La litania del "povero" imprenditore "alla canna del gas"
Messaggio per Lilli Gruber
Mercoledì 23 dicembre 2020 16:33:05
Gentile Dott. Lilli Gruber
Gentile Dott. Massimo Giannini
Gentile Dott. Antonio Padellaro
Seguo attentamente, da sempre la trasmissione di Otto e mezzo, che è una delle poche dove non si procede per slogan elettoralistici e si riesce a capire qualcosa.
Faccio però un appunto circa la trasmissione di ieri sera, 22 dicembre, circa gli interventi di Giuliano Guida Bardi. E' già venuto un'altra volta, e ripete - senza che nessuno dei giornalisti presenti lo contrasti - la litania del "povero" imprenditore praticamente "alla canna del gas".
Ieri sera se ne è uscito affibbiando le etichette del "popolo del 16" (gli eroici imprenditori che rischiano per il bene e il progresso del paese) e quello del 27 (i garantiti a reddito fisso che evidentemente giudica inutili parassiti). E ha lamentato come con i ristori i (poveri) imprenditori non ci facciano praticamente nulla.
Nessuno dei presenti - dei quali ho grandissima stima - ha ricordato al Bardi che in Italia ogni anno si calcolino circa 190 (centonovanta) miliardi di evasione fiscale. Beh, e dove stanno queste evasioni, nel "popolo del 27"? Che le tasse le paga fino all'ultimo centesimo? E che sostiene anche la cassa integrazione dei dipendenti che il "popolo del 16" licenzia appena gli è possibile?
Mai che ci fosse un imprenditore che ammetta che con la pandemia sta consumando le riserve che finora ha accumulato: e quando mai! Tutti "alla canna del gas". Tutti senza un euro in banca di riserva. Tutti poveracci. Sicuramente ci sono commercianti e piccoli imprenditori che di riserve possono averne poche, ci mancherebbe. Ma che la totalità sia così piagnona e con tasche bucate ha il carattere di un'offesa all'intelligenza!.
Se qualcuno la prossima volta che Guida Bardi viene a "Otto e mezzo, glielo ricordasse, saremmo tutti più contenti. Magari chiedendogli secondo lui, che fine fanno i 190 miliardi annui di evasione, e informandolo - se non lo sa - che un caffè a Venezia costa 8 euro (e sentisse come piangono e si lamentano i ristoratori veneziani!!!).
Grazie dell'attenzione e cordiali saluti
Augusto Venanzetti
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Gentile Dott. Massimo Giannini
Gentile Dott. Antonio Padellaro
Seguo attentamente, da sempre la trasmissione di Otto e mezzo, che è una delle poche dove non si procede per slogan elettoralistici e si riesce a capire qualcosa.
Faccio però un appunto circa la trasmissione di ieri sera, 22 dicembre, circa gli interventi di Giuliano Guida Bardi. E' già venuto un'altra volta, e ripete - senza che nessuno dei giornalisti presenti lo contrasti - la litania del "povero" imprenditore praticamente "alla canna del gas".
Ieri sera se ne è uscito affibbiando le etichette del "popolo del 16" (gli eroici imprenditori che rischiano per il bene e il progresso del paese) e quello del 27 (i garantiti a reddito fisso che evidentemente giudica inutili parassiti). E ha lamentato come con i ristori i (poveri) imprenditori non ci facciano praticamente nulla.
Nessuno dei presenti - dei quali ho grandissima stima - ha ricordato al Bardi che in Italia ogni anno si calcolino circa 190 (centonovanta) miliardi di evasione fiscale. Beh, e dove stanno queste evasioni, nel "popolo del 27"? Che le tasse le paga fino all'ultimo centesimo? E che sostiene anche la cassa integrazione dei dipendenti che il "popolo del 16" licenzia appena gli è possibile?
Mai che ci fosse un imprenditore che ammetta che con la pandemia sta consumando le riserve che finora ha accumulato: e quando mai! Tutti "alla canna del gas". Tutti senza un euro in banca di riserva. Tutti poveracci. Sicuramente ci sono commercianti e piccoli imprenditori che di riserve possono averne poche, ci mancherebbe. Ma che la totalità sia così piagnona e con tasche bucate ha il carattere di un'offesa all'intelligenza!.
Se qualcuno la prossima volta che Guida Bardi viene a "Otto e mezzo, glielo ricordasse, saremmo tutti più contenti. Magari chiedendogli secondo lui, che fine fanno i 190 miliardi annui di evasione, e informandolo - se non lo sa - che un caffè a Venezia costa 8 euro (e sentisse come piangono e si lamentano i ristoratori veneziani!!!).
Grazie dell'attenzione e cordiali saluti
Augusto Venanzetti
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Da: Augusto Venanzetti
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