Ultimi commenti alle biografie - pagina 3088

Lunedì 13 aprile 2020 11:38:57 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno signor Presidente Conte,
Sono un'ultrasessantenne molto attiva come quasi tutte le persone della mia età in Italia e leggo ora che tra le misure che potranno essere poste in atto nella fase 2 di ripresa graduale, oltre allo scaglionamento delle attività, ci potrebbe essere anche una suddivisione in fasce d'età della popolazione nell'uscita da casa, con gli "anziani" (ultra 65enni?) che tornerebbero a uscire in un secondo tempo, addirittura distanziato di settimane o mesi dagli altri! Ora, a parte il fatto che gli ultrasessantenni rappresentano il 30% circa degli italiani e che la pensione decorre dai 67 anni d'età, quindi moltissimi plurisessantenni sono ancora ben inseriti in tessuti produttivi e operativi della società, vorrei osservare che non tutti hanno case ampie con terrazzo e che la "chiusura" persistente in casa corrisponderebbe per loro a una vera e propria reclusione punitiva, a uno "spegnimento" della loro vita, con conseguenze importanti sulla loro salute fisica e psicologica. Inoltre facendo liberamente uscire persone più giovani, non si escluderebbero affatto possibilità di contagio, perché questi "giovani" in ambito famigliare verrebbero ugualmente a contatto con gli ultrasessantenni reclusi. Che non potrebbero così nemmeno più uscire con i loro nipotini, o svolgere, pur con tutte le precauzioni del caso, attività autonome, o comunque sentirsi inseriti in un tessuto sociale vitale.
Infine pare evidente come non tanto la reclusione in casa, ma l'impiego rigoroso di misure di distanziamento sociale e di protezione individuale possa fare la differenza nella lotta al virus.
Confido sul buon senso che ha sempre dimostrato e sta dimostrando e spero quindi che la discriminazione delle fasce d'età non venga attuata, perché potrebbe trasformarsi in una vera e propria discriminazione al diritto alla vita.

Da: Laura Malinverni

Lunedì 13 aprile 2020 11:37:36 Per: Ferruccio De Bortoli

Ho 78 anni e sono chiusa in casa da più di un mese come tanti e data l'età credo di dover continuare a stare chiusa nonostante io abbia l'esigenza di fare controlli e visite mediche al momento impossibili. Vorrei fare questa proposta a lei che seguo tutte le mattine su canale 2000. In Italia ci sono migliaia di medici di famiglia che conoscono meglio di tutti i loro pazienti. Al massimo ogni medico di famiglia ha 1. 500 pazienti, ma questo è il numero massimo. Noi siamo chiusi in casa e non sappiamo se siamo positivi, asintomatici, se abbiamo avuto il coronavirus, se siamo contagiosi. Allora mi chiedo: perché non impegnare tutti i medici di famiglia perché questi facciano, naturalmente in sicurezza, il tampone a tutti i loro pazienti, dando la precedenza alle fasce più deboli, a quelli che devono riprendere il lavoro e via via a tutti gli altri. ogni medico dovrebbe fare al massimo 1. 500 tamponi, ma non tutti i medici di famiglia hanno 1. 500 pazienti. E 1. 500 tamponi si possono fare in 10 giorni. Naturalmente dovrebbero essere coadiuvati sul territorio da laboratori di analisi, privati e pubblici che non mancano. Che non si parli di costi in questo momento perché questi sarebbero i soldi spesi meglio per la salute di tutti, ancora più necessari dei vari tipi di reddito di cittadinanza o emergenza o simili. Il problema è solo di carattere organizzativo, ma i medici di famiglia sono già preparati quando devono fare ad esempio i vaccini influenzali ai loro pazienti. Inoltre potrebbero essere aiutati da giovani medici appena laureati.
La ringrazio se potrà leggermi. Ancor più se ritiene che la proposta abbia elementi positivi per essere pubblicata. Grazie per i pensieri positivi e costruttivi che ci regala ogni giorno. Anna Grazioso

Da: Anna Grazioso

Lunedì 13 aprile 2020 11:34:25 Per: Luca Zaia

Buongiorno presidente, so che lei in qualche modo risponde a tutti e avrei anch'io una domanda. So che potrà sembrare un piccolezza, ma io sono anche malata di tumore e i libri sono la mia medicina. Abito a Recoaro terme, non è che ci sia molta scelta. La mia domanda è"se mi sposto a Valdagno per andare il libreria sono giustificata ?
Grazie e... buon lavoro.

Da: Daniela

Lunedì 13 aprile 2020 11:31:06 Per: Luca Mercalli

Gentilissimo Prof. Mercalli
molto brevemente accenno a un problema che riguarda gli alberi della pianura padana ma che si estende ormai nella zona pedemontana. Come lei ben conosce la Pianura padana (da Udine a Torino) è stata gradatamente deforestata visto che l'agricoltura ormai possiede altri ritmi di produzione che hanno soppiantato definitivamente i tempi in cui chi si dedicava alla terra faceva di difficoltà e fatica delle autentiche virtù. Chi le scrive è un vecchio perito agrario che vive e conduce il poco terreno per passione anche se durante la sua intera vita lavorativa si è dedicato a ben altro ma non dimenticando mai la vecchia passione agricola. Nel mio comune volevano abbattere una rigogliosa quercia dell'età stimata di anni 160 e il comitato spontaneo, al quale aderisco, è riuscito per il momento a scongiurarne il taglio basale (non potatura oppure contenimento della chioma). Conseguentemente a ciò è sorto inoltre il problema di censire quanto rimane delle querce e altri alberi di pregio presenti nel comune in modo da avere un elenco dettagliato da usare nella formazione del famigerato PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO e altro. Ebbene nella ricerca osservazione delle essenze in discorso ho notato che almeno il 50 % degli alberi risultava avviluppato dalla pianta rampicante denominata EDERA COMUNE. Questo vegetale con le sue radici avventizie avvolge gradatamente il fusto degli alberi arrivando fino alla cima e impedendo lo sviluppo del fogliame dell'ospitante PORTANDOLO A MORTE PER SOFFOCAMENTO. Considerando che la moderna agricoltura non pianta alberi, nonostante percepisca dei finanziamenti PAC, il territorio è praticamente spoglio e l'orizzonte (che un tempo era un muro verde), ora l'occhio nudo può spaziare anche per una decina di chilometri senza incontrare ostacoli di natura vegetativa. La mia ricerca HA TROVATO SITI FORESTALI CHE ESALTANO IL PROLIFERARE DELL'EDERA considerandola una regolatrice del bosco. (LE MIE OSSERVAZIONI NON SONO CONCORDANTI ANZI! Qui ormai bisogna salvare il salvabile. Rimango stupito da questo tipo di ricerca e affermo che, a titolo di esempio, vedo parchi di ville patrizie ancora esistenti e in mano pubblica il cui patrimonio verde risulta compromesso quasi totalmente dall'invasione dell'edera e nessuno si pone il problema attribuendo a questa infestante una valenza bucolica. Faccio osservare che nella pianura cremonese le uniche piante adulte rimaste sono le querce in quanto per motivazione a me sconosciute gli agricoltori nutrono sentimenti di rispetto ma non di ordinaria manutenzione, mentre il resto della vegetazione è curata sommariamente a ceduo ma anche questi vengono distrutti dai decespugliatori meccanici. Nessuna ombra alle colture deve essere tollerata dai novelli agricoltori che praticano questo mestiere non per scuole fatte ma per imitazione dei padri.
Le osservazioni esposte più sopra per rappresentare un problema che presto comprometterà quanto rimane delle essenze nobili ancora presenti nella pianura padana dimenticando che questa ubertosa valle di sedimenti fino al 1500 era un bosco ininterrotto di querce. PROFESSORE, LA INVITO A OSSERVARE IL TERRITORIO CHE CIRCONDA IL LUOGO DI SUA RESIDENZA IN MODO DA VALUTARE QUANTO DA ME ESPOSTO.
Cordialissimi saluti Benelli Dante. Residente nella frazione di Castelfranco d'Oglio. Comune di Piadena D. in ------- n. 7-

Da: Benelli Dante

Lunedì 13 aprile 2020 11:28:09 Per: Luca Zaia

Buongiorno Dott. Zaia,
Sono una ragazza che le scrive da Chiarano, un piccolo paesino in provincia di Treviso; mio nonno era nipote del grande Ottavio Bottecchia, persona credo a Lei nota provenendo da Godega.
La seguo e la ammiro molto, la ringrazio per tutto quello che sta facendo per il Veneto in questo momento, e penso che sia una delle poche persone vere e sincere della politica italiana.
Le scrivo in quanto il 21 aprile 2019 ho perso il mio bambino alla nascita, e questo 21 aprile che verrà sarà il suo primo anniversario di "nascita"; i cimiteri però sono chiusi e non potrò andare a portare un fiore a mio figlio in questa ricorrenza molto importante, come credo tante altre mamme.
Certo è un momento di sacrificio per tutti, e tutti stiamo seguendo le regole, ma non trovo corretto chiudere i cimiteri poichè (a buon senso delle persone) non sono un luogo di assembramento ma sono l'unico posto dove ritrovare i nostri cari.
Non so se leggerà mai di persona questa mia mail, ma quale cittadina Veneta mi sentivo in dovere di scriverle questo mio pensiero.
Cordialmente la saluto.
Minato Cinzia

Da: Cinzia Minato

Lunedì 13 aprile 2020 11:22:33 Per: Fabio Fazio

Sono stato molto amareggiato per una tua domanda su eventuale contributo proposto da alcuni parlamentari x i redditi sopra gli 80. 000, 00 Euro e che tu hai detto che non va bene perché pagano sempre quelli che già sono tassati (alla faccia dei poveri). Se io prendessi quei soldi darei più che volentieri il mio contributo, ma la mia pensione è di €1. 190, 00 al mese. Mi sembra giusto che in questo momento chi ha di più possa contribuire. Mi meraviglio anche di tutti i politici che non sono d'accordo su questa proposta, Credo che anche tu caro Fazio porti acqua al tuo mulino e non tieni in considerazione la maggioranza del popolo italiano che non arriva agli €80. 000, 00. Saluti Gilberto

Da: Gilberto

Lunedì 13 aprile 2020 11:15:21 Per: Luca Zaia

Buongiorno Governatore, grazie innanzitutto per aver scelto di mettere al primo posto la sicurezza di noi cittadini veneti. Io lavoro presso una grande catena di supermercati a Verona, aver tenuto chiuso la domenica e anticipato l'orario di chiusura ha sicuramente favorito la lenta ma graduale riduzione dei contagi. Inoltre obbligando i clienti ad indossare le protezioni individuali ha garantito maggior sicurezza ad entrambe le parti. Spero che Lei opti per il prolungamento delle chiusure domenicali e chiusure anticipate dei negozi per evitare inutili assemblamenti e il propagarsi dei contagi ancora in atto, dato che una buona parte di clientela viene a far spesa più volte al giorno o più volte a settimana. La ringrazio infinitamente e confido in una Sua presa di posizione nel mantenimento di questa linea che ha come priorità la salute di noi lavoratori e cittadini veneti. Grazie Governatore!

Da: Elisabetta

Lunedì 13 aprile 2020 11:15:12 Per: Luca Zaia

La ringrazio di cuore per la sua dedizione al bene delle persone.
Se più politici fossero come Lei, l Italia sarebbe un posto migliore e le persone comuni più sicure in chi ci governa.
Grazie ancora, anche se non sono Veneta, La seguo con ammirazione.
Wanda Scanzi
Infermiera in provincia di Bergamo.

Da: Wanda Scanzi

Lunedì 13 aprile 2020 11:14:34 Per: Giuseppe Conte

Presidente buongiorno e buona pasquetta.
Ho una domanda in merito ai noVax:
Come Ci/Vi comporterete con i noVax quando uscirà il vaccino Covid 19?
I sostenitori del non vaccino verranno obbligati per legge a vaccinare i proprio i figli e a vaccinarsi anche in modo coatto?
Spero di sì!

In fede
Una mamma preoccupata

Da: Valentina

Lunedì 13 aprile 2020 11:03:53 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno perche non propone di tornare a scuola con le mascherine?

Da: Lucia