Con il Rosatellum, al caos seguirà il caos
Messaggio per Matteo Salvini
Domenica 24 luglio 2022 12:08:37
In vista della ormai prossima scdenza della legislatura si è sempre e soltanto parlato di legge elettorale senza che nessuno dei parlamentari abbia mai realmente voluto una riforma capace di risolvere definitivamente il problema della ingovernabilità. Votremo ancora con il sistema « Rosatellum » come gli altri concepito per creare governi claudicanti che cadano come mosche uno dopo l’altro. Lo scopo evidente è di salvaguardare lo status quo che consente la realizzazione di papocchi di ogni genere. Dal 2 giugno 1946, data del referendum con il quale il popolo italiano scelse la Repubblica, si sono susseguiti ben 67 governi nessuno dei quali è riuscito a completare i 5 anni di legislatura previsti dall'articolo 60 della nostra Costituzione. II 30 marzo 2022 il Domani di Feltri ha pubblicato un editoriale nel quale
individua nelle innumerevoli leggi elettorali mal concepite e talvolta addirittura incostituzionali, la ragione principale della costante fragilità degli esecutivi che contrddistingue il nostro paese:
« La legge elettorale in vigore ha profili evidenti di incostituzionalità, consente ai capi partito di imporre di fatto l’elezione dei fedelissimi. Basta metterli nel posto giusto di lista con uno dei diversi meccanismi previsti attualmente. Inoltre chi vota un candidato nell’uninominale automaticamente fa eleggere persone nel listino proporzionale, con nomi bloccati, che nemmeno conosce e di cui nessuno gli ha parlato (…).
(…) una legge elettorale che non consente di garantire la rappresentanza delle diversità politiche, territoriali, culturali e che vede i parlamentari di fatto nominati dall’alto – senza alcun rapporto con gli elettori del territorio che dovrebbe sceglierli – aggrava ed approfondisce la frattura tra eletti ed elettori e questo è un problema di prima grandezza per il funzionamento di una democrazia come quella italiana in cui il parlamento è centrale nell’assetto costituzionale. (…)
Se i parlamentari continueranno ad essere scelti per la fedeltà al capo corrente o dal partito avremo ancora la prevalenza dei signorsì, mentre al contrario – non a caso – i costituenti disegnarono per il parlamentare il ruolo di rappresentante della nazione e gli imposero di comportarsi con dignità ed onore e la precondizione è che sia libero di scegliere e di decidere secondo coscienza, soprattutto nei casi difficili. ».
Le riforme della legge elettorale che si sono succedute negli ultimi 30 anni hanno solo peggiorato la situazione portandoci via via al sistema del Rosatellum che è il capolavoro del quale parla il Domanii. Una volta garantitasi la pagnotta, gli « eletti » non hanno nessuna voglia di impegnarsi seriamente alla soluzione dei problemi spinosi che si presentano. Li procrastinano fino a poterli delegare ad altri. Nascono cosi’ i governi tecnici, i governi del Presidente, i governi ponte, i governi istituzionali, balneari, ad interim, di larghe intese e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta che testimoniano la noncuranza e l’incapacità della maggior parte di questi parassiti. Finalmente il 25 settembre si andrà al voto. Dovremo precipitarci perché ci hanno concesso un giorno secco per esercitare un nostro legittimo diritto. Nell’eventualità non remota di ritrovarci con 35° all’ombra, dovremo affollerarci ai seggi fare file di ore di attesa sotto il sole per poter apporre la sospirata crocetta sulla nostra scheda. E’ piu’ probabile che la temperatura elevata ci induca, com’è logico, a concentrarci tutti nelle ore serali con il rischio di vederci sbattere in faccia la porta del seggio quando finalmente l’avremo raggiunto. Che cosa si farà in questo caso ? Si rimanderà a casa le diecine di elettori in attesa ? Si prolungherà l’orario di apertura a Roma, a Milano, a Trieste e a Lecce e non a Torino, Firenze o Bologna?. Perfino il tanto agognato voto siamo riusciti ad organizzarlo all’italiana. Malgrado le varie possibilità di voto esistenti, gli eroi che sceglieranno il sacrificio della presenza si potranno contare ad occhio. L’astensione risulterà massiccia, non per colpa degli elettori, proprio come i brogli che seguiranno. Ovviamente non si pensa neppure a cambiare il Rosatellum nei quasi due mesi che restano prima delle elezioni. Questo è un sistema che ha ulteriormente peggiorato il l’Italicum e la riforma Calderoli che furono sostituiti perché incostituzionali. Il "nuovo" è incostituzionale esattamente come gli altri che ha rimpiazzato. « Cambiare la legge elettorale è un compito troppo complesso per poterlo svolgere in fratta. E’ necessario tempo per ponderare bene le decisioni. » si giustificano gli Onorevoli Deputati e Senatori. Hanno ragione, hanno avuto solo 5 anni per farlo, non possiamo pretendere troppo. Tutelato il proficuo Rosatellum, coloro che dovrebbero essere i nostri « rappresentanti », continueranno a non rappresentarci affatto. La domanda nasce spontanea: un diritto di voto che consenta al cittadino di optare solo per la scelta del male minore e gli conceda unicamente opzioni pilotate puo’ davvero definirsi « pratica di democrazia » ?. ..
individua nelle innumerevoli leggi elettorali mal concepite e talvolta addirittura incostituzionali, la ragione principale della costante fragilità degli esecutivi che contrddistingue il nostro paese:
« La legge elettorale in vigore ha profili evidenti di incostituzionalità, consente ai capi partito di imporre di fatto l’elezione dei fedelissimi. Basta metterli nel posto giusto di lista con uno dei diversi meccanismi previsti attualmente. Inoltre chi vota un candidato nell’uninominale automaticamente fa eleggere persone nel listino proporzionale, con nomi bloccati, che nemmeno conosce e di cui nessuno gli ha parlato (…).
(…) una legge elettorale che non consente di garantire la rappresentanza delle diversità politiche, territoriali, culturali e che vede i parlamentari di fatto nominati dall’alto – senza alcun rapporto con gli elettori del territorio che dovrebbe sceglierli – aggrava ed approfondisce la frattura tra eletti ed elettori e questo è un problema di prima grandezza per il funzionamento di una democrazia come quella italiana in cui il parlamento è centrale nell’assetto costituzionale. (…)
Se i parlamentari continueranno ad essere scelti per la fedeltà al capo corrente o dal partito avremo ancora la prevalenza dei signorsì, mentre al contrario – non a caso – i costituenti disegnarono per il parlamentare il ruolo di rappresentante della nazione e gli imposero di comportarsi con dignità ed onore e la precondizione è che sia libero di scegliere e di decidere secondo coscienza, soprattutto nei casi difficili. ».
Le riforme della legge elettorale che si sono succedute negli ultimi 30 anni hanno solo peggiorato la situazione portandoci via via al sistema del Rosatellum che è il capolavoro del quale parla il Domanii. Una volta garantitasi la pagnotta, gli « eletti » non hanno nessuna voglia di impegnarsi seriamente alla soluzione dei problemi spinosi che si presentano. Li procrastinano fino a poterli delegare ad altri. Nascono cosi’ i governi tecnici, i governi del Presidente, i governi ponte, i governi istituzionali, balneari, ad interim, di larghe intese e chi piu’ ne ha, piu’ ne metta che testimoniano la noncuranza e l’incapacità della maggior parte di questi parassiti. Finalmente il 25 settembre si andrà al voto. Dovremo precipitarci perché ci hanno concesso un giorno secco per esercitare un nostro legittimo diritto. Nell’eventualità non remota di ritrovarci con 35° all’ombra, dovremo affollerarci ai seggi fare file di ore di attesa sotto il sole per poter apporre la sospirata crocetta sulla nostra scheda. E’ piu’ probabile che la temperatura elevata ci induca, com’è logico, a concentrarci tutti nelle ore serali con il rischio di vederci sbattere in faccia la porta del seggio quando finalmente l’avremo raggiunto. Che cosa si farà in questo caso ? Si rimanderà a casa le diecine di elettori in attesa ? Si prolungherà l’orario di apertura a Roma, a Milano, a Trieste e a Lecce e non a Torino, Firenze o Bologna?. Perfino il tanto agognato voto siamo riusciti ad organizzarlo all’italiana. Malgrado le varie possibilità di voto esistenti, gli eroi che sceglieranno il sacrificio della presenza si potranno contare ad occhio. L’astensione risulterà massiccia, non per colpa degli elettori, proprio come i brogli che seguiranno. Ovviamente non si pensa neppure a cambiare il Rosatellum nei quasi due mesi che restano prima delle elezioni. Questo è un sistema che ha ulteriormente peggiorato il l’Italicum e la riforma Calderoli che furono sostituiti perché incostituzionali. Il "nuovo" è incostituzionale esattamente come gli altri che ha rimpiazzato. « Cambiare la legge elettorale è un compito troppo complesso per poterlo svolgere in fratta. E’ necessario tempo per ponderare bene le decisioni. » si giustificano gli Onorevoli Deputati e Senatori. Hanno ragione, hanno avuto solo 5 anni per farlo, non possiamo pretendere troppo. Tutelato il proficuo Rosatellum, coloro che dovrebbero essere i nostri « rappresentanti », continueranno a non rappresentarci affatto. La domanda nasce spontanea: un diritto di voto che consenta al cittadino di optare solo per la scelta del male minore e gli conceda unicamente opzioni pilotate puo’ davvero definirsi « pratica di democrazia » ?. ..
Da: Anna
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