Joni Mitchell
Biografia
Joni Mitchell, il cui vero nome è Roberta Joan Anderson, nasce il 7 novembre del 1943 a Ford Macleod, in Canada, figlia di Myrtle, insegnante elementare, e di William, pilota di aviazione. Trasferitasi con la famiglia dapprima a North Battleford e poco dopo a Saskatoon, fin da piccola prende lezioni di pianoforte, ma dopo poco rinuncia perché la sua insegnante le impedisce di comporre delle melodie autonomamente.
Formazione e studi
A nove anni si ammala di poliomielite, ma in breve tempo riesce a riprendersi. In seguito, inizia a dipingere e a scrivere poesie; poi, non avendo i soldi per comprare una chitarra, si accontenta di un ukulele, con il quale inizia a esibirsi in alcuni locali. Dopo avere frequentato il liceo si iscrive all'Alberta College of Art di Calgary: in questa città suona regolarmente al The Depression.
Abbandonata la scuola d'arte, ritenuta poco stimolante, Joan decide di diventare una cantante folk e si trasferisce a Toronto. La ragazza vorrebbe iscriversi al sindacato dei musicisti, poiché molti locali non le permettono di esibirsi in assenza di tesserino, ma a causa delle finanze limitate inizialmente non ne ha la possibilità: per questo trova un impiego come commessa ai grandi magazzini.
Gli anni '60
Nel 1964 - a 21 anni - rimane incinta di un ragazzo conosciuto al college, e l'anno successivo dà alla luce una bimba; poco dopo, incontra Chuck Mitchell, che si innamora di lei e le promette di avere intenzione di riconoscere la piccola come sue figlia. I due, quindi, si sposano, ma Mitchell non mantiene la promessa: e così la giovane canadese è costretta a dare la figlia in adozione. Dopo essersi spostati a Detroit, Joni a Chuck formano un duo folk e suonano in coppia in diversi locali: nel 1966 la ragazza prende parte al Newport Folk Festival. Il sodalizio sentimentale e artistico tra i due, però, dura poco, e così nel 1967 la Anderson si trasferisce a New York, per provare a tentare la strada da solista.
Judy Collins, Dave Van Ronk e Buffy Sainte-Marie iniziano a conoscere e ad apprezzare le doti da compositrice della giovane: finalmente il successo bussa alla porta. A Chelsea, il quartiere degli artisti, Joan, ormai diventata Joni Mitchell, conosce Elliot Roberts, che diventa il suo manager; nel frattempo, intraprende una relazione sentimentale con David Crosby, che persuade la Reprise Records a far registrare alla sua compagna un album acustico. E così nel marzo del 1968 viene pubblicato "Song to a seagull", il primo disco da solista di Joni Mitchell: il passaparola che lo porta al successo è rapido, e la notorietà della Mitchell esplode.
Gli anni '70
Il secondo album arriva nell'aprile del 1969: si chiama "Clouds", e ottiene un successo di critica e pubblico eccellente, confermato da un'esibizione andata in scena alla Carnegie Hall. A quel punto Joni si trasferisce a Los Angeles, dopo aver lasciato Crosby ed essere diventata la compagna di Graham Nash, e raccoglie i meritati frutti di una lunga gavetta: nel marzo del 1970 vince un Grammy grazie all'album "Clouds" per la migliore performance folk, e poco dopo pubblica "Ladies of the canyon", il suo terzo album, che diventa disco d'oro grazie anche a brani come "The circle game" e "Big yellow taxi".
Dopo un viaggio in Europa, durante il quale impara a suonare il dulcimer, nel 1971 Joni Mitchell registra il quarto disco della sua carriera, "Blue". In seguito, lascia la residenza losangelina, e con essa la vita in comunità e l'atteggiamento hippie che l'avevano contraddistinta, per comprare casa in Canada, non lontano dal British Columbia.
Protagonista di un tour insieme con Jackson Browne, sostiene George McGovern, candidato dei Democratici alle elezioni presidenziali, e nel 1972 pubblica "For the roses", in cui ai suoni tipici del folk abbina arrangiamenti orchestrali. Due anni dopo è la volta di "Court and spark", caratterizzato da sonorità pop, accompagnato da un tour promozionale che la porta a esibirsi anche allo Universal Amphitheater (dove viene registrato un album live, "Miles of Aisles"). Nel frattempo la cantante canadese intraprende una nuova relazione, con il batterista John Guerin, e compra casa a Bel Air.
Nel 1975 esce "The hissing of summer lawns", sesto album in studio, che viene accolto piuttosto freddamente, anche dai fan; poco dopo dice addio a Guerin e inizia a frequentare la casa di Neil Young. Protagonista del film-documentario di Martin Scorsese "The last waltz" (insieme con lo stesso Young, Van Morrison, Eric Clapton e Bob Dylan), pubblica poi i dischi "Hejira" e "Don Juan's reckless daughter": quest'ultimo è l'unico album doppio in studio della sua carriera, e si caratterizza per un forte sperimentalismo (come dimostra, per esempio, il brano "Paprika plains", che dura più di un quarto d'ora).
Gli anni '80
Tra il 1979 e il 1985 Joan pubblica i dischi "Mingus", "Shadows and light", "Wild things run fast" e "Dog eat dog". Nella seconda metà degli anni Ottanta l'artista si dedica a una sperimentazione elettronica molto forte, testimoniata dal disco "Chalk Mark in a rainstorm", che vede la partecipazione di Billy Idol e Peter Gabriel.
È il 1988, anno in cui Joni Mitchell ritira in Italia a Sanremo il premio Tenco.
Joni Mitchell negli anni '90 e 2000
Nel 1991 vede la luce il disco "Night ride home", accolto con entusiasmo da tutte le più importanti riviste musicali; poco dopo, il magazine "Rolling Stone" inserisce "Hejira" nell'elenco dei cento dischi migliori della storia. Al 1994 risale "Turbulent Indigo", disco sulla cui copertina compare un autoritratto della cantante con un orecchio mutilato, come Van Gogh, mentre l'anno successivo la Mitchell si vede assegnare dal "Billboard Magazine" il Century Award; la rivista "Mojo", invece, propone un elenco dei cento migliori dischi della storia in cui compaiono sia "Blue" che "The hissing of summer lawns".
Il 18 settembre del 1997 Joni Mitchell entra a far parte della Rock and Roll Hall of Fame, prima donna del suo Paese a ottenere tale riconoscimento: nello stesso periodo, lavora al disco "Taming the tiger" (dopo avere deciso, per qualche tempo, di abbandonare la scena musicale a causa dello scarso supporto datole dall'industria musicale), che esce nel settembre del 1998. Innamoratasi del cantautore canadese Don Freed, nel 2000 la Mitchell registra "Both sides now", disco in cui reinterpreta in chiave orchestrale brani della prima metà del Novecento, per poi annunciare ufficialmente il suo ritiro dalla musica per dedicarsi completamente alla pittura.
«Sono prima di tutto una pittrice, poi una musicista»
Vengono pubblicate, comunque, altre sue raccolte, tra cui "The beginning of survival" nel 2004 e "Songs of a prairie girl" nel 2005.
Gli ultimi anni
Dopo l'aneurisma che l'ha colpita nel 2015, nel luglio del 2022 torna a sorpresa sul palcoscenico del Newport Folk Festival, a 53 anni dalla sua precedente esibizione e dopo oltre vent'anni di ritiro dalle scene.
Nel 2024, a 80 anni, si esibisce per la prima volta alla cerimonia di consegna dei Grammy Awards a Los Angeles.
Frasi di Joni Mitchell
Foto e immagini di Joni Mitchell
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Biografieonline non ha contatti diretti con Joni Mitchell. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Joni Mitchell.
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