È una questione di cultura
Messaggio per Vittorio Feltri
Sabato 19 febbraio 2022 11:13:13
Caro Direttore,
so che questo messaggio non Ti arriverà... comunque ringrazio chi lo leggerà.
Ebbene, al dunque, sono stufo di questa falsa cultura imperante, madre di tutte le stranezze politiche cui assistiamo da tempo e foriera di minare alle fondamenta questa nostra civiltà...
Sì è partiti sin dagli anni '60 con l'attacco alla storia risorgimentale (con la minimizzazione ed oblio), poi allo stato liberale (corruzione a go go', aggressione coloniale. .), del fascismo non ne parliamo. Sì è aggiunto un papa (santo subito) ignorante, coadiuvato da un cineasta di parte, a criminallizzare le crociate e indirettamente a vittimizzare il mondo mussulmano (che per altro ha tenuto l'Europa sotto scacco per circa 14 secoli...)
E l'offensiva continua in maniera sottile sul nostro colonialismo, con Mieli (tra i meno scorretti politicamente) e soprattutto con questa specie di papa e il suo arcipelago culturale catto-comunista post democristiano...
Non si può dire che il Negus, alla fine della guerra, pregò gli Italiani di rimanere in Abissinia; che la Somalia fu lasciata dagli Italiani con molte scuole e un bilancio in pareggio. E, quanto alla Libia, che quanto c'era di buono era stato fatto sotto occupazione italiana. E quanto alle atrocità, si negano le inenarrabili sevizie fatte ai soldati italiani nel corso dell'occupazione del 1911, dai guerriglieri civili libici. A scanso di equivoci, posso dire di essere un liberale estremamente contrario ad ogni forma di colonialismo (sta diventando pericoloso esprimere idee non confacenti gli interessi del regime)
Detto questo non mi meraviglio che, in questo clima culturale, si giustifichi l'invasione strisciante "dei migranti" favorita da enti sovranazionali o il fatto che partiti, dichiaratamente di destra, abbiano collaborato attivamente e applaudito l'elezione degli ultimi presidenti della Repubblica di estrazione comunista o cristiano-comunista...
Bisogna riconoscere che Silvio Berlusconi tentò, a suo tempo, un'offensiva culturale e forse c'è l'avrebbe anche fatta se non si fosse circondato, sempre più, di gente di infima capacità e dubbia onestà politica. A parte, poi, i suoi personali comportamenti, inqualificabili per un uomo che aveva in mano i destini di una grande e bella nazione come la nostra!
Il problema è, però, molto più complesso e ci sarebbero molti altri gravi elementi da esaminare
Mi sono, solo, permesso di segnalarTi questo vaso di Pandora veramente foriero per la nostra decadente società. Un giorno ci sarà qualcuno che dirà che, oramai, certe situazioni sono un dato di fatto e che... occorre accettarle e adeguarvisi...
Cordialmente.
Carlo
so che questo messaggio non Ti arriverà... comunque ringrazio chi lo leggerà.
Ebbene, al dunque, sono stufo di questa falsa cultura imperante, madre di tutte le stranezze politiche cui assistiamo da tempo e foriera di minare alle fondamenta questa nostra civiltà...
Sì è partiti sin dagli anni '60 con l'attacco alla storia risorgimentale (con la minimizzazione ed oblio), poi allo stato liberale (corruzione a go go', aggressione coloniale. .), del fascismo non ne parliamo. Sì è aggiunto un papa (santo subito) ignorante, coadiuvato da un cineasta di parte, a criminallizzare le crociate e indirettamente a vittimizzare il mondo mussulmano (che per altro ha tenuto l'Europa sotto scacco per circa 14 secoli...)
E l'offensiva continua in maniera sottile sul nostro colonialismo, con Mieli (tra i meno scorretti politicamente) e soprattutto con questa specie di papa e il suo arcipelago culturale catto-comunista post democristiano...
Non si può dire che il Negus, alla fine della guerra, pregò gli Italiani di rimanere in Abissinia; che la Somalia fu lasciata dagli Italiani con molte scuole e un bilancio in pareggio. E, quanto alla Libia, che quanto c'era di buono era stato fatto sotto occupazione italiana. E quanto alle atrocità, si negano le inenarrabili sevizie fatte ai soldati italiani nel corso dell'occupazione del 1911, dai guerriglieri civili libici. A scanso di equivoci, posso dire di essere un liberale estremamente contrario ad ogni forma di colonialismo (sta diventando pericoloso esprimere idee non confacenti gli interessi del regime)
Detto questo non mi meraviglio che, in questo clima culturale, si giustifichi l'invasione strisciante "dei migranti" favorita da enti sovranazionali o il fatto che partiti, dichiaratamente di destra, abbiano collaborato attivamente e applaudito l'elezione degli ultimi presidenti della Repubblica di estrazione comunista o cristiano-comunista...
Bisogna riconoscere che Silvio Berlusconi tentò, a suo tempo, un'offensiva culturale e forse c'è l'avrebbe anche fatta se non si fosse circondato, sempre più, di gente di infima capacità e dubbia onestà politica. A parte, poi, i suoi personali comportamenti, inqualificabili per un uomo che aveva in mano i destini di una grande e bella nazione come la nostra!
Il problema è, però, molto più complesso e ci sarebbero molti altri gravi elementi da esaminare
Mi sono, solo, permesso di segnalarTi questo vaso di Pandora veramente foriero per la nostra decadente società. Un giorno ci sarà qualcuno che dirà che, oramai, certe situazioni sono un dato di fatto e che... occorre accettarle e adeguarvisi...
Cordialmente.
Carlo
Da: Carlo Rodio
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