Presentazione Autobiografia - Pensiero Dominante
Messaggio per Maurizio Costanzo
Lunedì 17 gennaio 2022 22:11:13
Gent. dott. Costanzo e Staff,
Sono una sua fan e la seguo da quando ero giovanissima.
Mi chiamo Lindita Qyteza e sono una scrittrice albanese radicata da oltre trent'anni anni in Italia. Due anni fa, ho iniziato a scrivere la mia autobiografia in lingua originale dove ho voluto condividere la mia infanzia e la mia vita ai tempi della dittatura comunista in Albania. Una vita difficile, fatta di violenza; una vita dura e traumatica sia nella vita sociale ma specialmente all'interno della famiglia. Dolori che hanno caratterizzato i ricordi di una famiglia, di una bambina che ha vissuto il trauma della perdita del fratello, morto per colpa del padre violento che ha voluto sfruttare la vita del figlio per la sua carriera. Traumi inflitti a tutta la societa' per mano di coloro che si spacciavano "compagni" di una finta democrazia, ma invece erano veri e propri aguzzini di coloro che osavano essere contrari al pensiero comune e a chi governava.
Dopo questa breve introduzione del mio manoscritto, le chiedo gentilmente se potesse concedermi una presentazione piu' approfondita della mia storia: rilevante, autentica e attuale per ogni tipo di societa'. Con il mio racconto ho voluto mettermi a nudo per aiutare possibili lettori a trovare il coraggio di denunciare la violenza subita sia in famiglia che all'esterno delle mura domestiche.
Considero un privilegio poterle inviare questo messaggio.
La ringrazio e spero di sentirla.
Cordialmente,
Lindita Qyteza
Sono una sua fan e la seguo da quando ero giovanissima.
Mi chiamo Lindita Qyteza e sono una scrittrice albanese radicata da oltre trent'anni anni in Italia. Due anni fa, ho iniziato a scrivere la mia autobiografia in lingua originale dove ho voluto condividere la mia infanzia e la mia vita ai tempi della dittatura comunista in Albania. Una vita difficile, fatta di violenza; una vita dura e traumatica sia nella vita sociale ma specialmente all'interno della famiglia. Dolori che hanno caratterizzato i ricordi di una famiglia, di una bambina che ha vissuto il trauma della perdita del fratello, morto per colpa del padre violento che ha voluto sfruttare la vita del figlio per la sua carriera. Traumi inflitti a tutta la societa' per mano di coloro che si spacciavano "compagni" di una finta democrazia, ma invece erano veri e propri aguzzini di coloro che osavano essere contrari al pensiero comune e a chi governava.
Dopo questa breve introduzione del mio manoscritto, le chiedo gentilmente se potesse concedermi una presentazione piu' approfondita della mia storia: rilevante, autentica e attuale per ogni tipo di societa'. Con il mio racconto ho voluto mettermi a nudo per aiutare possibili lettori a trovare il coraggio di denunciare la violenza subita sia in famiglia che all'esterno delle mura domestiche.
Considero un privilegio poterle inviare questo messaggio.
La ringrazio e spero di sentirla.
Cordialmente,
Lindita Qyteza
Da: Lindita Qyteza
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