E' una questione politica
Messaggio per Enrico Mentana
Sabato 29 gennaio 2022 10:23:16
Buongiorno Dr. Mentana.
Forse a quest'ora il gran consiglio dei parlamentari avrà finalmente deciso - dal momento che gli italiani stanno dimostrando fin troppa pazienza nell'aspettare - il nome del prossimo Presidente della Repubblica, senza farsela ancora tirare. Posto che Mattarella ancora al timone di questa barca sconquassata sarebbe stato l'optimum, e posto anche che giustamente, Mattarella abbia saggiamente deciso di tirarsi fuori da questa bagarre, non sono poi moltissimi i nomi rimasti in lizza da votare senza perdere intere giornata tra soffiate, smentite e direttissime televisive h24 sul conclave e già che ci siamo spaghettate nei ristoranti contigui, in attesa della fumata bianca. Francamente, Draghi non mi sarebbe dispiaciuto, anzi, con tutta probabilità sarebbe stato il candidato ideale per rappresentarci degnamente soprattutto all'estero. Ma, purtroppo, reputo che Draghi sia meglio che resti dov'è (sempre che lui lo voglia), dato il momento difficilissimo che stiamo attraversando, essendosi dimostrato, tranne che negli ultimi mesi, persona "di polso". Se viene eletto lui, chi mandare infatti alla presidenza del consiglio? Restano nomi da brivido, primo fra tutti Amato, che abbiamo già sperimentato in negativo in passata legislatura di molti anni fa e che suppongo nessuno di noi voglia sperimentare ancora. Ho tuttavia l'impressione, dalla viva voce dei ospiti - a proposito, ma Sansonetti ha il dono dell'ubiquità, dal momento che, nell'arco di un'intera giornata, trova il modo d'intervenire in tutte le dirette televisive? - e lo dimostra il nome, fatto circolare ripetutamente ma poi smentito, della "favorita" Belloni, che i colleghi uomini, giornalisti inclusi, non vedano di buon occhio una donna al Quirinale. Si capisce dai commenti in studio, e si capisce soprattutto dal fatto che, pur essendole riconosciute grandissime doti e capacità dagli stessi che poi la bocciano, vengano innalzati al suo indirizzo veti ridicoli, quali l'aver ricoperto, da appena pochi mesi, l'incarico nel Dipartimento dei servizi segreti. Quest'obiezione mi suona come assolutamente ridicola, per non dire pretestuosa: e con ciò? che c'azzecca? Non conosco personalmente la signora, ma mi domando per quale motivo nei suoi confronti vengano innalzati veti, soprattutto considerando che fino a non pochi giorni fa circolava ancora il nome di Berlusconi, non esattamente "rappresentativo" per i motivi che si trascina appresso da anni e che tutti noi ben conosciamo. Personalmente, se - come sarebbe giusto - gli italiani avessero potuto decidere LORO STESSI chi votare come Capo dello Stato - ed eccezion fatta per Mattarella, che avrei riconfermato se la mia volontà non coincidesse con la sua -, mi sarebbe piaciuto vedere sullo scranno persone come Liliana Segre. Che certamente non è un politico, ma che tuttavia dovrebbero essere accreditate come persone "degne". Purtroppo la legge che ci permetterebbe di votare il presidente della repubblica non è mai stata fatta. Se ne parla, sì, ogni tanto, ma poi si fa deliberatamente cadere nel dimenticatoio. E alla ribalta (lo vedremo nel corso delle prossime elezioni, che ci saranno sicuramente, sollevando il medesimo vespaio di oggi), rispunteranno i soliti, vetusti nomi che garantiscono alla politica il gattopardesco "cambiare tutto per non cambiare nulla". E' una questione politica, dunque, come cantava Venditti? Secondo me sì, anche se sul resto della strofa, per non essere censurata, mi taccio. Grazie
Forse a quest'ora il gran consiglio dei parlamentari avrà finalmente deciso - dal momento che gli italiani stanno dimostrando fin troppa pazienza nell'aspettare - il nome del prossimo Presidente della Repubblica, senza farsela ancora tirare. Posto che Mattarella ancora al timone di questa barca sconquassata sarebbe stato l'optimum, e posto anche che giustamente, Mattarella abbia saggiamente deciso di tirarsi fuori da questa bagarre, non sono poi moltissimi i nomi rimasti in lizza da votare senza perdere intere giornata tra soffiate, smentite e direttissime televisive h24 sul conclave e già che ci siamo spaghettate nei ristoranti contigui, in attesa della fumata bianca. Francamente, Draghi non mi sarebbe dispiaciuto, anzi, con tutta probabilità sarebbe stato il candidato ideale per rappresentarci degnamente soprattutto all'estero. Ma, purtroppo, reputo che Draghi sia meglio che resti dov'è (sempre che lui lo voglia), dato il momento difficilissimo che stiamo attraversando, essendosi dimostrato, tranne che negli ultimi mesi, persona "di polso". Se viene eletto lui, chi mandare infatti alla presidenza del consiglio? Restano nomi da brivido, primo fra tutti Amato, che abbiamo già sperimentato in negativo in passata legislatura di molti anni fa e che suppongo nessuno di noi voglia sperimentare ancora. Ho tuttavia l'impressione, dalla viva voce dei ospiti - a proposito, ma Sansonetti ha il dono dell'ubiquità, dal momento che, nell'arco di un'intera giornata, trova il modo d'intervenire in tutte le dirette televisive? - e lo dimostra il nome, fatto circolare ripetutamente ma poi smentito, della "favorita" Belloni, che i colleghi uomini, giornalisti inclusi, non vedano di buon occhio una donna al Quirinale. Si capisce dai commenti in studio, e si capisce soprattutto dal fatto che, pur essendole riconosciute grandissime doti e capacità dagli stessi che poi la bocciano, vengano innalzati al suo indirizzo veti ridicoli, quali l'aver ricoperto, da appena pochi mesi, l'incarico nel Dipartimento dei servizi segreti. Quest'obiezione mi suona come assolutamente ridicola, per non dire pretestuosa: e con ciò? che c'azzecca? Non conosco personalmente la signora, ma mi domando per quale motivo nei suoi confronti vengano innalzati veti, soprattutto considerando che fino a non pochi giorni fa circolava ancora il nome di Berlusconi, non esattamente "rappresentativo" per i motivi che si trascina appresso da anni e che tutti noi ben conosciamo. Personalmente, se - come sarebbe giusto - gli italiani avessero potuto decidere LORO STESSI chi votare come Capo dello Stato - ed eccezion fatta per Mattarella, che avrei riconfermato se la mia volontà non coincidesse con la sua -, mi sarebbe piaciuto vedere sullo scranno persone come Liliana Segre. Che certamente non è un politico, ma che tuttavia dovrebbero essere accreditate come persone "degne". Purtroppo la legge che ci permetterebbe di votare il presidente della repubblica non è mai stata fatta. Se ne parla, sì, ogni tanto, ma poi si fa deliberatamente cadere nel dimenticatoio. E alla ribalta (lo vedremo nel corso delle prossime elezioni, che ci saranno sicuramente, sollevando il medesimo vespaio di oggi), rispunteranno i soliti, vetusti nomi che garantiscono alla politica il gattopardesco "cambiare tutto per non cambiare nulla". E' una questione politica, dunque, come cantava Venditti? Secondo me sì, anche se sul resto della strofa, per non essere censurata, mi taccio. Grazie
Da: Roberta 2
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