Messaggi e commenti per Luca Zaia - pagina 167
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Frasi di Luca Zaia
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Biografieonline non ha contatti diretti con Luca Zaia. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Luca Zaia.
Martedì 31 marzo 2020 20:41:00
Martedì 31 marzo 2020 18:49:03
Buon giorno, Le scrivo queste righe per ringraziarla di tutto quello che sta facendo per la nostra regione.
Penso che più di così non sia possibile.
Le volevo solo chiedere il motivo per il quale non venga attivato un numero verde regionale per poter fare delle donazioni a mezzo telefono (come viene fatto in caso di calamità). Penso che molte persone che non possono fare bonifici on line avrebbero piacere di poter contribuire.
Continui così che sicuramente ne usciremo vincitori
Saluti
Daniela
Martedì 31 marzo 2020 18:41:48
Buona sera Presidente. Sono Jessica una cittadina veneta a tutti gli effetti da giugno 2019, lavoro nella sanità pubblica e sono sposata a Valdagno. Sono una OSS in una casa di riposo, momentaneamente però sono in maternità... le scrivo proprio a proposito di questo. Fra meno di 2 settimane dovrebbe venire alla luce mio figlio e su consiglio di mio marito mi sono fatta seguire in questo percorso dal reparto di maternità dell'ospedale di Valdagno dove appunto mio marito è nato, città in cui è vissuto da sempre e dove tutt'ora abitiamo. Il punto in questione è il seguente: mi sono informata sulle nuove disposizioni nell'ospedale di Valdagno e più in specifico nel reparto di ostetricia/ginecologia, in merito alle restrizioni necessarie a causa di questo maledetto virus. Fino a qualche giorno fa era possibile per il papà almeno assistere alla nascita/fase finale del travaglio, ora invece non potrà essere presente nemmeno in quella fase e vedrà suo figlio/a dal vetro del reparto una volta sistemato ecc ecc. Ora, senza fare inutile polemica, mi sorge una domanda: tenendo presente che io come mamma ho vissuto col papà fino ad 1 secondo prima di entrare in ospedale, quindi se io ho il virus molto probabilmente ce l'avrà anche il papà cosi come se io non ce l'ho non ce l'avrà nemmeno il papà (ovviamente supponiamo di essere portatori senza sintomi...). .. mi chiedo... è davvero cosi inderogabile "il permesso" per il papà di poter almeno assistere alla nascita del proprio figlio/a anche se non presenta nessun sintomo (febbre, tosse, non è venuto in contatto con nessuno che manifestasse i sintomi, ecc ecc) e utilizza tutti i DPI del caso (guanti, mascherina, sovracamice...) ? Le parlo da futura neo mamma con il cuore in mano... come tutte le coppie che hanno tanto desiderato un bimbo/a magari anche dovendo superare varie difficoltà per raggiungere questo obiettivo, ci si immagina e si pianifica assieme, per mesi e mesi questo magnifico momento... per poi purtoppo trovarsi a dover ritrattare il tutto per cause di forza maggiore (e su questo assolutamente non discuto), senza mio marito affianco per ore e ore di travaglio e in più pensando anche di dover far perdere al futuro papa quel momento magico che è la nascita di una nuova vita. Questo mi addolora più di tutto anche perchè di li a 3 giorni se tutto va bene, tutti e 3 torniamo a casa assieme entrando tutti a contatto. Questa domanda mi sorge anche dal fatto che una mia amica ha partorito all'ospedale Borgo-Trento 4 giorni fa e il papà ha potuto assistere alle fasi finali del travaglio e anche al parto e può andare a trovare sua moglie e sua figlia (peraltro nata prematura di 1 mese) per 40 min al giorno. Le chiedo la cortesia di occuparsi anche di questo problema che Le ho posto proprio perchè sono tante le future mamme come me angosciate e diapiaciute. Magari è forse possibile fare una sorta di deroga come quella di poter uscire dai "famosi 200 metri" per tutti coloro che purtoppo sono affetti da gravi patologie tipo l'autismo ecc... sarebbe utile fare un tampone al momento dell'accettazione al Pronto Soccorso, da far analizzare il più presto possibile, o forse può bastare "bardare i futuri papà tipo dei palombari con tutti i DPI del caso se non presentano sintomi"?
P. s. La ringrazio infinitamente per il magnifico lavoro che stà svolgendo per tutti noi... sono nata in Trentino ma sono ORGOGLIOSA di essere diventata a tutti gli effetti una cittadina veneta seguita da un Presidente con la P maiuscola come lo è Lei!
Martedì 31 marzo 2020 12:33:14
Buongiorno! Ho visto la trasmissione "Indovina chi viene a cena" del 29. 3 su Rai 3... aveva ragione Lei su quello che mangiano i cinesi! Ma non è solo questo: cosa faremo quando sarà finita questa pandemia? Spero in un cambiamento radicale!
Martedì 31 marzo 2020 12:32:33
Buongiorno Dott. Zaia,
Sono Petra un OSS che lavora presso la Casa di Riposo di Mestre IPAV CENTRO SERVIZI ANTICA SCUOLA DEI BATTUTI, sono nata e cresciuta a Venezia, e vi risiedo. Innanzitutto volevo ringraziarLa per tutto ciò che sta facendo per il Veneto, e anche per i sacrifici che ci sta chiedendo...
Lavorando a Mestre e vivendo a Venezia io sono una pendolare, e ogni giorno vedo ancora troppe persone in giro, nei vaporetti o negli autobus, alcuni che, in barba alle sue regole se ne fregano di dover mantenere la distanza di sicurezza.. E questo mi dispiace! Credo nell'Italia, e amo il mio Paese quindi Dott. Zaia, la prego, non si stanchi mai di ripetere che dobbiamo restare a casa, per il nostro bene! E se necessario adotti azioni ancora più forti per far capire a quelle persone che ancora sono in giro (tanto a me non succede niente) che questo non è un gioco! Stiamo parlando della vita di tutti noi! Concludo ringraziandola ancora per tutto ciò che sta facendo e per aver speso parte del suo tempo prezioso per leggere questo messaggio.
Lunedì 30 marzo 2020 19:28:56
Buongiorno Presidente, premetto che ho molta stima nei suoi confronti e vorrei che molti amministratori fossero determinati come lei. Anzi.. permettimi di darti del tu, perché da quando amministri la Regione Veneto sei più un amico che un dirigente come tanti altri. Questo è un periodo molto difficile per tutti, per chi come te ha grandi responsabilità verso i Veneti e per noi, che da semplici cittadini, ci troviamo in una situazione quasi di reclusione forzata senza aver commesso reati. Da giorni leggo, navigo su internet, leggo articoli sulle principali testate giornalistiche e nello stesso tempo le notizie di fonti alternative. Lo so' che il sistema più veloce è quello di trattenere la gente nella propria abitazione, anzi, secondo il parere degli esperti è pressoché l'unica soluzione. Ma che sia la soluzione migliore? Perché ho come l impressione che questo virus non abbandoni troppo presto questo paese. Per quanto continuano queste restrizioni? Ho consolidato sgranando tantissime notizie che il contagio è avvenuto molto difficilmente nella quotidianità, specialmente nel mondo del lavoro quali fabbriche, magazzini, negozi... forse perché da tempo si adottano distanze di sicurezza e mascherine? Tutti aspettano la curva del contagio, ovvero l'onda lunga e non lo tsunami di ora. Ma il virus a mio parere non mollerà con molta facilità. Per questo penso che il ritorno alla normalità sia molto lungo e graduale. Ma bisogna pur cominciare da qualcosa. Come si dice in Veneto "moeare un punto"? Non credi per cominciare che quel modulo di autocertificazione serva a poco? Capisco se uno esce dal proprio paese di residenza lo deve compilare, ma all interno del paese? Io penso prevalga molto di più il buon senso che un pezzo di carta. Mi compilo il modulo, dichiaro che sto' andando a fare la spesa e se non mi ferma nessuno lo stesso foglio lo uso tutto il giorno per camminare in lungo e in largo per il paese. Tanto se no i me ferma mi camminò. Ora io non lo faccio, perché come citavo prima uso il buon senso. Ma è indispensabile il suo utilizzo per i micro spostamenti? Ho molto rispetto delle decisione prese da Te Però Dott. Luca, un ritocchino alle restrizioni... se uno abita in campagna e va per i campi con il cane, va' a pescare in solitudine, fa' una sana passeggiata in mezzo ai boschi, che male fa'? Oppure uno esce per una semplice spesa all interno del paese... sto' benedetto modulo... mah! Aria, aria, le persone hanno bisogno di muoversi, le mamme devono portare i bimbi a passeggiare. La situazione nelle famiglie sta' diventando pesante. Negare un po' di libertà diventa ancora più complicato per un cittadino che ha già la preoccupazione di questo maledetto virus. Lo so' che il momento
è drammatico, ma se qualcosa non si sblocca la gente comincerà a dare segnali di squilibrio. Per non parlare poi di quante attività non riusciranno a riaprire. Dott. Luca, ti ritengo un eccellente amministratore, ma troppa severità non risolve tutti i problemi. Credo fosse il Re Salomone che diceva che la giustizia sta' nel mezzo! Ripartiamo... piano, con precauzione, usando obbligatoriamente mascherina e mantenendo la distanza, ma ripartiamo, amico Luca. Ripartiamo. Buon lavoro. E... non mollare mai! Ai tuoi fan piaci così come sei, semplice, diretto e non istituzionalizzato.
Lunedì 30 marzo 2020 18:45:00
Salve sono un infermiera dell ospedale dell Angelo mestre volevo solo portarla a conoscenza che dove lavoro nel blocco operatorio non ci vengono fatti i tamponi per codiv dato che la seguo tutte le sere mi chiedo come mai non veniamo controllati dato che abbiamo lavorato e siamo stati a contatto con colleghi positivi la ringrazio e le auguro buon lavoro Reffo susanna
Lunedì 30 marzo 2020 12:03:53
Da 37 anni lavoro come agente di commercio nel settore Ho. re. ca. e super Ho. re. ca (ristoranti, pub, bar, alberghi e stabilimenti balneari).
Nella mia vita ho sempre lavorato e sempre pagato le tasse da onesto e corretto cittadino.
Stavo superando la crisi del 2008/2009 ed ecco arrivare un' altra crisi.
Questa crisi a dir poco si può paragonare ad una guerra dove il nemico è invisibile e forte.
Da buon cittadino cerco di comprendere il momento durissimo, ma purtroppo non vedo lo Stato e le istituzioni che sono completamente assenti a difendere le persone e le aziende in difficoltà.
Sono 4 mesi che il lavoro è diminuito del 98%, vivo in provincia di Venezia, da novembre Venezia è
chiusa, prima per l' acqua alta, poi per il Covid-19 (carnevale saltato), le fabbriche, le scuole, i bar, i ristoranti e gli hotel chiusi.
La stagione in montagna andava bene, annullato il campionato del mondo a Cortina d' Ampezzo,
chiusa anche quella zona, le spiagge non si sa quando potranno partire, si pensa a giugno ma non si sa.
Lavoro per la prima azienda italiana nel settore acque minerali, ho la fortuna che i titolari sono persone
e imprenditori capaci e di lunga esperienza, ma non è giusto che loro si facciano carico anche dei miei problemi.
Vorrei solo chiedere da parte Vostra a sensibilizzare le banche a darci una mano a essere al nostro fianco e non pensare ad aiutare sempre l' alta finanza.
Credere nel piccolo e medio imprenditore che ogni giorno va a lavorare, produce e paga le tasse per il bene di questo paese.
Non siamo dei pesi morti, non siamo dei mantenuti, voglio solo essere trattato da cittadino onesto di ricevere un aiuto direttamente proporzionale a quello che è il mio reddito e non l' elemosina di 600 €.
Lo stato in 60 anni della mia vita non mi ha mai dato una lira o un euro.
Non chiedo l' elemosina, chiedo di andare avanti con le mie forze, senza sentirmi una zavorra.
Io e Lei ci siamo incontrati in alcune manifestazioni, questa mia lettera non è uno sfogo ma un grido di aiuto per me e per milioni di persone che sono nella mia stessa situazione.
Lunedì 30 marzo 2020 11:29:01
Buongiorno Governatore Zaia,
Innanzitutto volevo ri graziarLa per quello che sta facendo per la nostra regione in questo momento di grande difficoltà.
Tra qualche giorno ci sarà il 3 aprile e sicuramente sarà prorogato tale termine; volevo portare alla sua attenzione una questione. Tra qualche giorno sarà Pasqua e sarebbe bello che ogni persona potesse passarla con i suoi cari, probabilmente non ci verrà concesso di spostarsi o andare dalle nostre famiglie ma Le assicuro che ci sarà qualcuno che sicuramente si troverà a casa dei propri famigliari perché abitano vicini, nella stessa strada o nello stesso condominio. E questo lo dico per certo perché ho le prove, già ora, di gente che abitando vicino si trova per stare assieme, di cognate che fanno 200 metri assieme al nipotino... io non vedo i miei nipoti e la mia famiglia dal 7 marzo perché trovo giusto rispettare le regole e perché abitano a 30 km e mi possono fermare. Ora Le chiedo, secondo lei è giusto che chi abita vicino e non è sottoposto a controlli possa vedere i suoi cari e passare la festività di Pasqua assieme alla sua famiglia e invece chi è lontano non può? Non dovrebbe essere uguale per tutti?
Spero in una sua risposta, la ringrazio e porgo cordiali saluti.
Deborah Tessarollo
Lunedì 30 marzo 2020 10:36:17
Buongiorno, apprezzo l'impegno dimostrato, propongo per venire incontro a quanti non percepiscono più uno stipendio di contribuire al loro sostentamento attraverso la RIDUZIONE dello stipendio di un 10/15 % a tutti coloro che lo recepiscono regolarmente, a partire dalla classe politica veneta, come grande segnale di solidarietà...
Un abbraccio Stefano