Chi protegge i nostri figli?

Messaggio per Barbara Palombelli

Lunedì 10 gennaio 2022 10:19:24
Con la modifica del Titolo V della Costituzione, se non erro la materia che regolamenta l'apertura e la chiusura delle scuole, particolarmente in casi di eccezionale gravità come la tutela e la garanzia della salute pubblica, non è più appannaggio dello Stato, bensì delle Regioni, che dovrebbero decidere autonomamente, anche in base alle esigenze del proprio territorio. Non comprendo affatto, dunque, l'ostinazione - chiamiamola così - dimostrata dal Presidente Draghi e dal ministro Bianchi nel voler ad ogni costo mantenere le scuole aperte quando la pandemia sta di nuovo dilagando in tutt'Italia, col rischio che ben presto le regioni "gialle" passino in arancione oppure in rosso. Bene ha fatto dunque De Luca - al di là della godibilissima macchietta fattane da Maurizio Crozza - a posticipare la riapertura delle scuole nella Regione Campania, seguito a breve distanza dai governatori di altre Regioni che, meglio conoscendo la situazione legata non solo alla diffusione del virus, ma anche ad altre problematiche del proprio territorio, sarebbero propensi a mettere in atto le medesime misure. Sì, è vero, la dad certamente non giova soprattutto ai bambini che rischiano di rimanere isolati ad oltranza, ma al di là dell'aspetto psicologico che scaturisce da tale decisione, non si ravvisano al momento altre soluzioni idonee. La chiusura delle scuole si è protratta per parecchio tempo, ma senza che nel frattempo fossero messe in atto misure sufficienti a scongiurare l'impennata del virus. anche e particolarmente nelle aule scolastiche Prima di tutto, con la messa in sicurezza dei piccoli alunni attraverso la vaccinazione estesa a tutti i bambini, come un tempo avveniva per la poliomielite. Poi, anzi, in contemporanea, la vaccinazione estesa a tutto il corpo docente e non, senza varare misure tanto farraginose quanto cervellotiche come "se in classe un bambino risulta affetto dal virus... "... tutti gli altri che fanno? Rischiano ugualmente la quarantena?. Oppure il ministro dell'istruzione pensa eventualmente a tamponi - quali ? - che ne garantiscano l'incolumità? E chi pagherebbe, i tamponi? Lo Stato? Senza contare che la scelta dei tamponi, sulla cui efficacia si è ampiamente discusso, dovrebbe come minimo ricadere sui molecolari. E le mascherine? Per maggiore sicurezza, occorrerebbe imporre le FFP2, ma chi se la sente d'imporre a questa già sfortunata generazione, che non sta godendo della propria infanzia, una misura così estrema e soprattutto per tante ore? E' dunque giusta, e condivisibile, dal mio punto di vista, la scelta operata da De Luca di posticipare la riapertura delle scuole che, tra l'altro, in questo caso, non dovrebbe essere decisa dal ministro Bianchi o dal presidente Draghi, bensì dal CTS che dovrebbe operare in primis nel gestire questa complicata decisione, illustrandone vantaggi m anche pericoli. Meglio l'isolamento sociale - che si spera duri ancora poco - oppure rischiare che i nostri figli, ed i nostri nipoti contraggano il virus? Grazie Dr. ssa Palombelli
Da: Roberta 2

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