Situazione vera Russia/Ucraina
Messaggio per Marco Damilano
Domenica 6 febbraio 2022 16:14:27
Gentile dott. Da Milano,
Buongiorno. ! Sono un imprenditore consulente molto proiettato all'estero essendo nato e cresciuto fino ai 13 anni in India e parlando 8 lingue. La mia ottava lingua è il russo e Le scrivo per parlare sul tema della emergenza Ucraina, dei contrasti fra Russia e Ucraina e soprattutto della contrapposizione fra Occidente e Oriente.
Studio il Russo da 7-8 anni e ho visitato Ucraina e Russia ogni estate da 10 anni, ovviamente fino all'arrivo del Covid. Ho anche frequentato, in questi anni, importanti comunità russe all’estero durante il periodo invernale. Pratico dunque la lingua russa e soprattutto la cultura russa con assiduità; durante le mie visite non parlo alcuna lingua tranne il russo, raggiungendo dunque un livello, che, dalle mie verifiche, pochissimi dilettanti occidentali hanno. Riesco in altre parole a cavarmela anche su argomenti complessi di storia, di politica, di sociologia, di psicologia ecc. Questo mi ha permesso di approfondire molti temi sensibili sia con ucraini sia con russi con incontri fantastici anche dal punto di vista personale. NB: Sa che la lingua russa è di gran lunga la più parlata in Europa?
In sintesi ritengo che sia difficilissimo per non dire altamente improbabile che Putin e l’Oligarchia che lo circonda prendano il rischio di un’invasione dell’Ucraina. Solo se condizioni molto estreme si concretizzano, come per esempio è capitato nell’innesco della prima guerra mondiale, ciò potrebbe avvenire; ritengo che soprattutto noi europei abbiamo imparato bene la lezione. Molto positive sono infatti le missioni di questi giorni, di Macron e del tedesco Scholz e prima ancora di Johnson. Meno bene gli americani che continuano a mandare truppe al confine ucraino.
Ci sono infatti troppi ostacoli a un’invasione dell’Ucraina. Già l’invasione della Crimea ha incrementato il nazionalismo ucraino e il sentimento anti-russo in maniera drammatica. Una invasione sarebbe un inizio di guerra civile, vista la comune origine e comune percorso dei due popoli nella storia, Sarebbe in altre parole devastante: e non solo per ragioni storiche, ma anche ragioni sociologiche, psicologiche e culturali.
Nell’estate 2014 all’occupazione della Crimea ero in Ucraina a un centinaio di chilometri dalla Crimea e ho vissuto questa situazione direttamente con gli ucraini e anche dei russi che mi attorniavano. Ho anche scritto un articolo o meglio detto forse un saggio (alla fine era lungo 31 pagine!) appena dopo l’evento. Le previsioni che ho fatto allora si sono realizzate in questi anni.
A mio avviso il giornalismo italiano non approfondisce molto efficacemente l'argomento. Ho appena letto l'articolo sull'Espresso di Erika Antonelli, interessante ma non arriva al nocciolo del tema e del perché si può facilmente concludere che l'invasione non ci sarà e come sarebbe facile evitarla.
Penso di poter aiutare se ritenete in linea con la vocazione dell'Espresso; a conferma di questo posso mandarLe il mio articolo/saggio sulla Crimea. Se ritenete poi che ci possa essere un qualche interesse, posso approfondire con qualcuno del suo staff o con Lei stesso il tema.
Saluti cordiali e grazie dell'attenzione
Ing. Giacomo (Jimmy) Bonaveglio
Cell. 348-------
Mail: -------
Buongiorno. ! Sono un imprenditore consulente molto proiettato all'estero essendo nato e cresciuto fino ai 13 anni in India e parlando 8 lingue. La mia ottava lingua è il russo e Le scrivo per parlare sul tema della emergenza Ucraina, dei contrasti fra Russia e Ucraina e soprattutto della contrapposizione fra Occidente e Oriente.
Studio il Russo da 7-8 anni e ho visitato Ucraina e Russia ogni estate da 10 anni, ovviamente fino all'arrivo del Covid. Ho anche frequentato, in questi anni, importanti comunità russe all’estero durante il periodo invernale. Pratico dunque la lingua russa e soprattutto la cultura russa con assiduità; durante le mie visite non parlo alcuna lingua tranne il russo, raggiungendo dunque un livello, che, dalle mie verifiche, pochissimi dilettanti occidentali hanno. Riesco in altre parole a cavarmela anche su argomenti complessi di storia, di politica, di sociologia, di psicologia ecc. Questo mi ha permesso di approfondire molti temi sensibili sia con ucraini sia con russi con incontri fantastici anche dal punto di vista personale. NB: Sa che la lingua russa è di gran lunga la più parlata in Europa?
In sintesi ritengo che sia difficilissimo per non dire altamente improbabile che Putin e l’Oligarchia che lo circonda prendano il rischio di un’invasione dell’Ucraina. Solo se condizioni molto estreme si concretizzano, come per esempio è capitato nell’innesco della prima guerra mondiale, ciò potrebbe avvenire; ritengo che soprattutto noi europei abbiamo imparato bene la lezione. Molto positive sono infatti le missioni di questi giorni, di Macron e del tedesco Scholz e prima ancora di Johnson. Meno bene gli americani che continuano a mandare truppe al confine ucraino.
Ci sono infatti troppi ostacoli a un’invasione dell’Ucraina. Già l’invasione della Crimea ha incrementato il nazionalismo ucraino e il sentimento anti-russo in maniera drammatica. Una invasione sarebbe un inizio di guerra civile, vista la comune origine e comune percorso dei due popoli nella storia, Sarebbe in altre parole devastante: e non solo per ragioni storiche, ma anche ragioni sociologiche, psicologiche e culturali.
Nell’estate 2014 all’occupazione della Crimea ero in Ucraina a un centinaio di chilometri dalla Crimea e ho vissuto questa situazione direttamente con gli ucraini e anche dei russi che mi attorniavano. Ho anche scritto un articolo o meglio detto forse un saggio (alla fine era lungo 31 pagine!) appena dopo l’evento. Le previsioni che ho fatto allora si sono realizzate in questi anni.
A mio avviso il giornalismo italiano non approfondisce molto efficacemente l'argomento. Ho appena letto l'articolo sull'Espresso di Erika Antonelli, interessante ma non arriva al nocciolo del tema e del perché si può facilmente concludere che l'invasione non ci sarà e come sarebbe facile evitarla.
Penso di poter aiutare se ritenete in linea con la vocazione dell'Espresso; a conferma di questo posso mandarLe il mio articolo/saggio sulla Crimea. Se ritenete poi che ci possa essere un qualche interesse, posso approfondire con qualcuno del suo staff o con Lei stesso il tema.
Saluti cordiali e grazie dell'attenzione
Ing. Giacomo (Jimmy) Bonaveglio
Cell. 348-------
Mail: -------
Da: Giacomo Bonaveglio
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