Messaggi e commenti per Dacia Maraini - pagina 13

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Frasi di Dacia Maraini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Dacia Maraini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Dacia Maraini.

Mercoledì 12 agosto 2020 12:00:19

Gentile Dacia Maraini, da poco più di un mese sono diventato nonno di una splendida bambina- Chiara Caponigro- alla quale mi piacerebbe regalare il suo libro
"Chiara d'Assisi" con una una sua dedica autografa, nella speranza che tale lettura ne stimoli da grande la personalità e l'intelligenza, sulle orme della grande santa.
Immagino che un'occasione per realizzare il mio progetto potrebbe essere uno degli incontri letterari a cui Lei partecipa durante l'estate: poiché abito a Roma potrebbe per cortesia indicarmi qualche appuntamento utile a questo proposito?
Grazie e cordiali saluti
Francesco Caponigro

Sabato 1 agosto 2020 15:48:43

Buongiorno, chiediamo il permesso di registrare e caricare la audiolettura integrale di "La lunga vita di Marianna Ucrìa" sul canale youtube della nostra Scuola. La Scuola delle Donne® è una scuola di cultura e visione femminina assente dai programmi scolastici. Non ha sponsor né finanziamenti ed è completamente gratuita e accessibile a chiunque. La lettura verrebbe fatta a titolo gratuito da entrambe le parti. In attesa di una gentile risposta lasciamo il link al canale della Scuola. Grazie e buone cose.
https: //www. youtube. com/channel/UC-aeVy8RYBj0UJNVxOH7M4Q

Venerdì 24 luglio 2020 18:15:33

Buongiorno,  
mi permetto di scriverLe, in quanto conduco una trasmissione televisiva di cultura, sulla prima televisione italiana sul web. Il ns e' un contenitore di programmi in diretta dal ns. studio, che va dai libri, al teatro, agli animali,   e per ultimo ma non meno rilevante  "Raccontami di te" di cui sono anche autrice. Mi piacerebbe moltissimo poterLa avere ospite per parlare di Lei a 360 gradi.   Dall'infanzia ad oggi senza alcun gossip ma racconto di vita.
La invito se ha piacere, a visionare il ns. sito dove trovera' tutto di noi.

www. torinowebtv. it

Martedì 7 luglio 2020 12:02:20

Gentile Signora Maraini,
come presidente del Comitato di Rovigo della Dante Alighieri, sarei lieta e onorata di poterla ospitare a Rovigo per la presentazione del suo ultimo romanzo Trio.
Considerata la situazione Covid non ancora ben definita, desidererei conoscere la sua disponibilità per la fine di quest'anno o all'inizio del 2021.
Se l'invito sarà accolto positivamente mi permetto chiedere, il suo cachet oltre al rimborso spese e ospitalità.
La ringrazio per l'attenzione e in attesa le porgo cordiali saluti.
Mirella Rigobello

Domenica 5 luglio 2020 17:51:13

Cara Dacia,
ho appena comprato il suo ultimo libro ma ancora non l'ho letto. Ho partecipato alla presentazione a Sabaudia. Il suo indagare l'animo femminile, l'essenza delle donne mi rende più forte. L'immaginario collettivo femminile, con le sue parole, si spoglia di orpelli inutili e riporta sempre alla profondità del nostro essere selvaggio. Non signorine compite e ben educate, ma donne che sanno affondare le mani in se stesse, che sanno avere coraggio.
Grazie
Titti

Domenica 5 luglio 2020 07:43:37

Cara Dacia Maraini

le vorrei scrivere qualche altro pensiero

come tornado alle volte procedono modi di parlare... non lasciare spazi di tempo alle parole altrui... come tornadi procedono venti impetuosi per trasformare climi sfavorevoli in miti... tornadi pronti ad echeggiare una natura violenta... si ergono verso alture sconosciute...

Dei fiori che creano estasi d'amore chi se ne avvederà... nell'immensità di ogni battito di cuore sfolgora la speranza di ritrovare carezze inusitate... e in quel battito la speranza che potesse rinverdire ricordi sbiaditi... cose di un'insignificanza scalfita... se quella carezza mista col suo tenero e sfolgorante sorriso e come se mi riaccendesse il sogno di una primavera... un bambino innocente sta disegnando, sta scrivendo del suo sole, dei suoi raggi, dei suoi colori... raggi di sole, mi rivolgo a voi, date vigore alle nostre anime nei più tiepidi stati...

Insieme a tutti gli altri pensieri avendole scritto il pensiero con cui si apre il libro adesso le scrivo l’ultimo con cui si chiude... eccolo: “Mi congedo da voi con un semplice augurio irlandese: Che la strada si alzi per venirti incontro, che il vento soffi sempre alle tue spalle, che il sole ti illumini e ti riscaldi e la pioggia cada piano sui tuoi campi fino al momento in cui ci ritroveremo, e che Dio ti tenga lieve sul palmo della sua mano. Arrivederci, e che Dio ti benedica… Pregate per me…”

cordiali saluti

Sabato 4 luglio 2020 15:17:05

Buongiorno, conoscendo la sua sensibilità animalista mi permetto di disturbarLa per chiederLe un consiglio, Sono Laura Maria Vigna vicepresidente del Comitato Tutela Diritti Animali e come tale ho seguito il problema di quattro bovini destinati al macello che siamo riusciti a salvare, Purtroppo devono essere postati in un luogo diverso da quello in cui si trovano, dove erano tenuti benissimo, ma le persone che si erano offerte di prenderli sempre in Sicilia, si sono rifiutati all'ultimo momento di offrire loro un ricovero. Avremmo la necessità di trovare in tempi brevi un santuario o un rifugio in Sicilia che possa ospitarli, trattandoli familiarmente, come sono stati trattati finora. Ho descritto sinteticamente e genericamente il problema, ma se Lei avesse la possibilità di aiutarci Le descriverei dettagliatamente tutta la vicenda. Grazie, cordialmente
Laura Maria Vigna

Sabato 27 giugno 2020 08:15:03

Cara Dacia Maraini
stamattina ho ascoltato su uno mattina un suo intervento e sono rimasto colpito... che dire bello davvero... ora anch’io ho scritto un libro di poesie e volevo sapere la prassi, come fare per avere lo spazio che c'è e farla leggere lì, se a loro piacerà, all'inizio del programma intorno alle 6:45…ora innanzitutto vorrei fargliene leggere qualcuna a lei... ci tengo ad avere un suo parere spassionato e se secondo lei qualcuna di queste (magari indicata da lei) possono accettarla... allora qui di seguito le metto una cernita quelle che ai miei occhi sono più belle... eccole:

errante vado solitario in luoghi indefiniti tra una caduta e una ricaduta mi immergo in spazi nascosti e alle volte misteriosi... desidero l'amore e l'amore vero... l'amore bambino... quello puro ma alle volte fugace... che non si riesce a fermare... e così mi perdo... errante... tra una salita e una discesa chiedendomi della diversità tra di esse

il cielo... unico, inconfondibile maestro d'arte e di serenità... quanto imparai da lui... nelle sue nuvole ospiti il ritrovo di un'antica miniera di immagini fatte di seta... non disperare sono la per noi... o cielo per noi unico e inconfondibile... parla al nostro Creatore... o Cielo parla di noi... dei nostri gemiti dei nostri desideri... e fin quando il sole sorgerà regalaci quel misto arco celeste e insieme a te potremo glorificare il Creatore... dopo una pioggia trionfante uno spicchio di arcobaleno regnerà ancora sopra due colline, tenue, semplice, pacato…

dietro la carezza di un abbraccio, un sincero mistero di pace... dietro il leggero mormorio di un suono introvabile, la novità della parola... dietro un disegno fatto di vivaci colori, un messaggio di luce..

Ammiravo le perle di rugiada riflettere quei tenui raggi di sole mattutini e autunnale che giacevano quietamente sugli ultimi resti di erbetta estiva... alle mie spalle si ergeva il maestoso capolavoro della natura dai sette colori... era appoggiato su due collinette ed era come se volesse essere mediatore di una lite... come se volesse unire due grossi colossi da tempo separati…a differirla da un tramonto in foto era difficile. E quell’aria fresca e rigogliosa che al solo ascoltarla sulle proprie braccia rinvigoriva destava emozioni forse mai vissute prima o semplicemente faceva vivere e vedere diversamente ciò che era stato l’anno prima. E così si iniziava a fare di qualche ricordo poco bello un insegnamento per la nuova stagione. Una costante da ricordare era non crearsi troppe illusioni ma vivere i momenti singolarmente senza avvedersene ne troppo ne troppo poco.

luminosi orizzonti splendono e si confondono in un mare quieto... sole tanto intenso quanto sereno indica un giorno che inizia... un giorno che, pronto, radioso di luce... è domenica e fa festa, uno sguardo tanto docile quanto dolce, occhi gai... la vita che inizia e scorre veloce, un turbinio di sensazioni si accavallano e s'incrociano tra due vite che vanno lieti... è l'amore tra loro che inizia... silenzi che parlano, parole che sembrano condurre al silenzio come un'altalena... come dei giochi fatti da bambini spensierati... parole di antica origine e che lasciano il posto a discorsi riconducibili a poche e a volte grandi emozioni... come miste a silenzi... e ognuna lascia il posto ad una catenella di significati... un originale giostra di sensazioni

fiori che date colori luminosi... immersi in un cielo celeste vi mettete in danze con un sereno venticello dove occhi ripieni di fascino vi contemplano... occhi che hanno preso il posto a seducenti ma passeggere realtà per posarsi lieti su cose impassibili che non passano facilmente e che il tempo fatica a logorare in bellezza... è il periodo dei fiori che resistono... e nati per essere ammirati... così fiori che appartengono al Creatore... ma in dono a noi

mi viene in mente il tuo sorriso... smagliante, vivo, sincero... ed io, incapace di restituirne uno così... il tuo, calmo... il tuo, sorriso bambino... ed io, ora, incapace di soffermarmi su di esso per impararne sentimenti di umiltà... preso da mille cose che occupano la mia mente... e cerco sentieri di speranza accompagnato dalla tua presenza in me... dal tuo sguardo che illumina il mio cammino... a volte circonfuso... a volte preso da pregiudizi... così, in quei pochi istanti in cui tu mi guardi negli stessi pensieri il mio animo risulta pacato, rinvigorito, acceso…

sei tornata e.. con te... il tuo sorriso... o come ne abbisogno e quando viene a mancare subito mi chiedo: "sono forse stato io? "... o com'è fresco e sincero.. Tu, sensibile, cresciuta tra la paglia e le cose antiche conservi quell'indole carica di cose buone che è sempre triste lasciare

parole: miniera rosea di cose da dire... come un vulcano attivo sono la via più breve per interloquire... in esse trapelano bisogni, aspettative, speranze... alla ricerca del positivo... ripieni delle cose di Dio... pronte per formare discorsi e ad essere formati... vie per discorsi festosi...
parole: miniera tetra di cose da dire... vie per discorsi effimeri, privi di senso, fugaci, in esse trapelano quasi soltanto bisogni di ogni tipo e non v'è spazio per le cose del cielo

Le nubi più passeggere invitavano alla loro sequela... invitavano a riconoscere in loro le cose più semplici... e c'era chi rimaneva indifferente... chi invece sbalordito... così, fatte di bianco nell'azzurro cielo... e ognuna distava dall'altra la giusta misura... eppure c'era il confidente, colui che vedeva un segnale di speranza, lo stupito colui che si lasciava come quasi guidare, e c'era chi non vedeva altro che un ammasso di cose bianche inutili... il cielo tinto di bianco antico, lo stesso da millenni, entusiasmava ancora alla stessa maniera... e nell'azzurro più azzurro... il bianco più bianco…

cosa sono i momenti di un abbraccio senza limite... mancanza di parole... parole grandi e piccole... corte ma forti, nella grandezza di un incontro tra il lussuoso e il sacro, discorsi tuonanti di umiltà, pensieri che vanno tra l'oggi e lo ieri... il domani sarà di un arcano incontro tra la fine di una povera povertà e l'inizio di una vita nuova, verità che si arrendono dinanzi allo splendore di una via che conduce alla piccolezza... carenza di parole... una povertà di parole... che si erge senza limite... ricercai nello stupore di un bimbo, la grandezza, la purezza... consolazioni di un discorso ritrovato in parole che sfuggono, la verità che regna nella tenerezza del sorriso di un bambino... il sole che sorge... la vita che inizia…

eppure credo di aver lasciato in ogni tratto del mio andare qualcosa. In maniera più o meno evidente accade che chiunque anche nel silenzio di un’attesa lasci nel proprio andare un desiderio. Esso si è poi offuscato e quando le circostanze si son fatte simili, ripresentato. è accaduto che esso sia diventato una forza leggera che silente ha portato in valichi prima sconosciuti. Da lì proprio da lì mi sono trovato da un lato il respiro di un coraggioso ottimismo quello di un’alba di tenue sole tiepido non ardente, speranzoso ma non illuso, pacifico ma non scettico, dall’altro l’affanno che si nasconde dietro un tramonto non vissuto... Mi son chiesto se questi due mondi, il solo averli di fronte nella loro forte pienezza, mi avrebbero influenzato; ho scorto il volo sincero di una colomba che, impassibile, ha varcato ogni sorta di questi mondi e ne ha tratto moventi di speranza.

Nell'attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti
Antonio Giuseppe

Giovedì 25 giugno 2020 10:20:58

Gentile Dacia Maraini,
sono Massimo Scura, sindaco di Alfedena (AQ). Ci siamo conosciuti alcuni anni fa in occasione di alcune rappresentazioni teatrali, tenute dal Teatro di Gioia nel nostro paese, durante l’agosto alfedenese.
Gradiremmo poter promuovere una collaborazione con lei per il prossimo agosto. Siamo disponibili a ogni forma di suggerimento e, se possibile venirne a parlare con lei o i suoi collaboratori direttamente a Pescasseroli o dove riterrà più opportuno.
Resto in attesa di un suo gentile e possibilmente sollecito riscontro. Massimo Scura

Giovedì 18 giugno 2020 17:57:21

Gentile signora,
devo chiederle se ha memoria di un fatto che io mi porto dentro con rammarico da quasi 20 anni e credo che se lei leggerà questo messaggio, senz'altro sarà sincera nella risposta.
Siamo ai primi anni del 2000, galleria Vittorio Emanuele Milano, verso le ore 12 di un giorno invernale, locale vicino alla volta centrale della galleria.
Mia madre era appena uscita da un ictus che l'aveva resa paralizzata. In tutti i modi volevo farle vivere una vita decente, e fra questo c'era l'aperitivo alla domenica in piazza Duomo.
Il locale con vista in galleria aveva un passaggio molto stretto e io passando con la carrozzina ho maldestramente urtato un tavolo dove sedeva una bella signora bionda che leggeva e prendeva appunti.
Ho rovesciato il suo aperitivo e lei seccatissima, mi ha lanciato uno sguardo inceneritore. Ero umiliata, ho chiesto scusa, che avrei pagato il suo aperitivo. La risposta: ci mancherebbe altro che non lo pagasse lei (perlomeno questo era il significato).
Veniamo ora all'oggetto di questo messaggio; per tutto questo tempo io ho creduto la bella signora bionda fosse lei e quando avevo occasione di vederla o sentirla (logicamente TV, radio, ecc.) cambiavo programma mormorando epiteti che può ben immaginare.
Ultimamente mi sono imbattuta nel racconto della sua vita e mi sono detta, forse non era lei, impossibile che chi ha sofferto possa essere insensibile alle difficoltà degli altri.
Non mi dilungo oltre e spero, ripeto, in una risposta sincera, come si addice a noi donne non più giovani, qualunque possa essere. Forse così riuscirò a riconciliarmi con lei.
Cordiali saluti
Gabriella Gioppo

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