Messaggi e commenti per Bianca Berlinguer - pagina 15
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Frasi di Bianca Berlinguer
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Biografieonline non ha contatti diretti con Bianca Berlinguer. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Bianca Berlinguer.
Martedì 14 settembre 2021 22:17:43
Martedì 14 settembre 2021 22:15:20
Sono impossibilitato vaccinarmi per essere stato in passato di shock anafilattico con perdita di conoscenza (coma) da inoculo vaccinale. Con l'obbligo del Green pass sono costretto a fare continui tamponi per entrare in un bar in un negozio e via dicendo. Chi mi dovrà rimborsare dei costi che sto sostenendo. Inoltre questo stillicidio dovrò sopportarlo ancora per molto oppure è previsto una scadenza?
Sabato 11 settembre 2021 14:02:38
Vaccinazione Covid - 1 dose - anticorpi > 80000. 0 (CMIA)
Richiesta di aiuto - Io e mio marito siamo stati contagiati dal Covid a marzo 2020, prima pandemia. Mio marito 72 anni è stato ricoverato per 18 giorni all'Ospedale,
è un malato oncologico con insufficienza renale e problemi cardiaci. Io invece sono stata a casa con sintomi più leggeri ma comunque con febbre, diarrea, mancanza di respiro... e tanta preoccupazione. Ai tempi era impossibile fare un tampone o u n test sierologico. infatti non ho una certificazione attestante la mia malattia.
l'1 agosto 2021 ci siamo sottoposti alla prima dose di vaccino (Moderna), il 10 settembre avremmo dovuto fare la seconda dose. Abbiamo quindi fatto il test sierologico degli anticorpi neutralizzanti e ad entrambi sono risultati molto alti ]80000. 0.
Nonostante l'intervento del medico di famiglia e del pneumologo post Covid che segue mio marito, che con messaggio Whatsapp diceva che non vedeva assolutamente la necessità di una seconda dose e che le regole Aifa suggerivano una sola dose, purtroppo il medico vaccinatore è stato irremovibile e non ci ha fatto l'esenzione per la seconda dose. A noi il green pass serve soprattutto per accedere liberamente all'Ospedale in vista anche di un prossimo intervento renale.
Spero che Lei riesca ad aiutarci sensibilizzando coloro che stabiliscono i protocolli che, per i guariti di Covid, può bastare una sola dose indipendentemente dal tempo trascorso, secondo anche uno studio italiano coordinato dal Prof. Zeno Bisoffi dell'Irccs Sacro Cuore di Valpolicella.
Anche il Prof. Galli sostiene che le persone guarite da Covid "non andrebbero vaccinate". e non sono frequenti reazioni avverse alla seconda dose a chi ha già contratto il virus. Noi le reazioni avverse le abbiamo già avute con la prima dose. e poi gli anticorpi neutralizzanti sono veramente tanti.
La ringrazio molto per l'attenzione e spero tanto che potrà aiutarci a risolvere quanto prima questa situazione che ci fa stare in ansia.
Martedì 7 settembre 2021 22:24:02
Buonasera Sig. ra Berlinguer,
Sto guardando il Suo programma ma, come sempre mi capita, ad un certo punto devo interrompermi per la sensazione di fastidio che provo ogni volta che Lei interrompe i Suoi ospiti. Capisco la necessità di mediare e incalzare ma è estremamente sgradevole.
Grazie per l’attenzione
Mercoledì 21 luglio 2021 22:15:59
Vaccino SI
Mio padre in ospedale ed io tampone nonostante abbia già fatto il secondo vaccino, ma ancora non avevo il green pass, senza tampone non potevo entrare!!!
Domenica 27 giugno 2021 20:22:32
LA STORIA Lipari, invalido e casa pericolante
Cara Bianca, sono il collega Bartolino Leone se ti ricorda circa 40 anni fa ti collaborai a LIpari per il caso del cittadino che viveva nei gabinetti pubblici a due passi dal Comune. Eri inviata di Miexer.
Ebbene oggi c'è il figlio Silvano che è la fotocopia del padre che è invalido al 100% e vive in una casa del Comune vecchia, umica e piove pure dentro. Gia' lanciati appelli anche sul mionotiziarioeolie. it che dirigo, una signora non di Lipari ha donato 500 euro ma nulla di piu'... Se puoi dare una mano d'aiuto visto che con il padre ci sei riuscita... potremmo aggiornarci... Intanto buona estate BL 393-------
IL CASO Lipari, il dramma di Silvano Sciacchitano "aiutatemi a trovare un monolocale o nell'attesa una ditta che mi può sistemare questa 4 mura sperando che non crollino... " Signora che vive sull'isola consegna 500 euro foto
Bartolino Leone
Lipari – Negli anni 80 il padre Eugenio Sciacchitano che viveva nei gabinetti pubblici di piazza Mazzini a due passi dal Comune e dal castello con il museo con storia millenaria, divenne un caso nazionale. A Lipari venne anche Bianca Berlinguer. Ora quasi nelle medesime condizioni vive il figlio Silvano, il cui viso è la fotocopia del padre. La differenza è che abita in un vecchio e umido appartamento comunale con vista mare a Marina Corta. Quando piove l’acqua finisce pure dentro. E’ il dramma di Silvano, ex custode dei bagni pubblici e invalido al 100%. "Aiutatemi a trovare un monolocale o nell'attesa una ditta che mi può sistemare questa 4 mura sperando che non crollino... ". Una signora che vive sull'isola ha fatto pervenire alla direzione del "Notiziarioeolie. it" una busta con 500 euro consegnati in presa diretta. Per aiutare l’isolano si sono dati da fare il coordinatore di CittadinanzAttiva Marcello Benedetto Tedros e le signore Diana Bonofiglio, Elena Caronia e Silvia Carbone che hanno anche scritto alla Regione e al Comune di Lipari. L’assessore ai servizi sociali Tiziana De Luca dopo l’appello ha fatto una ricognizione nella casa ma al momento può fare ben poco. Il Comune non dispone di alloggi e neppure per il periodo estivo si riesce a reperire un monolocale. Se non affittati tutto l’anno le ville e ma ville vengono affittate ai turisti. Quest’anno la richiesta è pure aumentata. Oltre alla signora che non è di Lipari che ha donato la citata somma c’è anche la ditta Bel Mar di Lipari che si è offerta di effettuare dei lavori per rendere decorosa l’abitazione. Al dramma di Silvano si è aggiunto anche quello di Roberto Coluccio che da tre giorni dorme in una panchiana del porto di Sottomonastero. In precedenza in barca e anche lui cerca casa. (BL)
Domenica 27 giugno 2021 14:22:53
Più tutele sul mondo del lavoro per i malati oncologici
Buongiorno sono una lavoratrice con un tumore al quarto stadio dal 2017, ancora in terapia. Dal 2019 ricevo dall'azienda intimidazioni, vessazioni, discriminazioni, obera mento di lavoro non compatibile con le linee guida della mia malattia. Mi sono vista costretta a rivolgermi ad un centro mobbing en non solo, a istituzioni come ispettorato del lavoro, giornali è in quest'ultimo è stato scritto un articolo sul giornale Urban post lavoratrice fragile Raffaella Orfei dove parla del disagio che mi stanno creando. Mi stanno mettendo in una estrema difficoltà creandomi stress, depressione e disagio nel relazionale, con l'azienda stessa e con il mondo esterno, paure ansia e disagio notturno in relazione al sonno. E aggiungo anche che l'azienda mi sottopone ad assidue visite medico legali con il loro medico, con la speranza che mi dia un risultato negativo come l inidoneità lavorativa e finalmente si sbarazzano di me, tutto questo è iniziato perché avevo chiesto di rivedere le mansioni assegnatemi non compatibili con il mio stato di salute, chiedendo di alleggerirmi il peso lavorativo, e l'azienda si è messa in piede di guerra nei miei confronti, Senza considerare che ci sono determinate tutele per i malati gravi. Chiedo formalmente di potermi aiutare e far sì che la tutela del malato sia più rigida, far rispettare a molte aziende la dignità del malato, da questi abusi da parte delle aziende che pensano di poter usare il loro potere come datori, soprattutto con i più fragili malati gravi, come noi oncologici che già dobbiamo combattere ogni giorno con la propria malattia come un tumore, che può far morire. Vorrei far emergere il problema che è molto diffuso, tra aziende e malati di cancro segnati per sempre da una malattia molto pesante. Raffaella Orfei telefono 327-------
Tutele e dignità del malato di cancro
Mercoledì 16 giugno 2021 16:22:10
Errori italiano
Scusi, perché non usa il congiuntivo? Non l'ha imparato o segue la moda?
Mercoledì 16 giugno 2021 13:57:28
Strage Guidonia
Buongiorno dott. ssa Berlinguer, le sarei molto grata se mi aiutasse a porre maggiore attenzione sulla questione della detenzione delle armi tenuto conto dell'evento appena accaduto ad Ardea che purtroppo ricorda anche i nostro evento del 3/11/2007 in cui un ex cecchino dell'esercito Angelo Spagnoli, che deteneva un arsenale, durante una sparatoria dal terrazzo della sua abitazione (abitazione di famiglia in cui vivevano anche la mamma e la sorella, abitazione piena di ordigni micidiali anche nelle scale della stessa, uccise due persone (tra cui mio padre Zippo Luigi) e ferì altre 11 persone con danni materiali.
Allo Spagnoli dettero la totale incapacità di intendere e volere quindi impunibile. Abbiamo proseguito nei confronti della madre e della sorella, quest'ultima dipendente del ministero della difesa con porto d'armi e la cessione di armi da parte del fratello. Sa che sono state assolte entrambe nei due gradi di giudizio, e non vado oltre con i commenti personali!!! Essendo lo spagnoli maggiorenne non figuravano come garanti... !!! una presa in giro... e anche qui non vado oltre con i miei commenti personali!!!. Ora siamo ormai nel 2021, stiamo aspettando il ricorso in cassazione, quindi siamo ormai al terzo grado di giudizio che non sappiamo ancora quando avverrà (è stato appena presentato il nostro ricorso impugnando ovviamente la sentenza di secondo grado). Mi aiuta a parlare di questa faccenda? e del disinteresse da parte dello stato sulla mal curanza delle armi, di come vengono gestite, riposte e soprattutto sulla mancanza di controllo sullo stato di salute di chi le detiene? E' TUTTO COSì INCREDIBILE ED HO UNA RABBIA CHE LE ASSICURO FORSE SI COLMERA' SE RIUSCIAMO AD AVERE GIUSTIZIA!!!
non pensavo dovermi ritrovare vittima di questo episodio, perchè' le assicuro che se le cose continuano così, non sarò ne la prima, ne l'ultima a subirne le conseguenze. Cordialmente la saluto Zippo Nadia 347-------
Mercoledì 16 giugno 2021 08:14:19
Aspetto sempre il ritorno di Mauro Corona
Da quando è stato emarginato Mauro corona guardo pochissimo Carta Bianca. A volte mi addormento, a volte ne guardo un pezzo poi giro, anche a me da fastidio quando si parlano uno sull'altro alzando la voce come fossero depositari della verità assoluta (la Santanchè è la più maleducata di tutti). Dei virologi preferisco Massimo Galli per la saggezza del buon padre di famiglia mentre non digerisco l'arroganza di Matteo Bassetti, un altro che pensa di essere depositario della verità assoluta. Mauro Corona è una persona forgiata dalla vita, ha provato la miseria mendicando per mangiare, gioie e dolori, dipendenza da alcol ma alla è riuscito a tirare fuori il meglio di se come scrittore, scultore e alpinista. Lui è come pane e salame, sincero quando parla esponente di un mondo che non c'è più dove una stretta di mano valeva più di un rogito notarile. Dai Bianca solo tu puoi farlo tornare! saluti