Messaggi e commenti per Alberto Angela - pagina 51

Messaggi presenti: 829

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Alberto Angela.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Alberto Angela

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Alberto Angela. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alberto Angela.

Domenica 12 gennaio 2020 20:08:15

Gentile Alberto Angela,
seguo da sempre con attento interesse le sue trasmissioni, in particolare quelle che illustrano le bellezze del dolce paese dove il sì suona. Nella sua più recente puntata, nel complesso avvincente e ben documentata, lei ha parlato degli antichi acquedotti romani a servizio dell'Urbe e delle "mostre" ovvero delle testate terminali monumentali di alcuni di questi acquedotti, realizzate in forma di spettacolari fontane, quale quella dell'Acqua Paola e quella dell'Acqua Vergine, più nota come Fontana di Trevi. Lei ha come sempre fornito una ricca messe di notizie, curiosità, aneddoti e dettagli storici più o meno sconosciuti, che rendono la trasmissione godibile ed educativa. Proprio per questo mi piacerebbe che, in casi come questi appena ricordati, di interventi di grande qualità progettuale, si potessero aggiungere anche alcune riflessioni in merito alla "logica" dell'articolazione architettonica e alla straordinaria qualità espressiva delle soluzioni costruttive adottate.
Vorrei proporle, nel merito, alcune riflessioni sparse, così come mi vengono in mente, dopo l'utile "stimolo" della sua trasmissione.
Per quanto riguarda la Fontana di Trevi, mi sarebbe piaciuto poter osservare una immagine della situazione antecedente ai lavori di Nicola Salvi, in quanto particolarmente efficace a far comprendere al grande pubblico lo sforzo di immaginazione necessario a progettare, ovvero a "proiettare" ciò che ancora non c'è ma è solo nella mente dell'architetto.
Rimanendo comunque sul parallelo tra le due fontane citate, sarebbe stato a mio avviso interessante aggiungere al pur ricco commento anche alcune considerazioni più specificamente architettoniche. Come, ad esempio:
- entrambe le due fontane presentano un fronte con una zona centrale aggettante su due ali laterali arretrate: che è un modo per movimentare una scena altrimenti piatta e per mettersi in qualche modo "in mostra", come quando, a dei soldati disposti in linea, si chiedono dei volontari per una rischiosa missione di guerra e i più coraggiosi fanno un passo avanti, catturando la nostra attenzione. E non a caso è anche uno dei principi della composizione architettonica "classica", che caratterizza, ad esempio, la facciata palladiana di Palazzo Chiericati a Vicenza, ma che era già presente sul portico colonnato del lato occidentale della grande palestra di Ercolano, guardando dalla piscina a croce verso la sala absidata in cui probabilmente si premiavano gli atleti vincitori. Ma qui cominciano le differenze.
- Nel caso della Fontana dell'Acqua Paola, infatti, c'era la possibilità di sviluppare in profondità l'edificio di testata, anche se per una sola campata: le tre aperture ad arco del corpo centrale aggettante hanno tutte una discreta profondità; ma, mentre quelle laterali sono "tamponate" da pareti cieche, anche se intonacate e dunque idealmente inconsistenti dal punto di vista statico rispetto alle solide strutture in marmo (e per di più alleggerite da due ampie finestre), quella centrale è "reale" e consente di leggere lo spazio e le quinte costruite al di là di esse. Inoltre tutto il piazzale antistante è praticamente libero e pianeggiante.
- Nel caso della Fontana di Trevi, invece, lo spazio della piazzetta è piuttosto angusto. Non v'era possibilità di sviluppare la struttura in profondità: ecco perché la fontana è letteralmente incollata alla testata del palazzo di cui costituisce il fronte. La regolarità delle finestre aperte sul prospetto è assicurata da una finestra finta, in tutto simile alle altre, dipinta in alto all'estrema destra del secondo ordine: come già aveva fatto Giulio Romano nell'atrio colonnato di Palazzo Te a Mantova, costruito su commissione di Federico II Gonzaga. Tutta la fontana altro non è che un Arco di Trionfo (a metà strada tra quelli di Costantino, di Tito e di Settimio Severo) "schiacciato" contro la facciata di un palazzo retrostante, come nelle riprese con teleobiettivo, che tendono, da lontano, ad appiattire l'immagine, annullando l'effettiva profondità. La volontà di "sfondamento" percettivo sull'asse centrale viene comunque garantita, all'arcone principale, dalla chiusura con abside colonnata e calotta emisferica, chiusura ideale, all'infinito, di ogni corridoio virtuale in fuga prospettica. Ma, questa condizione di forzato "appiattimento" si portava subito dietro una difficoltà ancor maggiore: come girare gli angoli del fabbricato e come interrompere, sull'angolo, il rivestimento marmoreo? Il tema del rivestimento in marmo chiaro di un edificio medievale preesistente in mattoni scuri è, come noto, un tema ricorrente nell'architettura italiana, dal Rinascimento in avanti, dal Tempio Malatestiano di Rimini di Leon Battista Alberti alla stessa Basilica palladiana di Vicenza.
- Come sarebbe sembrato un arco di trionfo in marmo bianco o Travertino chiaro contro una facciata scura in mattoni? Senza dubbio, incongruo e troppo brutalmente accostato: era dunque necessario che anche le ali laterali fossero rivestite. Ma, girato l'angolo, a quale profondità fermarsi? Nel nostro caso, tutto è stato brillantemente risolto con una robusta parasta angolare. Ma la piazza non era in piano: il terreno saliva ripidamente lungo via della Stamperia, fin quasi a raggiungere il livello delle bocche da cui fuoriesce l'acqua in facciata. L'arretramento della grande vasca rispetto alla dimensione della parete retrostante ha intanto consentito di creare un passaggio anulare esterno tutto in quota, mantenendo orizzontale il bordo esterno della fontana stessa. Poi le finte rocce sono state disposte sul muro di contenimento di Via della Stamperia, culminando nel "vaso di coppe", che toglieva la visuale al famoso barbiere, impedendogli di metter naso nel cantiere. Ma che era anche indispensabile per ribadire quella intricata fusione tra architettura e scultura che caratterizza l'intera creazione artistica della monumentale facciata. Il culmine della difficile operazione di adattamento al contesto, si raggiunge proprio alla base dell'angolo tra la fontana e Via della Stamperia: la paraste è come tagliata con il rasoio (di un barbiere, per rimanere in argomento) e le rocce sembrano sgorgare dalla ferita inferta alla struttura architettonica, come lava appena solidificata. Qual era il precedente più famoso di palazzo nato quasi da una scogliera naturale, da un possente basamento a grandi blocchi capace di resistere ai marosi più spaventosi? Il progetto per il Louvre, elaborato proprio dal cavalier Bernini per il Re di Francia, Luigi XIV, nell'ambito di quel processo di "naturalizzazione" dell'architettura che ha caratterizzato tante sue opere. Pare, del resto, che ci fosse il suo zampino anche nella "scogliera" della facciata verso Porta San Pancrazio della villa detta "Il Vascello". Il "lascito" di Gian Lorenzo è dunque idealmente ben più profondo di quanto si possa generalmente immaginare …
Con stima
Saverio Ciarcia
Già Professore Aggregato presso la Facoltà di Architettura di Napoli Federico II
di Progettazione Architettonica e di Allestimento e Museografia
Via --- (AV)
0825/--- - ---
339/--------

P. S. Ho messo da parte 9 immagini che accompagnano e rendono più chiaro il mio discorso, ma non saprei come allegarle al testo...

Sabato 11 gennaio 2020 23:15:48

Buona sera Alberto,
Non voglio tediarla con un messaggio lungo. Sono un'insegnante di storia in una scuola elementare. Amo la storia e amo viaggiare con la mia piccola di 7 anni. Quando insegno credo di riuscire a trasmettere ai miei alunni la passione per tutto ciò è che amo. I miei alunni sono vivaci, curiosi e mi fanno sempre 1000 domande e, ogni tanto, a qualcuno esce una frase: "Maestra perché non fai venire Alberto Angela in classe? Sai quante domande potremmo fargli sui Sumeri, i Babilonesi, gli Assiri, gli Egizi... " il tuo documentario sui Natufiani è stato meraviglioso, hanno voluto vederlo e rivederlo. Allora, quando mi hanno chiesto: Maestra, gli scrivi di venire? " Ovviamente neanche avrei la più pallida idea di come fare, ma perché non viene? Lei non è uno che sta in televisione per fare televisione I mettersi in mostra, lo fa per trasmettere e divulgare la sua passione, ne sino fermamente convinta. Allora, se si trova a passare per Perugia, passi, ne saremmo onorati. Io lavoro al secondo circolo Comparozzi di Perugia. Con profonda stima.
Simona Giacinti

Sabato 11 gennaio 2020 23:07:11

Ciao Alberto, premetto che ho sempre seguito tuo padre e continuo a seguire te per la grande conoscenza che proponi. Questa sera ti ho seguito come sempre nella. prese razione della città di Paestum. Tuttavia vorrei fare una precisazione in merito alla realizzazione delle colonne doriche. Le scanalature venivano realizzate solo dopo la sovrapposizione dei singoli rocchi così da avere un perfetto allineamento verticale delle stesse. Complimenti e aggiungo che è una grande soddisfazione per seguire trasmissioni come la tua (fintanto che sopravuveranni alle. ceneri della nostra cultura)

Sabato 11 gennaio 2020 22:03:09

Buonasera, sono una fan di Alberto Angela, seguo tutte le sue puntate ogni qualvolta ci sono in televisione assieme a mio marito.
Il 15 aprile, mio marito Matia, compirà 40 anni e, come regalo di compleanno vorrebbe poterla incontrare, poter parlare dei posti visitati... Come posso fare ad esaudire questo desiderio? ? La prego di potermi aiutare! ! Per cortesia, mi contatti dicendomi che si può fare!
La ringrazio tanto Barbara

Giovedì 9 gennaio 2020 22:09:40

Buongiorno

Il nostro gruppo è una piccola associazione di volontariato del paese di Casnigo (Bergamo) interessata alla promozione della cultura in senso ampio ma che intende promuovere in modo particolare la divulgazione scientifica, proponendo "una scienza per tutti", senza barriere sociali, culturali o politiche.
Il nostro intento è mostrare come "parlare di scienza" possa essere un modo arricchente ma anche piacevole di occupare il nostro tempo.

Il problema del coinvolgimento del pubblico è al momento lo scoglio maggiore che stiamo incontrando, in un territorio in cui i tempi scientifici non catturano l'attenzione.
Per questo motivo stiamo indagando la possibilità di sbloccare la situazione con la presenza esplosiva di un personaggio come Lei o suo padre, che possa catalizzare l'attenzione dei nostri concittadini.
Per capire se il progetto è per noi sostenibile, Le chiederemmo un'indicazione dei costi per una serata di questo tipo, su temi da definire.

Ringraziamo anticipatamente per una sua risposta

Cordiali saluti
Ivana Rossi
Per conto gruppo Ideado Scienza, Casnigo (Bergamo)
Mail ---
Tel 339-------

Giovedì 9 gennaio 2020 20:02:08

Ciao Alberto sono Luca Belotti prof del liceo Crespi di Busto Arsizio. Ti sto contattando perché il mio istituto sta organizzando un evento nazionale/internazionale a Varese che coinvolgerà 20 scuole del territorio italiano 5 scuole straniere del paese Alpini più le scuole partners del progetto Erasmus. L'evento ha come tema il patrimonio artistico e naturale delle Terre Alte. I ragazzi saranno coinvolti in dibattiti, sfide progettuali e lavori inerenti la tutela e valorizzazione dei siti di interesse. Ci piacerebbe avere un tuo piccolo contributo anche un piccolo filmato, un video di pochi minuti, so che è impossibile avere un tuo intervento di persona, da proporre agli studenti che verranno Varese il 6 7 e 8 maggio. GRAZIEEE

Giovedì 9 gennaio 2020 11:19:35

Buongiorno ci presentiamo io sono Anna Maria De Grandis e la mia cara amica Marialuisa Orlandi (Archeologa) da circa 4 anni è nata una passione per il nostro territorio pieno di storia e meraviglie. Le abbiamo allegato uno dei video presenti su youtube che illustrano le aree archeologiche di Ortona a Mare (CH). Ci farebbe piacere invitarla a farci visita per un confronto culturale e magari dedicare del suo prezioso tempo al nostro territorio. La ringraziamo per la sua attenzione e restiamo in attesa di un riscontro in merito.

https://youtu. be/bP0KJmTRzrQ

Mercoledì 8 gennaio 2020 22:23:12

Nel corso dei suoi programmi potrebbe anche soffermarsi su Segesta, in Sicilia. Il direttore artistico del teatro è nicasio anzelmo. Sta facendo un grande lavoro, lo conosco da quando eravamo ragazzi. So che lei si chiedera ' Chi sono io ma questo non importa molto. Comunque trova invasivo su Internet e se vuole questo è il mio n. 347 -------. Colgo l'occasione per salutare ed augurare buon lavoro e grazie per suoi programmi. K.

Mercoledì 8 gennaio 2020 14:29:44

Buongiorno Dottore Alberto, mi ritrovo un grosso masso con incastonato un osso, credo una tibia, volevo sapere cosa fare, se a Lei poteva interessare come reperto, la ringrazio per la sua attenzione e la ringrazio

Mercoledì 8 gennaio 2020 09:01:56

Caro Alberto ho compiuto 60 anni mi trovo a scriverti per segnalare uno dei siti più importanti dei Messapi un popolo che visse 2500 fa difendendo il suo territorio x 1000 anni sino ad oggi
Non c'è ancora chi controlla e far usufruire della sapienza e della bellezza dei siti alle persone di tutto il mondo
Venite a Manduria vi porto personalmente sui siti oppure datemi un indirizzo email per mandare sia video che foto
Saluti cordiali Perrucci Giuseppe
Tel 356-------

Commenti Facebook