Marco Damilano

Biografia
Marco Damilano nasce il 25 ottobre 1968 a Roma. Volto conosciuto alle tante persone appassionate di talk show di approfondimento politico, Marco Damilano è un giornalista che si distingue per empatia e capacità di spiegare al grande pubblico in modo chiaro questioni molto complesse. L'abilità di narratore lo distingue e cattura l'attenzione dei presentatori televisivi, i quali lo scelgono con sempre maggiore frequenza, al punto tale che Damilano è richiesto come opinionista in molti programmi tv di attualità. Scopriamo di più sul percorso del giornalista, saggista e opinionista, con qualche cenno riguardo la sua vita privata.
Marco Damilano: origini e ascesa professionale
Cresce nella capitale d'Italia, dove il padre piemontese e la madre campana si trasferiscono per ragioni lavorative. Il giovane Marco Damilano frequenta l’Università La Sapienza di Roma, dove consegue la Laurea in Storia contemporanea. Completa gli studi attraverso un dottorato focalizzato sulla Storia dell’Italia contemporanea. Mostra fin da giovane una forte passione politica e per i temi etici e sociali, avvicinandosi alla figura di Pietro Scoppola, noto democristiano progressista.
Damilano inizia a lavorare presso la redazione di Segno Sette, che gli consente di diventare giornalista professionista. Successivamente avvia una collaborazione con il Diario e poi con il magazine Sette, distribuito con il Corriere della Sera.
La svolta in carriera arriva nel 2001, quando viene assunto da L’Espresso per occuparsi di cronaca parlamentare. L'ascesa all'interno del periodico è inarrestabile, al punto che Marco Damilano diventa nel 2017 direttore de L'Espresso.
Marco Damilano e la televisione: il legame con La7
Il giornalista Marco Damilano si caratterizza per uno stile espositivo sempre molto pacato, velato a tratti da una punta d’ironia, che fa capolino molto spesso in particolar modo durante le sue partecipazioni televisive. Dapprima è ospite a Gazebo su RaiTre e poi nella sua versione successiva e rivisitata, Propaganda Live, in onda su La 7 il venerdì in prima serata. Nel programma curato da Zoro, nome d’arte del videomaker e giornalista Diego Bianchi, e del fumettista Makkox, Marco Damilano si distingue per il momento di apertura iniziale, il cosiddetto Spiegone; tale spazio gli viene affidato al fine di aiutare il pubblico a casa a processare alcuni eventi che hanno caratterizzato la settimana appena conclusa.
È proprio in virtù della sua presenza fissa sul palco del Teatro 2 che poi Marco Damilano diventa sempre più apprezzato anche da altri conduttori televisivi e colleghi giornalisti.
Tra questi spiccano Giovanni Floris, che lo ospita spesso nel programma Dimartedì, ma soprattutto Enrico Mentana, il quale lo sceglie come presenza fissa per le sue famose Maratone; con questo nome il Web identifica i tanti Speciali del TG La7 condotti dal direttore che per lunghe ore accompagnano eventi quali le elezioni nazionali italiane o le elezioni presidenziali americane.
Ecco dunque che le maratone notturne legate agli appuntamenti elettorali e ai grandi eventi si avvalgono spesso, sulla rete di Urbano Cairo, della presenza del giornalista Marco Damilano, che mostra in tali contesti una capacità d'analisi sempre acuta e apprezzata.
Libri e sceneggiature: la produzione di Marco Damilano
La dimensione ironica è senza dubbio quel che caratterizza anche lo stile professionale di Marco Damilano, anche nelle esperienze di carattere estemporaneo. Tra queste vanno menzionate quelle che riguardano il cinema.
A metà degli anni Novanta, firma a quattro mani soggetto e sceneggiatura di "Piovono mucche", film che narra con sguardo delicato e umoristico le vicende di alcuni obiettori di coscienza in una comunità di disabili. Damilano vince per la propria opera il Premio Solinas nel 1996.
Anche la produzione letteraria di Damilano è ricca, in special modo negli anni dell’affermazione, ossia i primi anni Duemila. In questo periodo firma "Democristiani immaginari" e "Il partito di Dio", entrambi usciti nel 2006.
I democristiani DOC divorano il mio libro, si sentono a casa. Certo, hanno chiaro che li ho sbeffeggiati, ma non se ne hanno a male. Sono mediamente molto più tolleranti dei politici della seconda Repubblica. E poi capiscono che ormai si sono trasformati in maschere immortali, senza tempo.
Walter Veltroni lo autorizza a scrivere una sua biografia, pubblicata nell’anno successivo con il titolo "Veltroni, il piccolo principe".
In virtù della propria vicinanza al Partito democratico e all’occhio di riguardo dato dalla sua posizione di giornalista, scrive anche "Lost in Pd", edito nel 2009. Un altro libro che mette in luce ironia e capacità di analisi della realtà è "La Repubblica del Selfie: dalla meglio gioventù a Matteo Renzi" (2015), nel quale Marco Damilano esplora l'evoluzione in senso narcisistico della scena politica italiana.
Marco Damilano: vita privata e attitudini
Nonostante sia risaputamente una persona molto riservata e timida per quel che concerne la propria vita privata, di Marco Damilano si sa che è sposato e, stando a quanto dichiarato in rarissime occasioni, anche molto felicemente. Apprezza in particolar modo il mondo del Web, dove si dimostra in grado di parlare con un linguaggio dinamico e sempre chiaro.
All'inizio del mese di marzo 2022 il Gruppo Gedi, editore proprietario de L'Espresso, vende la testata: Damilano si dimette da direttore. Dalla fine del mese di agosto conduce in tv un nuovo programma in pillole (striscia quotidiana di informazione e approfondimento), su Rai Tre, dal titolo "Il cavallo e la torre". Abbandona così anche il suo Spiegone su La7, che viene ereditato dalla collega Francesca Schianchi.
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