Diktat, ricatto, estorsione, pressing, mobbing, stalking…

Messaggio per Marco Travaglio

Lunedì 18 luglio 2022 22:26:26
Quando al Senato é stata posta la fiducia a scatola chiusa sul dl Aiuti, il presidente Draghi già sapeva che il M5S sarebbe stato costretto a votargli contro perché il ministro Cingolani (M5S) aveva già espresso nel CdM posizione contraria al finanziamento per la realizzazione, in deroga al piano regionale, dell’inceneritore a Roma (il termine termovalorizzatore non esiste in Europa, é un greenwashing). Il veto non era rivolto alla concessione dei poteri straordinari al sindaco della capitale, ma alla tecnologia prevista (penultima della lista delle Best Available Technology BAT) per liberare la città dall’immondizia in vista del Giubileo. Il ministero per la Transizione ecologica (MiTE) ha prodotto la Strategia nazionale per lo smaltimento dei rifiuti; spetta alle Regioni produrre la propria Strategia dove ipotizzare l’impiego di un impianto di incenerimento purché compatibile con il piano nazionale, cioé che rispetti le BAT e la differenziazione della raccolta secondo le regole europee (giustamente la Regione Lazio non l’ha previsto, dopo la chiusura di quello inquinante di Colleferro presentata dal presidente Zingaretti (2018) con la motivazione encomiabile che "favorirà la costruzione di impianti altamente tecnologici, supererà in breve tempo il sistema della termovalorizzazione dei rifiuti, con l'obiettivo di centrare la 'end of waste (il rifiuto torna ad essere un prodotto) ”. Poi il ministero ne verificherà la compatibilità con la Strategia nazionale. Come si poteva pensare perciò di ricevere la fiducia politica in presenza di un ostacolo insormontabile come la tutela della salute pubblica e la tutela ambientale, tanto meno pretenderla fin quasi ad estorcerla ad una parte politica alleata di governo, ecologista, presente nel CdM col MiTE su posizione contraria, che, per di più, ha aggiornato il proprio logo inserendo -2050- la data del raggiungimento della neutralità climatica come prescrive la legge ecologica europea, con l’accordo del 21. 04. 2021, che fissa al 55% la riduzione delle emissioni del gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990; che sostiene la mobilitazione green delle nuove generazioni - ben consapevoli della gravità del problema ambientale, ma derisi come gretini - che non possono essere tradite dalle ambiguità e dai voltafaccia della politica di corte? Questa non é una crisi politica: questo é un artificio, una opportunità per anticipare le elezioni, una speculazione politica di bassa lega, uno strumento di aggressione, una sorta di mobbing orgiastica a cui partecipa gran parte della casta rappresentante di una politica neo-liberista e la canea di giornali, giornalisti e strilloni a sostegno per allontanare dal governo del paese quella parte politica, col suo capo Giuseppe Conte, che é dalla parte del popolo e della sua salute, dell’ambiente e della sua protezione.

Luciano Rossetti
18. 07. 2022
Da: Luciano Rossetti

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