Messaggi e commenti per Alberto Angela - pagina 34

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Frasi di Alberto Angela

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Biografieonline non ha contatti diretti con Alberto Angela. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alberto Angela.

Venerdì 19 giugno 2020 11:39:50

Salve Dottor Alberto Angela,
le vorrei raccontare una bella storia... innanzitutto le vorrei parlare di Gagliole, un piccolo paesino medioevale
dell'entroterra maceratese perchè è lì che comincia la nostra storia.
Sormontato dall’imponente torre dell’antico cassero Varanesco da cui si gode un magnifico panorama sui monti Sibillini e
immerso in un affascinante contesto naturalistico che abbraccia colline verdeggianti, boschi e piccoli borghi anticamente
fortificati, Gagliole comprende nel suo territorio la suggestiva Valle dell’Elce.
Si tratta di un’area di particolare pregio ambientale, paesaggistico e culturale, molto importante anche dal punto di vista
geopaleontologico ed ecco che torniamo alla nostra storia... Gagliole ha visto nascere uno dei paleontologi piu'grandi
della zona.
Sin da ragazzo la passione per la storia e la ricerca lo hanno visto impegnato in tante attivita' di studio del
territorio... questa passione lo ha portato a intraprendere un grande viaggio di conoscenza del territorio circostante
e di raccolta delle innummerevoli risorse naturali nascoste in esso.
L’origine della raccolta risale agli anni 1966/1967 quando Paolo, questo è il suo nome e Onelia, sua moglie, appassionati
di natura e di storia, hanno iniziato le prime ricerche nella valle dell’Elce.
Impegnando tutto il tempo libero a loro disposizione nel corso degli anni hanno riunito moltissimi reperti, anche con
frequenti viaggi di studio e ricerche all’estero.
Da qui l'idea di aprire un piccolo spazio espositivo a Gagliole nel 2002, il cui nucleo principale era costituito
da reperti locali.
Negli anni questo piccolo spazio, grazie alla grande passione dei suoi proprietari e all'acquisizione di altri reperti
da tutte le parti del mondo, si è ingrandito e grazie anche all'entusiasmo e al passaparola dei visitatori è diventatato
un vero e proprio museo: il Museo di Storia Naturale, gestito dalla fondazione Oppelide di cui Paolo, rimane protagonista.
Il Museo di Storia Naturale, trasferitosi in un antico palazzo trecentesco, custodisce ad oggi oltre tremila reperti fossili
e minerali provenienti da tutto il mondo, che ripercorrono l’evoluzione della vita sulla terra fin dagli inizi:
dai trilobiti giganti allo scheletro del Plesiosauro (il famoso mostro di Loch Ness), da quello del Dyrosauro lungo
ben 6 metri al nido di vespe fossile, allo scheletro di orso delle caverne e a moltissimo altro.
Nella sezione dei minerali sono poi sorprendenti i mille colori e le luminosità scintillanti di ametiste, lapislazzuli,
pirite, pietre fosforescenti e molte altre rocce: reperti più unici che rari, perfettamente conservati in un contesto
curato e accogliente.
Nel corso degli anni il museo è diventato anche un polo di attrazione per tante scolaresche dei dintorni che animano tante
giornate di aprile e maggio: un laboratorio didattico sempre seguito dall'occhio attento di Paolo e suo figlio, aiuta i
bambini a conoscere il lato piu' magico della professione di paleontologo, dallo scavo simulato di rocce al toccare con
mano fossili e minerali. I bambini e anche gruppi che ne fanno richiesta vengono poi anche accompagnati sempre da entrambi
a visitare le valli circostanti con lo scopo di far conoscere il patrimonio naturale del luogo e sensibilizzare tutti
alla salvaguardia della natura. La cosa piu' importante è che tutte le attivita' sono volte alla conoscenza e
divulgazione di un'unica passione: la storia naturale.
Ora vengo al motivo della mia lettera... purtroppo abbiamo appurato che a volte la passione da sola non basta nell'andare
avanti in questa attivita'... con tanto sforzo il museo ha visto crescere il numero di visitatori negli anni, ma sia il
terribile terremoto del 2016 che ha quasi distrutto l'intero borgo lesionando gran parte degli edifici sia la pandemia
che ha scolvolto le nostre vite dall'inizio di questo anno stanno mettendo a dura prova la vita del museo.
Paolo è uno degli uomini piu' appassionati e profondamente preparati che conosco ed è mio suocero. Michele, suo figlio,
mio marito. La loro passione traspare da ogni singola parola che usano per trasmettere agli altri le loro conoscenze:
è davvero un piacere per me vedere l'amore che mettono in tutte le attivita' di formazione che svolgono con i bambini e
sarebbe un vero peccato lasciare che tutto questo possa finire per colpa del virus...
Il museo, nonostante le tante difficolta' cui ha dovuto far fronte, dall'assenza di finanziamenti da parte di quasiasi
istituzione, dalle spese per la pubblicita' di tasca propria che alle volte non sono nemmeno rientrate con le visite,
ha sempre cercato di andare avanti solo con la forza dell'entusiasmo e della sete di divulgazione scientifica che ha mostrato
sin dall'inzio.
Sarebbe un vero peccato lasciare che un patrimonio umano e storico davvero grande, che contribuisce ad arricchire le
Marche di un'offerta culturale di alto valore, si dissolva nel nulla.
Sarebbe per noi un onore averla ospite qui da noi: la famiglia ha in gestione anche un centro di educazione ambientale
che ospita ogni anno varie attivita' di divulgazione scientifica quali corsi di riconoscimento delle erbe spontanee o
passeggiate nella natura e sarebbe bellissimo averla con noi per spiegarle tutte le nostre attivita'.
Nessuno come lei ha saputo far conoscere al grande pubblico le meraviglie nascoste d'italia e chissa' che il mio sogno,
di far conoscere il nostro borgo incantato, dove gente laboriosa cerca di mantenere in vita la memoria e la
riscoperta dei luoghi, non si avveri grazie a lei.
La ringrazio fin da subito per l'attenzione che vorra' dare al mio appello. Grazie infinite.

Giovedì 18 giugno 2020 17:20:30

Complimenti, è un grande per come riesce a trasmettere e spiegare tutto ciò che è cultura.
Sarebbe un mio grande desiderio che con la sua maestria possa fare una serata sulla storia di Scolacium, in Calabria.
Spiegare se è vero che il nome Italia abbia avuto origine da quei popoli che vivevano nei territori dell' istmo di Catanzaro, sulle leggende dei ritrovamenti in Girifalco...
Che onore sarebbe per tutta la Calabria
Un grande grazie con la speranza che possa davvero interessarla

Domenica 7 giugno 2020 18:58:16

DOTT. ALBERTO ANGELA
Era da tempo, come napoletana doc ma estremamente critica con la sua città, era da tempo, dicevo, che intendevo indirizzare poche righe (per descrivere Napoli e le sue contraddizioni ci vorrebbero fiumi di parole) a chi conta nell’ambito culturale e giornalistico per lamentare la poca considerazione che in alcuni ambienti (meno male non tutti) si ha di questa città e che sono emersi con ben più evidenza con il sopraggiungere della catastrofica “PANDEMIA”.
Mi innervosisco, e di conseguenza mi arrabbio, quando in TV si parla di città d’arte e le uniche che vengono menzionate sono: Venezia, Firenze e Roma; nessun accenno a Napoli! ! La cosa si è ripetuta su RAI 2 allorché durante una trasmissione, presenti i sindaci di VENEZIA e FIRENZE ed il critico d’arte Vittorio SGARBI, giustamente ci si rallegrava per la imminente riapertura dei musei che, dopo il lungo periodo di lockdown, sarebbero stati finalmente resi fruibili nelle città di ROMA, VENEZIA e FIRENZE, TRASCURANDO ALTRE CITTA’ D’ITALIA, TRA CUI NAPOLI, custodi anch’esse di opere d’arte di pregio e bellezza. Perciò, mentre sarebbe auspicabile una maggiore attenzione da parte degli organi competenti, mi piacerebbe conoscere il suo parere in merito, immaginando una sua replica quale nostro concittadino onorario, che da tempo ed in più occasionii ha dedicato alla nostra città bellissimi servizi televisivi, nonché magnifiche pubblicazioni e libri e soprattutto quale studioso e conoscitore degli inestimabili tesori racchiusi in una NAPOLI la cui immagine nel mondo è tristemente nota per la camorra, l’immondizia, il malcostume.
Sono sicura che condividerà il mio rammarico e farà sentire il suo parere in merito.
Le chiedo scusa per aver osato sottrarle del tempo prezioso e la saluto cordialmente.

Adriana Porzio

Sabato 6 giugno 2020 17:19:25

Buonasera dottor Angela,
sono un vostro ammiratore di lei e suo padre e vi stimo tantissimo per quello che fate nella divulgazione con semplicità e professionalità, scrivo a voi perché spirate in me fiducia e nella vostra professione sicuramente penso e/o spero siate a conoscenza di persone nei vari campi specialistici per chiedervi un consiglio con chi io possa interloquire per scambiare una mia ipotesi che mi affligge oramai da tempo e che vorrei chiarire riguardo a come il cervello nel mondo animale memorizzi e ricordi gli eventi vissuti,
in attesa di un riscontro auguro a lei e suo padre buon proseguimento. grazie

Venerdì 5 giugno 2020 12:18:01

Caro Alberto, grazie per il grande lavoro di divulgazione artistica e scientifica che fai.
Noi, nel nostro piccolo, siamo musicisti ed in questo particolare periodo di quarantena per il Coronavirus abbiamo creato e lanciato su tutte le piattaforme un piccolo album musicale intitolato The Genesis of Life.
Questo album include due tracce: la versione cantata (in inglese) e la versione strumentale dello stesso brano.
Il testo descrive come la vita sulla Terra, secondo la ipotesi di Oparin-Haldane degli anni '20, abbia avuto origine circa un miliardo di anni fa in un "brodo primordiale". Si formarono, grazie a tanta energia, una varietà di molecole organiche, l'RNA ed infine il DNA come doppia elica di catene di RNA collegate fra loro dai quattro amino acidi Adenina Timina Guanina Citosina. Ma poi arrivò anche il Corona Virus !!!
Ci piacerebbe che tu lo potessi utilizzare in qualche trasmissione dedicata alla scienza e alla biologia molecolare. Ti metto qui sotto il link ad iTunes dell'album, dove si potranno ascoltare innanzi tutto dei frammenti dell'album stesso. Se interessato, ti invieremo il testo completo in inglese.
Ciao e grazie dell'attenzione
https://music. apple. com/it/album/the-genesis-of-life-single/1516852976

Venerdì 5 giugno 2020 10:06:22

Buongiorno
stiamo organizzando un'evento on line e saremmo interessati ad a valutare la presenza, come relatore, del Dr. Angela.
Si tratta di un'azienda leader nel settore della consulenza.
Ringraziando resto in attesa di un gentile riscontro.
Cordiali saluti
Katia Zanichelli

Mercoledì 3 giugno 2020 15:02:38

Trovo strano che, tra i reperti archeologici dell’antica Roma, ci sia di tutto (templi, statue, acquedotti, terme, fontane, teatri, ecc.), salvo reperti relativi alle fabbriche, che pure dovevano esserci, per costruirci gli oggetti necessari alla vita di tutti i giorni, a parte le anfore.
Tutti i documentaristi, anche i più bravi (come Alberto Angela), ci mostrano con dovizia di particolari come erano vestiti ed equipaggiati i soldati romani, ma non ci hanno mai detto come quell’equipaggiamento veniva costruito, specialmente considerando che tutti quegli oggetti (elmi, corazze, lance, calzature, ecc.) hanno l’aria di essere tutti uguali e quindi di essere stati costruiti “in serie” in vere e proprie fabbriche, non artigianalmente come poteva darsi che avvenisse per il vasellame di terracotta.
Grazie

Lunedì 1 giugno 2020 18:03:57

Caro Alberto,
sono una prof. ssa, di un giovane Liceo Artistico di provincia, del sud della nostra amata penisola.
Inutile scrivere, l'ammirazione e la stima nei tuoi riguardi poiché mi sembra quasi riduttivo.
Sfacciatamente le ho rivolto del tu considerandola mio affettuoso conoscente. Come pensano gran parte delle persone che da anni ti seguono.
Come ben sai, fare didattica a distanza, non è stato semplice, per i docenti, per i ragazzi e neanche per le famiglie.
All'inizio di questa strana situazione feci una promessa ai miei ragazzi...
"Ragazzi vi prometto che farò di tutto, per trasformare questa emergenza in opportunità, nonostante tutte le difficoltà"
Giunti quasi al termine, di questa "strana avventura", posso dire con soddisfazione di esserci in parte riuscita.
Sono riuscita ad organizzare 4 meet molto importanti con esperti della cultura e dell'arte, ospitandoli nella nostra classe virtuale.
Un saluto, una piccola intervista ed un messaggio di speranza per i nostri splendidi studenti.
Bene!!!
Veniamo al dunque... sarebbe eccessivamente spudorato, da parte mia, chiedere un collegamento speciale, col grande Alberto Angela, per l'ultimo giorno di scuola virtuale?
Sarebbe un regalo indescrivibile!!!
E non solo per i ragazzi!
Qualora non fosse possibile, capirò e non dirò nulla ai miei ragazzi per evitare che ne rimangano delusi.
Resterà, solo una segreta richiesta di una docente sfacciata, di una piccola scuola di provincia.
Grazie della speciale attenzione.
Auguri di ogni bene.
Con affetto cordialità e stima
Antonella Rotundo.
Liceo Classico - Artistico F. Fiorentino di Lamezia Terme Catanzaro
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Domenica 31 maggio 2020 01:28:01

Buonasera dottor Angela. Mi chiamo giuliano.
Non vorrei scendere nella retorica, ma lei ed il suo papà avete reso grande la tv italiana...
Vorrei raccontare una storia vera di quelle piene di umanità e di eroismo..
Abito in una piccola frazione sull appennino modenese, proprio sotto la linea gotica..
Sono cresciuto praticamente coi racconti dei partigiani... e dei vecchi del paese...
... siamo dopo 8 settembre 1943.. in italia ci sono le leggi razziali.. una famiglia di ebrei viene aiutata dai partigiani ad arrivare sino sulle montagne dell appennino (mo).
Cercano dove nascondersi rimanere nel comune di pavullo è troppo rischioso, brulica di fascisti e tedeschi. se catturati la deportazione nei lager era assicurata..
Alla famiglia ebrea ottolenghi viene indicato come rifugio un mulino ad una decina di km da pavullo., il proprietario è un certo Gianaroli sposato con 6 figli.. accettano di nascondere la fam. Ebrea... scavando nascondigli sull argine del fiume che alimentava il mulino.. creando botole e passaggi segreti..
Molte volte fascisti e tedeschi perquisirono il posto ma sempre senza scoprire i rifugiati..
Se scoperti sarebbe stata la fine anche per la famiglia gianaroli... molti sapevano ed hanno taciuto.. compresi i partigiani che portavano informazioni sulla presenza in zona di tedeschi..
Alla fine la famiglia ebrea si salvò.. nel 2009 la famiglia Gianaroli venne insignita dell onorificenza
Dallo stato di Israele di giusti tra le nazioni... il loro nome sarà impresso per sempre sul muro del memoriale dei giusti a Gerusalemme..
Ho sintetizzato il racconto.. ma è tutto vero e documento..
Il mio desiderio ? Realizzare un docufilm su questa toccante storia di umanità.
Un abbraccio
Giuliano bortolotti.. 347 -------

Sabato 30 maggio 2020 22:54:25

Buona sera Angelo,
Le scrivo per porle un quesito che mi tormenta da un po', quindi senza ulteriori indugi ecco la mia domanda: perché i capelli umani hanno una crescita potenzialmente infinita? Così come i peli del nostro corpo, il loro scopo è proteggere il corpo dalle intemperie atmosferiche. Poi, a causa della diversa natura dei follicoli che presentano un ciclo riproduttivo più veloce, essi crescono con maggiore rapidità. Ma questo non spiega la loro lunghezza, che superata qualche decina di centimetri non servirebbe per riscaldarsi o ripararsi. Inoltre non esiste un altra specie vivente con crescita di peli infinita, anche perché questo lo limiterebbe nei movimenti..
Attendo notizie, grazie per l attenzione.

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