Messaggi e commenti per Luigi De Magistris - pagina 5
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Frasi di Luigi De Magistris
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Biografieonline non ha contatti diretti con Luigi De Magistris. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Luigi De Magistris.
Martedì 26 maggio 2020 16:18:26
Lunedì 25 maggio 2020 18:53:55
Gent. Sindaco, vorrei sapere perchè non viene consegnato edificio scolastico di via jannelli Napoli al 13mo circolo didattico. Consentirebbe ai nostri figli di esercitare il diritto allo studio in sicurezza. Grazie
Lunedì 25 maggio 2020 17:31:25
Mettiamoci nelle condizioni di essere oggettivi..
Parallelismo di crisi dell’epidemia e di crisi economica.
Le due crisi hanno molti punti in comune.
La pandemia colpisce violentemente la società umana.
Ma anche: La crisi economica colpisce violentemente la società umana.
La violenza si concretizza riducendo i cittadini allo stato di malattia e morte.
Ma anche: La violenza si concretizza riducendo i cittadini allo stato di indigenza e morte.
Il morbo (stato di malattia) trasmette ai cittadini lo stato di malattia e morte dell’individuo quando il virus ha occasione di attaccarlo da un già contaminato vicino.
Ma anche: La povertà (stato di impossibilità di acquistare i beni di sopravvivenza) si trasmette ai cittadini quando non sono raggiunti dal circuito di distribuzione del reddito.
La società in attesa di aver accresciuto le capacità di difesa immunitaria dei cittadini mediante la reazione degli organismi accelerata da un vaccino ha l’unica possibilità di impedire la contaminazione distanziando gli individui.
Ma anche: La società riconosce che l’imposizione di tenere le distanze impedisce che la distribuzione del reddito avvenga per tramite delle relazioni lavorative, perciò ha l’unica possibilità di far distribuire agli indigenti il denaro necessario direttamente dal tesoro dello Stato.
Il distanziamento fra i cittadini lavoratori impedirebbe qualsiasi relazione che comporti la vicinanza fra le persone. Si rende però necessario escludere dal distanziamento tutte le attività che riguardano i beni di sopravvivenza.
Ma anche: Le attività che riguardano le funzioni di produzione dei beni di sopravvivenza si varranno delle strutture e organizzazioni già preposte adottando però tutte le misure più opportune che diminuiscano il rischio di contagio.
Il morbo ci ha investito all’improvviso e questo si riflette in una casistica diversificata che impone pratiche d’intervento a misura di ogni situazione, cioè: Procedimenti di rilevazione dei sintomi di partenza quando l’organismo non è stato ancora debilitato e può più facilmente concorrere alla guarigione.
Ma anche: Il sistema economico, costruito col criterio della massima produzione di beni vendibili in cui al lavoro dei cittadini si sta sostituendo quello dei robot, non sta reggendo all’impatto del virus e dopo aver disumanizzato l’uomo si rivela incapace persino di fornire a tutti i beni necessari per vivere. È necessario renderlo funzionale alla distribuzione del denaro necessario affinché ciascun cittadino possa acquistare il necessario.
Eseguire esami che riconoscano i portatori senza sintomi in modo da non farli entrare in contatto con le persone più a rischio (specialmente gli addetti alle cure in contatto di anziani o deboli)
Ma anche: Come ogni individuo resiste al morbo con le proprie condizioni di salute e gli anticorpi, cosi il cittadino utilizza il denaro per difendersi dalla fame. L’unico rimedio per il cittadino è avere denaro.
Dal precedente rilievo della situazione, logico ma volutamente sintetico allo scopo di riconoscere l’essenziale a fronte del groviglio inestricabile dell’interdipendenza delle relazioni sociali, si deducono le misure operative da eseguire necessariamente con immediatezza per salvare la comunità.
- La prima misura il distanziamento fra le persone è stata accettata dalla popolazione con molta facilità e messa in atto con grande attenzione proprio per la perentorietà degli eventi tragici che abbiamo potuto condividere quasi come fossimo presenti dalle televisioni e dagli altri media. Nessuno ha potuto dire tanto facilmente a me non toccherà!
- La seconda misura consiste nel non interrompere le due funzioni di approvvigionamento dei beni di sopravvivenza e della loro ridistribuzione ai cittadini di ogni territorio. Queste attività necessarie saranno eseguite facendo incidere il ravvicinamento dei cittadini resosi necessario malgrado la misura precedente, il meno possibile mediante gli accorgimenti opportuni, maschere e guanti. Le organizzazioni preposte alle due funzioni hanno finora risposto molto bene agli adempimenti ben consci di eseguire un compito delicato e importante.
Ma la funzione di distribuzione si esplica con l’approvvigionamento da parte del cittadino. Anche i cittadini hanno adempiuto bene osservando le regole. Interviene però a distinguere le situazioni diverse dei cittadini il fatto economico come vediamo successivamente.
- La questione sospesa al punto precedente corrisponde a dire che l’organizzazione economica della società al suo stato attuale per rispondere bene all’esigenza di approvvigionamento e di distribuzione dei beni di sopravvivenza deve rendere capaci tutti cittadini di assolvere al pagamento dei beni comprati. Solo in questo modo i flussi dei beni di sopravvivenza potranno avvenire senza alcun intervento di modifica dei criteri di gestione economica.
- Riuscire ad ottenere la stessa mobilitazione nei riguardi delle misure economiche richiede interventi che aprano spiragli di speranza diffusa. Un esempio abbastanza recente che può essere ricordato da tutti, fu il sacrificio chiesto agli italiani per entrare nell’Euro. L’aspettativa di miglioramento fu tale che l’operazione andò a buon fine senza grandi difficoltà e investì una buona parte della popolazione.
- Lo Stato è già in possesso di una organizzazione che dovrebbe rendergli possibile l'evidenza del reddito di ogni suo cittadino; ma il sistema mentre è sufficientemente ben impostato relativamente all’individuazione del cittadino reso univocamente reperibile mediante il codice fiscale non lo è altrettanto relativamente alla determinazione del suo reddito. Come può essere mai possibile combattere il male delle enormi differenze di reddito senza che i redditi di ciascuno siano veramente conosciuti? Cominciamo allora a intervenire per legge sulla parte di reddito più facilmente tracciabile che è proprio la parte monetizzata. Il criterio proposto è che le banche debbano inserire nel contratto di conto corrente il codice fiscale dei contraenti e che ogni cittadino debba avere almeno un suo conto corrente. Le banche debbano comunicare a scadenze periodiche ricorrenti al tesoro dello Stato i codici fiscali di ogni conto corrente con il saldo relativo. Con un apposito data base si rende in questo modo possibile un’applicazione informatica che dia l’evidenza di disponibilità di denaro liquido disponibile per ciascun centro di spesa costituito dai codici fiscali che fanno riferimento a conti correnti collegabili. Certo esisterebbero scappatoie per poter apparire in situazioni di necessità ma i truffatori potrebbero almeno essere perseguibili. Naturalmente il tesoro dello Stato dovrà provvedere a rendere i conti correnti dei poveri sufficienti al loro approvvigionamento di beni essenziali. Tutti i centri di spesa (dei poveri e dei ricchi) subiranno lo stesso controllo perché gli approvvigionamenti non cadano in eccessi di sperpero delle risorse disponibili.
- La resistenza ad un sistema del genere è culturale. Si tratta di una sorta di pudore che riguarda il ricco che vuole nascondere la propria ricchezza, dice per difenderla dai ladri o forse perché se ne vergogna confrontandola con tanta miseria e il povero che se ne vergogna quasi fosse l’espressione di un giudizio di inettitudine.
Ma il ricco non rende forse manifesta la propria ricchezza col suo tenore di vita e il povero ogni volta che si sottopone alla umiliazione di chiedere aiuto? Il sistema che funzionerebbe facendo utilizzare un facsimile di bancomat non permetterebbe di riconoscere se l’acquirente è ricco o povero di modo che sarebbe il più opportuno per ovviare al pudore prima descritto.
- Io intravedo altre implicazioni positive, come il fatto rilevante di una flessibilità delle attività che non sia punitiva per le parti. La spinta evolutiva richiede sempre più che le attività umane possano trasformarsi per rendersi più sostenibili, invece fino ad oggi tutti i soggetti che partecipano alle attività produttive risultano incatenati a difendere la propria modalità di sopravvivenza che gli impedisce trasformazioni.
- Intravedo anche una maggiore possibilità di difendersi dai ricatti dei mafiosi che oggi si possono far passare con tanto denaro disponibile come benefattori verso tante persone in situazione di necessità.
Lunedì 25 maggio 2020 10:44:25
Caro Sindaco,
mi hanno detto che bisogna rivolgersi direttamente a Lei.
Oggetto villa comunale
Le chiedo se la Villa e' considerata un giardino privato dei residenti in Via Chiaia e adiacenze dato che, dal 4 maggio, e' solo aperto il cancello di Piazza Vittoria. Non ci sono controlli all'ingresso quindi non e' per carenza di personale che non vengono aperti gli altri cancelli, ed allora perche? ? I residenti di Mergellina sono di serie B? Sono piu' malavitosi? Sono piu' infetti? Per entrare in Villa devo percorrere prima tutta la Riviera di Chiaia e lo stesso per ritornare a casa, Le sembra giusto?
Sperando in un suo intervento La saluto
Emilia Sansone
Domenica 17 maggio 2020 19:01:49
Egregio Sig. Sindaco mi rivolgo alla S. V. per sollecitare un Suo intervento in merito alla decisione del Presidente De Luca di non firmare l'accordo Stato-Regioni per la riapertura delle attività produttive prevista per il 18 maggio. Il rinvio ad altra data rischia di aggravare la situazione economica di tante famiglie, accompagnandole verso lo stato di assoluta indigenza. Appare inspiegabile che la Lombardia, ancora in piena emergenza sanitaria, riapra tutto e la Campania no. Distinti saluti
Venerdì 15 maggio 2020 15:13:28
Carissimo Sindaco Luigi de Magistris, sorvolo la stima e la partecipazione attiva che ho fatto dalla prima tua candidatura perchè ho "sentito" la fiducia nella persona che sei per governare in "virtuosità" questa bella ma sfortunata Napoli e napoletani e voglio riferire un fatto per il quale spero di poter ricevere una risposta "sincera e riconoscibile" a, come sempre indichi, e mi reputo, "virtuoso" cittadino e lavoratore: sono impiegata in scuola stato e da anni collaboro con Comune per refezione scolastica, servizio sempre reso completo e puntuale per tutto l'anno. A quanto premesso ti chiedo se è giusto che, un lavoratore che lavora nell'anno 1996/97 riscuota compenso nel 2019? ed ancora oggi, giusto per chiarire il punto, dell'a. s. 17/18 ancora nessun emolumento è stato disposto dal Comune alla scuola cui io presto servizio e reso servizio di collaborazione. col Comune. Ho provato ad avere risposte fra Municipalità e Ufficio principale Comune ma le risposte vaghe ed a scaricabarile mi portano a dubitare della "virtuosità" dovuta dall'ente che tanto si raccomanda e ringrazia della fattiva partecipazione ma non fa la sua parte concreta che sarebbe riconoscimento e rispetto del "lavoro, dedizione e disponibilità verso il collettivo". Sono amareggiata di questa realtà sperando che tu legga personalmente questo messaggio per poter intervenire a tali "falle" certe nell'ingranaggio staff predisposti che rendono vano e discutibile il credo, nato con il tuo insediamento, di "legalità, rispetto e trasparenza" verso la città ed i napoletani; preciso che per l'a. s. 2017/18, la scuola statale è l'I. C. A. Moro di Napoli, riferimento VI municipalità e da qui Ragioneria Comune Napoli (tutti contattati-vanamente- dalla sottoscritta compreso anche l'ass. re A. Palmieri). La domanda è: è giusto che chi ha svolto un lavoro, dopo tre anni debba ancora aspettare il compenso quasi come se fosse un "regalo" mentre le amministrazioni destinatarie del servizio reso si facciano onori di procurare "servizio speciale" al sociale? Sindaco, aspetto un riscontro e spero positivo, alla fiducia e fede nel suo pensiero e operato: Sinceramenre Elvira Mennitti
Lunedì 4 maggio 2020 02:35:47
Buonasera. Chi Le scrive è Luigi Perchinunno (PILOTA PROFESSIONISTA FERRARI GT) e La CONTATTO per POTER PUBBLICIZZARE LOGO Vostra STUPENDA CITTÀ in GARE del CAMPIONATO ITALIANO ed in alcune EUROPEE stagione agonistica 2020... ? VISIBILITÀ TRAMITE NUMEROSI EMITTENTI e dei MEDIA compreso la RIVISTA MOTORISTICA AUTOSPRINT ESSERE LETTA anche OLTREOCEANO. IL FERRARI potrà ESSERE RICHIESTO in ESPOSIZIONE per EVENTI o FIERE e come ad OGNI GARA, verranno regalati Vostri GADGET ed ALTRO MATERIALE da UNA o PIÙ MODELLE con AMMIRAZIONE e GIOIA di TUTTI i RESIDENTI la Sua CITTÀ, la Sua REGIONE, dei TANTISSIMI FERRARISTI e NON SOLO... e COSÌ FACENDO ANDREMMO ad INCREMENTARE NOTEVOLMENTE sia il TURISMO (su cui TUTTI PUNTERANNO... dopo questa EPIDEMIA...) che il COMMERCIO. Tengo a dirLe che il FERRARI verrà ESPOSTO anche presso GROSSI CENTRI COMMERCIALI, SCUOLE, ASILI.. (TURISTI del FUTURO. .), UNIVERSITÀ, CITTÀ di AZIENDE ed HOTEL che PUBBLICIZZO da BEN TREDICI... ANNI o lì dove RICHIESTO... Tolgo il disturbo e SE di Suo INTERESSE, prego VOLER CONTATTARE al 338/ 3316450 per ulteriori chiarimenti o delucidazioni. Cordialmente. Luigi Perchinunno. (COSTI MODICI al PRIMO ANNO COLLABORATIVO) e SE NON SODDISFATTI del MIO OPERATO, nel 2021 NON RINNOVEREMO il CONTRATTO. Mi scusi e grazie.
Sabato 2 maggio 2020 17:15:55
Buongiorno signor De Magistris,
sono capitato per caso su questo sito: pochi giorni fa ho lettto una riflessione, di non ricordo chi, che mi ha colpito. "Senza la Rivoluzione Russa del 1917 noi non avremmo la Statuto dei Lavoratori". Gli industriali italiani, e non solo italiani, si spaventarono e ritennero opportuno riconoscere qualche diritto ai lavoratori, cominciando dagli aumenti retributivi. Dopo il 1989 la Russia non è stata ritenuta dalle nazioni occidentali un pericolo. Da quell'anno la sinistra è andata nel pallone., Renzi è riuscito a cancellare e ridurre diritti dello Statuto: in particolare l'art. 18!
A dire il vero volevo solo dirle (seguo da anni la sua attività pubblica) che ho grande stima e grande ammirazione di lei. Non è facile per un uomo onesto e capace agire per il bene dei cittadini e della nazione. In un paese dove gli onesti sono sgraditi alla maggioranza corrotta dei politici!
Sabato 2 maggio 2020 13:58:44
Egregio sig. Sindaco. rappresento la situazione per la quale chiedo chiarimento:
vivo a Ferrara e mio fratello a Lodi. Nostra madre (91 anni) vedova e da sola a Napoli ed I miei figli a Volla. Dal 24 febbraio osservo le regole della "latitanza" e da inizio dello stesso mese (5/02) non vedo la mia famiglia. Devo rientrare a Napoli per assistere mamma che sta soffrendo per la nostra assenza e ha bisogno di avermi vicino come possibile comprendere (aspetto anche dopo il 18/05 ma non oltre) e magari vedere i miei figli che anche loro non mi vedono dal 5 febbraio. Se però mi si blocca in casa per 14 gg. di quarantena (come previsto) come faccio ad assolvere quanto meno ad assistere mamma? Posso stare da mamma 10 gg poi devo rientrare per lavoro e in quei gg devo aiutarla anche uscendo per assolvere ad alcune sue necessità oltre che andare dai miei figli.. Sia gentile mi trovi una soluzione.
PS non ho contratto il virus e sono pronto a fare il tampone se necessario e tutti gli esami ulteriormente necessari e d'altra parte non andrei da mamma se mi avesse attraversato il virus
Grazie
Giovedì 30 aprile 2020 10:06:33
Buongiorno, le chiedo cortesemente di rispondere ad un mio quesito sulla situazione covid. Mia figlia vive a Roma e tra circa due settimane darà alla luce il suo primo figlio Posso io da Napoli farmi accompagnare x assisterla? E se si come devo procedere? Naturalmente andrei in auto e mio marito mi lascerebbe li x tornarsene a casa per poi venirmi a riprendere dopo qlc giorno. Voglio anche precisare che sono in casa da quando è iniziata e non ho alcun sintomo. Mia figlia non ha nessuno su cui contare a parte il compagno che non ha la famiglia li essendo di Bari. Io purtroppo sono confusa perché non riesco a capire le normative in questo senso qlcn dice si qlcn no quindi mi sono detta chi meglio del primo cittadino può dirmi cosa è come fare?
La ringrazio anticipatamente del tempo e della disponibilità. Una mamma in ansia