Paolo Gentiloni
Biografia
Paolo Gentiloni Silveri nasce il 22 novembre del 1954 a Roma, discendente dalla famiglia dei conti Gentiloni Silveri, Nobili di Filottrano, di Cingoli e di Macerata. Destinatario di un'educazione cattolica, frequenta un istituto montessoriano e fa il catechista con Agnese Moro, figlia di Aldo Moro; quindi si iscrive al liceo Tasso della Capitale, e durante le superiori prende parte a un'occupazione.
È il novembre del 1970: poche settimane più tardi, Paolo scappa di casa per recarsi a Milano, dove partecipa a una manifestazione. Anche grazie a questo evento entra in contatto con Mario Capanna e con il suo Movimento Studentesco: quando questo confluisce all'interno di Democrazia Proletaria, il giovane Paolo Gentiloni decide di restare nel MLS, il Movimento Lavoratori per il Socialismo, che a sua volta si unirà con il Partito di Unità Proletaria per il Comunismo.
Dopo essersi laureato in Scienze Politiche diventa, quindi, parte della sinistra extraparlamentare, cominciando a scrivere su "Fronte Popolare", un settimanale, e su "Pace e Guerra", rivista di Michelangelo Notarianni e Luciana Castellina, tra i fondatori del "Manifesto".
In questo contesto ha l'occasione di conoscere Chicco Testa ed Ermete Realacci: è proprio Testa che, nel 1984, gli consente di ottenere la direzione del mensile di Legambiente, "La Nuova Ecologia".
L'attività politica di Paolo Gentiloni negli anni '90 e 2000
Divenuto giornalista professionista nel 1990, nel corso degli anni in cui dirige il periodico Paolo Gentiloni stringe un forte legame con Francesco Rutelli, che nel 1993 diventa sindaco di Roma: Gentiloni, lasciata "La Nuova Ecologia", diventa il portavoce del primo cittadino della Capitale.
Dopo essere stato assessore al Giubileo e al Turismo, nel 2001 si candida alle elezioni politiche e diventa deputato di Democrazia è Liberta - La Margherita, che aveva contribuito a fondare. Membro della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni), oltre che della commissione sui servizi radiotelevisivi nella XIV legislatura, dal 2005 diventa il presidente della Commissione di Vigilanza Rai.
Lascia l'incarico l'anno successivo, quando viene eletto ancora alla Camera dei Deputati: già responsabile della comunicazione della Margherita, viene scelto dal capo del governo Romano Prodi come Ministro delle Comunicazioni.
Con il DDL denominato "riforma Gentiloni" del 12 ottobre del 2006 intende abbassare la soglia pubblicitaria massima per le televisioni, facendola scendere dal 18 al 16%, e propone il trasferimento di una rete della Rai e di una rete di Mediaset sul digitale terrestre entro il 2009. Il DDL, tuttavia, non viene approvato.
Nel 2007 è uno dei quarantacinque membri del comitato promotore nazionale del Partito Democratico, mentre l'anno successivo, con la caduta del governo, abbandona il ministero. Nel 2008, quindi, si va a nuove elezioni, e Paolo Gentiloni viene riconfermato deputato per la XVI legislatura, quando fa parte della commissione sui servizi radiotelevisivi e della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni).
Nel 2009 è presidente del forum Ict del Partito Democratico, mentre tre anni più tardi annuncia l'intenzione di proporsi alle elezioni primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Roma: la consultazione, però, lo porta a ottenere circa il 15% dei voti, meno di quelli conseguiti da David Sassoli e da Ignazio Marino, che diverrà poi primo cittadino della Capitale.
Gli anni 2010 e il Governo Renzi
Nel 2013, con le nuove elezioni politiche, Gentiloni è confermato deputato per la XVII legislatura, quando è membro del Comitato permanente Africa e questioni globali e della III commissione (Affari esteri e comunitari), ma anche presidente della sezione Italia-Stati Uniti dell'unione interparlamentare.
Nel 2014, con la "promozione" di Federica Mogherini alla Commissione Europea (dove assume la carica di Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea), Paolo Gentiloni viene scelto dal nuovo capo del governo Matteo Renzi come ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il suo primo atto ufficiale in qualità di ministro è quello di prendere contatto con Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due sottufficiali italiani della Marina coinvolti nella crisi diplomatica tra Italia e India dal 2012.
La seconda metà degli anni 2010
Nel febbraio del 2015 Gentiloni annuncia che l'Italia, se dovesse rendersi necessario farlo, combatterà contro lo Stato islamico (Isis) in Libia; il mese successivo è in viaggio di Stato in America, in Messico e a Cuba: nell'occasione incontra Raul Castro, garantendogli il sostegno italiano a proposito delle trattative per la conclusione dell'embargo statunitense.
Alla fine del 2016 dopo le dimissioni del governo Renzi, il Presidente della Repubblica Mattarella incarica Gentiloni di formare un nuovo governo. Ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio dei ministri dal dicembre 2016 al 1° giugno 2018.
Nel settembre 2019 Paolo Gentiloni viene nominato nuovo commissario allEconomia per l'Unione Europea.
Frasi di Paolo Gentiloni
Foto e immagini di Paolo Gentiloni
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Gentiloni. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Gentiloni.
Buongiorno Dott. Presidente Paolo Gentiloni
Sono Paolo Musanti un suo ammiratore
Sono un ingegnere e ho lavorato sino a luglio scorso sempre con Società operanti nelle costruzioni di piattaforme settore OIL & GAS.
Societa’ tipo Belleli, ABB, Irem, Gallo e Saipem e ultima ahime’ GSP Romania. Ho lavorato con quest’ultima società in Romania, dove oltre a far soffrire tutti i dipendenti per i ritardi paurosi nei pagamenti, ha interrotto il contratto per motivi Covid e crisi lavorativa. Da luglio scorso a casa senza un lavoro, ho inviato e continuo a inviare tanti CV alle varie Societa’ in Italia e all’estero. Quasi nessuna ha risposto e credo che sia per l’età, ho 65 anni, unito al problema della pandemia e crisi globale del settore ’oil& gas. Per la pensione devo aspettare ai 67 anni dato che i contributi attuali non sono sufficienti. Ho bisogno di lavorare, devo mantenere mio figlio di 26 anni e una moglie casalinga e chiaramente tutte le spese connesse. Mia moglie lavora tantissimo in casa ma non percepisce nulla e mio figlio studia e idem non ha nessun reddito. Sono l’unico che portava qualcosa per vivere con dignità. Ora sono 8 mesi che non percepiamo nulla e con i pochi soldini messi da parte abbiamo fatto fronte alle spese, tipo casa in affitto, per otto mesi. Mi rimane pochissimo, quasi un mese. Rischio di fare un bum a casa. Sono laureato, laurea magistrale, e non sono riuscito mai a riscattare i 5 anni di Università, inoltre grande sfortuna, non feci in tempo a fare la domanda per l’amianto, per gli anni lavorati in Belleli a Taranto.
Mi potrebbe salvare avere un lavoro, mi sento di dare più del massimo. Ma purtroppo ho notato sempre di più che solo con conoscenze si entra, soprattutto alla mia età. L’amicizia ha più potere che avere grossi titoli. Ho bisogno di lavorare ancora per altri 3 anni. Darei la mia vita, devo pensare a mio figlio, al suo futuro.
Chiedo con la massima gentilezza di potermi dare una mano, il tempo che rimane è pochissimo.
La saluto con la più Alta Stima.
Paolo Musanti
Sig. Presidente, le chiedo cortesemente ma urgentemente di occuparsi di questo problema. La Francia, tramite il ministero del mare ha recentemente deliberato di portare da 12 a 40 miglia il limite della zona di mare di sua competenza tra la Sardegna e la Corsica annettendosi arbitrariamente questo tratto di mare, violando i trattati precedenti stipulati con l'Italia.Preciso che quest'area marina e' stata ed e' da sempre utilizzata come zona di pesca da comuni rivieraschi di Porto Torres, Alghero, La Maddalena, Stintino, Castelsardo, Santa Teresa di Gallura,Olbia ecc. che si vedrebbero privati di questo diritto da sempre esercitato, con notevoli danni economici per i pescatori locali.Visitando il sito"Unidos" dell'onorevole M. Pili avrà' una più' ampia conoscenza del problema. Saluti.
L'Italia non ha bisogno di questi ricchi comunisti sessantottini che non hanno mai lavorato in vita loro e che si sono laureati in scienze politiche con i diciotto politici e che bivaccavano nelle università. Purtroppo questi campioni della sinistra borghese ricca non hanno il senso del pudore. Pensano di essere necessari. Con il voto mandiamo a casa i Renzi le Boldrini le Bonino i Gentiloni e tutti i loro apparati di portaborse . Purtroppo chi vota PD non si rende conto di mandare in Parlamento questa gentaglia. Loro sono il vero male del nostro paese. Mandiamo i giovani Di Maio, Salvini, Meloni che sicuramente vogliono salvare il nostro paese dall'invasione dei nuovi barbari islamici.
gentiloni = gentiluomo.
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