Acqua ossigenata per prevenire il virus
Messaggio per Gianluigi Paragone
Martedì 31 agosto 2021 19:14:02
Gentilissimo Senatore Gianluigi Paragone, innanzi tutto la mia piu' sincera stima per quello che sta facendo in difesa della liberta' e dei diritti piu' elementari di noi cittadini ma soprattutto per la ricerca continua di tante verita' che di fatto sviliscono il considerare il vaccino come unica arma per combattere il covid.
Sono un libero professionista, che da sempre serve questo paese meraviglioso, e mi permetto di portare alla sua attenzione, affinche' con la sua influenza possa far pervenire all'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto al Ministero della salute (anche se mi rendo conto sara' quasi impossibile), i risultati di una cura a costo zero o quasi che tutti noi possiamo fare comodamente a casa ai primi sintomi di mal di gola o di raffreddore o ai primi sintomi di febbre o quando si ha il sospetto di aver frequentato ambienti affollati potenzialmente portatori di virus o essere stati in contatto con persone che hanno contratto il covid.
La cura domiciliare prende le mosse da una ricerca (di cui si sono perse purtroppo le tracce) condotta (oramai da piu' di un anno) da una equipe di ricercatori napoletani del Federico II di Napoli ripresa anche da una analoga indagine condotta dai colleghi del Sacco di Milano che ne ha confermato l'efficacia.
La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista Infection Control & Hospital Epidemiology dell'Università di Cambridge e si fonda sulla osservazione quotidiana di alcuni pazienti risultati positivi al tampone e poi negativizzati dopo essere stati sottoposti a una terapia che si fonda su tre azioni sulle vie d'accesso del virus nell'organismo: bocca, naso e occhi, attraverso l'uso del perossido di idrogeno (H2O2), (si proprio la comune ed economicissima acqua ossigenata meglio se ad uso alimentare o food grade ossia non contenente stabilizzanti che tuttavia non dovrebbero essere pericolosi in quanto presenti in piccole quantita') sia come sciacqui della bocca che sotto forma di nebulizzazione (aerosol) e di un collirio per gli occhi a base di acidoipocloroso o, in alternativa, a base di iodopovidone.
Tuttavia perche' lo studio dei ricercatori napoletani si tramuti in un protocollo vero e proprio occorre che venga testato scientificamente su un numero elevato di pazienti. Per questo i ricercatori del Federico II di Napoli si sono rivolti al Ministero della Salute il quale ha detto che lo studio è scientificamente interessante ma che tuttavia non ci sono sufficienti risorse (l'Ente non ha a disposizione 200 mila euro, si proprio la miserabile cifra di 200 mila euro, se paragonata a tutti i miliardi di euro che stanno spendendo per il miracoloso vaccino).
https: //www. -------. it/canale_sal uteeb enessere/notiz ie/medicin a/202 1/01/05/co vid-ricercatori-napoli-acqua-ossigen ata-prev iene-virus_35 f89539-bb8c-43 b8-bd32-e2d4 9d636281. html
Riporto il video, ancora non censurato, nel quale Del Prete, docente in Oftalmologia dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", spiega i risultati della ricerca.
https: //www. -------. com/wa tch? v=GbP VGX Kwg-8
Anche il dott. Thomas Levy, purtroppo anche lui deriso come tanti altri medici che nutrono dubbi sulla reale efficacia della vaccinazione di massa (sembra essere tornati indietro ai tempi dell'eresia medioevale con la soppressione di tutti coloro che osavano mettere in dubbio qualcuno dei dogmi di fede),
https: //www. -------. it/autori/_tho mas-levy. p hp
cardiologo certificato forse più noto per il suo lavoro con vitamina C, parla del perossido di idrogeno nebulizzato, che è diventato il suo intervento preferito per le malattie virali, compresa la COVID-19.
Certamente la sua come quella dei ricercatori di Napoli e' una osservazione che si basa sui risultati che la nebulizzazione del perossido di idrogeno (nelle quantita' e nelle misure da loro indicate) puo' generare se applicata ad un certo numero di individui e che porta ad affermare come tale intervento sia così efficace per la risoluzione quasi immediata delle malattie virali, a condizione che sia attuato poco dopo l’inizio dei sintomi.
Se tuttavia si perde quella finestra precoce e si iniziano a sviluppare sintomi più pronunciati di influenza o COVID-19, il perossido nebulizzato è ancora un‘ottima aggiunta a qualsiasi altro trattamento che stiate facendo e che sicuramente nella maggior parte dei casi potra' evitare l'ospedalizzazione o il protrarsi della malattia.
https: //www. -------. net/dr-thomas-le vy-il-peross ido-di-idro geno-cont ro-mal attie-vi rali-olt re-che-per-sinu site-asma-polmo nite-e-par odontite/
Io in persona, insieme ai miei familiari ed amici piu' stretti (si poiche' attualmente non autorizzata non puo' essere diffusa pubblicamente), e' da piu' di un anno che testiamo con successo tale pratica senza avvertire alcun effetto collaterale, anzi possiamo dire di non avere piu' il raffreddore o il mal di gola o di attenuarne gli effetti fino a farli scomparire anche con pochissime nebulizzazioni (a dire il vero in tutta la mia vita non ho mai notato su di me dei miglioramenti cosi' precoci e senza avere gli effetti collaterali che tutti i farmaci che si prendono in tali circostanze procurano e questi miglioramenti mi vengono confermati da altre persone). D'altronde basta sbirciare le diverse ricerche scientifiche svolte nel tempo dai piu' prestigiosi istituti sanitari per rendersi conto che il perossido di idrogeno si e' confermato molto efficace a combattere con successo la maggior parte dei virus e dei batteri anaerobici (per quelli aerobici invece bisogna affidarsi agli antibiotici) ; in tal senso ho notato che la nebulizzazione di perossido di idrogeno (dallo 0, 5% al 3% a seconda della propria sensibilita') affiancata da aerosol a base antibiotica e cortisonica, se il primo non sortisce gli effetti desiderati, risulta micidiale nel curare la malattia respiratoria nei suoi momenti iniziali e questo solo con una o poche dosi.
Quindi Gentilissimo senatore Gianluigi Paragone le scrivo questo messaggio affinche' possa interessarsi, se lo vorra', a questa ricerca che se fosse stata attuata, dietro il consenso del Ministero della Salute, avrebbe potuto salvare sicuramente decine e decine di persone dagli effetti avversi del virus: comunque non e' mai troppo tardi ed il Ministero della Salute ne' potra' testare la bonta'
D'altronde il vaccino, e lo vediamo in paesi dove la popolazione vaccinata ha raggiunto livelli massimi e lo vedremo tra poco anche nel nostro paese, non riuscira' mai a sconfiggere il virus che anzi diventera' sempre piu' virulento ed aggressivo, moltiplicandosi in piu' varianti.
Luc Montagnier, virologo francese e vincitore del Premio Nobel per la Medicina 2008 per la scoperta del virus che causa l’Aids, infatti afferma (e i fatti gli daranno inevitabilmente ragione) che la vaccinazione di massa contro il virus Covid-19 è un “errore inaccettabile” e un errore storico, che porta all’emergere di varie forme del virus Corona che causa la morte di innumerevoli persone.
Sebbene sia noto che i virus subiscono mutazioni spontanee che causano varianti, Montagnier afferma che è la vaccinazione a creare queste nuove varianti a causa del fenomeno di Booster a base di anticorpi. Montagnier ha anche affermato che la vaccinazione nel contesto di una pandemia è un errore inimmaginabile e che questa vaccinazione causa la morte.
Sia il vaccino somministrato ad una ristretta cerchia di persone (soprattutto immunodepresse) tale da controbilanciarne gli affetti avversi (sottaciuti) non solo immediati ma anche di lunga durata (che ad oggi non e' possibile conoscere) sia le cure domiciliari (attualmente nella maggior parte dei casi quasi del tutto assenti molte delle quali allo stato sperimentale, poiche' purtroppo mai autorizzate, ma che dimostrano la loro potenziale efficacia) sia il rafforzamento del sistema immunitario con l'assunzione di antiossodanti, minerali e vitamine (attraverso il consumo di cibi mirati il piu' possibile sani ma anche di integratori) sia svolgendo una elementare attivita' fisica, sia il potenziamento dei presidi ospedalieri (con tutti i soldi spesi si sarebbe potuto recuperare una multidudine di strutture dismesse o poco funzionanti), possono davvero essere utili per combattere in modo decisivo il Covid con tutte le varianti che ne seguiranno di cui la Delta, se non si assumeranno politiche completamente diverse, purtroppo e' e sara' solo la prima di una lunga serie.
Sono un libero professionista, che da sempre serve questo paese meraviglioso, e mi permetto di portare alla sua attenzione, affinche' con la sua influenza possa far pervenire all'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto al Ministero della salute (anche se mi rendo conto sara' quasi impossibile), i risultati di una cura a costo zero o quasi che tutti noi possiamo fare comodamente a casa ai primi sintomi di mal di gola o di raffreddore o ai primi sintomi di febbre o quando si ha il sospetto di aver frequentato ambienti affollati potenzialmente portatori di virus o essere stati in contatto con persone che hanno contratto il covid.
La cura domiciliare prende le mosse da una ricerca (di cui si sono perse purtroppo le tracce) condotta (oramai da piu' di un anno) da una equipe di ricercatori napoletani del Federico II di Napoli ripresa anche da una analoga indagine condotta dai colleghi del Sacco di Milano che ne ha confermato l'efficacia.
La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista Infection Control & Hospital Epidemiology dell'Università di Cambridge e si fonda sulla osservazione quotidiana di alcuni pazienti risultati positivi al tampone e poi negativizzati dopo essere stati sottoposti a una terapia che si fonda su tre azioni sulle vie d'accesso del virus nell'organismo: bocca, naso e occhi, attraverso l'uso del perossido di idrogeno (H2O2), (si proprio la comune ed economicissima acqua ossigenata meglio se ad uso alimentare o food grade ossia non contenente stabilizzanti che tuttavia non dovrebbero essere pericolosi in quanto presenti in piccole quantita') sia come sciacqui della bocca che sotto forma di nebulizzazione (aerosol) e di un collirio per gli occhi a base di acidoipocloroso o, in alternativa, a base di iodopovidone.
Tuttavia perche' lo studio dei ricercatori napoletani si tramuti in un protocollo vero e proprio occorre che venga testato scientificamente su un numero elevato di pazienti. Per questo i ricercatori del Federico II di Napoli si sono rivolti al Ministero della Salute il quale ha detto che lo studio è scientificamente interessante ma che tuttavia non ci sono sufficienti risorse (l'Ente non ha a disposizione 200 mila euro, si proprio la miserabile cifra di 200 mila euro, se paragonata a tutti i miliardi di euro che stanno spendendo per il miracoloso vaccino).
https: //www. -------. it/canale_sal uteeb enessere/notiz ie/medicin a/202 1/01/05/co vid-ricercatori-napoli-acqua-ossigen ata-prev iene-virus_35 f89539-bb8c-43 b8-bd32-e2d4 9d636281. html
Riporto il video, ancora non censurato, nel quale Del Prete, docente in Oftalmologia dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", spiega i risultati della ricerca.
https: //www. -------. com/wa tch? v=GbP VGX Kwg-8
Anche il dott. Thomas Levy, purtroppo anche lui deriso come tanti altri medici che nutrono dubbi sulla reale efficacia della vaccinazione di massa (sembra essere tornati indietro ai tempi dell'eresia medioevale con la soppressione di tutti coloro che osavano mettere in dubbio qualcuno dei dogmi di fede),
https: //www. -------. it/autori/_tho mas-levy. p hp
cardiologo certificato forse più noto per il suo lavoro con vitamina C, parla del perossido di idrogeno nebulizzato, che è diventato il suo intervento preferito per le malattie virali, compresa la COVID-19.
Certamente la sua come quella dei ricercatori di Napoli e' una osservazione che si basa sui risultati che la nebulizzazione del perossido di idrogeno (nelle quantita' e nelle misure da loro indicate) puo' generare se applicata ad un certo numero di individui e che porta ad affermare come tale intervento sia così efficace per la risoluzione quasi immediata delle malattie virali, a condizione che sia attuato poco dopo l’inizio dei sintomi.
Se tuttavia si perde quella finestra precoce e si iniziano a sviluppare sintomi più pronunciati di influenza o COVID-19, il perossido nebulizzato è ancora un‘ottima aggiunta a qualsiasi altro trattamento che stiate facendo e che sicuramente nella maggior parte dei casi potra' evitare l'ospedalizzazione o il protrarsi della malattia.
https: //www. -------. net/dr-thomas-le vy-il-peross ido-di-idro geno-cont ro-mal attie-vi rali-olt re-che-per-sinu site-asma-polmo nite-e-par odontite/
Io in persona, insieme ai miei familiari ed amici piu' stretti (si poiche' attualmente non autorizzata non puo' essere diffusa pubblicamente), e' da piu' di un anno che testiamo con successo tale pratica senza avvertire alcun effetto collaterale, anzi possiamo dire di non avere piu' il raffreddore o il mal di gola o di attenuarne gli effetti fino a farli scomparire anche con pochissime nebulizzazioni (a dire il vero in tutta la mia vita non ho mai notato su di me dei miglioramenti cosi' precoci e senza avere gli effetti collaterali che tutti i farmaci che si prendono in tali circostanze procurano e questi miglioramenti mi vengono confermati da altre persone). D'altronde basta sbirciare le diverse ricerche scientifiche svolte nel tempo dai piu' prestigiosi istituti sanitari per rendersi conto che il perossido di idrogeno si e' confermato molto efficace a combattere con successo la maggior parte dei virus e dei batteri anaerobici (per quelli aerobici invece bisogna affidarsi agli antibiotici) ; in tal senso ho notato che la nebulizzazione di perossido di idrogeno (dallo 0, 5% al 3% a seconda della propria sensibilita') affiancata da aerosol a base antibiotica e cortisonica, se il primo non sortisce gli effetti desiderati, risulta micidiale nel curare la malattia respiratoria nei suoi momenti iniziali e questo solo con una o poche dosi.
Quindi Gentilissimo senatore Gianluigi Paragone le scrivo questo messaggio affinche' possa interessarsi, se lo vorra', a questa ricerca che se fosse stata attuata, dietro il consenso del Ministero della Salute, avrebbe potuto salvare sicuramente decine e decine di persone dagli effetti avversi del virus: comunque non e' mai troppo tardi ed il Ministero della Salute ne' potra' testare la bonta'
D'altronde il vaccino, e lo vediamo in paesi dove la popolazione vaccinata ha raggiunto livelli massimi e lo vedremo tra poco anche nel nostro paese, non riuscira' mai a sconfiggere il virus che anzi diventera' sempre piu' virulento ed aggressivo, moltiplicandosi in piu' varianti.
Luc Montagnier, virologo francese e vincitore del Premio Nobel per la Medicina 2008 per la scoperta del virus che causa l’Aids, infatti afferma (e i fatti gli daranno inevitabilmente ragione) che la vaccinazione di massa contro il virus Covid-19 è un “errore inaccettabile” e un errore storico, che porta all’emergere di varie forme del virus Corona che causa la morte di innumerevoli persone.
Sebbene sia noto che i virus subiscono mutazioni spontanee che causano varianti, Montagnier afferma che è la vaccinazione a creare queste nuove varianti a causa del fenomeno di Booster a base di anticorpi. Montagnier ha anche affermato che la vaccinazione nel contesto di una pandemia è un errore inimmaginabile e che questa vaccinazione causa la morte.
Sia il vaccino somministrato ad una ristretta cerchia di persone (soprattutto immunodepresse) tale da controbilanciarne gli affetti avversi (sottaciuti) non solo immediati ma anche di lunga durata (che ad oggi non e' possibile conoscere) sia le cure domiciliari (attualmente nella maggior parte dei casi quasi del tutto assenti molte delle quali allo stato sperimentale, poiche' purtroppo mai autorizzate, ma che dimostrano la loro potenziale efficacia) sia il rafforzamento del sistema immunitario con l'assunzione di antiossodanti, minerali e vitamine (attraverso il consumo di cibi mirati il piu' possibile sani ma anche di integratori) sia svolgendo una elementare attivita' fisica, sia il potenziamento dei presidi ospedalieri (con tutti i soldi spesi si sarebbe potuto recuperare una multidudine di strutture dismesse o poco funzionanti), possono davvero essere utili per combattere in modo decisivo il Covid con tutte le varianti che ne seguiranno di cui la Delta, se non si assumeranno politiche completamente diverse, purtroppo e' e sara' solo la prima di una lunga serie.
Da: Giuseppe
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