchetta è rimasta attaccata al braccio. A documentare questo evento è intervenuta una giornalista, che ha ripreso la scena. Mia figlia mi ha riferito che con il passare dei giorni viene meno l'attrazione con la forchetta, come se una calamita perdesse la forza di calamitare metalli. Questo evento è capitato non solo con il vaccino Pfizer, ma anche con AstraZeneca e Sputnik. Nonostante fossi stato io a fare la riprova su mia figlia, sinceramente credo che la causa di questo fenomeno dipenda da altri fattori che io non conosco. Ed è per questo che mi sono permesso di scriverle, perché Lei può accertare attraverso la scienza, se è possibile che si verificano casi del genere. La ringrazio anticipatamente e nell'attesa di una cortese risposta, le invio i più sinceri saluti.
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Tel. 0034 -------

Lunedì 7 giugno 2021 22:19:08

Medicina generale


Buongiorno
Sono un abbonato del Corriere e suo affezionato lettore e, con rammarico, ho dovuto prendere atto del fatto che lei, a mio parere, ha trattato in un reportage, con superficialità, l'argomento del lavoro che i medici di medicina generale hanno svolto e svolgono in questa pandemia.
Non so giudicare se questo errore sia dovuto al fatto che lei si sia limitata a prendere le sue informazioni fermandosi alla situazione della Regione Lombardia, che peraltro non conosco, o a qualche altro motivo, ma è certo che lei ha dimostrato di non essere a conoscenza di tante altre realtà molto diverse dal suo racconto.
Ancora mi risuonano le sue parole: i medici di medicina generale in genere sono dei passacarte che tranne eccezioni non visitano i pazienti,
Mi ritengo offeso personalmente e come categoria da queste frasi,
Ho 68 anni e da quasi 41 svolgo la mia attività di medico di medicina generale in un paese in provincia di Modena, e le posso assicurare che la grandissima maggioranza di tutti i miei colleghi i pazienti li visita eccome e soffre quando purtroppo é costretta a mettere i panni del passacarte.
Fra colleghi siamo continuamente in comunicazione tramite chat e ci scambiamo continuamente pareri, esperienze ed impressioni. e le posso dare dei dati che la sorprenderanno: mediamente ognuno di noi dall'inizio della pandemia ha seguito più di un centinaio di casi di covid e la percentuale di decessi non ha superato il 2-3% e il 6-7% per i ricoveri..
TUTTI GLI ALTRI PAZIENTI CE LI SIAMO GESTITI A DOMICILIO con la collaborazione delle unità USCA nei casi più problematici, senza intasare p. s e ospedali come da lei affermato.
Penso che nel marasma e nella confusione delle prime ondate di una pandemia sconosciuta siamo stati FONDAMENTALI come anche i colleghi ospedalieri, rischiando in proprio quando non eravamo dotati di mezzi di protezione e pagando anche un tributo in termini di vite e salute.
Eravamo disorientati e sballottati fra continue informazioni contraddittorie e spesso errate, con scarsi riferimenti dai reparti ospedalieri in affanno e dai dipartimenti di salute pubblica allo sbando e incapaci di tracciare, ma ugualmente siamo stati l'unico punto fermo per i nostri malati che da noi trovavano costantemente e quotidiamente un orientamento diagnostico terapeutico e sopratutto qualche parola di vicinanza e, quando possibile, di rassicurazione.
Dr. Sandro Zanoli mmg. Cavezzo (MO) mail: -------

Lunedì 7 giugno 2021 20:48:58

Un suo aiuto, commento.


Stiamo collaborando per divulgazione di due brevetti, Italianissimi. Per produzione di energia pulita attraverso la scissione molecolare di gomme e plastice senza emissione di fumi. Prototipo costruito, funzionante. Con tutti i permessi. Siamo in piemonte. Grazie

Lunedì 7 giugno 2021 09:04:44

Suo articolo corriere aumento materie prime


Buongiorno Dottoressa ho letto con molta attenzione il suo articolo che fa una analisi attenta dei vari motivi per cui le materie prime sono aumentate e rischiano di mancare all industria. sono un addetto ai lavori in quanto la mia azienda acquista alluminio nastro, rame, lamierino magnetico in grandi quantità ma il problema e analisi che lei diligentemente ha fatto non sottolinea il problema principale che sta mettendo in crisi tutto il sistema industriale legato alle materie prime che va tenuto conto a mio modesto avviso sono questi: bruxelles quando ha deciso di mettere dazi all'importazione di materie prime non ha tenuto conto che le tonnelate ad esempio di alluminio prodotte in tutta europa compreso paesi come turchia etc non sono sufficienti a soddisfare le richieste di mercato, quindi dazi si ma non si è tenuto conto che le quantità portate in europa sopperivano alla mancanza di capacità degli impianti europei e quindi iniziando a mettere in tensione i metalli ma il dato più negativo non è aumento delle materie prime ma la inaccettabile speculazione da parte dei produttori di semilavorati di materie prime con aumento del doppio dei costi di fabbricazione che non sono giustificati ma che stanno portando il sistema al collasso, noi come operatori del settore quando ordinavamo nastri di alluminio o rame attendevamo 5 settimane mediamente per riceverle oggi le programmazioni sono saltate e oggi parliamo a giugno di consegne febbraio 2022. nella sua analisi le colpe ricadono sulla Cina principalmente ma è una valutazione che non condivido si sono tolte ca 2 milioni di tonnellate di alluminio per fare un esempio che non ci sono in europa quando si decide di tagliare i ponto con la cina, questo lo trovo un errore strategico gravissimo e oggi operatori come noi del settore ci troviamo schiacciati senza possibilità di reagire con una speculazione sui prezzi non della materia prima ma dei costi di fabbricazione insostenibili dal punto di vista finanziario, noi con gli stessi soldi potremmo acquistare la metà dei quantitativi realizzati prima, abbiamo un rischio finanziario perchè dobbiamo affidare i nostri clienti il doppio con notevoli rischi, qui il punto centrale non e aumento materie prime ma la speculazione senza motivi dei produttori che prima vendevano a 5 settimane oggi ad un anno mi scusi la presunzione ma oggi non ho ancora sentito un analista fare queste considerazioni, le scrivo affinchè lei possa completare analisi che diligentemente e riguarda il mio lavoro di tutti giorni, e scandaloso che nessuno lo sottolinei ! ! ha fatto cordiali saluti f meazza

Domenica 6 giugno 2021 19:25:25

Storia di quotidiana disperazione


Sono OTTO mesi che ho inviato la richiesta di invalidità e sussidio per mio padre e la pratica continua a passare dalla ASL genovese all’INPS e chissà quando sarà evasa, nella speranza di avere un responso positivo.
Nel frattempo, mio padre, un uomo di 92 anni affetto da una grave demenza senile è totalmente invalido e ha necessità di assistenza giorno e notte per tutti i giorni della settimana. Potergli fornire tale assistenza a casa costa circa 4000 euro al mese e con la sua pensione riesco a coprire a malapena la metà dei costi.
Non so più a che santo rivolgermi e purtroppo, ad oggi, le nostre organizzazioni istituzionali non fanno altro che creare ostacoli a quel minimo di aiuto e sussidio che uno stato civile dovrebbe garantire ai propri cittadini. Purtroppo, ogni giorno la nostra politica fa molto proclami ma pochissimi fatti concreti per venire incontro alle prime necessità degli italiani anziani e deboli

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