In politica la buona fede non è praticabile
Messaggio per Matteo Salvini
Mercoledì 2 febbraio 2022 12:54:48
PER LA SIGNORA LILIANA
Non ho detto che Salvini sia un ingenuo, ho detto che ingenuamente, inteso come in buona fede, si è fidato di due persone come Letta e Conte. Ho anche sottolineato che in politica la buona fede non è praticabile. Vede, anche un Einstein puo’ essere turlupinato da un perfetto imbecille, furbo come una volpe e disonesto fino al midollo, per la semplice ragione che la persona onesta e corretta certe idee contorte e disoneste non riesce neppure ad immaginarle, dunque non potrà mai prevenirle. Ci sono passata ache io e so di cosa parlo. Come lei, faccio parte di coloro che ammirano la Meloni, purtroppo l'ambizione le sta facendo fare errori imperdonabil com'è accaduto già alle amministrative. L'ambizione sta facendo crollare Forza Italia. L’ambizione sta demolendo quella che era un'alleanza solida che si presentava compatta a rappresentare il Centro-Destra. Anche Toti ha fatto la sua parte solo per svariate ambizioni personali. L'ambizione offusca l'intelligenza e disgrega. Meloni, Taiani e Toti non hanno capito che per sconfiggere le menti macchiavelliche dI una sinistra disgregata, ma compatta nell'architettare astuzie vincenti, bisogna RESTARE UNITI. LO SPETTACOLO CHE DALLE AMMINISTRTIVE IN POI I TRE STANNO DANDO AGLI ITALIANI DISORIENTA E PORTERA' GIOCOFORZA ALLA DISPERSIONE DEI VOTI OTTENUTI FINO AD OGGI PROPRIO GRAZIE ALL' IMPRESSIONE DI UNIONE CHE RIUSCIVANO A DARE. Ambizioni e interessi personali verrebbero moderati solo con un severo sbarramento al 10%. Ma, si sa che i tacchini non festeggiano il Natale, dunque partitucoli che fanno lo 0, 1, l’1, il 2 o il 3% continueranno a proliferare e con loro la miriade di presidentucoli e segretarietti che trovano finanziamenti da gestire liberamente e restano a galla grazie ai tanti giornalisti compiacenti, arrivati alla ribalta non si sa come, che ne fanno « personalità » intervistandoli e invitandoli continuamente in TV a profferire i loro piccolo Verbo in miserevoli, squllide e ripetitive trasmissioni fatte di un nulla integrale. Prima degli ultimi avvenimenti avevamo due greggi senza pastore né cani, adesso ne abbiamo tre con 36 pastori sprovvisti di cani e, in certi casi, perfino di gregge. La differenza tra la senza dubbio abilissima Meloni e il « sempliciotto » Salvini sta nel fatto che quest’ultimo, nella sua « semplicità » ha capito che da solo non va da nessuna parte, sta cercando di avvicinarsi ai 5 Stelle di Conte per sottrarli al PD e ridurne la forza. La Meloni questo pare non lo abbia capito impegnata com’è a fare il molto poco abile gioco di assolo. L'"ingenuo" Salvini sta tentando di smussare gli spigoli che fanno male alla coalizione e di addolcire la Meloni la cui presunzione la porterà a ritrovarsi parcheggiata in un angolo da una futura, quanto sicura, legge elettorale propozionale intesa a favorire ammucchiate di ogni tipo, l'ingovernabilità, i brigli per agguantare il potere e il caos nel quale sguazzano a loro agio. In attesa degli eventi, la Meloni sta chiaramente mirando a spodestare Salvini per soffiargli il posto di leader del centro-destra. Peccato, fino a sei mesi fa l’avrei votata senza esitazione, adesso votero’ l’onestà, la semplicità e la correttezza di Salvini del quale molti italiani pare abbiano dimenticato che si è fatto processare pur di proteggere il suo paese quando ne aveva la possibilità e cio’ senza ordinare blocchi navali e nel rispetto dei veri bisognosi di aiuto medico e civile. Sono i fatti che contano, i toni forti e perentori restano fiato sprecato destinato a sperdersi nel vento delle chiacchiere dell’astuzia.
Non ho detto che Salvini sia un ingenuo, ho detto che ingenuamente, inteso come in buona fede, si è fidato di due persone come Letta e Conte. Ho anche sottolineato che in politica la buona fede non è praticabile. Vede, anche un Einstein puo’ essere turlupinato da un perfetto imbecille, furbo come una volpe e disonesto fino al midollo, per la semplice ragione che la persona onesta e corretta certe idee contorte e disoneste non riesce neppure ad immaginarle, dunque non potrà mai prevenirle. Ci sono passata ache io e so di cosa parlo. Come lei, faccio parte di coloro che ammirano la Meloni, purtroppo l'ambizione le sta facendo fare errori imperdonabil com'è accaduto già alle amministrative. L'ambizione sta facendo crollare Forza Italia. L’ambizione sta demolendo quella che era un'alleanza solida che si presentava compatta a rappresentare il Centro-Destra. Anche Toti ha fatto la sua parte solo per svariate ambizioni personali. L'ambizione offusca l'intelligenza e disgrega. Meloni, Taiani e Toti non hanno capito che per sconfiggere le menti macchiavelliche dI una sinistra disgregata, ma compatta nell'architettare astuzie vincenti, bisogna RESTARE UNITI. LO SPETTACOLO CHE DALLE AMMINISTRTIVE IN POI I TRE STANNO DANDO AGLI ITALIANI DISORIENTA E PORTERA' GIOCOFORZA ALLA DISPERSIONE DEI VOTI OTTENUTI FINO AD OGGI PROPRIO GRAZIE ALL' IMPRESSIONE DI UNIONE CHE RIUSCIVANO A DARE. Ambizioni e interessi personali verrebbero moderati solo con un severo sbarramento al 10%. Ma, si sa che i tacchini non festeggiano il Natale, dunque partitucoli che fanno lo 0, 1, l’1, il 2 o il 3% continueranno a proliferare e con loro la miriade di presidentucoli e segretarietti che trovano finanziamenti da gestire liberamente e restano a galla grazie ai tanti giornalisti compiacenti, arrivati alla ribalta non si sa come, che ne fanno « personalità » intervistandoli e invitandoli continuamente in TV a profferire i loro piccolo Verbo in miserevoli, squllide e ripetitive trasmissioni fatte di un nulla integrale. Prima degli ultimi avvenimenti avevamo due greggi senza pastore né cani, adesso ne abbiamo tre con 36 pastori sprovvisti di cani e, in certi casi, perfino di gregge. La differenza tra la senza dubbio abilissima Meloni e il « sempliciotto » Salvini sta nel fatto che quest’ultimo, nella sua « semplicità » ha capito che da solo non va da nessuna parte, sta cercando di avvicinarsi ai 5 Stelle di Conte per sottrarli al PD e ridurne la forza. La Meloni questo pare non lo abbia capito impegnata com’è a fare il molto poco abile gioco di assolo. L'"ingenuo" Salvini sta tentando di smussare gli spigoli che fanno male alla coalizione e di addolcire la Meloni la cui presunzione la porterà a ritrovarsi parcheggiata in un angolo da una futura, quanto sicura, legge elettorale propozionale intesa a favorire ammucchiate di ogni tipo, l'ingovernabilità, i brigli per agguantare il potere e il caos nel quale sguazzano a loro agio. In attesa degli eventi, la Meloni sta chiaramente mirando a spodestare Salvini per soffiargli il posto di leader del centro-destra. Peccato, fino a sei mesi fa l’avrei votata senza esitazione, adesso votero’ l’onestà, la semplicità e la correttezza di Salvini del quale molti italiani pare abbiano dimenticato che si è fatto processare pur di proteggere il suo paese quando ne aveva la possibilità e cio’ senza ordinare blocchi navali e nel rispetto dei veri bisognosi di aiuto medico e civile. Sono i fatti che contano, i toni forti e perentori restano fiato sprecato destinato a sperdersi nel vento delle chiacchiere dell’astuzia.
Da: Anna
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