Per i denigratori disinformati di Salvini

Messaggio per Matteo Salvini

Martedì 1 febbraio 2022 13:15:42
Prima di dare addosso a uno dei rari galantuomini della nostra politica, bisogna accertare i fatti e valutarne lo svolgimento. L'incontro di venerdi 28 gennaio si è tenuto tra LETTA, CONTE E SALVINI. SONO STATI CONTE E LETTA A PROPORRE LA Belloni. Lo ha detto Salvini pubblicamente da Porro a Quarta Repubblica e non sono arrivate telefonate di smentita. Il leader della Lega, che HA SOLO PECCATO DI INGENUITA’ fidandosi della parola dei suoi avversari – la fiducia in politica è quanto mai pericolosa ! - ha spiegato che, avendo compreso che il centro-sinistra sarebbe andato avanti ad oltranza fino alla scelta forzata di mattarella, ha ceduto ed ha accettato la belloni per evitare un ulteriore stallo nocivo per il paese. Convinto, a torto, della serietà della proposta, l’ha comunicata alla stampa mentre Conte faceva altrettanto. Secondo il suo racconto, NOTTETEMPO « qualcosa », forse il timore che l’elezione avvenisse realmente, ha CAMBIATO LE CARTE IN TAVOLA. Ci si chiede se l’idea sia mai esistita e se il comunicato di Conte sia stato fatto in buona fede o fosse una mossa predeterminata al fine di sminuire e ridicolizzare Salvini. Fatto sta che l'indomani mattina di buon ora i due lo hanno smentito facendogli fare la pessima figura che ha fatto. Nessuno ha toccato Conte che ha fatto esattamente la stessa figuraccia. E’ evidente che l’intera operazione salva poltrone, stipendi e potere è stata diabolicamente programmata a tavolino da mesi. Da qui, il categorico rifiuto di ogni proposta della destra e l’assenza totale di proposte da parte della sinistra, maestra dell’intrigo. Tutti insieme appassionatamente hanno turlupinato perfino Draghi facendogli credere che sarebbe stato eletto alla Presidenza della Repubblica.
La Cusani, una giornalista partigiana felice di QUESTA sinistra, ha commentato con un sorriso radioso la svolta finale dei cosiddetti « grandi » elettori definendola come la « festa della democrazia ». Ha ragione quando parla di « festa » ma, questa non è stata la festa DELLA democrazia, è stata la festa fatta ALLA democrazia. La piu’ che prevedibile rielezione di Mattarella, che a cose fatte pare tutti i commentatori avessero intuito, ma della quale nessuno ha fatto parola, è frutto dello sceneggiato mandato in onda per 5 giorni perché si credesse genuina l’impossibilità di trovare un accordo. Con tutto il rispetto per il Presidente, è stata la « festa degli stipendi » e delle recuperate poltrone che garantiscono il potere. come e della prosecuzione delle presidenze di sinistra. Il branco di lupi cementato alla poltrona che a sua volta è cementata ai palazzi ha avuto questa sola ed unica idea-guida. Destra o sinistra, fino a quando non capiremo che per smantellare questa organizzazione macchjavellica elezioni « normali » non bastano, i profittatori resteranno al potere indisturbati. Bisogna PUNIRLI DURAMENTE TOGLIENDO LORO LA POSSIBILITA’ DI IINVENTARSI SEMPRE NUOVI INCIUCI PUR DI CONSERVARE IL POTERE. Appena ci sarà consentito di accedere alle urne senza se, senza ma e SOPRATTUTTO SENZA OPPORTUNISMI dobbiamo dare compatti la nostra preferenza a uno schieramento alternativo, QUALUNQUE ESSO SIA, con percentuali tali da non permettere brogli di nessun tipo. Solo un voto-valanga puo’ mettere fine all’arroganza e alla prepotenza di questi signori che, sicuri della loro intangibilità, ci impongono cio’ che vogliono determinando il bello e il cattivo tempo nel paese, bello per loro, cattivo per noi. Una volta eletti i « nuovi », si ripeterà prontamente l’operazione « buttafuori » anche contro di loro qualora mostrassero di ripetere i giochini dei loro predecessori. La paura di perdere la gallina dalle uova d’oro ridurrà la loro ingordigia. E’ l’unica possibilità che ci resta: pensiamoci, anche se questo gli strateghi della nostra politica lo sanno benissimo e si faranno una legge elettorale ad hoc per mettere all’agolo chi vince le elezioni e com’è già accaduto, non riesce a governare. Ecco perché alle prossime elezioni SARA’ INDISPENSABILE UNA ECCEZIONALE, TRAVOLGENTE VALANGA DI VOTI.
Da: Anna

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