Apri e chiudi (attività commerciali)
Messaggio per Pierpaolo Sileri
Venerdì 12 marzo 2021 18:27:24
Buonasera Dr. Sileri.
Le perplessità che esprimo in merito all'efficacia delle continue "chiusure" ed "aperture" delle attività commerciali, non le "giro" a lei solo in quanto politico, ma prima di tutto in quanto medico. Siamo in molti, ormai, ad interrogarci se i famosi "giri di vite", i cambiamenti di colore delle Regioni, gli apri e chiudi delle attività commerciali e di quelle connesse alla cura della persona possano effettivamente servire a cambiare una situazione che forse temporaneamente può anche migliorare, ma che poi, repentinamente, torna a peggiorare facendo supporre che per ottenere un miglioramento definitivo dovrebbe perdurare per mesi e mesi se non per anni. In breve, io sono convinta che solo la raggiunta immunità di gregge ci porterà a riprendere in mano, effettivamente, la nostra vita, ma l'immunità di gregge potrà essere raggiunta o vaccinando TUTTA LA POPOLAZIONE a gogò oppure, come al tempo della peste, prendendoci la malattia ed autoimmunizzandoci. Il passaggio delle Regioni prima gialle, poi arancioni, poi definitivamente al rosso nel volgere di qualche ora se non addirittura di ora in ora, dà adito a forti perplessità. Evidentemente, e l'abbiamo già sperimentato, non è che, impedendo alla gente di andare dal parrucchiere o dal barbiere su appuntamento, si evita la circolazione del virus. La circolazione del virus si evita adottando MISURE SEVERE ED OLTREMODO RESTRITTIVE in merito a scene come quella che mi si è prospettata ieri intorno alle 18, 18, 30 del pomeriggio. Io vivo a Roma e, uscita per pochi minuti solo per raggiungere il supermercato, sono rimasta sbigottita. In una delle strade principali del mio quartiere, un viavai del genere non lo vedevo dai bei tempi delle festività natalizie del passato, nelle strade intorno Via Condotti. Negozi intasati di gente, bar invasi da comitive di giovani e meno giovani seduti a prendere l'aperitivo o l'apericena senza mascherine, insomma un delirio tale da indurmi a rientrare precipitosamente a casa. E' QUESTO, che bisognerebbe evitare. Nessuno può impedire a chiunque una semplice passeggiata per la strada o in un parco pubblico e il caffè al bar, ma il pigia-pigia, gli amici che stazionano per prendere il caffè intavolando interminabili conversazioni incuranti di chi, dietro di loro, aspetta che finalmente se ne vadano, no, la folla impazzita no, non va, farlo a tutti i costi equivale ad un suicidio di massa. ! ! Bisogna dare delle regole, bisogna che gli esercenti dei pubblici servizi invitino queste persone, una volta consumati brioche e cappuccino, ad alzare i tacchi e andarsene e più in fretta è, meglio è. Non è più questo, il tempo delle conversazioni, del caffè, dell'aperitivo, lo vogliamo capire o no? ? Insomma, Roma come il lungomare di Napoli nelle domeniche di sole. In giro, a vigilare al fine d' impedire questa ressa, non una pattuglia di vigili, di carabinieri, di forze dell'ordine che, se passano, passano la mattina alle 8 quando in genere vado a gettare la spazzatura. Bella forza! A cosa serve pattugliare i pochi passanti infreddoliti che, dovendo recarsi al lavoro, camminano speditamente senza poter fare assembramenti??? Io certo non sono un medico, ma non occorre essere Pico della Mirandola per rendersi conto di come, agendo in tal modo, il virus trovi terreno facile per attecchire sempre più! Bisogna impedire gli assembramenti per le piazze e per le strade, diversamente chiudere e basta i negozi serve solo a mettere la classica toppa alla giacca sdrucita che prima o poi si scucirà del tutto ed a mandare in rovina l'economia. E bisogna vaccinare, vaccinare, vaccinare, comunque e ovunque. Basta con gli obiettori di coscienza, con i medici che il vaccino non lo somministrano vattelapesca perchè! Che anche costoro facciano la propria parte, non sono impiegati postali che, stufi della coda, mettono il "chiuso" allo sportello! ! Qui si sta parlando della vita della gente, della salute, anche mentale, di tutti noi. In quanto medico io le chiedo per quanto tempo sarà ancora possibile mantenere la gente chiusa in gabbia ed evitare nel contempo che impazzisca. Quanto "dura" un animale in cattività? Tutti noi non vogliamo "contentini" del genere, come si diceva fino a pochi giorni fa, "alla fine di marzo riapriranno cinema e teatri"! Ma ci stanno prendendo in giro o cosa? Come possono riaprire cinema e teatri se anche prima dell'avvento di questo flagello le sale erano COMUNQUE a rischio raffreddore e influenza dal momento che, non ho mai capito perchè, sia al cinema che a teatro c'è SEMPRE qualcuno che tossisce o starnutisce? ? Tutti speravamo nel "meglio" ma finora io vedo solo una continuità, una replica di comportamenti, misure e contromisure esattamente UGUALE a quella di un anno fa. Si sperava che il virus ci avesse insegnato qualcosa. Ma a me, francamente, cadono le braccia. Ci siamo in mezzo, invece, come prima e forse più di prima. Rivolgo a lei un appello affinchè, soprattutto in qualità di medico, giri dubbi, paure e perplessità a chi dovrebbe fornirci un'informazione precisa ed adeguata e invece ci lascia da soli, a navigare tra numeri verdi, primule rosse, notizie allarmanti e cifre spaventose. Grazie.
Le perplessità che esprimo in merito all'efficacia delle continue "chiusure" ed "aperture" delle attività commerciali, non le "giro" a lei solo in quanto politico, ma prima di tutto in quanto medico. Siamo in molti, ormai, ad interrogarci se i famosi "giri di vite", i cambiamenti di colore delle Regioni, gli apri e chiudi delle attività commerciali e di quelle connesse alla cura della persona possano effettivamente servire a cambiare una situazione che forse temporaneamente può anche migliorare, ma che poi, repentinamente, torna a peggiorare facendo supporre che per ottenere un miglioramento definitivo dovrebbe perdurare per mesi e mesi se non per anni. In breve, io sono convinta che solo la raggiunta immunità di gregge ci porterà a riprendere in mano, effettivamente, la nostra vita, ma l'immunità di gregge potrà essere raggiunta o vaccinando TUTTA LA POPOLAZIONE a gogò oppure, come al tempo della peste, prendendoci la malattia ed autoimmunizzandoci. Il passaggio delle Regioni prima gialle, poi arancioni, poi definitivamente al rosso nel volgere di qualche ora se non addirittura di ora in ora, dà adito a forti perplessità. Evidentemente, e l'abbiamo già sperimentato, non è che, impedendo alla gente di andare dal parrucchiere o dal barbiere su appuntamento, si evita la circolazione del virus. La circolazione del virus si evita adottando MISURE SEVERE ED OLTREMODO RESTRITTIVE in merito a scene come quella che mi si è prospettata ieri intorno alle 18, 18, 30 del pomeriggio. Io vivo a Roma e, uscita per pochi minuti solo per raggiungere il supermercato, sono rimasta sbigottita. In una delle strade principali del mio quartiere, un viavai del genere non lo vedevo dai bei tempi delle festività natalizie del passato, nelle strade intorno Via Condotti. Negozi intasati di gente, bar invasi da comitive di giovani e meno giovani seduti a prendere l'aperitivo o l'apericena senza mascherine, insomma un delirio tale da indurmi a rientrare precipitosamente a casa. E' QUESTO, che bisognerebbe evitare. Nessuno può impedire a chiunque una semplice passeggiata per la strada o in un parco pubblico e il caffè al bar, ma il pigia-pigia, gli amici che stazionano per prendere il caffè intavolando interminabili conversazioni incuranti di chi, dietro di loro, aspetta che finalmente se ne vadano, no, la folla impazzita no, non va, farlo a tutti i costi equivale ad un suicidio di massa. ! ! Bisogna dare delle regole, bisogna che gli esercenti dei pubblici servizi invitino queste persone, una volta consumati brioche e cappuccino, ad alzare i tacchi e andarsene e più in fretta è, meglio è. Non è più questo, il tempo delle conversazioni, del caffè, dell'aperitivo, lo vogliamo capire o no? ? Insomma, Roma come il lungomare di Napoli nelle domeniche di sole. In giro, a vigilare al fine d' impedire questa ressa, non una pattuglia di vigili, di carabinieri, di forze dell'ordine che, se passano, passano la mattina alle 8 quando in genere vado a gettare la spazzatura. Bella forza! A cosa serve pattugliare i pochi passanti infreddoliti che, dovendo recarsi al lavoro, camminano speditamente senza poter fare assembramenti??? Io certo non sono un medico, ma non occorre essere Pico della Mirandola per rendersi conto di come, agendo in tal modo, il virus trovi terreno facile per attecchire sempre più! Bisogna impedire gli assembramenti per le piazze e per le strade, diversamente chiudere e basta i negozi serve solo a mettere la classica toppa alla giacca sdrucita che prima o poi si scucirà del tutto ed a mandare in rovina l'economia. E bisogna vaccinare, vaccinare, vaccinare, comunque e ovunque. Basta con gli obiettori di coscienza, con i medici che il vaccino non lo somministrano vattelapesca perchè! Che anche costoro facciano la propria parte, non sono impiegati postali che, stufi della coda, mettono il "chiuso" allo sportello! ! Qui si sta parlando della vita della gente, della salute, anche mentale, di tutti noi. In quanto medico io le chiedo per quanto tempo sarà ancora possibile mantenere la gente chiusa in gabbia ed evitare nel contempo che impazzisca. Quanto "dura" un animale in cattività? Tutti noi non vogliamo "contentini" del genere, come si diceva fino a pochi giorni fa, "alla fine di marzo riapriranno cinema e teatri"! Ma ci stanno prendendo in giro o cosa? Come possono riaprire cinema e teatri se anche prima dell'avvento di questo flagello le sale erano COMUNQUE a rischio raffreddore e influenza dal momento che, non ho mai capito perchè, sia al cinema che a teatro c'è SEMPRE qualcuno che tossisce o starnutisce? ? Tutti speravamo nel "meglio" ma finora io vedo solo una continuità, una replica di comportamenti, misure e contromisure esattamente UGUALE a quella di un anno fa. Si sperava che il virus ci avesse insegnato qualcosa. Ma a me, francamente, cadono le braccia. Ci siamo in mezzo, invece, come prima e forse più di prima. Rivolgo a lei un appello affinchè, soprattutto in qualità di medico, giri dubbi, paure e perplessità a chi dovrebbe fornirci un'informazione precisa ed adeguata e invece ci lascia da soli, a navigare tra numeri verdi, primule rosse, notizie allarmanti e cifre spaventose. Grazie.
Da: Roberta
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