Robert De Niro
Biografia • Cacciatore di Oscar
Tra i più grandi attori di sempre, Robert De Niro nasce il 17 agosto 1943 a New York da una famiglia di artisti. La madre, Virginia Admiral, era una rinomata pittrice mentre il padre, Robert Senior (figlio di un americano e di una irlandese immigrati negli Stati Uniti), oltre che scultore e poeta era anch'egli un valente pittore.
L'infanzia dell'attore sembra sia stata caratterizzata da una profonda solitudine, una caratteristica da cui ha forse attinto la sua capacità di trasformarsi, quando il copione lo richiede, in personaggi cupi e dall'anima tormentata. Inoltre, incredibile ma vero, sembra che il giovane De Niro fosse un adolescente irrimediabilmente timido, condizione aggravata da un fisico non certo prestante che però con tenacia ha saputo in seguito plasmare (e basti, a riprova di ciò, visionare certe sequenze di "Taxi driver").
Scopre la voglia di cinema lentamente e dopo aver frequentato i debiti corsi di recitazione (fra cui un periodo all'Actors Studio con i mitici Stella Adler e Lee Strasberg), colleziona serate sui palcoscenici off-Broadway. La chiamata del cinema arriva negli anni '60 con addirittura tre film in sequenza: "Oggi sposi", "Ciao America" e "Hi, Mom!", tutti diretti da Brian De Palma.
Il vero battesimo del fuoco arriva però sotto la guida di due mostri sacri come Francis Ford Coppola e di Martin Scorsese. Il primo lo dirige in "Il padrino parte II" (1974), mentre per Scorsese diventerà un vero e proprio attore-feticcio. Un'occhiata alla lunga storia di titoli girati dai due può esemplificare il concetto: si parte da "Mean Streets" (1972), "Taxi driver" (1976), "New York New York" (1977) e "Toro scatenato" (1980), per arrivare a "Quei bravi ragazzi" (1990), "Cape Fear - Il promontorio della paura" (1991) e "Casinò" (1995).
In seguito sarà diretto, tra gli altri, anche da Bernardo Bertolucci ("Novecento", 1976), Michael Cimino ("Il cacciatore", 1979) e Sergio Leone ("C'era una volta in America", 1984).
Nella sua filmografia figurano anche film dall'aria più intimistica e meno spettacolari, come "Risvegli" (1990), "Sleepers" (1996), "Cop land" (1997) o il commovente "Flewless" (1999).
Due di queste interpretazioni gli varranno, oltre a numerose nomination, il premio Oscar: uno come miglior attore non protagonista per "Il Padrino parte II", e uno come attore protagonista per "Toro scatenato".
Nel 1989 fonda una casa di produzione cinematografica, la TriBeCa Productions, e nel 1993 debutta nella regia col film "Bronx". È anche proprietario del ristorante Ago a West Hollywood e ne gestisce in società altri due, Nobu e Lyala, a New York.
Malgrado la clamorosa notorietà, che lo ha fatto diventare personaggio di culto nel cinema del Novecento, Robert De Niro è gelosissimo della sua privacy, con la conseguenza che di lui si sa davvero poco. Anti-star per eccellenza, è del tutto assente dai vari party o eventi mondani così apprezzati dalla maggioranza degli attori.
Per certo (negli anni 2000) si sa che nel 1976 Robert De Niro ha sposato la cantante e attrice Diahnne Abbott, con la quale ha avuto un figlio, Raphael.
Separatosi nel 1988 ha poi avuto numerose relazioni: la più chiacchierata delle quali è stata quella con la top model Naomi Campbell. Il 17 giugno 1997 ha poi sposato in gran segreto Grace Hightower, una ex hostess con la quale era stato fidanzato negli ultimi due anni.
Una curiosità: nel 1998 durante le riprese a Parigi del film "Ronin", è stato indagato dalla polizia francese per presunto coinvolgimento in un giro di prostituzione. Prosciolto da ogni accusa ha restituito la Legion d'Onore e ha giurato di non mettere mai più piede in Francia.
Secondo un sondaggio realizzato in Gran Bretagna dal canale televisivo FilmFour Robert De Niro è il miglior attore di tutti i tempi. Per i 13.000 telespettatori che hanno votato il camaleontico interprete supera di gran lunga tutti i suoi celebri colleghi come Al Pacino, Kevin Spacey e Jack Nicholson.
Vita privata
De Niro ha sette figli nati da quattro donne diverse: dall'attrice Diahnne Abbott (con cui è stato sposato dal 1976 al 1988) ha adottato una figlia, Drena (1971), nata da una precedente relazione della moglie; ha poi avuto il figlio biologico Raphael (1976).
Nel 1995 ha avuto dalla fidanzata dell'epoca Toukie Smith i gemelli Julian Henry e Aaron Kendrik, tramite madre surrogata.
Nel 1997 dalla moglie Grace Hightower è nato Elliot (1998). La coppia si è separata nel 1999 tuttavia il divorzio non è mai stato ufficializzato, così la coppia ha rinnovato i voti nel 2004.
Nel 2011 diviene padre di Helen Grace, sempre tramite madre surrogata.
Nel 2018 ha avviato la separazione con Hightower.
Nel maggio 2023, dalla relazione con Tiffany Chen, è nata Gia Virginia.
Robert De Niro è nonno di quattro nipoti, tre avuti da Raphael, nati nel 2006, nel 2008 e nel 2012, e uno dalla figlia Drena, nato nel 2002.
A marzo del 2016 rivelò che il figlio Elliot è autistico.
Nell'ottobre 2003 gli venne diagnosticato un cancro alla prostata, per cui fu operato nel dicembre 2003 al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center.
Nel 2004 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Ferrazzano, paese di origine dei suoi antenati e il 18 ottobre 2006 venne naturalizzato italiano, pur conservando la cittadinanza statunitense. Fu l'allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, a consegnare all'attore il passaporto italiano. De Niro aveva espresso il desiderio di ottenere la cittadinanza dei suoi antenati, alla quale aveva peraltro diritto.
Sono numerosissimi i film a cui ha partecipato in veste di attore, ma anche come regista o produttore. Di seguito forniamo una filmografia parziale ed essenziale con alcune schede di approfondimento sui film.
I primi film con Robert De Niro
- Tre camere a Manhattan (Trois chambres à Manhattan), di Marcel Carné (1965)
- Ciao America! (Greetings), di Brian De Palma (1968)
- Oggi sposi (The Wedding Party), di Brian De Palma, Wilford Leach e Cynthia Munroe (1969)
- Swap (Sam's Song), di John Broderick e John Shade (1969)
- Il clan dei Barker (Bloody Mama), di Roger Corman (1970)
- Hi, Mom!, di Brian De Palma (1970)
- I maledetti figli dei fiori (Jennifer on My Mind), di Noel Black (1971)
- Il mio uomo è una canaglia (Born to Win), di Ivan Passer (1971)
- La gang che non sapeva sparare (The Gang That Couldn't Shoot Straight), di James Goldstone (1971)
- Batte il tamburo lentamente (Bang the Drum Slowly), di John D. Hancock (1973)
- Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno (Mean Streets), di Martin Scorsese (1973)
- Il padrino parte II (The Godfather: Part II), di Francis Ford Coppola (1974)
- Taxi driver, di Martin Scorsese (1976)
- Novecento (1900), di Bernardo Bertolucci (1976)
- Gli ultimi fuochi (The Last Tycoon), di Elia Kazan (1976)
- New York, New York (New York, New York), di Martin Scorsese (1977)
- Il cacciatore (The Deer Hunter), di Michael Cimino (1978)
Negli anni '80
- Toro scatenato (Raging Bull), di Martin Scorsese (1980)
- L'assoluzione (True Confessions), di Ulu Grosbard (1981)
- Re per una notte (The King of Comedy), di Martin Scorsese (1983)
- C'era una volta in America (Once upon a time in America), di Sergio Leone (1984)
- Innamorarsi (Falling in Love), di Ulu Grosbard (1984)
- Brazil, di Terry Gilliam (1985)
- Mission (The Mission), di Roland Joffé (1986)
- Angel Heart - Ascensore per l'inferno (Angel Heart), di Alan Parker (1987)
- The Untouchables - Gli intoccabili (The Untouchables), di Brian De Palma (1987)
- Prima di mezzanotte (Midnight Run), di Martin Brest (1988)
- Jacknife - Jack il coltello (Jacknife), di David Hugh Jones (1989)
- Non siamo angeli (We're No Angels), di Neil Jordan (1989)
Negli anni '90
- Lettere d'amore (Stanley & Iris), di Martin Ritt (1990)
- Quei bravi ragazzi (Goodfellas), di Martin Scorsese (1990)
- Risvegli (Awakenings), di Penny Marshall (1990)
- Indiziato di reato (Guilty by Suspicion), di Irwin Winkler (1991)
- Fuoco assassino (Backdraft), di Ron Howard (1991)
- Cape Fear - Il promontorio della paura (Cape Fear), di Martin Scorsese (1991)
- Amanti, primedonne (Mistress), di Barry Primus (1992)
- La notte e la città (Night and the City), di Irwin Winkler (1992)
- Lo sbirro, il boss e la bionda (Mad Dog and Glory), di John McNaughton (1993)
- Voglia di ricominciare (The Boy's Life), di Michael Caton-Jones (1993)
- Frankenstein di Mary Shelley (Frankenstein), di Kenneth Branagh (1994)
- Cento e una notte (Les cent et une nuits de Simon Cinéma), di Agnès Varda (1995)
- Casinò (Casino), di Martin Scorsese (1995)
- Heat - La sfida (Heat), di Michael Mann (1995)
- The Fan - Il mito (The Fan), di Tony Scott (1996)
- Sleepers, di Barry Levinson (1996)
- La stanza di Marvin (Marvin's Room), di Jerry Zaks (1996)
- Cop Land, di James Mangold (1997)
- Sesso & potere (Wag the Dog), di Barry Levinson (1997)
- Jackie Brown, di Quentin Tarantino (1997)
- Paradiso perduto (Great Expectations), di Alfonso Cuarón (1998)
- Ronin, di John Frankenheimer (1998)
- Terapia e pallottole (Analyze This), di Harold Ramis (1999)
- Flawless - Senza difetti (Flawless), di Joel Schumacher (1999)
Negli anni 2000
- Le avventure di Rocky e Bullwinkle (The Adventures of Rocky & Bullwinkle), di Des McAnuff (2000)
- Men of Honor - L'onore degli uomini (Men of Honor), di George Tillman Jr. (2000)
- Ti presento i miei (Meet the Parents), di Jay Roach (2000)
- 15 minuti - Follia omicida a New York (15 Minutes), di John Herzfeld (2001)
- The Score, di Frank Oz (2001)
- Showtime, di Tom Dey (2002)
- Colpevole d'omicidio (City by the Sea), di Michael Caton-Jones (2002)
- Un boss sotto stress (Analyze That), di Harold Ramis (2002)
- Godsend - Il male è rinato (Godsend), di Nick Hamm (2004)
- Mi presenti i tuoi? (Meet the Fockers), di Jay Roach (2004)
- Il ponte di San Luis Rey (The Bridge of San Luis Rey), di Mary McGuckian (2004)
- Nascosto nel buio (Hide and Seek), di John Polson (2005)
- Stardust, di Matthew Vaughn (2007)
- Disastro a Hollywood (What Just Happened?), di Barry Levinson (2008)
- Sfida senza regole (Righteous Kill), di Jon Avnet (2008)
- Stanno tutti bene - Everybody's Fine (Everybody's Fine), di Kirk Jones (2009)
Negli anni 2010
- Machete, di Robert Rodríguez (2010)
- Stone, di John Curran (2010)
- Vi presento i nostri (Little Fockers), di Paul Weitz (2010)
- Manuale d'amore 3, di Giovanni Veronesi (2011)
- Limitless, di Neil Burger (2011)
- Killer Elite, di Gary McKendry (2011)
- Capodanno a New York (New Year's Eve), di Garry Marshall (2011)
- Red Lights, di Rodrigo Cortés (2012)
- Being Flynn, di Paul Weitz (2012)
- Freelancers, di Jessy Terrero (2012)
- Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook), di David O. Russell (2012)
- Big Wedding (The Big Wedding), di Justin Zackham (2013)
- Killing Season, di Mark Steven Johnson (2013)
- Cose nostre - Malavita (The Family), di Luc Besson (2013)
- Last Vegas, di Jon Turteltaub (2013)
- American Hustle - L'apparenza inganna (American Hustle), di David O. Russell (2013)
- Il grande match (Grudge Match), di Peter Segal (2013)
- Motel (The Bag Man), di David Grovic (2014)
- Lo stagista inaspettato (The Intern), di Nancy Meyers (2015)
- Heist, di Scott Mann (2015)
- Joy, di David O. Russell (2015)
- Nonno scatenato (Dirty Grandpa), di Dan Mazer (2016)
- Hands of Stone, di Jonathan Jakubowicz (2016, film biografico sulla vita del pugile Roberto Duran)
- Joker, di Todd Phillips (2019)
Negli anni 2020
- Nonno questa volta è guerra, di Tim Hill (2020)
- C'era una truffa a Hollywood (The Comeback Trail), di George Gallo (2020)
- Amsterdam, di David O. Russell (2022)
- Wash Me in the River (Savage Salvation), di Randall Emmett (2022)
- Papà scatenato (About My Father), di Laura Terruso (2023)
- Killers of the Flower Moon, di Martin Scorsese (2023)
- Ezra - Viaggio di famiglia (Ezra), di Tony Goldwyn (2023)
Robert De Niro regista
- Bronx (A Bronx Tale) (1993)
- The Good Shepherd - L'ombra del potere (The Good Shepherd) (2006)
Frasi di Robert De Niro
Foto e immagini di Robert De Niro
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Robert De Niro. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Robert De Niro.
Il padre Robert senior era d’origini per metà italiane e per metà irlandesi.
La madre ha origini tedesche, francesi e olandesi.
I bisnonni di De Niro, Giovanni Di Niro e Angelina Mercurio, provenivano da Ferrazzano (in provincia di Campobasso), da cui erano emigrati nel lontano 1890.
Il cognome originale della famiglia non era De Niro, bensì Di Niro.
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