Vaccini e trombocitopenia

Messaggio per Massimo Gramellini

Sabato 17 aprile 2021 13:15:17
Caro Massimo Gramellini, scrivo con molto piacere queste righe, perché da molto tempo seguo la trasmissione del sabato sera, divenuta ormai un appuntamento consueto; mi piace che si possa riflettere in maniera garbata e seria sugli accadimenti, partendo dalle parole appropriate per richiamare gli stessi. Sono contento poi di potermi giovare delle lezioni del Professor Vecchioni, già finora apprezzato come cantautore ed oggi anche come insegnante, quale in effetti è; come non posso fare a meno delle preziose informazioni della Professoressa Viola, irrinunciabili in questo triste periodo, già troppo lungo sin qui. E proprio alla Professoressa Viola mi piacerebbe rivolgere una domanda, che finora nessuno ha mai fatto a nessuno dei nostri scienziati, gli unici che dobbiamo con fiducia ascoltare. Sfacciatamente perciò io ci provo, e chissà Ci viene detto che le rare trombosi gravi verificatisi durante la campagna vaccinale, per le quali si è arrivati a pensare anche ad un nesso di causalità, sembrerebbero più facilmente colpire persone giovani e di sesso femminile; da qui la decisione di riservare astra zeneca e gli altri vaccini del tipo a vettore virale alle persone da 60 anni in su; tuttavia mi domando se, indipendentemente da età e sesso, non debba usarsi prudenza anche in quei soggetti che presentano una condizione di piastrinopenia o trombocitopenia che dir si voglia, evidenziata nel tempo dagli esami del sangue; ciò in considerazione del fatto che gli stessi scienziati ci dicono che gli eventi trombotici verificatisi sono correlati ad un forte abbassamento del quantitativo delle piastrine. Secondo il mio medico al quale mi sono ovviamente rivolto, io che sono appunto uno di quei soggetti, non dovrei fare un vaccino a base adenovirus; ma come posso io riuscire all'atto della prenotazione del vaccino a rendere nota la mia condizione, se essa ad oggi non è inclusa in un elenco di patologie o condizioni a cui prestare attenzione? L'unica cosa che potrei fare, sempre a consiglio del medico, è portare con me il referto degli ultimi esami del sangue effettuati. Ma il timore è che una volta effettuata la prenotazione per il vaccino stabilito per fascia di età, non sia più possibile derogare, così venendo considerato alla stregua di coloro che rifiutano di vaccinarsi senza motivo; mentre io desidero invece farlo prima possibile, visto che ho 61 anni e sono l'unico figlio e caregiver a tempo pieno di una madre 92enne completamente non autosufficiente.
E' infondata la preoccupazione mia e del medico curante? Di certo non penso di essere il solo a presentare la caratteristica descritta; soltanto una persona competente in materia può dare delle risposte e consigliare sul da farsi. Io non posso far altro che rendere nota questa preoccupazione, nei modi e attraverso i canali che posso avere a disposizione. E infine, grazie comunque dell'appuntamento settimanale che spero voglia continuare a lungo.
Da: Stefano

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