Investire sulle cure a domicilio
Messaggio per Pierpaolo Sileri
Lunedì 15 marzo 2021 19:44:21
Gentile Dr. Sileri e lettori di questi commenti su biografieonline.it:
Cosa ne pensate di investire sulle cure a domicilio in attesa della dovuta ed effettiva sperimentazione su tutti questi vaccini che nel giro di pochissimo tempo sono stati posti sul mercato senza attendere i dovuti anni di sperimentazione per evitare di diventare delle cavie umane?
Un esempio su tutti, il vaccino AstraZeneca, sospeso in molti paesi europei per gravi reazioni avverse, sopraggiunti dopo la vaccinazione; ma qui in Italia nessuno ne parla, lo dobbiamo venire a scoprire attraverso la stampa estera perché la nostra informazione nazionale o lo nasconde o riduce la notizia a mero trafiletto in ultima pagina.
Mi sorge un dubbio: forse le grandi Aziende Farmaceutiche hanno calcolato a priori i loro introiti, basati sulla vendita dei vaccini e ad essi non voglio rinunciare?
Questi meravigliosi accordi tra l’Europa e le case farmaceutiche ancora secretati; in caso di dolo, chi pagherà?
Le case farmaceutiche no, l’Europa no e lo stato italiano no, quindi?
Su questi vaccini, fateci caso, in base alla disponibilità presunta, viene detto tutto e il contrario di tutto: prima due dosi intervallate da uno spazio temporale, poi una dose è sufficiente, poi la prima dose di un tipo e la seconda dosa di un altro variando in continuazione anche l’indicazione sull’età per l’inoculazione.
Secondo me, giocano con la salute della popolazione pur di vendere e rispettare i contratti invece di dare risalto e (speranza, non il ministro s’intende) a quelle notizie come quella riguardante il farmaco IVERMECTINA che contro il SARS COV2 si è rivelato straordinario come sostenuto dal Prof. Pietro Luigi Garavelli, primario della divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara che questo farmaco lo usa da oltre 30 anni per altre patologie.
Esistono 63 studi scientifici che danno un ottimo valore alla molecola dei IVERMECTINA contro il COVID: il Dr. Stramezzi sostiene che sia un farmaco in grado di rivoluzionare da cima a fondo i protocolli che riguardano il trattamento del virus SARS COV2.
Quindi, Dr. Sileri, a fronte dell’incongruenze dei vaccini da una parte, e dall’altra la possibilità di curare a domicilio (fattore dimenticato ormai da anni, in quanto un tempo, il medico di famiglia andava a casa del paziente e lo curava fisicamente e psichicamente), come fanno ormai da marzo 2020 migliaia di medici, con le adeguate medicine a basso costo (vedi l’Idrossiclorochina, tanto infamata) ; appunto Dr. Sileri, Lei che è un medico, ci può spiegare perché ciò accade?
Le cure ci sono!!! Purtroppo, secondo me, a partire dal Ministro Speranza (Laureato in Scienze politiche ? ! ?), al CTS tra i cui membri non risulta esserci né n virologo, né un epidemiologo, né tanto meno un esperto di statistiche e tra l’altro alcuni membri spesso assenteisti alle riunioni del comitato, il tutto coadiuvato da un’informazione serva ed univoca (solo il giornalista Mario Giordano ha rotto il silenzio) atta esplicitamente a creare un voluto terrore (ormai da un anno) per appunto colpevolizzare i cittadini, non prendersi le proprie responsabilità, chiuderci a spron battuto non sapendo cosa fare e dimostrando la loro totale incapacità gestionale (non in questa sede voglio pensare se voluta o meno questo tipo di gestione cioè se per ingenuità – leggasi incapacità – o intenzionabilità).
Comunque, ritornando ai vaccini, alla frenetica corsa di porli sul mercato, tutto dipende dal fatto che secondo l’OMS, la convalida dell’uso del vaccino, dipende da quattro punti:
il secondo e il terzo riguardano i fornitori mentre il primo stabilisce che debba esserci una pandemia e ciò sono riusciti a farlo credere, mentre il quarto punto sostiene che debba essere usato (il vaccino) non essendoci cure alternatici, ecco svelato il trucco.
Non conviene far sapere in giro che esistano cure a costi bassissimi che possano far guarire. Pensate al protocollo del Ministero della Salute che prevede l’uso della Tachipirina e vigile attesa – nonostante una sentenza del TAR che lo scredita – ha permesso di compiere una strage di stato, per la quale molto probabilmente nessuno pagherà.
Parliamo ora dell’indice RT, che misura quante persone possano essere contagiate in media da un solo soggetto.
Allora la statistica è una scienza esatta, ma occorre innanzitutto esercitare molta precisione e sapere quali armi usare al momento opportuno: un po' come riguarda la libertà delle persone quando si parla di epidemia. Il problema è che le chiusure delle Regioni dipendono intrinsecamente dalle statistiche e se queste, come nelle equazioni, hanno una premessa sbagliata, rischiano di essere invalidati tutti i risultati.
Questo per esempio è accaduto per la Regione Lazio dal 15 marzo 2021: zona rossa in base a quali risultanze? Con quale precisione vengono calcolati questi dati? Adesso, in essi verrà inscritto, per detti calcoli, anche il numero di persone vaccinate, e se i vaccini non ci sono? Se scarseggiano? La colpa della zona rossa è sempre dei cittadini?
Lasciando comunque la libertà di scelta – come da Costituzione italiana – di vaccinarsi o meno.
Quindi mi chiedo: perché il CTS continua a secretare ancora i suoi rapporti? La trasparenza dov’è?
Passiamo ora alle mascherine.
A parte lo scandalo delle mascherine non omologate, lo sapete che l’uso delle mascherine provoca la candida polmonare che potrà passare per COVID 19 e l’aumento dell’acidosi, terra spianata per i tumori; ma anche in questo caso nessuno ne parla; prima di tutto, dietro di esse, c’è un immenso guadagno, quindi chi è quello stolto che chiuderebbe un’azienda produttrice di mascherine che gli comporta un congruo introito economico?
Secondo punto, dette mascherine si sono trasformate in un’espressione di sudditanza e sottomissione all’ordine costituito.
Purtroppo riguardo a ciò sopra scritto, siamo ancora in pochi ad aver capito il fine canagliesco che si profila sotto questa narrazione della “pandemia” poiché la popolazione è stata ed è talmente terrorizzata (terrore imposto dall’alto) che ormai non riflette più, non cerca più di avere un pensiero critico; per paura di morire ha scelto di non vivere facendosi convincere che per la propria salute sia meglio non respirare, non incontrarsi, non abbracciarsi, stare chiusi in casa come meri automi, mascherarsi ed attendere il miracolo vaccino. Siamo quindi arrivati a questa dittatura sanitaria per compiere quanto deciso dal Gruppo dei 30 e dal Gruppo di Davos (di entrambi i quali fa parte anche il sig. Draghi Mario come membro senior).
Ora, a questo punto, dobbiamo impedire a questa dittatura di continuare a dominare per tornare al rispetto della Costituzione italiana per riprenderci i nostri diritti fondamentali, la nostra vita, per tornare alla vita normale e non alla “nuova normalità” che l’élite delle grandi compagnie delle multinazionali della finanza, intendono imporci.
E Lei, Dr. Sileri, tutte queste cose che ho detto, le sa? O fa finta di non saperle?
E’ più importante la poltrona su cui siede o il giuramento di Ippocrate?
Me lo spieghi, altrimenti rimarrò ferma su queste mie considerazioni.
Arrivederci
Cosa ne pensate di investire sulle cure a domicilio in attesa della dovuta ed effettiva sperimentazione su tutti questi vaccini che nel giro di pochissimo tempo sono stati posti sul mercato senza attendere i dovuti anni di sperimentazione per evitare di diventare delle cavie umane?
Un esempio su tutti, il vaccino AstraZeneca, sospeso in molti paesi europei per gravi reazioni avverse, sopraggiunti dopo la vaccinazione; ma qui in Italia nessuno ne parla, lo dobbiamo venire a scoprire attraverso la stampa estera perché la nostra informazione nazionale o lo nasconde o riduce la notizia a mero trafiletto in ultima pagina.
Mi sorge un dubbio: forse le grandi Aziende Farmaceutiche hanno calcolato a priori i loro introiti, basati sulla vendita dei vaccini e ad essi non voglio rinunciare?
Questi meravigliosi accordi tra l’Europa e le case farmaceutiche ancora secretati; in caso di dolo, chi pagherà?
Le case farmaceutiche no, l’Europa no e lo stato italiano no, quindi?
Su questi vaccini, fateci caso, in base alla disponibilità presunta, viene detto tutto e il contrario di tutto: prima due dosi intervallate da uno spazio temporale, poi una dose è sufficiente, poi la prima dose di un tipo e la seconda dosa di un altro variando in continuazione anche l’indicazione sull’età per l’inoculazione.
Secondo me, giocano con la salute della popolazione pur di vendere e rispettare i contratti invece di dare risalto e (speranza, non il ministro s’intende) a quelle notizie come quella riguardante il farmaco IVERMECTINA che contro il SARS COV2 si è rivelato straordinario come sostenuto dal Prof. Pietro Luigi Garavelli, primario della divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara che questo farmaco lo usa da oltre 30 anni per altre patologie.
Esistono 63 studi scientifici che danno un ottimo valore alla molecola dei IVERMECTINA contro il COVID: il Dr. Stramezzi sostiene che sia un farmaco in grado di rivoluzionare da cima a fondo i protocolli che riguardano il trattamento del virus SARS COV2.
Quindi, Dr. Sileri, a fronte dell’incongruenze dei vaccini da una parte, e dall’altra la possibilità di curare a domicilio (fattore dimenticato ormai da anni, in quanto un tempo, il medico di famiglia andava a casa del paziente e lo curava fisicamente e psichicamente), come fanno ormai da marzo 2020 migliaia di medici, con le adeguate medicine a basso costo (vedi l’Idrossiclorochina, tanto infamata) ; appunto Dr. Sileri, Lei che è un medico, ci può spiegare perché ciò accade?
Le cure ci sono!!! Purtroppo, secondo me, a partire dal Ministro Speranza (Laureato in Scienze politiche ? ! ?), al CTS tra i cui membri non risulta esserci né n virologo, né un epidemiologo, né tanto meno un esperto di statistiche e tra l’altro alcuni membri spesso assenteisti alle riunioni del comitato, il tutto coadiuvato da un’informazione serva ed univoca (solo il giornalista Mario Giordano ha rotto il silenzio) atta esplicitamente a creare un voluto terrore (ormai da un anno) per appunto colpevolizzare i cittadini, non prendersi le proprie responsabilità, chiuderci a spron battuto non sapendo cosa fare e dimostrando la loro totale incapacità gestionale (non in questa sede voglio pensare se voluta o meno questo tipo di gestione cioè se per ingenuità – leggasi incapacità – o intenzionabilità).
Comunque, ritornando ai vaccini, alla frenetica corsa di porli sul mercato, tutto dipende dal fatto che secondo l’OMS, la convalida dell’uso del vaccino, dipende da quattro punti:
il secondo e il terzo riguardano i fornitori mentre il primo stabilisce che debba esserci una pandemia e ciò sono riusciti a farlo credere, mentre il quarto punto sostiene che debba essere usato (il vaccino) non essendoci cure alternatici, ecco svelato il trucco.
Non conviene far sapere in giro che esistano cure a costi bassissimi che possano far guarire. Pensate al protocollo del Ministero della Salute che prevede l’uso della Tachipirina e vigile attesa – nonostante una sentenza del TAR che lo scredita – ha permesso di compiere una strage di stato, per la quale molto probabilmente nessuno pagherà.
Parliamo ora dell’indice RT, che misura quante persone possano essere contagiate in media da un solo soggetto.
Allora la statistica è una scienza esatta, ma occorre innanzitutto esercitare molta precisione e sapere quali armi usare al momento opportuno: un po' come riguarda la libertà delle persone quando si parla di epidemia. Il problema è che le chiusure delle Regioni dipendono intrinsecamente dalle statistiche e se queste, come nelle equazioni, hanno una premessa sbagliata, rischiano di essere invalidati tutti i risultati.
Questo per esempio è accaduto per la Regione Lazio dal 15 marzo 2021: zona rossa in base a quali risultanze? Con quale precisione vengono calcolati questi dati? Adesso, in essi verrà inscritto, per detti calcoli, anche il numero di persone vaccinate, e se i vaccini non ci sono? Se scarseggiano? La colpa della zona rossa è sempre dei cittadini?
Lasciando comunque la libertà di scelta – come da Costituzione italiana – di vaccinarsi o meno.
Quindi mi chiedo: perché il CTS continua a secretare ancora i suoi rapporti? La trasparenza dov’è?
Passiamo ora alle mascherine.
A parte lo scandalo delle mascherine non omologate, lo sapete che l’uso delle mascherine provoca la candida polmonare che potrà passare per COVID 19 e l’aumento dell’acidosi, terra spianata per i tumori; ma anche in questo caso nessuno ne parla; prima di tutto, dietro di esse, c’è un immenso guadagno, quindi chi è quello stolto che chiuderebbe un’azienda produttrice di mascherine che gli comporta un congruo introito economico?
Secondo punto, dette mascherine si sono trasformate in un’espressione di sudditanza e sottomissione all’ordine costituito.
Purtroppo riguardo a ciò sopra scritto, siamo ancora in pochi ad aver capito il fine canagliesco che si profila sotto questa narrazione della “pandemia” poiché la popolazione è stata ed è talmente terrorizzata (terrore imposto dall’alto) che ormai non riflette più, non cerca più di avere un pensiero critico; per paura di morire ha scelto di non vivere facendosi convincere che per la propria salute sia meglio non respirare, non incontrarsi, non abbracciarsi, stare chiusi in casa come meri automi, mascherarsi ed attendere il miracolo vaccino. Siamo quindi arrivati a questa dittatura sanitaria per compiere quanto deciso dal Gruppo dei 30 e dal Gruppo di Davos (di entrambi i quali fa parte anche il sig. Draghi Mario come membro senior).
Ora, a questo punto, dobbiamo impedire a questa dittatura di continuare a dominare per tornare al rispetto della Costituzione italiana per riprenderci i nostri diritti fondamentali, la nostra vita, per tornare alla vita normale e non alla “nuova normalità” che l’élite delle grandi compagnie delle multinazionali della finanza, intendono imporci.
E Lei, Dr. Sileri, tutte queste cose che ho detto, le sa? O fa finta di non saperle?
E’ più importante la poltrona su cui siede o il giuramento di Ippocrate?
Me lo spieghi, altrimenti rimarrò ferma su queste mie considerazioni.
Arrivederci
Da: Gilda Carassale
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