Diamoci una mossa contro la destra antidemocratica

E' ora che lo Stato abbia un sussulto di dignità contro le orde barbariche nostalgiche della cultura del potere e dell'odio contro la democrazia, che dia un segnale di condanna contro la cultura fascista ereditata da Benito Mussolini, dal mentecatto programma politico di Gelli e dai suoi eredi terroristi che si sono evoluti e clonati, per simpatia e nostalgia, nella matrice del pensiero politico oligarchico e sovranista più recente, camuffato da "centro" e nella sostanza "destra" anticostituzionale come le Commissioni parlamentari contro le logge massoniche e il giornalismo d'inchiesta modello "fanpage" hanno rivelato ieri e attestano e confermano oggi. Il pernicioso modello organizzativo del potere piduista e fascistoide è sempre dietro l'angolo e la democrazia costituzionale, come molti saggi costituzionalisti denunciano, è sotto il suo attacco e lotta continuamente per affermare e rafforzare il metodo democratico (art. 49Cost). Per rafforzarlo contro la paranoia del potere di chi vorrebbe contare sempre più in Parlamento senza conoscere le regole del dialogo politico democratico. Questi barbari della cultura del potere oligarchico e mafioso, questi eredi di toto riina attori come esso di strategie fondate su illegalità unita a omertà, meritano una pena più severa di quella comminata, 13 anni, in primo grado dal tribunale di Locri a Mimmo Lucano. Perché sono killers preterintenzionali del metodo democratico e vogliono contare in Parlamento allo stesso modo che mostrano in piazza e in strada con i loro attacchi agli uomini servitori dello stato e ai rappresentanti sindacali del mondo del lavoro difensori della democrazia. Non pentendosi delle loro strategie politiche ed azioni, hanno indotto nel recente passato ed oggi a ferire e uccidere innocenti fino a ordire stragi. Pertanto non è giustificata da motivi politici alcuna amnistia o condono di pena a loro favore