Tralla Eulero la
Messaggio per Piergiorgio Odifreddi
Sabato 5 marzo 2022 20:27:40
2 storie per lei, premetto che sto ai calcoli come la Olivetti sta alle religioni.
1) il miglior prof. di aritmetica e fisica che conobbi era serio, severo ma giusto, composto, uno che non urla mai e parla poco e quando lo fa dice cose giuste.
Un giorno vedendo che ero indietro nell apprendimento di regole che non avevano alcun senso x me, imparare a memoria senza capire odioso.. bhe smisi di rispondere e mi chiusi in silenzio ogni volta mi interrogava.. io tacevo e fissavo il banco, lui ci rimase davvero male vidi la sua compostezza vacillare e lo tradī un tono di voce sofferto.. credevo si arrabbiasse invece con voce tremante mi disse la cosa più tenera che mai mi aspettavo - Ehi! Perché non rispondi? Ma è colpa mia ho fatto qualcosa di male? - non mi sgridó ne alzo la voce.. anzi aveva il magone, mi senti davvero in colpa, mi si strinse il cuore. Lo guardai e dissi: - no! No! Prof. Non è colpa sua davvero, lei non c'entra, il problema è mio. Smise di interrogarmi..
Lui lo definì {rifiuto psicologico della matematica} in fatti io ero perfettamente in grado di risolvere problemi o capire formule e principi imparare regole ma questo solo in fisica, perché quel calcolo aveva un riscontro logico concreto in natura e mi risultava molto semplice anche un espressione.
Fu molto orgoglioso ogni volta che mi dava un 8 o un 9 o che (addirittura cosa che mai pensavo potesse accadere) io! Passavo appunti alla classe, bhe. Il suo sguardo è ancora impresso in me, fiero quasi commosso, ma al contempo un po' deluso di se, per non essere riuscito a farmi capire e apprezzare la matematica.
Non c'è formula, voto, o titolo di studio, che valga quanto la lezione umana che ho imparato quei giorni. (Grazie ai professori ci che mettono passione serietà e dedizione)
2) al funerale di mio padre capito una cosa insolita, io mio fratello e sua moglie usciamo dalla camera mortuaria dopo un ultimo addio. E un gatto grassoccio mi si butta contro e comincia a strisciarmi le gambe mi ha proprio puntato senza che lo chiamassi anzi non mi accorsi nemmeno di lui.. poi andò da mio fratello e subito dopo dalla moglie in questo ordine.. poi torno da me, intanto nostra madre usciva e il gatto si diresse da lei, senza esitare le struscio le gambe con la testa e il corpo e miagolo poi mi passò di fianco miagolo una seconda volta io lo accarezzai, ci guardo un paio di secondi e se ne andò.
Ora sono si era freddo e sicuramente voleva scaldarsi e stava lì in zona cercando magari in cerca di cibo.. normalmente i gatti che si avvicinano all uomo anche se molto domestici... non si avvicinano praticamente mai (ne ho avuti di gatti in campagna so come si comportano, e dove abito ora ce ne sono di domestici abituati alla mia presenza e comunque sono diffidenti non si avvicinano mai per farsi accarezzare) è davvero molto insolito che un gatto che non ti ha mai visto ti avvicini e mostri affettuosità, ok penso dai sicuramente, qui qualcuno gli dà da mangiare spesso.. come fanno certe signore che lasciano ciotole d'acqua e croccantini per i randagi,.. ma non vedo ciotole ne resti di cibo. In più sono passato varie volte i giorni successivi per vedere se cmq era solito vederlo gironzolare li, magari c'era chi lasciava cibo ogni tanto oppure il padrone abita lì vicino.. insomma volevo verificare se era un caso strano quasi unico, oppure era molto probabile facile che accadesse incontrarlo in quanto abitue della zona.. ma non l' ho mai più visto li tra l'altro se ci fosse stato caldo o cibo, sicuramente avrei visto spesso altri gatti.. ma no mai più visto un gatto lì in quel posto.. Ma va bhe avrà solo freddo dai coincidenza.. però come si può negare con così certezza e e semplicità che non fosse papà che dava l ultimo saluto ai suoi cari.. (c'erano altri amici e parenti, no nell' ordine prima da me poi mi fratello poi moglie.. e come è uscita mia madre subito l ha raggiunta, ci struscia, poi ci guarda e sparisce).
Insomma quante sono le probabilità matematiche che accada che un randagio che non ti conosce dia confidenza a 4persone su dieci proprio i famigliari più stretti e proprio il giorno dell ultimo saluto.. in camera mortuaria, prima del funerale. ? Metto anche che fosse ammaestrato dai tizi delle pompe funebri nelle teorie più assurde, ma d'altronde se non viė la possibilità di un discorso ultra terreno, devo per forza puntare sul che strana coincidenza...
Lei so non crede all al dilà, e io non sono molto lontano dal suo pensiero, ma che ne pensa di questa Storia ? Assolutamente reale.
1) il miglior prof. di aritmetica e fisica che conobbi era serio, severo ma giusto, composto, uno che non urla mai e parla poco e quando lo fa dice cose giuste.
Un giorno vedendo che ero indietro nell apprendimento di regole che non avevano alcun senso x me, imparare a memoria senza capire odioso.. bhe smisi di rispondere e mi chiusi in silenzio ogni volta mi interrogava.. io tacevo e fissavo il banco, lui ci rimase davvero male vidi la sua compostezza vacillare e lo tradī un tono di voce sofferto.. credevo si arrabbiasse invece con voce tremante mi disse la cosa più tenera che mai mi aspettavo - Ehi! Perché non rispondi? Ma è colpa mia ho fatto qualcosa di male? - non mi sgridó ne alzo la voce.. anzi aveva il magone, mi senti davvero in colpa, mi si strinse il cuore. Lo guardai e dissi: - no! No! Prof. Non è colpa sua davvero, lei non c'entra, il problema è mio. Smise di interrogarmi..
Lui lo definì {rifiuto psicologico della matematica} in fatti io ero perfettamente in grado di risolvere problemi o capire formule e principi imparare regole ma questo solo in fisica, perché quel calcolo aveva un riscontro logico concreto in natura e mi risultava molto semplice anche un espressione.
Fu molto orgoglioso ogni volta che mi dava un 8 o un 9 o che (addirittura cosa che mai pensavo potesse accadere) io! Passavo appunti alla classe, bhe. Il suo sguardo è ancora impresso in me, fiero quasi commosso, ma al contempo un po' deluso di se, per non essere riuscito a farmi capire e apprezzare la matematica.
Non c'è formula, voto, o titolo di studio, che valga quanto la lezione umana che ho imparato quei giorni. (Grazie ai professori ci che mettono passione serietà e dedizione)
2) al funerale di mio padre capito una cosa insolita, io mio fratello e sua moglie usciamo dalla camera mortuaria dopo un ultimo addio. E un gatto grassoccio mi si butta contro e comincia a strisciarmi le gambe mi ha proprio puntato senza che lo chiamassi anzi non mi accorsi nemmeno di lui.. poi andò da mio fratello e subito dopo dalla moglie in questo ordine.. poi torno da me, intanto nostra madre usciva e il gatto si diresse da lei, senza esitare le struscio le gambe con la testa e il corpo e miagolo poi mi passò di fianco miagolo una seconda volta io lo accarezzai, ci guardo un paio di secondi e se ne andò.
Ora sono si era freddo e sicuramente voleva scaldarsi e stava lì in zona cercando magari in cerca di cibo.. normalmente i gatti che si avvicinano all uomo anche se molto domestici... non si avvicinano praticamente mai (ne ho avuti di gatti in campagna so come si comportano, e dove abito ora ce ne sono di domestici abituati alla mia presenza e comunque sono diffidenti non si avvicinano mai per farsi accarezzare) è davvero molto insolito che un gatto che non ti ha mai visto ti avvicini e mostri affettuosità, ok penso dai sicuramente, qui qualcuno gli dà da mangiare spesso.. come fanno certe signore che lasciano ciotole d'acqua e croccantini per i randagi,.. ma non vedo ciotole ne resti di cibo. In più sono passato varie volte i giorni successivi per vedere se cmq era solito vederlo gironzolare li, magari c'era chi lasciava cibo ogni tanto oppure il padrone abita lì vicino.. insomma volevo verificare se era un caso strano quasi unico, oppure era molto probabile facile che accadesse incontrarlo in quanto abitue della zona.. ma non l' ho mai più visto li tra l'altro se ci fosse stato caldo o cibo, sicuramente avrei visto spesso altri gatti.. ma no mai più visto un gatto lì in quel posto.. Ma va bhe avrà solo freddo dai coincidenza.. però come si può negare con così certezza e e semplicità che non fosse papà che dava l ultimo saluto ai suoi cari.. (c'erano altri amici e parenti, no nell' ordine prima da me poi mi fratello poi moglie.. e come è uscita mia madre subito l ha raggiunta, ci struscia, poi ci guarda e sparisce).
Insomma quante sono le probabilità matematiche che accada che un randagio che non ti conosce dia confidenza a 4persone su dieci proprio i famigliari più stretti e proprio il giorno dell ultimo saluto.. in camera mortuaria, prima del funerale. ? Metto anche che fosse ammaestrato dai tizi delle pompe funebri nelle teorie più assurde, ma d'altronde se non viė la possibilità di un discorso ultra terreno, devo per forza puntare sul che strana coincidenza...
Lei so non crede all al dilà, e io non sono molto lontano dal suo pensiero, ma che ne pensa di questa Storia ? Assolutamente reale.
Da: Lucaron
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