Messaggi e commenti per Antonello Piroso - pagina 7

Messaggi presenti: 78

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Frasi di Antonello Piroso

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Biografieonline non ha contatti diretti con Antonello Piroso. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Antonello Piroso.

Lunedì 20 aprile 2020 07:01:41

Difendo la Lombardia come regione, perché in base alla 833 del 78, dove dice che le regioni “possono” intervenire per isolamento e quarantena, diventa uno scaricabarile dello Stato, nessuna delle regioni sarebbe stata pronta, lo Stato invece è obbligato. Come MAI non parlano Della GRECIA ? ?
7 Giorni prima di Codogno, Tamponi obbligatori in entrata e ai Confini, con quarantena immediata.
35000 mila tamponi fatti di cui 20000/25000 nella settimana Citata. Chiusura delle frontiere. Gestita da:
Sotiris Tsiodras, professore di malattie infettive ad Harvard e portavoce del ministero della Salute del governo greco, scelto da Nikos Hardalias, ministro per la Gestione delle Crisi.
Però per le pensioni ai tempi di Monti della Grecia ne parlavano 7 volte al giorno.
Grazie e Buon Lavoro.

Venerdì 17 aprile 2020 22:54:26

Buonasera Antonello, la seguo sempre su Virgin e in questo momento di reclusione (ero gia senza lavoro e sono caregiver di mia madre con l'alzheimer) mi sono affiancato al
ex generale dei carabinieri Pappalardo il quale con il prolungamento delle restrizioni, la situazione sembra che stia sempre più degenerando (per non parlare delle informazioni giornalistiche) e noi con i gilet arancioni (di cui sono un piccolissimo coordinatore) abbiamo deciso con a capo il presidente (Antonio Pappalardo) di manifestare a Roma il 2 giugno e le confesso che mi piacerebbe che lei (anche se non le interessa il gruppo) ci seguisse come ospite giornalista il giorno della manifestazione, l'ammiro tantissimo e ne sarei onorato della sua presenza. Se interessato mi piacerebbe essere il suo referente. Se mi invia una sua email le posso inviare della documentazione interessante del gruppo senza alcun impegno. Mi scusi se lo importunata. buona serata. Righi Renato di Rimini

Giovedì 9 aprile 2020 22:58:46

Oggi sono decisamente meno propenso ad essere educato, perché stamattina ha detto una grossa cazzata sulla mia città.
Quella che il sindaco di Parma avesse pensato di assegnare i buoni pasto solo a chi avesse accettato di firmare un modulo in cui dichiarava di non essere fascista (così come per la concessione dei passi carrai, da regolamento comunale), NON è una bufala, ma l’assoluta verità.
Gli insulti giustamente ricevuti da mezza Italia, hanno costretto il sindaco a scusarsi e a ritrattare.
E affermare, come fatto da lei, che Pizzarotti è un buon sindaco, non avendolo mai visto concretamente all’opera, è esclusivamente segno che lei crede alle panzane che il suddetto spaccia sui social media e in interviste senza contraddittorio.
Pizzarotti è un pessimo sindaco, miracolato a Parma da una pessima sinistra e dal supporto ricevuto dall’Unione Industriali e dal suo pessimo giornale.

Giovedì 9 aprile 2020 20:06:08

Ciao ti seguo molto volentieri ogni mattina su Virgin Radio, se hai tempo (e voglia) guardati sto servizio di FOX NEWS CHANNEL... è agghiacciante anche solo nel suo primo minuto. Ciao
https://www. youtube. com/watch? v=ZCyqcoC747o

Martedì 7 aprile 2020 09:28:57

Buongiorno Piroso,
ho appena ascoltato il suo intervento odierno su Virgin Radio e la contatto per mail, non essendo riuscito ad intervenire in trasmissione.
La sua reprimenda alla gente che dopo due mesi pensa a quando potrà uscire, come quelli dei sindaci di Genova e di Piacenza dei giorni scorsi, si scontra con la realtà della vita.
Lavorativamente, ho contatti assidui con clienti di paesi in guerra da anni, a Baghdad come a Tripoli e Damasco: anche sotto i bombardamenti e nelle situazioni peggiori, comunque, la vita ricomincia.
Invece di trattare tutti i cittadini come idioti irresponsabili, bisognerebbe molto più realisticamente ammettere che in democrazia, il contagio non si ferma.
Con drastiche misure restrittive si può rallentare, come giustamente è stato fatto per evitare il collasso degli ospedali, ma questa strategia non può essere impiegata a tempo ed intervalli indefiniti (tanto quanto gli inutili e demagogici blocchi al traffico non funzionano a contenere le polveri sottili, come dimostrato dai dati di questi giorni).
Bisogna nel frattempo produrre delle strategie alternative, con investimenti maggiori in personale e attrezzature, con restrizioni differenziate per categorie di rischio (sopra una certa età, malati individuati dai medici di base e relativi conviventi, per esempio), con decisioni emergenziali che evitino soluzioni regionali diverse fra Lodi e Piacenza, con poche regole definite e non interpretabili a sentimento, con relative sanzioni commisurate all’infrazione (non si può usare lo stesso stigma per chi è uscito a 101 metri da casa e per chi, infetto, ha attentato alla salute pubblica) e con una comunicazione istituzionale chiara.
Il bollettino quotidiano, con numeri incompleti, inesatti e raffazzonati (perché raccolti in tempi e su periodi diversi), va eventualmente usato cum grano salis per cercare di individuare strategie epidemiologiche, ma non va solennemente divulgato nella messa delle 18, perché rischia di generare panico o false speranze, entrambi nemici della razionalità.
Si deve evitare che chi solleva legittime critiche, sia esclusivamente tacciato di fare sterili polemiche e bisogna chiaramente e onestamente ammettere determinate responsabilità (che sono tutte politiche e amministrative), senza cercare stupidi capri espiatori (chi va a correre da solo in un prato, per esempio) o usare patetiche minacce: la situazione negli ospedali è tragicamente terribile e nessuno lo nega.
Ma non è ragionevole pensare di tenere tutti chiusi in casa, compresi bambini e ragazzi (che sono le categorie meno a rischio, evitando di generalizzare su eccezionali casi singoli, sempre possibili ma che non fanno statistica), vietando a tempo indeterminato qualsiasi forma di socializzazione e sfogo.
Miei contatti in Cina mi riferiscono incrementi enormi di violenze domestiche e separazioni familiari: non si può pensare che il vip del #iorestoacasa (congiardino), provi lo stesso sconforto di chi vive in cinque con figli adolescenti in un appartamento in centro, o con rapporti problematici, o delle persone sole, acuito dalle preoccupazioni soffocanti sul lavoro perso, e sul conto in banca che si assottiglia.
Non si può dire prima la salute e poi l’economia, perché le due sono inscindibili: senza una, l’altra non regge.
Se non si fanno le cose elencate sopra, e non si smette di dare l’evidente impressione che ci stiamo unicamente affidando al cielo, nell’attesa che si scopra una cura o un vaccino, ma nel timore di una certezza, ossia della recrudescenza dei contagi quando si ricomincerà ad uscire (come sta già succedendo ovunque, in Asia), la gente farà quel che fa da sempre, in qualsiasi situazione: ricomincerà a vivere infrangendo le regole, pur rischiando di morire.
Se i nostri governanti, a tutti i livelli, non si rendono conto che stanno manovrando una pentola a pressione e non si decidono a programmare e gestire già adesso la fase due, togliendo le incertezze sulle tempistiche, sarà ben peggio di quel che si teme.
In qualche paese del Sudamerica stanno provando a far uscire uomini e donne a giorni alterni: funzionerà, per un ragionevole distanziamento sociale? Non lo so, ma è la dimostrazione che altrove si prova a ragionare, su delle soluzioni: l’Italia non è pervenuta.
Cordiali saluti.

Lunedì 6 aprile 2020 20:38:59

G. le Antonello,
Stamane, con la composta veemenza che spesso contraddistingue il cavaliere nero, segnalavi l’apparente contraddizione tra il fatto che un soggetto possa essere guarito da COVID19, ma che al tempo stesso possa ancora risultare positivo al test del tampone dopo circa un mese. Che significa guarito, allora?
Un soggetto è malato fino a che ha dei sintomi, poi è guarito, nonostante sia ancora contagioso perché portatore del virus.
È anche noto che molti soggetti portatori del SARS-COV2 (il virus responsabile della malattia COVID19) non sviluppano alcuna sintomatologia, e quindi non possono mai essere considerati malati, bensì portatori sani.
Un’altra confusione comune comune è quella tra periodi di incubazione e contagiosità. Il periodo d’incubazione è di due settimane: se un soggetto non si ammala nei primi 14 giorni dopo il contatto con altri soggetti malati, quasi certamente non si ammalerà più. Diverso è il concetto di contagiosità: i pazienti ammalati di COVID19 sono contagiosi per un periodo mediano di 21 giorni, alcuni lo sono ancora dopo un mese.
Sperando che tali chiarimenti, sebbene non completamente esaustivi, possano essere utili,
Ti invio cordiali saluti (a distanza ovviamente)
Cico
PS 1: sono un neurochirurgo, quindi non uno specialista del settore, ma comunque un medico, “modicamente” sul fronte COVID19.
PS 2: perdona la confidenza e il “tu”. Le tue opinioni, che spesso mi appassionano, entrano in casa o nella mia auto quotidianamente, e la confusione con un rapporto di amicizia, per quanto unilaterale, è immediata.
PS 3: sono ovviamente un appassionato di rock, e suono (male) la batteria.

Giovedì 12 marzo 2020 08:53:47

Buon giorno,
Sempre bello ragionare su i suoi argomenti a rock n' talk. Oggi però mi aspettavo una piccola riflessione sull' abbraccio "cool" della mia amata UE.
Saluti Guido0

Mercoledì 23 ottobre 2019 09:35:20

Antonello buon giorno,
ascoltavo le tue parole di stamane circa la questione diffamazione sui social (fedez&co lo spunto che hai usato). Se hai voglia e tempo sarei felice che potessi leggere un mio pezzo di due anni fa circa.
spero in un tuo riscontro a commento, mi farebbe molto piacere ricevere qualche tuo spunto.
grato, invio un cordiale saluto,
Ferdinando
militante della "resistenza di Virgin Radio"

Giovedì 17 ottobre 2019 09:46:24

Buongiorno sig. Piroso,

La seguo spesso su Virgin Radio. Non ho potuto di notare stamane la sua posizione sui farmaci omeopatici rispetto a quelli detti "tradizionali".
Purtroppo ha riportato una serie clamorosa di dati che definire "di parte" è poco.

Le riporto il link di una nota ditta farmaceutica produttrice tra l'altro della Tapichirina e altri farmaci "tradizionali". La invito a leggere la definizione che danno loro (i professionisti... quelli che studiano e brevettano farmaci): https://www. angelini. it/wps/wcm/ connect/it/home/il-magazine/ approfondimenti/omeopatia.
Credo troverà interessante notare come persino chi "vive" principalmente di farmaci "tradizionali", tratta l'argomento non come "stregoneria", come definirebbe il Burioni (magari siete amici :) ), ma in modo molto più critico e serio, riportando come esistono studi scientifici revisionati e riconosciuti in merito a questa pratica (oltre che, come ovvio, limiti) che ha il grosso pregio di non portare effetti collaterali gravi come invece capita con tanti farmaci tradizionali, ma ahimè ha la grossa pecca di essere stata sempre associata prettamente ad uno stile di vita piuttosto che ad "una moda".

In merito alla causa intentata nei confronti della azienda produttrice di farmaci omeopatici a cui lei ha fatto riferimento, sarebbe opportuno fare notare (quantomeno per par condicio) per esempio, a quante cause (tutte perse) ha subito e subisce regolarmente un colosso come la GSK (produttrice tra l'altro di numerosi vaccini obbligatori). Tante di queste cause (in tutto il mondo) sono addirittura dovute proprio ai farmaci vaccinali per i bambini (!!!) e si riferiscono a gravi frodi (dalla divulgazione di dati scientifici falsi o corrotti, alla corruzione di medici e enti preposti alla validazione dei prodotti, ecc. ecc.). Attenzione, sig. Piroso, non parlo di leggende... ma di cause finite in tribunali di tutto il mondo e con commissioni medico-scientifiche chiamate ad esprimersi.

Altro esempio sono le recenti cause perse dalla Pfizer altro colosso (allego un breve articoletto https://ilsalvagente. it/2016/08/03/ pfizer-paga-486-milioni-di- dollari-per-chiudere- la-causa-su-celebrex-e-bextra/).

Illuminante anche il professor Garattini che, pur non credendo nell'omeopatia, definisce inutili la stragrande maggioranza dei farmaci tradizionali oggi in uso.

Prima di puntare il dito contro aziende di un certo settore o contro cose che non conosce le consiglio, da bravo giornalista quale sa essere, di investigare opportunatamente e riportare i dati in maniera quantomeno imparziale.
Ad ogni modo, concorderà con me che è sempre una questione di soldi: https://genova. repubblica. it/cronaca/2019/ 03/22/news/la_corte_dei_conti_apre_un_indagine _sui_finanziamenti_delle_case_farmaceutiche _ai_medici_genovesi -222227808/ e si potrebbe continuare a lungo.

E' chiaro che qualunque azienda operante in settori come il farmaceutico o l'alimentare può incappare in problemi di "qualità" dei propri prodotti, l'importante è che chi deve controllare e garantire rigore e sicurezza faccia il proprio mestiere correttamente:

https://www. ilfattoquotidiano. it/2012/04/12/lorenzo-poggiolini-condannati-cassazione-dovranno-pagare-milioni-testa-allo-stato/204037/

Sugli illustri personaggi che si pronunciano contro o a favore dei farmaci tradizionali e omeopatici, credo si rischi di finire in un vortice senza fine... Luc Montagnier (altro premio Nobel) si schiera a favore dell'omeopatia, perciò non mi addentro... ognuno ha la sua idea (chi è juventino e chi interista).

Insomma, preghiamo di non ammalarci mai!

Sicuro di una sua revisione sulle notizie diffuse stamane,
Cordiali saluti

P. S. Questa mia presa di posizione non vuole difendere aziende che, in qualunque settore operino, si comportino non regolarmente o in maniera truffaldina. Problema che credo sia trasversale e che tocchi innumerevoli settori e a diversi livelli.

Lunedì 30 settembre 2019 12:30:07

Ottima persona, competente un piacere sentirlo ogni mattina a Virgin (vorrei parlasse anche del problema che nella scuola insegnano persone non laureate a discapito degli insegnanti con competenze e conoscenze che solo la laurea ti dà)

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