Messaggi e commenti per Alberto Angela - pagina 40

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Frasi di Alberto Angela

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Biografieonline non ha contatti diretti con Alberto Angela. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alberto Angela.

Giovedì 16 aprile 2020 01:11:39

Gent. mo Sig. Alberto Angela,
le scrivo per esprimerle la mia profonda ammirazione per i contenuti di alta cultura ed estrema professionalità di TUTTE le sue trasmissioni! ! Ora come allora, con Superquark del suo grandissimo papà, le uniche capaci di suscitare in me un reale e concreto interesse rispetto a ció che propone la Tv oggi. Voglio confessarle anche una sconfinata ma sana invidia per il suo lavoro che la porta in questi luoghi incantati e a contatto con le culture più disparate ma SOPRATTUTTO per la sua SCONFINATA CULTURA E PROFESSIONALITÀ ’! ! Sono una persona molto fortunata avendo avuto la possibilità di aver compiuto, in 44 anni, diversi viaggi... tutti bellissimi, ricchi di un tesoro di emozioni che custodisco gelosamente e che mi lasciano un unico rammarico: non avere più tempo per ogni singolo viaggio in modo da vivere quella realtà, da assaporare quella cultura, da poter effettuare visite più approfondite. Diciamo che se possedessi la lampada di Aladino il mio desiderio sarebbe quello di viaggiare, conoscere, scoprire per il resto dei miei giorni MA con la guida di una persona speciale del suo calibro!
Abito in un paese del Cilento, culla della Magna Grecia, della scuola eleatica dove la qualità della vita è ancora alta e dove sono ancora esistenti i valori umani ma dove purtroppo, non c’è la cultura dello scoprire che cosa c’è al di fuori del proprio mondo, delle proprie radici e ciò ovviamente inaridisce notevolmente la vita.
La ringrazio calorosamente dell’attenzione che vorrà porre nel leggere queste mie poche righe osando sperare in una sua risposta.
Mi farebbe impazzire di gioia poterla conoscere di persona un giorno.
I miei più sentiti e affettuosi saluti
Chiara Schiavo

Mercoledì 15 aprile 2020 22:21:20

Mi piacerebbe contattarti personalmente per chiederti se potessi fare una puntata sulla vera storia dell’unità d’Italia. Di come i Savoia hanno inviato e depredato il sud. Ti lascio il
Mio numero 347 -------

Mercoledì 15 aprile 2020 20:33:13

Buonasera,
si chiede indirizzo mail della Vs. segreteria per invio dell'invito alla consegna del Premio Pancrazi assegnato alla SS. VV., cerimonia che si terrà in ottobre del c. a. presso la città di Cortona (AR).
Ci é stato dato il seguente indirizzo: ------- che ci risulta non corretto e non permette l'invio.
Distinti Saluti
La segretaria: Sabrina Veltroni

Mercoledì 15 aprile 2020 18:24:18

Buongiorno, siamo suoi ammiratori, complimenti per il vostro lavoro (suo e di suo padre). Mio figlio di nove anni Leonardo è appassionato di storia e ha fatto dei video da mandare alla maestra perché sta studiando l’homo herectus, l’homo sapiens eccetera. Avremmo piacere di mandarle questi video se possiamo.

Mi faccia sapere grazie buona giornata Claudia

Martedì 14 aprile 2020 14:15:38

Buongiorno caro Alberto Angela spero che questo sia il modo per comunicare direttamente con lei volevo confrontare alcune cose che si vedono su diverse opere d'arte e momenti sarò lieto di fare vedere queste cose a delle persone di competenza se non lei non mi va di continuare perché determinare cose non si possono scrivere per occhi indiscreti. Spero di ricevere una risposta. Distinti saluti. A. G.

Martedì 14 aprile 2020 10:02:19

Caro Alberto, hai seguito l'ennesima storia di un bambino di 8 mesi ucciso dal cane di famiglia? Sono allevatrice di Labrador, educatrice cinofila, conduttrice di Cani da Terapia. Ho svolto per molti anni la mia attività di EDUCAZIONE ASSISTITA DAL CANE D'ASSISTENZA con i miei cani, nelle scuole, nelle cooperative, centri sociali e agenzie educative allo scopo di insegnare come si gestisce il cane di famiglia e come evitare gli incidenti con i cani. I cani sono tutti diversi tra loro. Ci sono cani che amano i bambini e cani che non tollerano i bambini. Ci sono cani più o meno equilibrati. Tuttavia tutti i cani (o almeno tutti i cani sani di mente) EMETTONO CHIARISSIMI SEGNALI CHE PRECEDONO UN ATTACCO. Il problema è che pochissime persone conoscono e sanno tradurre questi messaggi. Molti genitori lasciano i bambini in età prescolare in compagnia dei cani SENZA MEDIARE IL RAPPORTO. Mi chiedo: quanti incidenti si potrebbero evitare con la conoscenza? Quante vite innocenti, quanto dolore sarebbero risparmiati solo col potere della divulgazione? Ho una pagina Facebook con la quale tento di far circolare corretta informazione, ma a quante persone, a quanti genitori posso arrivare? La mia idea è questa: e se si facesse un programma sul linguaggio del Cane inteso come specie, su come si decodificano i suoi messaggi di stress, su quanti incidenti tra cani e bambini possono essere evitati con semplici accorgimenti nella gestione? Sono bellissimi i documentari sugli animali selvaggi, sui sistemi naturali! Ma nelle nostre città, nelle nostre case, ci sono CANI E GATTI! Ho seguito un solo programma sui cani curato da te. Hai molte qualità e competenze. Sai parlare di cose difficili rendendole semplici e comprensibili. e possiedi una naturale umanità che fa breccia nelle menti e nei cuori Un programma divulgativo sui cani, così amati e diffusi, e sulla loro corretta gestione, un programma di lingua CANESE sarebbe seguitissimo, sarebbe la prossima vetta del successo! Puoi contare su di me, per il poco che so e posso dare, per salvare la vita di qualche bambino. Grazie per l'attenzione. Aspetto con fiducia una tua risposta. Grazie ancora! Gioia

Domenica 12 aprile 2020 08:58:52

Dott. Angela, gia il 28 dicembre 2019 L' avevamo invitato appena possibile visto i suoi innumerevoli impegni, a visitare la ns zona, alto Tirreno cosentino, da Santa Maria del Cedro, con la sua grotta del Romita, Scalea già città di Laos con innumerevoli scavi archeologici, e ritrovamenti, Tortora con altri scavi e ritrovamenti preistorici Aieta, tutti seguiti dal dott. Mollo della università di Messina, interessati alla ns zona. Vogliamo sperare in un suo interessamento, con il Suo commento certamente la porterà alla notorietà che vale. La salutiamo con affetto, e di continuare a scoprire zone bellissime. Aspettiamo un suo cenno. Associazione culturale "Cara, vecchia Scalea" Pino Cardillo

Venerdì 10 aprile 2020 18:12:16

Buongiorno io sono Giovanni un bambino di 10 anni appassionato di storia. È da un po’ che guardo i tuoi fantastici documentari, soprattutto quelli su Roma. Ormai se voglio sapere qualcosa su qualche argomento storico vado a vedere se hai fatto un documentario. La tua raccolta di documentari è come un libro di storia che parla di moltissime epoche diverse, infatti è difficile trovare un argomento di cui non hai parlato. Ho visto però che non hai ancora fatto un documentario interamente dedicato a Costantino e sulla sua città, Costantinopoli. Vorrei che tu facessi un documentario proprio su di lui. Ti faccio anche gli auguri per il tuo compleanno anche se un po’ in ritardo. Da grande mi piacerebbe fare il tuo lavoro e, spero che continuerai sempre come tuo padre a fare documentari.

Saluti da Giovanni, Torino.

Venerdì 10 aprile 2020 14:23:39

Buongiorno, ho postato su facebook la sotto riportata mia riflessione; ho pensato opportuno informarla, buone cose.
Anamorfismo
Alberto Angela, nel documentario “Stanotte a Firenze”, parlando dell’opera “Tondo Doni” di Michelangelo Buonarroti precisa, fra l’altro, che la sproporzione delle gambe della Madonna con il resto del corpo è dovuta al fatto che il dipinto, considerata la forma circolare, andasse situato sopra la testata di un letto. Pertanto, il Maestro, tenuta presente l’altezza di posizionamento (come dire, poco più di due metri?), per ovviare a una distorsione prospettica, avrebbe studiato una scappatoia anamorfica, quella cioè di ingrandire gli arti inferiori della Madonna.
La cosa curiosa è che subito dopo parla della perfezione anatomica del “David” e della sistemazione per la quale era stato commissionato, cioè, su uno dei contrafforti della facciata di Santa Maria Novella a Firenze, ossia, a una altezza di oltre 50 metri. In questo caso, io credo, l’artista avrebbe avuto un vero motivo per adottare un espediente correttivo per sopperire alla visione naturalmente
distorta della figura vista dal di sotto ma, fortunatamente, non lo fece, considerata poi la reale collocazione della statua davanti a Palazzo Vecchio.
Ora, anche nella “Pietà Vaticana”, eseguita precedentemente al Tondo Doni, Michelangelo ingrandisce di proposito le gambe della Madonna, ma in questo caso è chiaramente leggibile la necessità proporzionale di contenimento della figura del Cristo. Difatti, se le proporzioni della Madonna fossero state classicamente intesi, il Cristo non avrebbe trovato posto sul grembo materno, se non in modo ridicolo! Questo modo di fare ci dice anche che, l’idealizzazione artistica per l’autore è prioritaria al classicismo delle forme; tanto è vero la ritroveremo in tante altre opere pittoriche e scultoree anatomicamente imperfette (una fra tutte il Mosè). Ed è proprio per questo motivo che il Buonarroti è definito antinaturalistico e anticlassico e la sua opera, se letta con un po’ di attenzione, lo testimonia molto bene.
Quindi, è stata la necessità compositiva, la costruttiva idealizzazione, la contrapposizione delle forme, l’armonia tutta sua ha portare, io credo, Michelangelo a concepire l’impostazione del Tondo Doni e non la necessità di un trucco anamorfico; anche perché, a quella altezza non ci sarebbe stata nessuna deformazione visiva percepibile! E’ nella sua visione fortemente plastica e antinaturalistica, che va ricercato il perché della “invisibile” deformazione della figura di Maria e anche di Giuseppe (cosa questa, stranamente mai menzionata), dove grazie anche all’uso di un ricco, voluminoso panneggio, distribuito con maestria anche come elemento riempitivo in quei spazi che inevitabilmente avrebbe dovuto lasciare vuoto, cosa questa difficilmente concepibile in lui.
Io penso che, con la storiella dell’anamorfismo, alle volte, si vuole spiegare quello che non riusciamo a spiegarci, a capire; che non riusciamo ad accettare, come in questo caso, come verità artistica; che non riusciamo ad accettare, forse per paura di sbagliare, quella che è una vera manchevolezza, un semplice errore dell’artista. E’ umano sbagliare, succede anche ai grandi, guai se non fosse così!
Leonardo D’Amicis
Marzo 2020

Giovedì 9 aprile 2020 19:51:53

Ciao Alberto,
ho visto la puntata sul Vaticano ieri sera.
Mi ha colpito il volto del Crocifisso restaurato.
Avanzo l'ipotesi che l'autore si sia ispirato al
Santo Volto di Manoppello.
La bocca e' pressoche' identica.
Cio' potrebbe dire qualcosa sulla storia del Santo Volto
che e' un po' incerta.
Un cordiale saluto e grazie per le cose interessanti che ci fai vedere e ascoltare.
Paolo Tritella.

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