L’inferiorità
Messaggio per Andrea Scanzi
Lunedì 31 maggio 2021 06:40:29
Nel lontano ottobre 2016 mi sono sottoposta all’unico intervento di chirurgia plastica della mia vita (e avevo già compiuto i primi anta). Reduce da una vacanza a Lanzarote dove, l’ultima notte in tale paradiso, mi sveglio e, pettinandomi allo specchio, vedo il lobo dell’orecchio destro tagliato in due come la forchetta da cetriolini in agrodolce.
Eppure non ho sangue- dico io- e ho scelto dei cuoricini d’oro per tutta la vacanza proprio per nuotare in santa pace nel freddo Atlantico e non temere di smarrirli. Che poi chissenefrega: me li ha regalati il fidanzato del liceo quando ero ancora minorenne e non li ha mai voluti indietro. Però sono fini, dice sempre la mamma, che all’epoca lo odiava perché aveva la colpa di aver lasciato gli studi xche’ non dotato e lavorare già in una tipografia tutta la settimana, salvo poi allenarsi e giocare la partita del pallone il sabato pomeriggio o la domenica mattina. Insomma, frugo tra le lenzuola del finto letto matrimoniale adibito all’uso e trovo l’orecchino incriminato completo di farfallina. Torno allo specchio e non ci credo: urlo ed arriva il consorte intimorito.
Quell’orecchio, tanto sfortunato da esser già venuto al mondo troppo scostato dalla testa rispetto all’altro, ora era anche tagliato in due.
Candidamente vado da chi molti anni prima mi aveva praticato il foro troppo in basso: gli orecchini del primo fidanzato e del tipografo a venire oltre ad anni di pessima bigiotteria rococò avevano peggiorato la situazione, facendolo abbassare al limite estremo tanto da aver ceduto in quel di Lanzarote. Colpa della luna o dei vulcani?
La gioielliera mi dice che anche un familiare aveva avuto lo stesso problema (ma che glieli buca tutti lei gli orecchi?) ed era andato da un chirurgo plastico in Emilia, xche’ sa vive lì. Porca miseria dico io, neanche il nome riesco a estorcerle!
Pensa che ti ripensa nel mio scranno papale in Pellicceria mi viene in mente l’unica cliente un po’ agee che tante punturine avea vantato anni or sono... mi sorbisco rimproveri per non essermi fatta risentire e mi manda il nome di una di quelle brave. Ubicata nella via dei grandi nomi, dove anni or sono vagavano russi e coreani. Poi la mamma mi dice di sentire il medico di base, donna anche lei e assai discreta nonché intelligente, ciò non guasta, e lei mi fa avere il nome di un luminare dicono, uomo. Subito cerco chi sia e lo trovo occuparsi di ricostruzione di stomaci, mani ed altre parti delicatissime e utilissime, se non direi quasi indispensabili.
Lo chiamo e mi faccio accompagnare dal marito x visita “intra moenia”. E’ alto, mi dicono essere un bell’uomo, io non lo vedo: ha gli occhi celesti si’ ma parla fiorentino!!!
Mi dice cosa fare, i pro e i contro, i prezzi da servizio sanitario nazionale e ci congeda dicendo che avevo il week end per pensare se solo il condiloma destro suturare o l’intera padella risanare.
Il marito conosce il mio problema, i capelli sempre lunghi e le code basse, e dice che il poco scarto di costo il mio portafoglio può sopportare.
Mi presento all’operazione con poco trucco, tacco 12 ed acconciatura da parrucchiere per non intralciare i ferri dell’incisore e resistere al mancato shampoo per molte molte molte ore.
Fino quasi a Natale indosso fascia in velluto per costringere il padiglione a star vicino a quella testa intermittente e dopo sei mesi precisi ribuco il lobo in parafarmacia, dove mi ha mandato ‘na amica mia. Si susseguono paia di orecchini carini simil oro che ancora indosso x decoro.
La mamma mi chiede come mai non metta quelli che agli anta lei scelse non senza qualche ” hai”,
xche’ l’oro si’ ma anche le pietre son belle assai. “Mamma, io ho l’orecchio a sventola!!! ”
“O non ti sei operata? ”ribatte lei giustamente contrariata.
“Sì, ma ho l’orecchio a sventola, me lo vedo ancora così, non mi ricordo che sono operata... “
Lo sguardo china in basso e non vi dico l’espressione contrariata. “O da chi tu hai preso così ideosa? Che anche il tu’ babbo buon anima l’era tanto a posto? ! ”
Ma se tu mi mettevi i paraorecchi appena nata perché dicesi esser simile a una bambola che tutti si fermavano ad ammirare in strada? ! E certo Cicciobello non può mica esser Dumbo, suvvia ?
La bellezza è la bellezza, non sia mai che simpatia ed intelletto farlocco guastino l’apparenza!
Eppure non ho sangue- dico io- e ho scelto dei cuoricini d’oro per tutta la vacanza proprio per nuotare in santa pace nel freddo Atlantico e non temere di smarrirli. Che poi chissenefrega: me li ha regalati il fidanzato del liceo quando ero ancora minorenne e non li ha mai voluti indietro. Però sono fini, dice sempre la mamma, che all’epoca lo odiava perché aveva la colpa di aver lasciato gli studi xche’ non dotato e lavorare già in una tipografia tutta la settimana, salvo poi allenarsi e giocare la partita del pallone il sabato pomeriggio o la domenica mattina. Insomma, frugo tra le lenzuola del finto letto matrimoniale adibito all’uso e trovo l’orecchino incriminato completo di farfallina. Torno allo specchio e non ci credo: urlo ed arriva il consorte intimorito.
Quell’orecchio, tanto sfortunato da esser già venuto al mondo troppo scostato dalla testa rispetto all’altro, ora era anche tagliato in due.
Candidamente vado da chi molti anni prima mi aveva praticato il foro troppo in basso: gli orecchini del primo fidanzato e del tipografo a venire oltre ad anni di pessima bigiotteria rococò avevano peggiorato la situazione, facendolo abbassare al limite estremo tanto da aver ceduto in quel di Lanzarote. Colpa della luna o dei vulcani?
La gioielliera mi dice che anche un familiare aveva avuto lo stesso problema (ma che glieli buca tutti lei gli orecchi?) ed era andato da un chirurgo plastico in Emilia, xche’ sa vive lì. Porca miseria dico io, neanche il nome riesco a estorcerle!
Pensa che ti ripensa nel mio scranno papale in Pellicceria mi viene in mente l’unica cliente un po’ agee che tante punturine avea vantato anni or sono... mi sorbisco rimproveri per non essermi fatta risentire e mi manda il nome di una di quelle brave. Ubicata nella via dei grandi nomi, dove anni or sono vagavano russi e coreani. Poi la mamma mi dice di sentire il medico di base, donna anche lei e assai discreta nonché intelligente, ciò non guasta, e lei mi fa avere il nome di un luminare dicono, uomo. Subito cerco chi sia e lo trovo occuparsi di ricostruzione di stomaci, mani ed altre parti delicatissime e utilissime, se non direi quasi indispensabili.
Lo chiamo e mi faccio accompagnare dal marito x visita “intra moenia”. E’ alto, mi dicono essere un bell’uomo, io non lo vedo: ha gli occhi celesti si’ ma parla fiorentino!!!
Mi dice cosa fare, i pro e i contro, i prezzi da servizio sanitario nazionale e ci congeda dicendo che avevo il week end per pensare se solo il condiloma destro suturare o l’intera padella risanare.
Il marito conosce il mio problema, i capelli sempre lunghi e le code basse, e dice che il poco scarto di costo il mio portafoglio può sopportare.
Mi presento all’operazione con poco trucco, tacco 12 ed acconciatura da parrucchiere per non intralciare i ferri dell’incisore e resistere al mancato shampoo per molte molte molte ore.
Fino quasi a Natale indosso fascia in velluto per costringere il padiglione a star vicino a quella testa intermittente e dopo sei mesi precisi ribuco il lobo in parafarmacia, dove mi ha mandato ‘na amica mia. Si susseguono paia di orecchini carini simil oro che ancora indosso x decoro.
La mamma mi chiede come mai non metta quelli che agli anta lei scelse non senza qualche ” hai”,
xche’ l’oro si’ ma anche le pietre son belle assai. “Mamma, io ho l’orecchio a sventola!!! ”
“O non ti sei operata? ”ribatte lei giustamente contrariata.
“Sì, ma ho l’orecchio a sventola, me lo vedo ancora così, non mi ricordo che sono operata... “
Lo sguardo china in basso e non vi dico l’espressione contrariata. “O da chi tu hai preso così ideosa? Che anche il tu’ babbo buon anima l’era tanto a posto? ! ”
Ma se tu mi mettevi i paraorecchi appena nata perché dicesi esser simile a una bambola che tutti si fermavano ad ammirare in strada? ! E certo Cicciobello non può mica esser Dumbo, suvvia ?
La bellezza è la bellezza, non sia mai che simpatia ed intelletto farlocco guastino l’apparenza!
Da: Giovanna
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