Messaggi e commenti per Elsa Fornero - pagina 2

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Frasi di Elsa Fornero

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Biografieonline non ha contatti diretti con Elsa Fornero. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Elsa Fornero.

Mercoledì 27 ottobre 2021 11:35:15

Mi rivlgo a lei gentilissima (???) professoressa, si rende conto della legge porcata che ha creato?, non pensa a tutte quelle persone che sono entrate tardi nel mondo del lavoro aspettando i comodi dello stato e che non arriveranno mai a produrre i contributi richiesti?
Si rende conto che andando in pensione a 70 anni essi sono ormai prossimi al camposanto e il frutto di tanti sacrifici vanificati a favore di gente come lei che vive negli agi della ricchezza?
Si rende conto che il circolo vizioso continuerà per le persone che entreranno a lavorare a 40 o forse a 50 anni e che oggi vivono di espedienti?.
Se proprio voleva fare un favore agli italiani poteva fare una legge che mandasse in pensione al massimo a 63 anni con contributi minimi di almeno 20 anni, allora si che sarebbe stata una santa.
E i soldi dove si sarebbero presi? semplice non assistendo più gli immigrati, stoppando il reddito di cittadinanza, evitando tante inutili dispersioni di risorse che lo stato spreca tutti i giorni.
Ritengo che ha fatto una legge porcata e che quelli che ci sono adesso non sono da meno e non è neanche per una questione di soldi perchè ci sono, incapaci incalliti chiamati a governare dal popolino che di politica non ne capisce prorio niente...
Alessandro

Mercoledì 27 ottobre 2021 11:19:03

Cara Elsa le rispondo io


Mi presento, sono una persona che lavora da circa 40 anni, timbro il cartellino tutti i giorni, ho piu’ o meno 60 anni…
Lei afferma che la sua legge é fatta per aiutare le generazioni giovani …
Bello e giusto pensare alle generazioni più giovani, concordo con lei.
Ma, visto che ne fa una questione generazionale vado al punto.
E torniamo a me e a tutti quelli della generazione dal 1960 al 1970 etc.. bene, noi andremo ormai col sistema contributivo, prenderemo in base ai versamenti effettuati ed all’aspettativa di vita.
Mi pare giusto, queste persone però devono poter scegliere quando smettere di lavorare poiché riceveranno solo ciò che spetta (in base ai contributi versati ed all’età). 

Ora, quando lei, e chi la sostiene (confindustria, il PD, il Cottarelli etc), afferma di preoccuparsi dei giovani, dovrebbe, a questo punto, dare l’esempio.

La sua generazione é andata in pensione prima ed ha versato molti meno contributi rispetto alla pensione che riceve.
Ha in sintesi condannato tutte le generazioni successive a fare sacrifici per ripagare i vostri, e sottolineo vostri, debiti. (noi non centriamo nulla).

La soluzione é semplice, fate una legge subito abbassando considerevolmente le pensioni alte a cui palesemente i contributi non corrispondono.
Per alte intendo dai 3000 euro in su, visto che per chi va in pensione oggi é una pensione altissima.

Non le piace? facile fare la brava e buona con i sacrifici degli altri, comincino lei e la sua generazione
di scialacquatori a dare l’esempio SUBITO e a risarcire, anche noi saremo poi disponibili.
dimenticavo... e la smetta di piangere...

cordialmente
Zeb (61 anni, sveglia ore 6. 00, timbratura alle ore 7. 00 da 40 anni)

Mercoledì 27 ottobre 2021 08:35:49

Buongiorno Professoressa,
Le racconto brevemente la mia storia lavorativa: sono stata segretaria in vari Istituti scolastici per una ventina d’anni, ahimè mi sono poi licenziata per passare ad amministrare un’azienda di famiglia che, per vari motivi, dopo un anno e mezzo è stata venduta. Questo accadeva nel 1999 e, con la Legge allora in vigore, mi sarebbero mancati pochi anni per ottenere la pensione, ma un anno prima che ciò accadesse la legge fu modificata e la mia pensione allontanata; questo meccanismo si ripetè pochi anni dopo e poi di nuovo con la Sua Legge. Sembrava che ogni volta che stavo per arrivarci, dovesse accadere qualcosa che me lo impedisse. Nel frattempo ho fatto tanto volontariato e ho venduto un appartamento e quindi me la sono cavata, per mia fortuna, tranquillamente. A sessantadue anni però mi sono resa conto che non sarei arrivata ai sessantasette senza problemi, così ho preso la Sua Legge come un’opportunità e… sono tornata a scuola fino allo scorso 31 agosto: è stato bellissimo e ora sessantasettenne sono in pensione!
Quindi, non so quanti lo fanno, ma io posso ringraziarLa perché negli ultimi anni ho imparato a fare il lavoro che conoscevo come le mie tasche in un modo nuovo, col computer, ho incontrato tante persone e sono un po’… ringiovanita!
Cordialissimi saluti e Buon Tutto Professoressa!
Monica De Riù

Lunedì 25 ottobre 2021 12:27:46

Proroga opzione donna


Buongiorno. Sono una donna del 63 disoccupata da tanto tempo. Sono anni che attendo proroga opzione donna. Ora non ne parlate più. Noi donne non riusciamo ad entrare con il sistema delle quote. Abbiamo bisogno di aiuto e sostegno. La prego di prodigarsi, almeno per la proroga. Grazie

Martedì 19 ottobre 2021 18:42:43

Quota 102


Buona sera, sono Viviani Stefano, ho quasi 61 anni e mezzo e mi sono permesso di scriverle, perché ho letto del suo dissenso riguardo quota 102.
Vorrei solo sapere, se nei conti che vengono fatti per definire se una manovra di questo tipo, figurino anche i costi dell’impatto sociale che costa a noi cittadini che facilmente hanno, genitori anziani, nipoti da seguire o semplicemente un desiderio di rendersi utili a qualche associazione di volontariato. Si stà discutendo se fare una quota 102 ma con 64 anni di età minima che nel mio caso (ho 41 anni di contributi) significa praticamente andare con la sua riforma... Non comprendo il senso di dare la possibilità di andare in pensione a chi ha 3 anni di contributi in meno di me. Per un equità sociale la decisione se si hanno più contributi del minimo richiesto deve essere a discrezione,. ... perché io che ho versato di più non posso decidere di andare in pensione?. Le assicuro che quando si hanno anziani in casa dover andare a lavorare e in certi casi dover pagare servizi che accudiscono i propri cari è un onere gravoso, che forse non compare nei vostri conti ma che pesa in modo importante sulla vita sociale dei cittadini.
La ringrazio e le porgo i miei più
Distinti saluti
Viviani Stefano

Lunedì 18 ottobre 2021 18:08:40

Sono un infermiere turnista in sanità pubblica,
Le chiedo:
Dopo 41 anni di turni, in reparto psichiatrico,
a lei non pare che dovrebbe meritatamente arrivare il momento della pensione, anche con meno di anni 60.
Ma per caso si rende conto di quanti anni sono 41 di lavoro turnista con disabili mentali ???
No... forse non ne ha proprio idea... non sa di cosa parlo...
Provi per un periodo forse mi capirà...
Sicuramente per lei e i suoi amici di merenda, è normalità, per noi infermieri è USURA,
ma neppure lavoro usurante viene considerato...
BRAVI TUTTI Dovreste VERGOGNATEVI e RIFLETTERE.
SALUTI

Mercoledì 29 settembre 2021 11:11:51

Signora Fornero buongiorno, mi permetto di dististurbarla per sottoporle una mia personale proposta di riforma alle pensioni che da come potrà vedere non si discosta molto dalla sua legge e a mio modesto parere non penalizza i lavoratori e potrebbe essere sostenibile dalla Stato. ht tps: //-------/wwsGLs JNLK P1Z LB58

Sabato 25 settembre 2021 12:52:19

Signora fornero le scrivo a proposito della legge a suo (e altri) nome, io ho 64 anni ho un chiodo endomidollare nel femore ho la cirrosi epatica e 4 varici esofagee, le mie gambe non sono più buone come 40 anni fa, ora arrivo al nocciolo la mia pensione anticipata di invalido civile ammonta a 287 e quindi devo pagare 600 euro di affitto 50 € di luce e 50 € gas per mangiare mi dice lei come posso campare? vivere? Perché è sua responsabilità se sono/siamo senza danaro e con i debiti fino al collo, le chiedo un consiglio, come faccio per andare innanzi? Ora leggo in diversi giornali che la pensione toccherà al 71esimo anno di età, non credo che arriverò a 71 anni. Porgo deferenti ossequi e saluto anticipatamente ringrazio. Marco Braglia Firenze.

Mercoledì 15 settembre 2021 09:31:24

Riforma pensioni


Signora, vorrei sottoporle una mia idea di riforma delle pensioni, basta su due pilastri; "Bisogna lavorare un anno in più della meta della aspettativa di vita media"; "bisogna pagare i contributi a norma di legge per un anno in più del numero di anni cui riscuoteremo l'assegno". Non so scrivere le norme, ma allego un mio modello di legge che, se ha 10 minuti, la invito a leggere e, per lo meno, considerare come spunto. La ringrazio e la saluto.
CRITERI PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLA PENSIONE
ART 1:

1. Età compresa tra i 60 ed i 65 anni, il limite inferiore non può mai essere anticipato ad esclusione dei profili lavorativi di cui all' ART 4. 8 il limite superiore può essere superato ma solamente ai fini del raggiungimento dei criteri cui al punto ART 1 punti 2, 3 e 4; nel caso che il limite superiore debba essere superato, si attivano i criteri cui al punto ART 4. 3.
2. Ogni lavoratore, deve avere contributi pagati per un numero di anni pari alla metà della vita attiva più uno; la vita attiva si calcola togliendo dall'aspettativa di vita media, la minore età, raggiunto questo parametro, si deve applicare l'art. 1 punti 3 e 4.
3. Ogni lavoratore deve esercitare la professione per un numero di anni pari alla meta più uno (1) dell'aspettativa di vita media calcolata dall'istituto preposto dallo stato.
4. Ogni lavoratore, deve pagare i contributi pensionistici per un tempo pari al doppio di anni più uno (1) del numero di mensilità che andrà a riscuotere dal momento dell'andata in pensione sino all'aspettativa di vita media calcolata come al punto 3, ad eccezione delle professioni cui all' 4. 8.
Tutti e quattro i criteri ai punti 1. 2. 3. 4, devono essere, contemporaneamente, soddisfatti, ad eccezione delle professioni di cui al punto 4. 8, la mancanza anche di uno solo determina il mancato raggiungimento della possibilità di accedere all'istituto pensionistico ad eccezione delle professioni cui al punto ART 4. 8
L'anno lavorativo va scomposto in settimane, dove si parla di anno lavorato vanno intese 52 settimane, come specificato al punto 4. 1, per anno lavorativo ai fini pensionistici s'intendono le 52 settimane con i relativi contributi, pagati sia dal lavoratore che dal datore di lavoro ed in rispetto delle disposizioni di legge del momento in cui i suddetti contributi vengono realmente versati,

ART 2
Lo studio, il servizio militare obbligatorio o quello civile devono considerarsi alla stregua di lavoro sia che prevedano pagamenti di contributi o che non ne prevedano ed incidono sui punti 3 e 4 dell'ART. 1, come meglio specificato nell'ART. 4. 4 e 4. 5.

ART. 3
1. la condizione femminile, quella militare, di polizia e quella di lavoratore in turno usurante godono, oltre ai normali trattamenti di tutti gli altri contratti, anche di agevolazioni come specificato all' ART 4. 6-4. 7-4. 8.
2. La condizione di lavoro usurante è condizionata dalla presenza di turni notturni, detto lavoro, inteso come al punto 4. 1, deve prevedere almeno73 notti della durata di almeno 11 ore e comprendenti l'intera fascia oraria dalle 22. 00 alle 6. 00
3. Il lavoro militare e quello di polizia gode di benefici a condizione che la permanenza in servizio effettivo sia almeno la metà degli anni utili al conseguimento pensionistico, come all'ART. 1 punto 3 ad accezione dei congedi per ruolo, merito o per infortunio.
4. La condizione femminile è legata alla maternità.

DISPOSITIVI PER IL CALCOLO DEL LAVORO E DEI CONTRIBUTI

ART 4
Ogni dispositivo deve poter agire su almeno uno dei quattro punti dell'art, 1, per ogni dispositivo deve essere indicato il livello d'incidenza rispetto ai quattro punti dell'ART 1.
4. 1 Ogni 52 settimane lavorate o nel rispetto delle normative vigenti, comprendenti anche riposi, ferie, malattia, infortuni, permessi retribuiti e cassa integrazione retribuita, si intende un anno di lavoro che incide sul punto 3 dell'ART 1
4. 2 Ogni anno lavorato come al punto 4. 1 in cui siano stati pagati per intero i contributi sia del lavoratore che del datore di lavoro, secondo i parametri di legge al momento in cui tali contributi sono realmente versati, si intende un anno di contributi pagati ed incide sul punto 4 dell'ART 1.
4. 3 Ogni anno lavorativo compiuto oltre i 65 anni dovrà essere considerato come anno doppio e quindi raddoppiare la sua incidenza sui punti 3 e 4 dell'ART 1
4. 4 Ogni anno di servizio militare obbligatorio o di servizio civile, è da considerarsi ai fini pensionistici, anche se non sono stati versati contributi da parte di nessuno ed incide sul punto 3 dell'ART 1; nel caso che detti servizi abbiano previsto anche il pagamento di contributi pensionistici e questi siano stati effettivamente versati secondo i parametri di legge, detti periodi incidono anche sul punto 4 dell'ART 1.
4. 5 Ogni ciclo scolastico, anche in assenza di contributi pagati, oltre la scuola dell'obbligo, della durata di almeno 5 anni, comporta un incidenza di 1 anno sul punto 3 dell'ART 1; ogni ciclo di 2 o 3 anni, comporta l'incidenza di 6 mesi sul punto 3 dell'ART 1, i cicli di studio possono comportare al massimo un incidenza di anni 2 sul punto 3 dell'ART 1.
4. 6 La nascita di un figlio determina un(1) anno di contributi pagati, anche se non versati, ne in tutto ne in parte da nessuno ed incide sull'ART 1 punti 3 e 4, oltre alle normali garanzie già previste dalle leggi in vigore, sino ad un massimo di tre (3) anni.
4. 7 Ogni anno lavorativo, nel quale il lavoratore abbia dovuto svolgere turni notturni, è da considerarsi come “lavoratore in turno usurante”ed ha diritto, oltre a quelli previsti dal punto 3. 2, a 8 settimane di contributi pagati in aggiunta alle 52 previste, dette settimane devono essere conteggiate senza il bisogno che siano realmente pagate ne dal lavoratore ne dal datore di lavoro ne da nessun altro, detta agevolazione incide sia sul punto 3 che sul punto 4 dell'ART 1.
4. 8 Il lavoro in ambito militare e di polizia, come da ART, 3 punto 3, prevede le stesse agevolazioni del lavoro usurante come al punto 4. 6 ed in più prevede che ogni 52 settimane lavorate l'età pensionistica standard, si abbassi di un periodo pari a quello aggiuntivo sempre dell' ART 4. 6 cioè di 8 mesi, l'età pensionistica standard, viene calcolata tramite la media dei due valori, cui al punto 1 art. 1, detto lavoro è esentato dal rispettare l'ART 1 punti 1 - 2 e 4 ma non il punto 3.

ART 5

5. 1, I benefici contenuti negli art 4. 4, 4. 5, 4. 6 e 4. 7, non possono, nel loro
insieme superare i 5(cinque) anni di “benefit”

5. 2 I lavoratori di cui al punto 4. 8, oltre ai 5 anni di benefit degli altri
lavoratori, possono contare anche su una identica riduzione dell'età pensionistica, come ulteriore “benefit”, sempre di 5 anni e non oltre.

Mercoledì 18 agosto 2021 11:29:45

Legge Fornero


Buongiorno signora. Da Fornero,
Sono una lavatrice precoce ma penalizzata in quanto nel corso degli anni lavorativi ho 7 anni di contratti a progetto, e ho imparato solo quando ho fatto il calcolo contributivo che su 7 anni mi valutano solo 2 anni e 11 mesi in quanto vengono calcolati sull'imponibile (grossa fregatura) purtroppo non è stata una mia scelta questo tipo di contratto, è chi lo ha permesso, i datori di lavoro ne hanno approfittato, e noi lavoratori siano sempre quelli penalizzati. Per quanto mi riguarda quei 7 anni li ho lavorati in pieno ma mi ritrovo con un pugno di mosche in mano, Ora ho 62 anni e mezzo e sto tirando avanti con i denti perché il mio lavoro mi stressa moltissimo, non posso permettermi di lasciarlo in quanto pago l'affitto ho un marito pensionato (anche lui massacrato dalla sua legge) e di certo con solo una pensione non si va lontani. Con la sua legge sign. ra Fornero dovrei andare in pensione in settembre del 2026 ma credo proprio di non farcela, se ci penso mi vengono i brividi.
Non ho potuto nemmeno usufruire dell'opzione donna per il discorso dei miei 7 anni di contratto a progetto che non lo permettono.
Io credo che per la situazione attuale dovreste mandare in pensione gli ultrasessantenni e far posto ai giovani vista l'alta disoccupazione, oltre al fatto che si parla tanto dell'importanza dei nonni per l'aiuto alle famiglie giovani, ma nemmeno di questo viene tenuto conto, con la situazione pensionistica attuale fare i nonni lavorando fino a 67 anni
e oltre diventa difficile, io per quello che posso cerco di aiutare mia figlia nella gestione dei nipotini, credo che lei non sappia cosa vuol dire specialmente per noi donne continuare a lavorare oltre vi 60 anni con tutte le altre incombenze, rifletta su come ci ha penalizzato e metta mano alla coscienza per rimediare visto che si parla di un suo ritorno.
Cordiali saluti
Giuliana

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