Messaggi e commenti per Lucia Annunziata - pagina 21

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Frasi di Lucia Annunziata

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lucia Annunziata. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lucia Annunziata.

Venerdì 27 novembre 2020 10:58:08

Spettabile Redazione,
sono Erika Maran, CEO di una Società di Servizi di Vicenza.
Assisto da 20 anni i clienti di Studi Professionali (Commercialisti) svolgendo tutte le attività di segreteria tipiche di una realtà aziendale, di piccole, medie e grandi dimensioni (bilanci, dichiarazioni, pratiche INPS, INAIL, Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate. .).
I nostri clienti vanno dalle piccole partite iva, ai grossi e consolidati gruppi societari.
Ho fatto assieme alle mie ragazze (le 8 impiegate che lavorano con me, la mia è una realtà tutta al femminile e sono fiera di ciò ) questa scelta, ovvero di seguire tutte le tipologie societarie, perché se da un lato questo ci offre la possibilità di formarci continuamente, giorno dopo giorno, decreto dopo decreto, dall’altro ci permette di specializzarci conoscendo qualsiasi novità del presente e del passato con uno sguardo sempre ben attento al futuro, all’imminente domani.
La nostra, infatti, è una realtà in movimento veloce, se ci perdiamo qualcosa siamo davvero perdute, con danni rilevanti.
Vi posso dire, e sono certa di questo, che in 20 anni di esperienza lavorativa (sono partita orgogliosamente dal basso), non ho mai vissuto momenti come questo.
Nel nostro ambiente sta regnando la confusione, i Decreti non sono chiari, oggi ci dicono una cosa, l’indomani mattina è giusto un’altra.
Rappresentiamo l’anello di congiunzione tra il contribuente e lo Stato, verso il quale nutro profondo rispetto per l’Istituzione che raffigura, ma verso il quale sto coltivando profonda rabbia e non posso in modo assoluto, per questioni deontologiche, consigliare ai miei clienti di non rispettare le regole del gioco.
Vi scrivo perché, seguendo in modo attento ed entusiasta, la vostra trasmissione, credo sia arrivato il momento di far parlare la “mia categoria”. La categoria che si trova in modo operativo a svolgere ciò che i Decreti prevedono.
Lo sapete, ad esempio, per entrare nel concreto, come mi piace, che noi intermediari non possiamo più presentare le pratiche/richieste di bonus o contributi per i nostri clienti perché debbono pensarci direttamente loro attraverso lo SPID (identità digitale) ?
Vi faccio qualche esempio: il bonus mobilità, la gestione dei cassetti previdenziali INPS (commercianti, artigiani e professionisti), il bonus ristorazione.. i nostro clienti devono, oggi, arrangiarsi!!!
Secondo voi, per essere estremamente pratici, un ristoratore il cui pensiero è di far funzionare, a maggior ragione in questi mesi incredibilmente difficili, il proprio locale, è in grado di occuparsi della presentazione del bonus ristorazione?
Per presentare la domanda il contribuente (legale rappresentante della società/impresa) deve: o andare alle Poste (controllando preventivamente che l’ufficio sia operativo – Covid19) o arrangiarsi online con identità digitale SPID.
Ecco cosa deve poi fare:
- A seguito nostro controllo che lo stesso abbia i requisiti per presentare la pratica,
- il nostro cliente deve fare una cernita delle fatture interessate,
- controllare che i codici prodotto acquistati nei mesi rientrino nel contributo,
- controllare le contabili dei pagamenti,
- accedere al portale SPID
- compilare la domanda,
- allegare i documenti (che devono essere scansionati secondo un determinato modo),
- effettuare tutte le operazioni conseguenti per la corretta presentazione.
In alternativa, può andare alle Poste.. il tutto sempre in autonomia.
Perché toglierci la possibilità di aiutare i nostri clienti, oggi più che mai, dandoci la possibilità di presentare le pratiche in qualità di intermediari come è sempre stato fatto? ?
Forse perché così verranno presentate meno domande? ?
Della serie: io Governo i soldi te li ho messi a disposizione, sei tu povero titolare di partita iva che non li hai chiesti!!!
Ovvio che non li chiedono!!! Se è tutto estremamente complicato.
I titolari di partita iva, oggi, non hanno tempo di pensare a questo, devono mandare avanti le loro attività.
Chi pensa all’attuazione dei Decreti, conosce il rapporto che esiste tra contribuente, intermediario e Stato???
La sola risposta che sono in grado di dare è NO!
E questa, credetemi, è solo una delle mille questioni sorte in questi mesi.
Mi piacerebbe avere la possibilità di raccontare com’è la verità, nessuno l’ha fatto sino ad oggi.
Confido, in cuore, di poterlo fare con il vostro prezioso aiuto, chiaro, concreto, realistico e nel rispetto della professionalità e della dignità di tutti i soggetti in questione.
Vi lascio i miei riferimenti:
Erika Maran
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044-------
346-------
Un cordiale saluto e.. avanti sempre, nonostante tutto.

PS: più scrivo e più mi arrivano i pensieri: vogliamo parlare dell’ipotesi di proroga del versamento del secondo acconto delle imposte in scadenza il 30. 11. 2020 al 10. 12. 2020? In 10 giorni cosa mai potrebbe accadere ai nostri contribuenti per riuscire a pagare le tasse? E della proroga dell’invio telematico delle dichiarazioni? Qual è il senso di una possibile proroga? Pagare le tasse, rispettare le norme, è corretto.. l’ho sempre creduto e lo credo ancora oggi, ma che un Governo operi con queste modalità, penso sia un non senso ed una profonda mancanza di rispetto verso chi lavora dignitosamente.

Vi ringrazio!

Sabato 21 novembre 2020 15:13:40

Spett. annunziata. io non capisco come fa le interviste lei. se qualcuno è del suo partito non gli parla sopra se giorgia meloni cerca di spiegare un concetto, non solo cerca di rovesciare il concetto ma fa di tutto per screditare la persona che ha di fronte. io penso che lei è una persona da fermare e in rai dovrebbero far qualcosa.
se no è in grado di capire cose semplici come le ha elencato la meloni, dovrebbe raggiungere la pensione visto la sua età.
essere prevenuti ad oltranza non fa bene alla politica. lei è una vecchia figura del 68 che crede di poter dire ancora qualcosa perché qualche sprovveduto le ha dato una trasmissione da fare.
nella speranza che lei si ravveda sul suo modo di comportarsi.
un saluto.
rosario gallo.

Domenica 15 novembre 2020 16:35:05

Lei è cambiata non piace più al grande pubblico, non prende posizione e ha i suoi prediletti tipo mieli che ormai fa parte del
Passato... è troppo lunga con Antonio di bella... mi raccomando

Domenica 15 novembre 2020 16:05:01

Gentile dott. ssa Annunziata,
nella trasmissione “Mezz’ora in più” di oggi, 15 novembre 2020,
il paragone del prof. Parisi con gli exit poll è inappropriato, poiché nell’exit poll si ha a disposizione UN SOLO DATO raccolto in solo momento.
L’indice RT va paragonato piuttosto ai SONDAGGI che si svolgono in settimane successive. Ciò che conta è il trend non il numero assoluto (che è per definizione impreciso nelle scienze sociali)
La cosiddetta “forchetta” esiste in tutti i dati raccolti nelle scienze sociali: l’imprecisione è parzialmente compensata dall’andamento nel tempo.
Quindi il prof. Parisi non ha del tutto ragione (e anche il commento del dott. Mieli non mi convince): il dato dell’RT è impreciso, ma il suo andamento nel tempo è relativamente affidabile.

Grazie
Filippo Messina

Domenica 15 novembre 2020 15:17:15

Dottoressa sto seguendo la sua intervista a Locatelli e Parisi che sulla gestione dei dati COVID sono palesemente disinformati.
Chieda loro per favore perché i dati non vengono gestiti dall’Istat e da questa elaborati e distribuiti. L’Istat gestisce la statistica nazionale ed è ottimamente attrezzato al compito.
Grazie
Giuliana Schioppetto

Domenica 15 novembre 2020 15:11:45

Pregiatissima Dottoressa Annunziata, penserei di conferire con voi presto. Pensa potrebbe essere possibile? la ringrazio e mi scuso. lucia glorioso /tel 339. -------

Domenica 15 novembre 2020 15:08:55

Gentile annunziata.
in italia muoiono più persone per covid perché oggi anche chi muore per altre patologie, dicono che sono morti per covid.
questo è successo a persone che conosco. comunque lei dovrebbe sapere che in ita muoiono 1. 800 persone al giorno e fra poco arriveranno a quella cifra, anche perché quelli con altre patologie non li fanno più entrare negli ospedali. poi io non sono un no vaxs e credo nei vaccini seri, ma quello che mi sconvolge che tutti voi giornalisti televisivi e di qualsiasi altro tipo di informazione, sono tutti sicuri di vaccini testati in 6 mesi, quando tutti i dottori che non fanno parlare in televisione, dicono che per testare un vaccino serio ci vogliono dai 3 ai 4 anni. io capisco che politica, giornali, televisioni, rario, ospedali e scuole anno seri finanziamenti da multinazionali dei farmaci che hanno corrotto tutto quello che potevano, ma qui la gente non possono fare da cavie per arricchire questi sciacalli.
lei signora annunziata cosa pensa di questo schifo che ci sta investendo. un saluto.
rosario gallo.

Domenica 15 novembre 2020 13:52:58

Buongiorno.
Mi chiedevo, in questo momento di emergenza, se gli alberghi che non accettano la proposta di diventare”hotel COVID” ricevano i ristori, pur essendo stata loro offerta la possibilità di lavorare.
Spero proprio che qualcuno abbia pensato di escluderli dagli aiuti statali!
Buona serata e grazie

Domenica 15 novembre 2020 12:00:34

Buongiorno Dott. ssa Annunziata,

vivo a Bruxelles e seguo da anni la Sua trasmissione (1/2 ora in più) con molto interesse per l'approfondimento della notizia che Lei ha sempre privilegiato. Antepongo la Sua trasmissione ai miei impegni domenicali proprio per scoprire attraverso le Sue argute domande quello che i media non rivelano facilmente.

Per quanto riguarda l'epidemia causata dal virus SARS-COV2, avrei un appello da palesarLe. Sarebbe possibile durante le Sue trasmissioni ascoltare più spesso il parere di medici che sono in grado di gestire questa epidemia sulla base di dati epidemiologici reali (come succede nel caso del Prof. Raoult dell'IHU di Marsiglia) ? L'angoscia che i media italiani trasmettono agli ascoltatori, e ai miei familiari e amici che vivono in Italia, necessiterebbe, secondo me, di essere controbilanciata da trasmissioni di approfondimento come la Sua. I medici competenti, persino candidati a premi Nobel, che rassicurano e che sono capaci di spiegarci, senza trasmettere ansie inutili, sembrano essere stati emarginati dalla maggior parte dei media italiani. Non ne comprendo il motivo.

La ringrazio dal profondo del cuore per la Sua cortese attenzione e spero vivamente nella positiva ricezione del mio appello, che non vuole assolutamente costituire una critica, ma una richiesta di aiuto.

La saluto cordialmente e attendo di seguire anche oggi la Sua trasmissione.
Renata Schiavone

Venerdì 13 novembre 2020 15:23:59

In questo periodo di pandemia, che ha determinato la progressiva assunzione di provvedimenti tesi a favorire il distanziamento sociale, al fine di contenere la diffusione del contagio, la chiusura delle scuole della prima infanzia mi ha stimolato a pensare ad una qualche soluzione per mitigare il grave problema dell'insegnamento a distanza, che impedisce di intrattenere l'indispensabile rapporto diretto fra l'insegnante e lo scolaro. Cosi', nei giorni scorsi, rivedendo in tv alcune scene della famosissima trasmissione "Non e' mai troppo tardi", del grandissimo Alberto Manzi, mi e' venuta l'idea che sto per proporre. Non ho la pretesa di sostenere su basi scientifiche che il metodo utilizzato dal maestro Manzi per insegnare a leggere e a scrivere a milioni di nostri concittadini adulti piu' di quarant'anni fa possa risultare ancora efficace per coadiuvare, in un periodo di grande emergenza, i nostri operatori della scuola nell'insegnamento a distanza. Suggerisco, pero', di esaminare la mia proposta, sottoponendola al vaglio di esperti pedagoghi che possano valutarne con competenza la validità: ritrasmettere le tantissime puntate di "Non e' mai troppo tardi", che sono da subito disponibili, in quanto custodite nelle teche della Rai.
Ricordo con affetto le amorevoli lezioni del Maestro Manzi, che mi affascinavano per la sua grazia, ma anche per la capacita' di coinvolgere l'ascoltatore. Sono convinto che potrebbero risultare ancora utili nell'attuale periodo, in cui il Covid-19 ci ha costretto a rispettare una distanza fisica che certamente costituisce un pesante ostacolo all'insegnamento rivolto ai bambini nei primi anni di scuola. AG

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