Quando il paradosso diventa realtà
Messaggio per Paolo Del Debbio
Venerdì 18 febbraio 2022 10:40:36
Ahahahahhh!!! Buongiorno, Dr. Del Debbio, che bello svegliarsi la mattina e scoprire che siamo veramente alla frutta! |! ! In senso figurato, ovvio, perché il prezzo della frutta, per chi se la può permettere, unitamente a quello della verdura ed altri generi alimentari, ha ormai raggiunto cifre da borsa nera. "Il Messaggero", quasi in fondo pagina, pubblica oggi, infatti, una "notiziola" che, a leggerla, ricorda veramente i tempi degli "orticelli di guerra" quando gli italiani affamati piantavano nei propri vasi, o nei giardini, poca cicorietta e similari che, unitamente alle bucce delle patate (se se ne trovavano, io non lo so per certo non essendo ancora nata), contribuivano a mettere insieme una fattispecie di zuppa all'ortolana. Il Messaggero pubblica infatti testualmente: " Pane raffermo. Come utilizzarlo per evitare gli sprechi". La brava massaia di allora (per tutti, consiglio la lettura di "Pane nero" di Miriam Mafai), aiutata infatti dalle riviste autarchiche, era bravissima nell'organizzare almeno un pasto al giorno, (essendo pranzo e cena quasi impossibili da mettere insieme). col poco che si riusciva ad acquistare con i punti della tessera e gli avanzi di quel poco, se avanzava. Già, come utilizzare il pane raffermo? Beh, riflettendoci su a me viene in testa un solo modo: grattuggiarlo, e poi utilizzarlo per impanare fettine di carne, o pesce, o supplì. Ma... carne e pesce sono a prezzi ormai proibitivi, Il riso si può ancora acquistare anche perché non si fa fuori in un solo pasto e a meno che anche questo non venga monopolizzato dalla Cina e dalla "via della seta"... Una sera ho acquistato in rosticceria una porzioncina di baccalà (che una volta si mangiava solo a Natale ed era proprio il pesce dei poveracci), pagandola ben otto euro! ! Sì, sì, lo so, lo vedo che lei da sempre ha l'abitudine di farsi un giro molto istruttivo tra i commercianti e soprattutto tra i banchi dei mercati rionali. Ma venga a comprare a Roma, scoprirà certamente molte cose interessanti sull'aumento dei prezzi (anche nei supermercati) che suppongo non siano i medesimi di una piccola città o di un paesello. I commercianti si giustificano affermando che gli aumenti partono dai produttori e dunque anche loro sono costretti alla corsa al rialzo. Io, per parte mia, continuo invece a sostenere che se i prezzi fossero più contenuti (tocca accontentasse, come diciamo a Roma) ed il commerciante accontentarsi di svoltare la vita un po' meno come facciamo noi consumatori - la gente potrebbe acquistare di più, dal momento che gran parte di noi ogni giorno deve spezzare il capello in quattro per far quadrare il bilancio domestico. Io ho seguito ieri sera la sua trasmissione dal momento che riguardava IL MIO TERRORE NUMERO UNO, che si replica bimestralmente: il costo delle bollette di luce e gas, ma tranne udire proteste e lamentele da parte della gente, nessuno degli intervistati (concordo col signore che ad un certo punto ha scritto di essersene andato a dormire) ha proposto - almeno proposto - una soluzione al problema. Sì, c'è chi parla di sfruttare la nostra poca produzione di gas senza dipendere sempre e soltanto da Putin che- ormai è diventato il tormentone del giorno - può "chiuderci quando vuole i rubinetti", magari guardandoci con quegli occhi freddi freddi... Ma il fatto è che a questa soluzione non si è mai ricorsi, non solo, ma ancora ricordo il motivetto pubblicitario che scandiva il nostro passaggio al metano in quanto giudicato più economico: "il metano, ti dà una manooo...". Lo vedo. Ora devo salutarla, sa, devo scendere per controllare se nella cassetta della posta è arrivata la temutissima bolletta della luce che nessuno di noi ha ancora ricevuto e che ci sta gettando in un'attesa intrisa di panico, probabilmente rincarata del 300%, nonostante io faccia economia sul riscaldamento e cucini pochissimo. Ah, e un'ultima preghiera: basta invitare le solite facce (antipatiche anzicheno) : la Fusani con le sue smorfie sempre disgustate e perlopiù indignate (ma con chi ce l'ha? con la vita in generale?), Cruciani col look più da barbone che da giornalista, la Gualmini che incassa critiche e tuttavia, beata lei, sorride, Caprarica con l'ennesimo libro sulla Regina Elisabetta (grandissima donna e grandissima monarca, ma cosa c'è ormai che di lei non sappiamo già?). Grazie, Dr. Del Debbio.
Da: Roberta 2
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