Messaggi e commenti per Paolo Crepet - pagina 6
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Frasi di Paolo Crepet
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Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Crepet. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Crepet.
Lunedì 1 marzo 2021 14:46:49
Sabato 20 febbraio 2021 18:33:00
Alla mia eta' scoprire che i 2 figli maschi sono disamorati poco attenti presi solo dai loro problemi (reali), che mia madre morta pochi mesi fa mi ha sempre ritenuto una figlia di serie b. ho vissuto sempre perche figli marito parenti amici avessero da me il massimo. avrei voglia di farla finita. ho sbagliato tutto. come mi disse prima di morire mia madre sprezzantemente "sei stata sempre troppo buona e cioe' fessa"
Lunedì 15 febbraio 2021 13:26:17
Condividere qualche emozione di vita nella scuola
Gentilissimo signor Paolo, (preferisco signor ai vari appellativi di merito acquisiti, sicuramente con grande impegno ed immancabile dedizione) le scrivo semplicemente per condividere l’emozione che mi arriva stupendamente fin dentro l’anima quando la sento parlare così liberamente, cosi appassionatamente e con le opportune competenze, della necessità di vivere appieno la vita con tutti le ombre, necessarie e la luce indispensabile.
Mi arriva con una tale vera intensità la sua libertà di parlare e di accogliere la bellezza dell’altro come persona senza sapere se è burattinaio del circo o ingegnere meccanico che, mi creda, è musica divina per me, le mie orecchie e mio animo esplodono di gioia.
Sono stata prima docente di scienze matematiche, fis, chim. nat. ecc per 23 anni e con i miei ragazzi (mi consenta il possessivo aggettivo) ci siamo divertiti a contare i vermi sotto i sassi, a scavare buche per costruire stagni, a bagnarci a febbraio, marzo nei fiumi e nel mare per fare le ricerche nel “campo” come dei veri scienziati con il fascino del dubbio. Ho imparato più per loro e con loro che negli anni dell’università, del pur buono liceo,
Sono, ora come allora, grata alla vita di aver camminato accanto a loro per molti anni.
Loro rappresentano le più efficaci pillole antidepressive nei passaggi stretti della vita.
Poche volte in cattedra ma severa e intransigente quando non studiavano, quando non portavano a termine gli impegni assunti. Pienamente comprensiva e attenta alle sfumature, quando erano immersi, per scelte degli adulti a loro vicini, i genitori, nel disagio per brevità, giovanile.
Ho fatto il mestiere più bello del mondo e vorrei continuare gratis e senza impegno ma l’età, 67 anni, non me lo consente..
Del resto solo i politici, i presidenti vari, anche degli Stati Uniti possono sognare e fare ciò che vogliono.. Noi no.
In verità ho continuato dopo l’insegnamento a lavorare per altri 17 anni come preside (lo preferisco al dirigente scolastico, come oggi si usa dire) perché è una parola che sa di presidio, di garanzia, di rispetto di norme, principi costituzionalmente sanciti e sacrosanti come tali e poi è breve ed immediato.
. Un pò come Ugo e non Massimiliano del grande Troisi.
Ho lasciato l’insegnamento perché stufa di presidi impauriti e burocrati che tentavano, disperatamente ma con modesti risultati di restringere il mio campo di azione., come docente. Ricordo con grande amarezza i volti dei ragazzi e il mio stesso quando li avvisai che avrei cambiato mestiere.. Mi scrissero lettere d’amore che conservo nella sacralita’ di certi bei ricordi. Uno fra tutti, (la ricorderemo non solo per il giocoso teorema di Pitagora con il tangram ma perché ci insegnava a vivere) grande.. quel ragazzino di 12 anni... io che mi sentivo una di loro.
Come preside ho navigato con libertà assoluta, fuori dagli schemi, con una bella sana e divertente fatica.
Ho scelto i “peggiori “ per salire sulla nave della legalità che ci ha portato in Sicilia per il viaggio della memoria in onore dei giudici Falcone e Borsellino. Così come quando siamo stati invitati dal presidente della Repubblica per l’inaugurazione dell’anno scolastico,
Così come per formare il gruppo del servizio d’ordine nei meravigliosi meeting della pace e relative marce che abbiamo organizzato per 13 anni consecutivi.
Ho conosciuto tanti appassionati docenti ai quali chiedevo ogni momento cose nuove e belle e ai quali ricordavo in ogni collegio docenti che i ragazzi volevano avere come maestri, solo docenti innamorati..
Tralascio le difficoltà facilmente immaginabili che ho incontrato ad ogni livello, istituzionale, interno ed esterno, per aprire la scuola al mondo e per far uscire i ragazzi e le ragazze dalle loro auguste aule.. Ma lo rifarei osando di più e meglio.. attardandomi meno a scrivere e a parlare per avere il consenso più ampio.. perché capitàni siamo e agire responsabilmente dobbiamo, senza paure nel buon senso e per amore dei giovani, tesoro assoluto da preservare per una società diversa, buona e audace.
Con grande stima continuerò ad ascoltarlo come maestro, appassionato scuotitore di animi spenti.
Cordialmente
Nunzia Squitieri,
(la prof. ssa è andata in pensione)
Lunedì 15 febbraio 2021 12:44:26
Buongiorno dottore sono una madre disperata. Sono arrivata al limite di quello che si può chiamare amore per il proprio figlio. Vivo in un incubo con mio figlio di 17 anni che non ha la capacità di controllo e di accettazione delle regole. Sono andata ovunque a chiedere una mano. Sono anche andata dai carabinieri ma a parte fare una denuncia se mi aggredisce non posso fare altro. Io e suo padre stiamo andando andarci aiutare in consultorio ma la situazione peggiora ogni giorno. Qualsiasi regola che gli diamo scatena in lui rabbia che di traduce in insulti e aggressività. Lui ci sfida ogni giorno e di fronte alle nostre decisioni non abbassa mai la testa. Cosa possiamo fare?
Martedì 9 febbraio 2021 23:15:46
La figura dello psicologo scolastico nella scuola italiana
Illustre Professore, la seguo da anni con grande ammirazione. Sono un insegnante in pensione da 3 anni ma continuo a seguire le vicende della scuola. Finalmente sembra che il Governa che sta per formarsi abbia la volontà di mettere tra le priorità anche la scuola. Chiedo a Lei un parere sulla figura dello psicologo scolastico. In tanti anni di lavoro ho ascoltato da parte dei colleghi la necessità di questa figura al servizio di tutte le componenti della scuola. Nel caso Lei fosse d'accordo su questa tesi, la prego di riportare questa istanza nei suoi apprezzatissimi interventi sui canali d'informazione pubblici e non. Cordialmente la ringrazio e la saluto. Claudio Renga
Lunedì 8 febbraio 2021 13:25:29
Esimio prof, crepet, sono un medico dell' emergenza desidererei, avere un contatto telefonico con lei, ci siamo incontrati tempo fa', a Sarzana, in un suo convegno, se previo, o suoi impegni, quando le è possibile, contattarmi, la rivererisco, il mio cellulare è 331-------
Lunedì 8 febbraio 2021 09:15:15
Colloquio
Buongiorno sig Crepet ha uno studio a Padova dove può ricevere per un colloquio ho una figlia di 7 anni gravemente allergica e asmatica e molto pesante da gestire. grazie
Domenica 7 febbraio 2021 13:03:25
Buongiorno professore, ho un figlio di 25 anni che da qualche tempo e’ molto strano e fa’ uso, confesso che non so’ con quale frequenza, di cannabis. Ho sentito in un suo video che talvolta questo può slatentizzare disturbi psicotici. E vorrei sapere cosa fare e come aiutarlo. Grazie
Sabato 6 febbraio 2021 20:46:48
Buonasera Paolo, sono una mamma di un ragazzo di 21 anni. l’unica cosa positiva è aver preso coscienza di tutti i miei errori come madre.
La seguo e da molte chiavi di vita interessanti. Vorrei sapere dal suo punto di vista se si può rimediare agli errori.
La ringrazio. Camilla Cima
Lunedì 1 febbraio 2021 13:07:47
Buongiorno professore, abito in provincia di Rovigo, avrei piacere di fare un colloquio con lei ho problemi con mio figlio di 14 anni, dipendente da cellulare e computer nonostante gli venga dato col "contagocce", e fosse per noi genitori non glieli avremo mai dati ma da quando ha iniziato le superiori la scuola vuole il telefono obbligatorio perché fanno verifiche con quello. Ora che sono a casa e fanno didattica a distanza il cellulare e computer lo deve avere tutte le ore di scuola e lui anziché seguire le lezioni gioca o messaggia, mi sono messa in contatto con gli insegnanti per informarli di ciò, mi hanno detto che gli daranno un occhio di riguardo in più ma io, cmq, tutte le volte che entro in stanza lo trovo che messaggia cn i compagni o gioca. Terminata la didattica, oramai da quasi un mese lui ci deve consegnare il computer e cellulare e nn lo può più usare ovviamente il clima in casa é di tensione perché lui insiste che li vuole. Abbiamo fatto colloqui con diversi psicologi e l'ultimo ci ha detto che mio figlio non ha niente e di andare noi genitori in terapie.
Cordialmente la saluto e confido in una sua risposta.
Grazie
Rossella